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FEBBRAIO 2022 PAG. 8 - NEWS DAL MONDO


 

Qatar, tre milioni di TEU per il nuovo CT2

Sono state avviate le due fasi di realizzazione dell’Hamad Port Container Terminal 2 (CT2) a Doha per portare la capacità totale di movimentazione TEU a tre milioni l’anno. La nuova infrastruttura mira ad aumentare il volume degli scambi intraregionali e internazionali del Qatar, oltre a migliorare la competitività del paese trasformandolo in un business hub regionale. Il progetto di sviluppo CT2 si compone di 4 fasi. L’area delle fasi 1 e 2 del CT2 di Hamad Port è di 380.000 mq e la banchina è lunga 624 metri. Le fasi 3 e 4 saranno sviluppate successivamente per aumentare la capacità operativa del porto in base alle esigenze del mercato locale.


Il Kenya investe nel trasporto merci ferroviario 

Il governo di Nairobi ha stanziato 40 milioni di dollari per riabilitare 363 chilometri di vecchie linee ferroviarie al fine di migliorare il transito delle merci verso i paesi confinanti. Si tratta della linea Nakuru-Kisumu, della diramazione Gilgil-Nyahururu e della sezione Kisumu-Butere che fungeranno da principali punti di trasbordo tra la ferrovia e la strada per il traffico merci destinato alle aree oltre il deposito container di Naivasha. Le linee serviranno le merci destinate all’Uganda, al Sud Sudan, alla Repubblica Democratica del Congo, al Ruanda e al Burundi, in attesa dell’attuazione del progetto di linea ferroviaria Mombasa-Nairobi-Malaba. Il progetto prevede anche la costruzione di una nuova stazione a Kisumu, dotata di uffici per i dirigenti, reception, sala d’attesa, hall e una zona commerciale di oltre 4.600 metri quadrati.


USA, 500 milioni per le infrastrutture in Tunisia

L’Ambasciatore USA in Tunisia ha confermato l’interesse di aziende americane nello sviluppo dell’infrastruttura di base del paese nordafricano nell’ambito del programma “Millenium Challenge corporation (MCC)”, iniziativa avviata in collaborazione con l’Agenzia Americana per lo sviluppo. A tale riguardo, sono stati destinati 500 milioni di dollari da parte del Consiglio del MCC al fine di finanziare progetti nei settori cosiddetti “prioritari”, quali il trasporto marittimo e la logistica nonché il miglioramento della mobilitazione delle risorse idrauliche.


Cargo aereo, ripresa dei traffici grazie all’e-commerce

Il commercio online sta trainando il settore aereo merci. Nel 2020 il trasporto aereo di merci, stando ai dati dell’International Air Transport Association (IATA), aveva subito un calo di circa il 9% del numero di tonnellate trasportate per chilometro, in gran parte legato al crollo delle capacità di stiva a causato dalla cessazione dei voli passeggeri. Ma a fine anno era già quasi tornato ai livelli pre-crisi nonostante la situazione sanitaria ancora molto precaria. Da allora, il rilancio del cargo si è confermato: nel 2021 il suo volume è stato del 7% superiore a quello trasportato nel 2019, nonostante una capacità ancora ridotta. Trend che dovrebbe essere confermato anche nel 2022, con previsioni di crescita intorno al 5%. Se il trasporto di attrezzature e dispositivi medici ha contribuito a questa dinamica, l’e-commerce è risultato decisivo: già in forte crescita prima della crisi, è letteralmente esploso dall’inizio della pandemia. Con una crescita di circa il 30% nel 2021, l’importanza di questo segmento commerciale è sempre ulteriormente cresciuta: nel 2021 rappresentava il 18% del carico aereo e dovrebbe raggiungere il 22% nel 2022.


Croazia, sei navi per i collegamenti con le isole

La compagnia di traghetti croata Jadrolinija aggiungerà altre sei navi alla sua flotta, nella prospettiva di una sostenuta ripresa della domanda turistica a partire dalla prossima estate. Il ministero dei trasporti e delle infrastrutture ha appaltato l’acquisto di tre navi passeggeri e tre catamarani che entreranno in servizio, tra l’altro, sulla linea che collega le isole della Dalmazia meridionale estrema di Sipan, Lopud e Kolocep con la città di Dubrovnik. 


Ethiopian Airlines punta sul cargo aereo  

La compagnia Ethiopian Airlines aumenterà gli investimenti nei servizi cargo e nelle infrastrutture per diventare un hub logistico per il crescente mercato africano dell’e-commerce. La società sta valutando un ordine per cinque Boeing 777 cargo per garantirsi la leadership nel settore conquistata nel periodo pandemico, durante il quale la quota di e-commerce è passata dal 15% del totale dei traffici al 50%. Ethiopian sta lavorando alla creazione di nuove compagnie aeree nella Repubblica Democratica del Congo, in Zambia, Ciad e Malawi. Intanto ha lanciato una nuova funzionalità che consente ai suoi clienti di effettuare prenotazioni online per i loro carichi. La nuova piattaforma consente di controllare gli orari dei voli, la disponibilità dello spazio, la capacità di carico delle merci e di effettuare la prenotazione in tempo reale della propria spedizione. 



Porto di Marsiglia, progetto per l’idrogeno verde
 
H2V Fos e il porto di Marsiglia hanno presentato un progetto per l’installazione di un impianto di produzione di idrogeno verde. Con una capacità di 600 MW e un costo di 750 milioni di euro la struttura sarà sviluppata entro il 2031 su un sito di 36 ettari e modulata in sei fasi che prevedono una prima messa in servizio di 100 MW nel 2026. Il progetto produrrà 84.000 tonnellate all’anno di idrogeno rinnovabile attraverso l’elettrolisi dell’acqua. Tre gli impieghi previsti: la decarbonizzazione delle industrie, in particolare siderurgia e petrolchimica, dei trasporti e il “Power To Gas”, ovvero la cattura di CO2 dalle industrie per realizzare metano sintetico per gli armatori. 

Koper, proseguono gli investimenti nel porto 

Luka Koper, operatore del porto commerciale di Capodistria, ha annunciato la firma di un contratto di prestito a lungo termine per 60 milioni di euro con le banche NLB e Intesa Sanpaolo Bank per finanziare le proprie attività di investimento. L’anno scorso la società ha avviato l’estensione di 100 metri del molo 1 del terminal container. I lavori dovrebbero essere completati a metà di quest’anno, quando è prevista anche l’installazione di due nuovi ascensori costieri. È stato inoltre completato il progetto di realizzazione di un nuovo parcheggio con 6.000 posti auto e una nuova stazione di servizio. Per i prossimi anni sono stati annunciati un ulteriore ampliamento del primo molo nella parte settentrionale, la costruzione di nuovi ormeggi per le navi, la sistemazione di ulteriori aree di stoccaggio e la costruzione di un nuovo terminal per autocarri.  

Ad Haifa un Centro innovazione sulla Blue Economy

Il municipio di Haifa, nel nord di Israele, col patrocinio del Comitato governativo interdipartimentale per il settore marittimo, ha annunciato l’istituzione del Centro nazionale per l’innovazione e la Blue Economy. L’amministrazione, che opera attraverso l’Haifa Economic Corporation, prevede d’investire inizialmente circa 3,19 milioni di dollari sulle tematiche dell’innovazione tecnologica e su iniziative rivolte allo spazio marino, integrando al contempo l’innovazione urbana e i progetti di sviluppo della fascia costiera della città. Il centro creerà partenariati con enti di ricerca, industria locale e soggetti portuali.

Nuovo terminal petrolifero a Mombasa

Sarà completato in aprile il nuovo terminal petrolifero di Kipevu, al largo del porto di Mombasa. L’infrastruttura è interamente finanziata dalla Kenya Ports Authority (KPA) e costruita dalla China Communications Construction Company. Si tratta di un terminal off-shore, dotato di quattro ormeggi per 770 metri di lunghezza, che sarà in grado di operare su navi da 200mila tonnellate. Sono previsti anche gasdotti per trasferire i prodotti petroliferi a strutture di stoccaggio situate a terra. Il governo kenyano, grazie alla nuova infrastruttura, prevede di risparmiare circa 17,7 milioni di dollari l’anno in costi di controstallia, causati dalle lunghe code delle navi in attesa di scaricare, favorendo così una riduzione del prezzo dei carburanti alle stazioni di servizio. 

La strategia ferroviaria della Tanzania

I governi di Dar es Salaam (Tanzania) e di Gitega (Burundi) hanno firmato un accordo per la costruzione di una ferrovia del valore complessivo stimato in circa 900 milioni di dollari. I due paesi hanno infatti firmato un memorandum d’intesa per costruire una linea di 282 chilometri tra la località di Uvinza, nella Tanzania occidentale, e la capitale del Burundi. L’accordo conferma le mire della Tanzania di diventare un hub regionale del commercio e dei trasporti. Il paese sta già costruendo una linea ferroviaria a scartamento normale per collegare il porto di Dar es Salaam agli stati confinanti senza sbocco sul mare, inclusa la Repubblica Democratica del Congo.

Offerta MSC per Bollorè Africa

MSC ha presentato un’offerta di 5,7 miliardi di euro a Bolloré per acquisire il 100% del capitale di Bolloré Africa Logistics, società che comprende tutte le attività di logistica e trasporto del gruppo francese in Africa. Il gruppo ginevrino ha ottenuto un’esclusiva fino al 31 marzo 2022 finalizzata a una ulteriore due diligence e a trattative sui contratti. Le attività in Africa del gruppo Bolloré comprendono 16 concessioni portuali, depositi e hub stradali e ferroviari. Il segmento rappresenta ricavi per 2,1 miliardi di euro realizzati nel 2020 su un totale di 24,1 miliardi del gruppo.

Maersk rileva dati per le previsioni meteo  

Mentre attraversano gli oceani 50 navi Maersk trasmetteranno dati dal vivo per lo sviluppo delle previsioni del tempo e il monitoraggio dei cambiamenti climatici. È quanto prevede la collaborazione intrapresa dal gruppo danese con il servizio meteorologico nazionale tedesco, Deutscher Wetterdienst (DWD), che implementa un progetto del 2019 con l’installazione sulle unità di sistemi di rilevamento automatizzati (AWS). Sebbene gran parte dei dati meteorologici siano acquisiti dai satelliti, le misurazioni in tempo reale dagli oceani del mondo forniscono un input essenziale a tutti i modelli meteorologici utilizzati per le previsioni e gli avvertimenti. È il caso ad esempio della pressione atmosferica superficiale che non può essere rilevata dallo spazio. Le osservazioni meteorologiche e sullo stato del mare, raccolte e condivise su base sistematica da oltre 150 anni, sono essenziali per comprendere i cambiamenti climatici. Insieme ad altre osservazioni oceaniche, terrestri e satellitari, sono utilizzate nelle analisi climatiche globali e regionali, e sono combinate con modelli climatici atmosferico-oceanici, che descrivono l’evoluzione del nostro ambiente.



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