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MAGGIO 2021 PAG. 46 - NEWS ADSP



 


Giampieri nuovo presidente di Assoporti

Rodolfo Giampieri è il nuovo presidente di Assoporti. Già Presidente dell’Autorità Portuale di Ancona e poi dell’AdSP del Mar Adriatico Centrale, Giampieri prenderà in mano le redini dell’Associazione in un momento di grande intensità del lavoro associativo, sia per l’emergenza sanitaria che per le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Abbiamo deciso all’unanimità di designare il collega Giampieri quale Presidente dell’Associazione. Si è così confermato ancora una volta come l’Associazione nei momenti cruciali sa fare sintesi ed esprimersi unitariamente condividendo una visione comune,” ha sottolineato il presidente uscente, Daniele Rossi a margine di un’Assemblea che si è pronunciata all’unanimità. “Sarà l’attività legata al rilancio della portualità dopo l’emergenza sanitaria, unitamente alle previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ci guideranno nelle nostre prossime attività associative” ha affermato Giampieri. “Con il supporto dei presidenti delle Adsp e della struttura di Assoporti, lavoreremo al fianco del Ministero, delle Capitanerie di Porto, del cluster marittimo-portuale, delle parti sociali e di tutti i player del settore, per trovare le migliori soluzioni per un rinnovato futuro sostenibile del comparto.”

Mar Ligure Occidentale, aprile record nel traffico container

Aprile record nella movimentazione dei contenitori con una crescita del 29,1% rispetto al 2020 e dell’8,8% rispetto al 2019 per un totale di 248.226 TEU movimentati complessivamente negli scali del sistema. Particolarmente positiva è la crescita della movimentazione di container pieni, sia in imbarco (+37,6% vs. 2020) che in sbarco (+22,4% vs. 2020). Si tratta del più alto quantitativo di container pieni gateway mai movimentato dal sistema (164.081 TEU), superiore anche al risultato ottenuto a febbraio 2020, ultimo mese le cui performance non siano state condizionate dalla pandemia. In generale, il traffico commerciale nei porti del sistema ha fatto registrare una movimentazione complessiva pari a 5. 241.728 tonnellate, +37% rispetto allo stesso mese del 2020 (in piena pandemia): un ottimo risultato nella variazione cumulata che registra un +1,8%. Il traffico convenzionale si assesta a 1.200.754 tonnellate (+82,5% rispetto ad aprile 2020). Migliorano anche i traffici di olii minerali (+46,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), le rinfuse liquide di olii vegetali e vino (+6,4%) mentre i prodotti chimici chiudono il mese in calo (-15,2%). Il settore dei passeggeri registra 34.736 passeggeri, mostrando una straordinaria crescita in termini percentuali rispetto allo stesso mese dello scorso anno (+565,6%), ma è ancora ben lontano dai volumi degli anni pre-Covid-19.

Paolo Piacenza segretario generale dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale

Il Comitato di Gestione ha dato il via libera alla nomina dell’Avv. Paolo Piacenza come nuovo segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Attuale direttore dello Staff Governance Demaniale, Piani d'Impresa e Società Partecipate, Piacenza ha ricoperto numerosi incarichi in qualità di esperto in tema di sviluppo delle infrastrutture strategiche e partenariato pubblico-privato presso la segreteria tecnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri; è stato membro del gruppo di lavoro presso il Ministero per le Politiche Europee per l’elaborazione della strategia nazionale appalti pubblici e concessioni;  ha partecipato al pool di legali di Infrastrutture Lombarde nella realizzazione di Expo 2015. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto amministrativo, il nuovo Segretario Generale succede a Marco Sanguineri che mantiene l’incarico di direttore della Pianificazione e Sviluppo. Per quanto concerne gli indennizzi previsti dall’art.199, Legge 77 e dal comma 15 bis art. 17, (Legge 84/94) sono stati approvati rispettivamente i contributi in favore della Compagnia CULMV “Paride Bettini” di Genova e della Compagnia CULP “Pippo Rebagliati” di Savona. Nello specifico, per la Compagnia portuale genovese è stato deliberato un contributo pari a euro 119.695, relativo alle minori giornate di lavoro svolte nel periodo tra settembre e dicembre 2020, e un contributo di euro 566.427,25 in relazione ai percorsosi di formazione svolti nello stesso periodo. A favore della Compagnia portuale di Savona, invece, sono stati riconosciuti un contributo pari a euro 356.729,77 per il reimpiego del personale non idoneo allo svolgimento delle operazioni portuali e un contributo di euro 191.551,53 per le spese di formazione sostenute durante il periodo agosto- dicembre 2020. 

Vado, cresce intermodalità e digitalizzazione

Nei primi tre mesi dell’anno si sono mossi da e per il porto di Vado Ligure 3.779 carri ferroviari per il trasporto di container, con un incremento del 56% nel solo mese di marzo (che nel 2020 è stato il primo di piena operatività del terminal Vado Gateway), con una quota di trasporto intermodale intorno al 30%. Alle undici coppie di treni settimanali programmate per le destinazioni dell’hinterland (Milano, Padova, Rubiera), da inizio aprile si sono aggiunte due coppie di treni per il Terminal Piacenza Intermodale. In vista dell’ulteriore incremento dell’attività del Vado Gateway e dunque dei flussi di traffico da movimentare su treno, sono in corso diversi interventi per il potenziamento del sistema ferroviario di Vado. RFI ha avviato i lavori di miglioramento dell’impianto di segnalamento della stazione di Vado Zona Industriale, con orizzonte giugno 2022. In particolare, sarà realizzato l’impianto ACC per il controllo computerizzato del traffico, in comunicazione con Parco Doria. Contemporaneamente RFI sta procedendo ai lavori per l’automazione del sistema di segnalamento sulla tratta fra Zona industriale e Parco Doria, dove sono in corso anche interventi sull’armamento ferroviario per il recupero di binari da tempo dismessi, allo scopo di realizzare un polmone vitale per il traffico merci legato al porto e per il traffico passeggeri. A breve verranno avviate anche le attività preliminari per definire gli interventi di seconda fase sugli impianti della stazione di Vado Zona Industriale, finalizzati all’aumento del modulo (750 m.) e al potenziamento del fascio di 6 binari adibiti ad arrivi/partenze. Passi avanti anche dal punto di vista digitale: dopo l’installazione del gate ferroviario automatizzato realizzato da VIO nell’ambito del progetto europeo Vamp Up, che rileva automaticamente e rende disponibili le informazioni relative ai convogli ed ai container in transito da e per il porto, sono state sviluppate le progettazioni per l’integrazione funzionale fra il sistema ferroviario portuale e la stazione di Vado Ligure Zona Industriale e per l’iInteroperabilità con l’Agenzia delle Dogane e con la Piattaforma di Circolazione (PIC) di RFI, da sviluppare a cura di Uirnet nell'ambito del progetto Ebridge.

Liguria Occidentale, adottato il DPSS

Il Comitato di Gestione, ottenuti i pareri favorevoli da parte dei Comuni interessati dall’evoluzione delle attività del Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha deliberato di adottare il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) e ha dato mandato agli uffici di procedere con l’iter che prevede l’approvazione da parte di Regione Liguria in 60 giorni, previa Intesa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sentita la Conferenza Nazionale. Il DPSS è il principale strumento per la definizione degli obiettivi di sviluppo della portualità e della logistica; delimita le aree portuali e quelle di interazione porto città, compresi alcuni contesti di co-pianificazione, e individua gli indirizzi per la redazione dei successivi Piani Regolatori Portuali per il porto di Genova e per quello di Savona-Vado Ligure. La sua redazione è frutto di un percorso partecipativo che ha recepito le osservazioni sia dei portatori di interesse che dei Comuni coinvolti (Bergeggi, Vado Ligure, Quiliano, Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Genova). Nell’ambito savonese, è stato approvato anche il Protocollo d’intesa finalizzato alla redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile in coerenza con il DPSS. Nello specifico, AdSP si impegna a fornire gli elementi di indirizzo relativi alle infrastrutture portuali a servizio dei bacini di Savona e Vado Ligure. Nel corso della riunione è stata approvata la nuova posizione della Torre Piloti nella Darsena Nautica, proprio nel giorno della commemorazione del tragico incidente. Il via libera è stato dato grazie all’esito positivo delle verifiche tecniche richieste dall’Autorità Marittima. Per quanto riguarda il demanio marittimo, il Comitato di Gestione ha rilasciato a favore di Palumbo Superyachts Savona Srl la concessione, della durata di 20 anni, per il mantenimento e l’uso del complesso industriale per nautica da diporto ubicata nello specchio acqueo antistante la banchina nord-est del bacino portuale di Savona; mentre una parte dell’area dell’”ex-Carbonile” della centrale termoelettrica Enel di Genova è stata provvisoriamente assegnata a Spinelli Srl per una durata di tre anni e con l’obbligo di rilascio anticipato, in pristino stato, nel caso in cui i lavori di dismissione dell’ex centrale dovessero terminare prima della scadenza della concessione.

Genoa Blue Agreement, rinnovato l’accordo

Rinnovato il “Genoa Blue Agreement” l’accordo volontario promosso dalla Capitaneria di porto di Genova con il quale le compagnie di navigazione si impegnano a utilizzare sulle proprie navi gasolio con tenore di zolfo non superiore allo 0,10% anche nelle fasi di entrata e uscita dai porti di Genova e Savona, per 3 miglia, e non solo 2 ore dopo l'ormeggio come già previsto dalle norme. Grazie a questo accordo i bacini portuali del sistema del Mar Ligure Occidentale si apprestano a diventare aree SECA (Sulphur Emission Control Area), un notevole passo avanti verso una mobilità sostenibile. La novità principale del “Genoa Blue Agreement” 2021 — dopo la prima sottoscrizione siglata il 12 luglio 2019 — consiste nella sua estensione a tutte le tipologie di navi comprese quelle commerciali. Il successo di tale iniziativa è stato possibile grazie al coinvolgimento di tutto il settore crocieristico, primo firmatario dell’accordo, e di un numero importante di Agenzie Marittime supportate da Assagenti. Il nuovo accordo, firmato il 23 aprile 2021, prevede il cambio di combustibile che alimenta i motori delle navi in fase di ingresso e di uscita dal porto, a circa tre miglia di distanza. Sarà inoltre consentita, sempre nello stesso raggio, la possibilità di utilizzare i sistemi di lavaggio delle emissioni, i così detti scrubber. Infine, le compagnie di navigazione firmatarie si impegnano a sensibilizzare in maniera più ampia la riduzione delle emissioni di gas di scarico. Per il raggiungimento degli obbiettivi sarà necessario vigilare sul mantenimento degli impegni presi tramite l’accordo. L’accordo volontario ha validità sino alla fine del 2023 e prevede la possibilità di essere rivalutato qualora intervengano aggiornamenti normativi.

La Spezia e Carrara, primo trimestre positivo

Segnali di ripresa per i traffici nel sistema portuale del Mar Ligure Orientale che unisce, all’interno della stessa Autorità di Sistema, i porti della Spezia e di Marina di Carrara. Il porto della Spezia mostra importanti segnali di recupero, movimentando un totale di 328.268 TEU, con una crescita del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Da sottolineare che nel solo mese di marzo 2021 le movimentazioni hanno raggiunto 121 mila TEU complessivi, con un incremento del 31,6% sul marzo 2020, mese fortemente segnato dalla pandemia. Sotto il profilo delle tipologie di movimentazione continua la crescita del traffico diretto “gateway” che è stato pari a 313.839 TEU (+13,6%) mentre diminuisce il trasbordo con 14.429 TEU (-56%). Importanti segnali anche dal trasporto intermodale che conferma la sua rilevanza con oltre 90mila TEU movimentati nel trimestre a ferrovia (+15,1%) e 2.068 treni inoltrati (+8,3%). I dati complessivi dei volumi movimentati, per il porto di La Spezia sono pari a 3.170.097 tonnellate movimentate che sono tuttavia inferiori dell’8,5% a causa di un sostanziale azzeramento delle rinfuse solide e liquide inerente i rifornimenti dell’impianto di Panigaglia e della centrale Enel. Positivo invece il dato delle merci varie non containerizzate che segna invece un incremento del 54 %. Segnali decisamente positivi anche per Marina di Carrara dove, in particolare tornano a crescere non solo i volumi ma anche la varietà delle tipologie di merce movimentate. Significativo, da questo punto di vista, il riaffacciarsi dei prodotti metallurgici nello scalo apuano che registrano un incremento del 2,9%. Il primo trimestre è in crescita del 3,6% con 726mila tonnellate complessive movimentate. In crescita rilevante con il 9,4% il traffico contenitori con 21.857 TEU a banchina e quello ro-ro con 6.368 unità movimentate (+9,8%).

Livorno, parte la cura del ferro

È partito ufficialmente il nuovo servizio di manovra ferroviaria nel porto di Livorno, gestito da Mercitalia Shunting & Terminal, la società del Polo Mercitalia – Gruppo FS Italiane che l’anno scorso si è intestata l’aggiudicazione della gara. La concessione, che prevede cinque anni di attività per un volume di affari previsto di 12 milioni di euro, comprende la manovra primaria dai binari di corsa ai binari di presa in consegna degli impianti di Livorno Calambrone e Livorno Darsena e viceversa; la manovra secondaria e la terminalizzazione, con o senza scomposizione, dal binario di presa in consegna ai raccordi portuali e privati afferenti al Comprensorio ferroviario di Livorno e viceversa; operazioni accessorie come l’aggancio e sgancio di locomotive o l’apposizione e rimozione di segnali. Inoltre, dal momento dell’entrata in esercizio, la società si occuperà dei servizi connessi alla movimentazione di carri o convogli dal Porto verso l’Interporto di Guasticce tramite lo Scavalco della linea Tirrenica. Mercitalia opererà con una forza lavoro di 29 persone e una dotazione di quattro locomotive, di cui tre da 500 cavalli e una da 1400. Inoltre, una volta diventato operativo lo Scavalco, sarà messa a disposizione del porto una macchina da 3100 cavalli.

Tirreno Settentrionale, alleanza smart con le Dogane

I vertici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale hanno incontrato una delegazione dell’Agenzia Dogane e Monopoli. Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto della situazione sui progetti comuni portati avanti dai due Enti e sono state gettate le premesse per la pianificazione di ulteriori iniziative finalizzate all’innovazione digitale nei processi della logistica. Al centro della riunione, tematiche quali la piena integrazione del Tuscan Port Community System nelle procedure di importazione ed esportazione della merce e lo sviluppo di altri progetti collegati allo sdoganamento in mare delle auto nuove e alla digitalizzazione dei controlli a piazzale. Sono state inoltre definite iniziative sperimentali sull’utilizzo della tecnologia Blockchain ai fini dell’acquisizione di informazioni e dati in tempo reale e sulla sperimentazione di strumenti di lettura OCR dei codici container per consentire la facile acquisizione dei dati.

Civitavecchia, preclearing per le car carrier

AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale il Presidente, Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, Direzione Marittima del Lazio e Capitaneria di Porto di Civitavecchia hanno sottoscritto il disciplinare per l’avvio della sperimentazione della procedura di sdoganamento in mare, “pre-clearing”, del settore automotive nel porto laziale. L’attivazione sperimentale di tali procedure, già adottate per il trasporto marittimo dei contenitori, avrà la durata di sei mesi. Si tratta di un progetto innovativo che si innesta sui protocolli d’intesa che l’ADM ha siglato con l’Authority e la Capitaneria, di un nuovo istituto che apre la fase della digitalizzazione e dell’applicazione di sistemi di agevolazione e semplificazione dei traffici. In tal modo, le merci caricate sulla nave non avranno bisogno di arrivare a terra per avviare le procedure di sdoganamento. La Capitaneria avrà il compito di agganciare la nave, monitorarla e certificare che le merci a bordo partano e arrivino senza soluzione di continuità, consentendo agli operatori del settore di presentare una dichiarazione doganale e, quindi, di sdoganare la merce quando è ancora a bordo. Le conseguenze positive sulla catena della logistica sono evidenti, perché, in anticipo, si riesce a sapere quale parte di carico sarà sottoposta ai controlli.

Il POT dell’AdSP del Mar Tirreno centro-settentrionale

Nel POT 2021-2023, con uno sguardo anche al 2024, previsto il layout finale del porto di Civitavecchia. Sarà completata infatti la separazione tra porto storico e porto commerciale, con il primo che si aprirà alla città e per il quale è prevista la realizzazione dell’apertura della bocca a sud, con il collegamento all’altezza di Molo Vespucci della terra ferma all’antemurale, che sarà completato con i fondi del PNRR. Interventi importanti saranno quelli sulle banchine 20, 21, 23 con la creazione di una nuova banchina di riva ed il completamento delle darsene traghetti e servizi. Un capitolo a sé avrà la Darsena Energetica Grandi Masse per la quale possono essere ipotizzati diversi utilizzi, non ultimo quello per navi ro-ro di ultima generazione da oltre 260 metri, oltre al già previsto spazio per un bacino per la cantieristica e al parco archeologico della Mattonara, che unico nel suo genere, sorgerà nel mezzo di un’area operativa. Per il porto di Fiumicino partirà entro fine anno il primo lotto comprendente la nuova darsena pescherecci sulla riva destra del porto canale, che consentirà la delocalizzazione della flotta peschereccia e della cantieristica, permettendo di riqualificare un’intera area dell’abitato cittadino. A Gaeta è in fase di ultimazione la progettazione del completamento a nord del porto, anche qui con delocalizzazione e riqualificazione di una parte di città, come già approvato dal Consiglio Comunale.

Network porti laziali, traffici in ripresa

Dopo un lungo periodo negativo, finalmente i traffici del network e, in particolare, del porto di Civitavecchia, ricominciano a far segnare un segno positivo. È questo, senza alcun dubbio, l’aspetto più significativo dei primi tre mesi del 2021, nel quale si evidenzia una crescita del tonnellaggio delle rinfuse solide, cosa che non accadeva da tempo. In generale, il dato riguardante i traffici complessivi del network evidenzia un traffico merci complessivo pari a 2.991.479 tonnellate con una crescita dello 0,5% rispetto al primo trimestre del 2020, dove, va rimarcato, i traffici non erano assolutamente condizionati dalla pandemia dovuta al Covid-19. Andando nel particolare delle diverse tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono con un – 31,6%, mentre le merci solide hanno chiuso il primo trimestre 2021 con un + 20,5%. Il numero complessivo di accosti si riduce del 4,3% (-22) passando da 515 a 493, di cui navi da carico pari a 185 (+4,5%), navi da crociera 11 (-75,6%) e navi di linea 297 (+1,4%). Si evidenzia l’aumento del 12,8% delle navi mercantili nel porto di Civitavecchia che sono passate dalle 125 dei primi tre mesi del 2020 alle 141 dei rispettivi mesi del 2021. Il porto di Civitavecchia ha chiuso il primo trimestre dell’anno in corso con un +18% e 2.232.441 tonnellate totali, registrando un incremento in tutte le principali categorie merceologiche. Le rinfuse liquide (essenzialmente prodotti raffinati) sono aumentate del 17% (+26.149 tonnellate) mentre quelle solide di oltre il 44% (+186.626). Tra queste ultime si segnala l’incremento del carbone (+42,4%; +136.086 tonnellate); dei prodotti metallurgici (+67,3%; +38.938); minerali grezzi (+79,5; +2.834) e delle “altre rinfuse solide” (+17%; +6.118). Tra la categoria “merci in colli”, per le quali l’incremento è pari al 10% (+130.031 tonnellate), si evidenzia la crescita del 9,5% (+104.470 tonnellate per complessive 1.200.268 tonnellate) del traffico Ro/Ro e del 13% (+27.948 tonnellate per complessive 242.987 tonnellate) dei contenitori. Per quanto riguarda questi ultimi, i T.E.U. registrano un -6% (-1.601), ma il segno negativo è dovuto essenzialmente, e con un’inversione di tendenza, ad una significativa diminuzione dei “vuoti” (-21,8%) mentre quelli “pieni” crescono di circa l’1% (+147).  Purtroppo negativi, e non poteva essere diversamente a causa dell’emergenza pandemica, i numeri riguardanti il traffico crocieristico e quello passeggeri, con un totale di 10.381 crocieristi e un -94% (-162.615) e con un totale di 83.494 i passeggeri di linea, un -29,9% (-35.626), mentre il traffico di automezzi, sebbene registri un significativo aumento (+15,5%; +8.069) della sottocategoria “mezzi pesanti”, si riduce del 16,5% con 22.052 automezzi in meno imbarcati/sbarcati. Con riferimento agli altri due porti del network, si registra una contrazione del traffico complessivo del 4% a Gaeta, condizionato dalla diminuzione del 25,7% (-74.649 tonnellate) delle rinfuse liquide che è compensato dall’aumento di quelle solide (+57,6%) e un -44,7% a Fiumicino che movimenta soltanto prodotti petroliferi raffinati destinati al vicino aeroporto.

Cagliari, completata la demolizioni dei silos

Con quattro detonazioni consecutive, il porto di Cagliari ha detto definitivamente addio all’ex deposito granaglie di Riva di Ponente. Per conto del Consorzio Pangea, la ditta Deton Srl ha fatto brillare in sequenza le ultime quattro file di sili del fabbricato realizzato negli anni 70 dal Consorzio Agrario della Provincia di Cagliari e dichiarato inagibile dal lontano 2011. Un intervento di estrema precisione, scandito dai brillamenti degli esplosivi alla base dei pilastri ed il contestuale sollevamento dei muri d’acqua – generato da microcariche inserite nei vasconi posizionati lungo la traiettoria di caduta – per il contenimento della propagazione delle polveri. Quarta ed ultima fase di un delicato e complesso processo di abbattimento iniziato lo scorso 18 marzo e proseguito con altre due volate (rispettivamente il 25 ed il 27 marzo) intervallate da rapidi interventi di demolizione dei detriti e mitigazione ambientale, condotti, sempre per conto della società appaltatrice, dall’impresa Gruppo Fratelli Busia. Poco più di un milione di euro, il costo totale dell’intervento sostenuto dall’AdSP del Mare di Sardegna, che proseguirà, già nei prossimi giorni, con l’intera riqualificazione degli spazi a terra occupati dal manufatto, il ripristino degli asfalti e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione. Due ettari di superficie che, entro l’estate, rientreranno nella disponibilità dell’Ente per essere posti a servizio dell’operatività portuale.

Mar Ionio, Settembrini nuovo segretario generale dell’AdSP

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha deliberatoin merito alla nomina del nuovo Segretario Generale dell’Ente. I componenti hanno, infatti, votato all’unanimità la delibera n. 05/2021, accogliendo la proposta del Presidente Sergio Prete di individuare, quale nuova guida della Segreteria Tecnico-Operativa dell’Ente, il Dr. Roberto Settembrini, manager tarantino con spiccata esperienza in ambito logistico e solido background nella gestione economico-finanziaria e dello sviluppo delle risorse umane. Roberto Settembrini subentra all’uscente Segretario Generale Fulvio Lino Di Blasio, recentemente indicato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, quale nuovo Presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Settentrionale e che, a valle dell’iter di nomina attualmente in corso, si appresta a ricoprire un nuovo, prestigioso incarico nel porto di Venezia.

Nuovo protocollo di legalità per l’AdSP MAM

Prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli affidamenti di lavori, servizi e forniture, concessioni ed autorizzazioni demaniali: è l’obiettivo del Protocollo di Legalità sottoscritto presso la sede del Palazzo del Governo in Barletta tra il Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante ed il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli Ugo Patroni Griffi. Attraverso il Protocollo di Legalità saranno estese le verifiche antimafia anche agli affidamenti, ai contratti, alle autorizzazioni ed alle concessioni demaniali anche sotto soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà, ampliando così l’azione di prevenzione e contrasto di infiltrazione della criminalità, proprio a garanzia della massima legalità e trasparenza nella gestione degli appalti pubblici e delle procedure concorsuali, promuovendo il rispetto delle discipline antimafia in materia di anticorruzione e migliorando l’interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni coinvolte. Nel dettaglio, l’Autorità di Sistema Portuale si impegnerà ad acquisire la comunicazione antimafia oltre che nei casi previsti dal Codice dei Contratti Pubblici anche per i contratti di appalto per acquisizione di servizi, forniture, lavori ed opere di importo compreso tra 40mila e 150mila euro. Procederà inoltre preliminarmente alla verifica dell’iscrizione alla “White List”(elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio), tramite consultazione dell’apposita sezione della Banca Dati Nazionale Antimafia e/o pubblicazione della lista online sul sito della Prefettura, ed in assenza di tale iscrizione procederà con la richiesta della comunicazione antimafia. Ancora, nel caso in cui la Prefettura emetta un’interdittiva antimafia, l’Autorità di Sistema Portuale, oltre a procedere alla risoluzione immediata ed automatica del contratto, applicherà anche una penale a titolo di liquidazione del danno nella misura del 15% del valore del contratto.

Brindisi, verso una nuova carta ostacoli

È partita la fase di testing della direttrice pista 5/31, il cono di atterraggio che passa sul porto di Brindisi, dopo l’esecuzione dei lavori finalizzati alla modifica dell’inclinazione del sentiero di discesa. L’aeroporto del Salento riapre con il nuovo assetto operativo che ha comportato l’arretramento della soglia pista di circa 200 metri e che consentirà al porto di Brindisi di operare con limiti di ingombro in altezza delle navi ben diversi da quelli che sino ad oggi hanno costretto lo scalo marittimo ad una operatività fortemente condizionata. Una volta conclusa la fase di sperimentazione, l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) approverà definitivamente la nuova carta ostacoli che sancirà una svolta epocale per il porto di Brindisi. In particolare, presso le banchine di Punta delle Terrare saranno consentiti gli ormeggi e le partenze delle navi traghetto con ingombri in altezza sino a 50 metri, a fronte dei 36 metri attuali che impongono la necessità di ottenere l’emanazione di notam appositi per navi che superino tale altezza, come ad esempio le navi RO-RO tipo Eurocargo alte 41 metri e per le quali l’operatività è consentita, presso quegli ormeggi, solo in ore diurne. Inoltre, saranno rivisitati tutti i limiti ad oggi vigenti e che, con l’approvazione definitiva della nuova carta ostacoli, consentiranno, ad esempio, l’ormeggio di grandi navi da crociera con altezza sino a 62 metri, rispetto agli attuali 48,9, senza necessità di richiedere ed ottenere uno specifico notam.

Allo studio il Piano Regolatore portuale di Manfredonia

Il porto di Manfredonia avrà per la prima volta un Piano Regolatore. E’ stata sottoscritta con questo obiettivo una convenzione tra l’Autorità Portuale del Mar Adriatico Meridionale, guidata dal Presidente Ugo Patroni Griffi, e Sogesid, Società “in house” dei Ministeri della Transizione Ecologica (MiTE) e del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), il cui Presidente è Carmelo Gallo. Sogesid supporterà il lavoro dell’Autorità per tutte le articolate attività necessarie alla redazione del più importante documento strategico per il porto garganico, che definirà anche l’assetto complessivo delle opere di grande infrastrutturazione e quindi il ruolo dello scalo sipontino all’interno del sistema portuale del basso Adriatico. Compito di Sogesid sarà analizzare l’ampio spettro di discipline tecniche, economiche, sociali e ambientali coinvolte nella redazione del Piano Regolatore Portuale: dallo stato attuale alle tendenze evolutive, agli aspetti portuali e retro – portuali, di collegamento viario e ferroviario, di ordine commerciale, crocieristico, nonché riguardanti la cantieristica e la logistica. Alla redazione del Piano seguirà il supporto della Società per l’iter autorizzativo del Piano, da sottoporsi a Valutazione Ambientale Strategica, e il necessario monitoraggio.

Adriatico centrale, affidata la redazione del Piano regolatore dei porti

Prende il via il percorso concreto per arrivare al Piano regolatore di sistema portuale. E’ stato affidato il servizio tecnico per la redazione del Piano che disegnerà il futuro dei porti dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Ancona-Falconara Marittima, Pesaro, San Benedetto del Tronto nelle Marche, Pescara e Ortona in Abruzzo. Il bando di gara europeo prevedeva anche la stesura del Documento di pianificazione strategica di sistema (Dpss), l’aggiornamento dei piani regolatori portuali di ciascuno dei porti dell’Adsp e introduceva il Documento di pianificazione energetica ambientale del sistema portuale (Deasp), un elemento richiesto dalla legge 84 del 1994 durante la fase di stesura del Piano regolatore.  Il Piano regolatore di sistema portuale definirà le linee guida per il futuro dei porti in un’ottica integrata di sistema, necessaria a rispondere alle opportunità di sviluppo in modo coordinato con il territorio e per assicurare, in ambito portuale, uno sviluppo sostenibile, economico, sociale, ambientale. I servizi tecnici richiesti dal bando riguardano la pianificazione strategica e l’aggiornamento dei singoli Piani regolatori portuali, il rapporto ambientale di Vas-Valutazione ambientale strategica, il coordinamento tecnico-scientifico del Piano regolatore portuale di sistema (Prsp), con il necessario supporto tecnico per giungere all’approvazione finale, e l’aggiornamento del Documento di pianificazione energetico ambientale. Quest’ultimo partirà da una mappatura dello stato attuale dei porti e delle loro caratteristiche produttive per definire le linee di sviluppo dei prossimi anni, con un orientamento al medio-lungo periodo. L’aggiornamento del Documento di pianificazione energetico ambientale del sistema portuale prevederà il quadro dei consumi energetici dell’Adsp attuali e futuri anche sulla base dell’utilizzo di nuove tecnologie e servizi e delle attività dei concessionari e degli operatori.

Ancona, rinasce la banchina 22

Nel porto di Ancona è di nuovo operativa la banchina 22 dopo i lavori di ristrutturazione e ammodernamento necessari per potenziare un’infrastruttura costruita fra gli anni ’30 e ’40 rendendola adatta alle nuove modalità di lavoro e di traffico commerciale dello scalo. La banchina è lunga 194 metri, con una superficie di circa 3.900 mila metri quadrati ai quali si aggiungono 9.100 metri quadrati del piazzale retrostante per una superficie complessiva di circa 13 mila metri quadrati. La nuova banchina è realizzata su un palancolato metallico con pali tubolari posizionati a ridosso della vecchia struttura a massi impilati, con la funzione di opera di sostegno nel lato verso il mare, e una piattaforma superficiale di conglomerato cementizio armato su pali di fondazione di profondità fino a 28 metri. Per contrastare le spinte sismiche, la struttura è stata ancorata al terreno mediante 45 tiranti inclinati in acciaio della lunghezza di 36 metri ognuno, inseriti in profondità con un avanzato sistema di perforazione e iniezione con malte speciali. Sono stati rinnovati e adeguati gli impianti tecnologici già esistenti, linee di erogazione idrica, sistema di raccolta e di smaltimento delle acque meteoriche. I lavori strutturali sono stati ovviamente affiancati dall’installazione di arredi funzionali all’operatività della banchina come bitte d’ormeggio, corredate di parabordi cilindrici in gomma e anelli d’ormeggio, e tre scalette di risalita sulla banchina dallo specchio acqueo. In analogia alle più moderne banchine portuali è stata innalzata l’altezza della banchina portandola a +2 metri sul livello medio del mare. La capacità massima di carico è di 50 kN al metro quadro.

AdSP MAS, aumento delle tariffe per i servizi portuali

Il Comitato di gestione dell’AdSP del Mar Adriatico Settentrionale ha espresso parere favorevole per l’aggiornamento della tariffa di cui all’ordinanza per la fornitura di lavoro portuale temporaneo ex art. 17 l. 84/94 del porto di Venezia e all’erogazione di misure di incentivazione al pensionamento di quattro lavoratori della società cooperativa Nuova Compagnia Lavoratori Portuali. L’aggiornamento, nello specifico, prevede l'innalzamento delle tariffe per assicurare maggiore sostegno ai lavoratori portuali, nonché per fronteggiare il calo dei traffici marittimi connesso alla crisi economica globale dovuto alla pandemia in atto.

Venezia, flessione nei traffici

Il volume di traffici in entrata e in uscita dal porto di Venezia nel primo trimestre 2021 si attesta su 5.514.867 tonnellate con una flessione del 4,9% più contenuta rispetto a quella registrata negli stessi mesi dell’anno scorso. A partire dal mese di marzo 2021 infatti ha preso avvio una fase di rimbalzo per effetto del lockdown totale dello scorso anno. Il porto lagunare, in linea con gli altri porti italiani comparabili sotto un profilo di mercato e funzionale, continua tuttavia a registrare una riduzione generale dei traffici (pari al -8,9% dal 2019 ad oggi) riconducibile alla crisi economica determinata dalla pandemia. Rispetto al primo trimestre del 2020 le rinfuse liquide segnano un -8,7% (-194 mila tonnellate), quelle solide che comprendono anche il carbone, si attestano sul +10,5% (+ 126 mila tonnellate) e con i prodotti cerealicoli e siderurgici a segnare rispettivamente un +17,4% e un +31,8%. Il general cargo registra un -9,1% (pari a -217 mila tonnellate). Nel periodo aprile 2020-marzo 2021, ovvero negli ultimi 12 mesi, rispetto al periodo aprile 2019-marzo 2020 si registra una flessione in tutti i settori merceologici che risulta riconducibile, nel caso dei prodotti petroliferi in generale alla minore attività legata al trasporto aereo e automobilistico dovuta alle restrizioni da pandemia, in quello dei prodotti agroalimentari e siderurgici all’andamento della situazione economica generale e per quanto riguarda il settore carbonifero alla Strategia Energetica Nazionale e quindi indipendenti dalle dinamiche portuali di Venezia. In calo il settore container che perde 13 punti percentuali (-77.263). Tale contrazione è dovuta alle strategie armatoriali (nella fattispecie la riduzione dell’offerta di stiva e il conseguente innalzamento dei noli, la concentrazione negli scali Hub per un effetto di economia di scala), dall’abbandono della linea diretta con il Far East che AdSP MAS sta cercando di recuperare grazie all’operazione di escavo manutentivo del canale Malamocco-Marghera in corso, e infine dalla morfologia dello scalo veneziano che non consente, anche in presenza di canali dragati, l’arrivo di portacontainer superiori alle 8500 Teu. Di segno negativo anche il traffico crocieristico (-100%) che inizierà a riavviarsi auspicabilmente a partire da giugno con la ripresa dell’attività.


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