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GENNAIO 2021 - PAG. 42 - NEWS ADSP



 

Genova, proseguono i lavori per la realizzazione del Parco delle Dune

AdSP del Mar Ligure Occidentale e Comune di Genova hanno fatto il punto con gli uffici tecnici sullo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del Parco delle Dune. L’intervento, inserito nel programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto (ex art 9bis Decreto Genova Legge n. 130/2018), ha il duplice obiettivo di creare una “zona filtro” tra area portuale e area cittadina integrando le attività del porto nel contesto urbano. Il Parco delle Dune sarà un vero e proprio polmone verde che contribuirà a riqualificare ulteriormente la delegazione del ponente genovese. Dopo il completamento e la sistemazione della passeggiata con alberature e ampie porzioni verde pubblico (la cosiddetta fase Dune 1 del progetto) ora si parte con la fase Dune 2 che vedrà la realizzazione di dune alte tra i dieci e i quindici metri per “unire”, grazie a una “cucitura” verde e dal forte impatto estetico, il porto alla porzione di ponente della città. Dopo l’indizione del bando di gara, potrà essere aperto il cantiere che entro la fine della prossima primavera consegnerà alla delegazione un’area verde per il tempo libero e le attività sportive. Un ideale proseguimento della passeggiata che consente un ulteriore ampliamento del parco urbano e che avrà al proprio interno quattro piazze a disposizione della cittadinanza.

Pontremolese rientra nelle opere strategiche

Il completamento/raddoppio della linea ferroviaria La Spezia – Parma, ovvero la Pontremolese, è stato inserito nell’elenco delle opere infrastrutturali strategiche per il Paese. L’infrastruttura è considerata prioritaria, non solo per il porto della Spezia e quello di Marina di Carrara, ma anche per l’intero sistema infrastrutturale e logistico del Nord Italia, in relazione al completamento del corridoio Tirreno-Brennero, che interessa le regioni Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

L’opera, inserita nella rete Comprehensive nella pianificazione delle Reti trans europee di trasporto, rappresenta l’aggancio più diretto al Corridoio prioritario Scandinavia – Mediterraneo, il maggiore dei quattro corridoi europei che attraversano il nostro Paese ed importante asse di collegamento Nord – Sud.

Greenport, Civitavecchia punta sull’idrogeno

L’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale partecipa al bando Horizon 2020 "European Green Deal", con il progetto "ZEPHyRO", del valore di circa 25 milioni di euro. Il ruolo dell'ente sarà di porto "lighthouse", coordinatore dell’intero progetto. L'idea progettuale è quella di fare di Civitavecchia un esempio di porto verde, realizzando su scala reale una serie di impianti mirati ad inserire nel bilancio energetico quantità di energie rinnovabili e di idrogeno verde che consentano una dimostrazione su scala significativa delle tecnologie della catena dell’idrogeno. L'obiettivo è dimostrare la “decarbonizzazione del porto” attraverso l’impiego dell’idrogeno sia come vettore di accumulo energetico, che può essere riconvertito in elettricità quando necessario, sia come combustibile per sistemi di movimentazioni merci a zero emissioni. Nel consorzio ci sono oltre 20 partner italiani ed europei, tra cui tre porti “fellow” (Bilbao, Magdeburgo e Heraclion), che saranno nel partenariato per ricavare informazioni ed indicazioni per sviluppare progetti similari nei loro porti. Tra i partner italiani sono presenti numerosi player nazionali quali Enel, Snam, Fincantieri, Grimaldi e Atena. L’esito della valutazione è atteso per giugno 2021. In caso di esito positivo, la data di inizio lavori è prevista per novembre dell'anno in corso. I tempi complessivi di realizzazione del progetto sono di cinque anni. In particolare, il progetto vedrà le seguenti azioni principali: Realizzazione di un impianto fotovoltaico da 15 MWp finanziato da Enel e di un impianto per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno, con un idrogenodotto che porti l’idrogeno all’interno del porto dove sarà in parte smistato ad una stazione di distribuzione dell’idrogeno ed in parte fornito ad un generatore elettrico per produrre elettricità che verrà fornita a due navi Grimaldi e a utenze portuali; realizzazione di un punto di ricarica “shore connection” alimentato a idrogeno verde, per navi Grimaldi sulla tratta Civitavecchia-Barcellona, per caricare le batterie a bordo di tali navi e quindi per evitare la produzione di elettricità con i generatori diesel di bordo mentre la nave è ferma; realizzazione di tre “ralle” per Grimaldi e cinque muletti ad idrogeno per Cfft; analisi costi benefici e progettazione esecutiva di diverse soluzioni riguardanti la trasformazione di un rimorchiatore Cafimar in servizio nel porto di Civitavecchia da diesel a ibrido (diesel + batterie e/o idrogeno, o solo elettrico (batterie + idrogeno).

Esercizio provvisorio per l’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato l’esercizio provvisorio per l’Adsp del Mare Tirreno Centro Settentrionale, a seguito della mancata approvazione del bilancio di previsione 2021, che aveva preceduto la nomina del nuovo Presidente Pino Musolino. L’amministrazione, pur potendo spendere mensilmente quanto era stanziato mese per mese per il 2020, in questa fase ha voluto prudenzialmente vincolare le uscite dell'ente al rendiconto dello scorso anno, anziché alle previsioni, quindi di fatto autolimitandosi nella spesa dei primi mesi dell’anno.

Porti di Napoli e Salerno, dati 11 mesi 2020

La situazione dei traffici dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale al mese di novembre è abbastanza confortante, in un anno complessivamente molto difficile per l’effetto della pandemia sui traffici. In particolare, nel settore delle rinfuse solide e delle rinfuse liquide diminuisce sempre più il divario rispetto agli equivalenti mesi del 2019: nello specifico, nei primi 11 mesi del 2020 si è movimentato il 12% in meno delle rinfuse liquide, mentre si è superato del 3% il valore dei traffici dell’anno precedente per quanto riguarda le rinfuse solide. Nel settore dei container si registra un calo del 7% dei traffici rispetto al 2019, il che risulta essere un buon risultato considerando la forte contrazione che ha subito la domanda a causa della pandemia del Covid-19. Complessivamente, fino al mese di novembre sono stati movimentati 941.307 TEU nel 2020 contro 1.010.881 TEU nel 2019. Il traffico Ro-Ro risulta essere in calo nel porto di Napoli e in ripresa nel porto di Salerno. Complessivamente, il forte scostamento del -13,1% raggiunto nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si è attualmente molto ridotto fino a raggiungere il -5,6% con 11.841.784 tonnellate movimentate rispetto alle 10.912.696 tonnellate dei primi 11 mesi del 2019. Il settore passeggeri resta quello maggiormente colpito, anche se si è un po’ accorciato il forte divario rispetto all’anno precedente registrato ad inizio pandemia, da -68,6% nel I semestre a -55,2% fino al mese di novembre. Il settore crocieristico è decisamente in crisi, nonostante sia finalmente ripartito nel porto di Napoli a partire dal mese di agosto, seppur con traffici inferiori di circa il 95% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.

Approvato il POT dell’AdSP del Mare di Sardegna

L’AdSP del Mare di Sardegna ha approvato il POT 2021 – 2023 insieme agli Adeguamenti Tecnico Funzionali (ATF) ai Piani Regolatori di Cagliari ed Olbia. Fulcro del nuovo Piano Operativo Triennale è la pianificazione delle funzioni future dei sette porti di sistema. Processo che si integrerà ed articolerà nel redigendo Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS), attraverso il quale verrà definito un criterio guida comune per implementare la capacità infrastrutturale di attrazione e generazione dei traffici; perfezionare ed incrementare i servizi ai passeggeri; adottare in tutti gli scali e nelle aree demaniali di competenza un green deal per l’efficientamento energetico e la promozione dell’utilizzo di carburanti a basse emissioni solforose.  Non ultimo, favorire l’iniziativa privata, in particolare quella legata al comparto nautico e dei servizi, con rideterminazione, riqualificazione ed infrastrutturazione delle aree dedicate alla cantieristica, alla diportistica e agli spazi commerciali. Rivoluzionarie le proposte del POT, che vengono metaforicamente espresse nel potenziale generato dalla propulsione E.L.I.C.A, acronimo che riassume 5 strategie politiche di intervento: Ecosostenibilità, Lavoro, Innovazione, Condivisione, Accessibilità.  

Terminal intermodale di Gioia Tauro, giudizio positivo dall’Agenzia per la Coesione

Il Nucleo Verifica e Controllo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale dei tempi di attuazione della realizzazione del nuovo terminal intermodale del porto di Gioia Tauro, scalo ferroviario che lo scorso mese ha registrato l'arrivo del primo treno merci, ha valutato positivamente l’operato della AdSP. L’opera ha avuto un costo complessivo di 40 milioni di euro, di cui 20 milioni ammessi a finanziamento sui PON FERS Reti e Mobilità 2007/2013, la cui titolarità spetta al MIT. Realizzata in project financing dall’Autorità Portuale, l’opera rientra in un insieme di interventi inseriti nell’APQ “Polo logistico intermodale di Gioia Tauro”. Il nuovo terminal intermodale, concluso e funzionate, si estende nel territorio compreso tra i Comuni di Gioia Tauro e di San Ferdinando e si sviluppa in parte, all'interno del porto, nell'area doganale in concessione al terminalista Medcenter Terminal Container e nella zona dell'interporto. Occupa una superficie pari a 325mila metri quadrati. La lunghezza complessiva dei nuovi binari è di 3.825 metri. In particolare, è dotato di tre aste da 825 metri ciascuna che consentono di fare partire convogli di lunghezza europea da 750 metri.

Gioia Tauro, bilancio di previsione 2021 e POT 2021-23

Con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei Conti è stato approvato, all’unanimità, il Bilancio di previsione 2021 e il pluriennale 21 – 23 dal Comitato portuale che ha, altresì, approvato il collegato Piano operativo triennale 2021 – 2023. Dalla relazione del POT la nuova pianificazione esprime la volontà dell’Ente di consolidare il potenziamento dell’infrastruttura e, in continuazione con quanto già avviato nella precedente programmazione, di offrire un’ulteriore crescita ai propri scali. Si conferma su Gioia Tauro la garanzia di maggiore competitività nel mercato del transhipment e, nel contempo, l’avvio dell’intermodalità, grazie all’avvenuta partenza del gateway ferroviario che, con il nuovo anno, offrirà il servizio con cadenza regolare. L’obiettivo è, anche, quello di differenziare l’offerta e di integrare i servizi di water-front con quelli del retroporto e della logistica intermodale, per rilanciare le attività portuali e, così, assicurare la leadership dello scalo nel circuito internazionale del Mediterraneo. Tra le opere previste per il porto di Crotone sono stati pianificati il rifiorimento della mantellata e la ricostruzione del muro foraneo, a sostegno dell’operatività del vecchio porto, per un valore economico di 2 milioni. Mentre, per migliorarne il ridosso, in presenza di condizioni meteo avverse, è stato programmato il prolungamento del molo foraneo (7 milioni di euro). Non ultimo, con lo specifico obiettivo di dare concreta risposta alle richieste del settore ittico, sarà realizzata una banchina mobile per unità pescherecci (2 milioni di euro). A sostegno dello sviluppo del porto di Corigliano Calabro è stata programmata, tra le altre attività progettuali, la creazione della banchina crocieristica (8,1 milioni) per garantire allo scalo un maggiore sviluppo di settore. Nello stesso tempo, per ottimizzare l’operatività dell’intera infrastruttura, sono stati pianificati i lavori di riorganizzazione della viabilità per permettere la canalizzazione dei flussi veicolari da e per lo scalo portuale, con un investimento di 800 mila euro. Si tratta di lavori cofinanziati dalla Regione nella programmazione aree logistiche integrate, che collegano il porto all’area industriale confluita completamente nell’area ZES.

Progetto per il recupero Alti Fondali a Manfredonia

Presentato il progetto di rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali del porto di Manfredonia. Obiettivo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in continuità con le iniziative già intraprese dalla soppressa Autorità portuale di Manfredonia, è quello di recuperare e rifunzionalizzare il BAF, ripristinandone le peculiari caratteristiche d’uso e incrementando il bacino di utenza a cui la struttura si rivolge. Il progetto giunge a valle di un percorso avviato dall’Ente e iniziato con uno studio di programmazione degli interventi, al quale hanno fatto seguito una valutazione aggiornata della sicurezza strutturale delle opere e una stima dell’evoluzione dei fenomeni di degrado che hanno consentito di valutare, quindi, la possibilità e la necessità di realizzare un intervento di recupero e di rifunzionalizzazione dell’opera portuale. Sulla scorta di tali informazioni, il Dipartimento tecnico dell’Ente ha, quindi, redatto un progetto di fattibilità tecnica economica (PFTE), volto al pieno recupero dell’imponente infrastruttura, candidandone i lavori nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, recentemente delineato dal Comitato Interministeriale per gli Affari Europei. Il progetto, che prevede la realizzazione di importanti lavori manutentivi di risanamento corticale delle opere in calcestruzzo armato, di consolidamento delle strutture e di miglioramento del comportamento al sisma, ha il duplice obiettivo di conservare l’opera e al contempo di conferirle una maggiore capacità di utilizzo, con potenziale conseguente incremento dell’attrattività commerciale dello scalo sipontino.

Brindisi, risorse dal bilancio per l’accoglienza passeggeri

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha stanziato nel Bilancio di previsione 2021 le somme necessarie per acquisire le aree di proprietà del Consorzio Asi e il terminal privato, nel porto di Costa Morena a Brindisi. Inoltre, è stato avviato l’iter procedurale per l’aggiornamento progettuale del “Terminal le Vele”. Attraverso queste azioni, l’Ente portuale intende rinforzare in maniera significativa l’accoglienza di passeggeri e mezzi in arrivo nel porto di Brindisi ed efficientare i controlli di security e doganali, sia per i passeggeri Schengen che extra-Schengen. Per quanto riguarda le aree, si tratta degli spazi già utilizzati come parcheggio dei mezzi pesanti in attesa di imbarco, immediatamente fuori dal varco portuale di “Costa Morena Traghetti”, di proprietà, in maggior parte, del Consorzio ASI e in parte minore del Comune di Brindisi; spazi, peraltro, già inclusi nel Piano Regolatore Portuale del 1975 con la destinazione “aree di sosta e parcheggio.” Una volta acquisite le aree, l’AdSPMAM intende infrastrutturarle e organizzarle perché possano essere fruibili e sicure per tutti i passeggeri, i mezzi e i mezzi pesanti in attesa di imbarco dal porto di Brindisi. Proprio per concludere l’iter, l’Ente portuale ha recentemente invitato il Consorzio Asi e il Comune di Brindisi alla definizione di un protocollo d’intesa propedeutico alla formalizzazione degli atti di acquisto programmati. Il terminal privato è situato proprio a ridosso di queste aree parcheggio, sempre al di fuori del varco portuale di “Costa morena traghetti”. La trattativa di acquisto è di fatto quasi definita. La struttura, nelle intenzioni dell’AdSPMAM, diventerà un centro di accoglienza per il check-in di viaggiatori e mezzi in transito per il porto. Parallelamente, sta per essere avviata la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto di revamping (aggiornamento rispetto alla normativa sopravvenuta) della progettazione del “Terminal le Vele”. A seguito della risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento contrattuale con l’ATI Kostruttiva-Igeco, infatti, e l’esito negativo della procedura di scorrimento della graduatoria formatasi in occasione della gara di appalto, l’Ente ha avviato l’attività di aggiornamento progettuale che, quindi, sconterà il nuovo iter autorizzativo. Il “Terminal le Vele” sarà un’avveniristica e funzionale area di sicurezza, dove saranno accentrati tutti i controlli di security e doganali di passeggeri e mezzi, sia comunitari che extra-comunitari.

Progetto Themis, webinar su turismo e ZES

“La dimensione turistica delle ZES. Opportunità e prospettive di sviluppo e di investimento”: è questo il tema dei webinar gratuiti organizzati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, nell’ambito del progetto Interreg THEMIS e destinati alle imprese del territorio operanti in tutta la filiera turistica e portuale e agli imprenditori interessati a investire nelle aree ZES individuate. I webinar – che riguarderanno i professionisti che operano nei comuni di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli – avranno come oggetto la gestione dei servizi che le compagnie di crociera richiedono nei porti di accosto, l’indotto che creano e le nuove opportunità imprenditoriali e strumenti di sostegno e sviluppo che saranno realizzati con l’avvio operativo della ZES Interregionale Adriatica. Strutturati differentemente, a seconda del porto di riferimento – gli incontri intendono offrire un’occasione, per le imprese (non solo turistiche) e per i professionisti, per comprendere l’istituto delle ZES, i suoi vantaggi e quelli che certamente sapranno garantire le istituende Zone franche doganali.

Adsp Mare Adriatico Centrale, altri 5,52 mln dal MIT

Le risorse arrivano, anche quest’anno, dalla richiesta di contributo Adsp al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che ha avuto riscontro positivo con il decreto di erogazione del fondo perequativo destinato alle Autorità portuali nazionali. L’importo complessivo sarà utilizzato per interventi di manutenzione ordinaria sulle infrastrutture dei sei porti di competenza, Pesaro, Ancona-Falconara Marittimo e San Benedetto del Tronto nelle Marche, Pescara e Ortona in Abruzzo. Al contributo ministeriale di più di 5 milioni di euro si aggiungeranno le risorse già stanziate nel bilancio di preventivo 2021 dell’Autorità di Sistema Portuale per la manutenzione, per un totale di 21,5 milioni complessivi di cui 1,5 milioni per l’ordinaria e 20 milioni per quella straordinaria. A queste si affiancano i 30 milioni, sempre da bilancio preventivo Adsp, per la realizzazione di opere di grande infrastrutturazione.

Pescara, lavori Adsp su banchine e per settore pesca

Sono in corso di realizzazione i lavori di pavimentazione delle banchine nord e sud del porto di Pescara. L’intervento è realizzato dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ed è parte del progetto finanziato dal bando Feamp-Regione Abruzzo, con un investimento di 511 mila euro circa, dedicato al settore della pesca. L’intervento riguarda il rifacimento delle pavimentazioni esistenti, in particolare delle asfaltature e dei lastricati in pietra, con il ripristino delle opere accessorie (bitte, cordoli, dissuasori). Il progetto prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria delle banchine nord e sud del bacino di Pescara, la costruzione di una struttura per i pescatori e di una pensilina per i “retieri”, gli addetti alla riparazione delle reti da pesca. Fra gli interventi previsti, ci sono la fornitura e l’installazione di parabordi d’ormeggio in gomma, già effettuati in buona parte, oltre alla costruzione di due blocchi per i servizi igienici, nella sponda nord e nella sponda sud, e la costruzione di un impianto per la raccolta, il trattamento e il conferimento nella fognatura delle acque reflue di lavaggio del pescato delle banchine nord e sud. I lavori si concluderanno entro gennaio 2021.

Ancona, presentato il progetto per il nuovo mercato ittico

L’Autorità di Sistema Portuale ha presentato il suo progetto per il rinnovamento del mercato ittico di Ancona, per trasformarlo in uno spazio moderno e funzionale alle necessità del mondo della pesca e della città. L’investimento complessivo di ammodernamento è di 3,5 milioni. Entro febbraio sarà pubblicato il bando per la gara d’appalto per la realizzazione dell’intervento che, dall’avvio dei lavori presumibilmente a luglio, dovrà concludersi entro ottobre 2023. L’intervento interesserà una superficie di 4.200 metri quadrati su un totale di 4.717 metri quadrati a cui si aggiungono i considerevoli volumi dall’articolata forma “ad onda” dell’edificio principale e storico. Prevede il risanamento strutturale dell’edificio, con l’ammodernamento tecnologico-ambientale e la riqualificazione sia energetica sia architettonica e funzionale, insieme all’avvio della riqualificazione dell’area del Mandracchio. Fra gli obiettivi del progetto, c’è il rafforzamento dell’identità del mercato ittico, come luogo di lavoro strategico, valore architettonico, legato alla tradizione e sintesi del rapporto fra il mare, la città e il territorio. Altro scopo dell’intervento è quello di favorire l’interazione di questo spazio con la cittadinanza che, oltre a conservare l’attività di mercato del pesce, avrà un’attività di ristorazione, con una superficie di 250 metri quadrati e 70 posti, e valorizzazione del prodotto ittico e un’area per la riscoperta delle attività storiche dei retatori e delle altre legate al mondo della pesca. Per la ristrutturazione del mercato ittico, l’Autorità di Sistema ha ottenuto un cofinanziamento di 850 mila euro, su un progetto complessivo di 1 milione, da un bando della Regione Marche per la modernizzazione delle infrastrutture per la pesca, sostenuto dalla misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e riparti di pesca” del Feamp-Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca che, per le Marche, prevedeva una dotazione complessiva di 31,6 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Il cofinanziamento Feamp-Regione Marche sarà utilizzato per le opere di ammodernamento e risanamento complessivo di uno dei tre edifici che compongono il complesso demaniale del mercato ittico, sul lato nord-ovest del complesso, composto da due livelli fuori terra. Oggi non in uso, sarà demolito e ricostruito con criteri di Zero Emission Building per ospitare, al pian terreno, la sala lavaggio cassette del mercato ittico e il locale deposito di cassette in plastica riciclabile, in cui inserire il pescato da vendere e trasportare, mentre al primo piano saranno allestiti gli uffici e la sala per i gestori della pesca delle vongole.

Ravenna, prima auto elettrica dal progetto SUSPORT

E’ stata consegnata la prima autovettura elettrica acquistata dall’Autorità di Sistema Portuale grazie alle risorse messe a disposizione dal Progetto Europeo SUSPORT, “SUStainablePORTs”. Il nuovo veicolo andrà a sostituire un’automobile a gasolio attualmente in uso, garantendo un minore impatto ambientale grazie alla considerevole diminuzione di emissioni di C02 del nuovo mezzo. La vettura, che circolerà con i loghi dell’Autorità di Sistema Portuale e del Progetto SUSPORT riprodotti sulle proprie portiere, permette infatti di percorrere 420 km a trazione completamente elettrica e con zero emissioni di C02. L’Autorità di Sistema Portuale partecipa al Progetto SUSPORT, cofinanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VA Italia-Croazia CBC proprio con l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale all’interno dei porti coinvolti nel Progetto. Nei prossimi mesi, sempre grazie a questo Progetto Europeo sarà acquistata una seconda vettura elettrica – utilizzata anch’essa per lo svolgimento delle attività dell’Ente, in sostituzione dei veicoli con motori alimentati a gasolio e a benzina attualmente in uso – e saranno realizzate due colonnine per la ricarica (alimentate con pannelli solari) e collocate nei pressi della sede dell’Ente.

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