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SETTEMBRE 2020 PAG. 48 - LE PROPOSTE DI CONFETRA AL GOVERNO

 

 

In tutti questi mesi Confetra è costantemente intervenuta nei confronti del Governo con proposte utili ad affrontare i problemi della  logistica.
Con i documenti ‘Reagire subito’ e ‘Verso il DL Aprile’ sono stati chiesti, tra gli altri, interventi per la riduzione costo del lavoro e ammortizzatori sociali laddove necessari. Il  supporto alla liquidità è sempre stato un punto fermo delle richieste della Confederazione per consentire alle imprese di far fronte all’emergenza, così come le misure di semplificazione delle procedure e agevolazioni fiscali e la digitalizzazione per l’efficienza dei processi.

Con i decreti legge Cura Italia e Liquidità, il Governo ha accolto le sollecitazioni favorendo l’ampio accesso agli ammortizzatori sociali, la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi , il credito d’imposta DPI e sanificazione e il credito d’imposta per la cessione di crediti insoluti, la moratoria sui finanziamenti, il fondo garanzia PMI per i finanziamenti o presiti delle banche. E’ stato reso possibile l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti attraverso le ‘Misure per la logistica’, prorogato il pagamento Differito Doganale ed è stata avviata l’assunzione medici USMAF.
Le misure adottate e riferite al settore riguardano le imprese fino a 5 milioni di fatturato, per quanto riguarda il Fondo per il ristoro dei fatturati e il Credito imposta al 60% per gli affitti commerciali e magazzini. E ancora l’abolizione del saldo 2019 e acconto giugno per l’IRAP per imprese tra 5 e 250 milioni di fatturato. L’estensione della proroga per il pagamento dei diritti doganali senza impegnare differito, la riduzione della bolletta energetica per tutte le imprese per 3 mesi, l’estensione del periodo di accesso agli ammortizzatori sociali (18 settimane fino al 31 ottobre).

Queste misure sono state proposte da Confetra come modifiche al DL Rilancio, strumento che Confetra ha valutato positivamente nel suo complesso, non ritenendolo però adeguato sull’aspetto dei porti e della semplificazione. Il presidente della confederazione, Guido Nicolini, ha affermato che il provvedimento “contiene certamente provvedimenti che riconoscono alle imprese della logistica e del trasporto merci un ruolo centrale anche perché esse hanno garantito la consegna dei generi di prima necessità in pieno lockdown. Ma è lecito, su taluni ambiti, aspettarsi di più”.

Confetra ritiene positivo che l’intera filiera della logistica sia compresa nell’articolo 61 del Decreto, inserendola così tra le attività maggiormente colpite dalla crisi e permettendo quindi di beneficiare delle agevolazioni fiscali, tra cui la sospensione del versamento dell’Irap, che costa alla logistica 676 milioni di euro l’anno. “A ciò vanno aggiunte le misure per il ristoro dei fatturati persi, per l’abbattimento degli affitti dei magazzini, e il credito di imposta aumentato a 80mila euro per i dispositivi di protezione individuale”.
Le altre misure citate da Confetra per il trasporto e la logistica sono i contributi al trasporto combinato strada-rotaia ferrobonus e strada-mare marebonus, la riduzione dei canoni portuali, l’incremento del fondo autotrasporto, lo sconto pedaggio alle imprese ferroviarie e il differito doganale, che valgono circa 90 milioni.
Nicolini ha sempre ritenuto fondamentali gli investimenti nella portualità: “I porti producono un gettito Iva annuale di 13 miliardi, hanno perso volumi in media tra il 25 e il 40%: non era pensabile ristorare questa importante flessione con 16 milioni di euro”.
La confederazione ha  chiesto anche la riduzione del costo del lavoro tramite provvedimenti sul cuneo fiscale: “Le nostre imprese non hanno potuto fruire degli ammortizzatori sociali, essendo rimaste attive durante il lockdown e, tuttavia, abbiamo subìto e stiamo subendo drastiche riduzioni di volumi e fatturato”, precisa Nicolini. “Nel nostro settore, una riduzione fino a fine anno del 20% del cuneo significa recuperare 80 milioni di euro. E ci consentirebbe di mettere in sicurezza i nostri dipendenti, oltre un milione di persone”. Confetra si è attivata anche sul Dl Semplificazioni: “Abbiamo già avanzato al ministero dei Trasporti e a Palazzo Chigi le nostre proposte. Impossibile applicare un Decreto Legge fatto di 600 rimandi ad altre norme e oltre novanta decreti attuativi” conclude il presidente della Confederazione.
Documento strategico per il Paese è il piano ‘Italia Veloce’ messo a punto dalla ministra De Micheli. “Confidiamo nel fatto che il combinato disposto dell’attuazione delle riforme contenute nel PNR (Piano nazionale Riforme), delle semplificazioni sblocca-opere introdotte nel Decreto e della pianificazione infrastrutturale descritta in Italia Veloce – commenta il presidente Nicolini -  possa finalmente dare al Paese strumenti, obiettivi e tempi certi per la realizzazione delle infrastrutture vitali alla logistica ed al trasporto merci. Lo abbiamo detto anche al Presidente Conte ed alla Ministra De Micheli nel corso degli Stati Generali dell’economia: semplificazioni, infrastrutture e politiche strategiche di sostegno e consolidamento delle nostre imprese sono le tre grandi priorità per rendere non solo il nostro Settore, ma l’intero Paese competitivo sui mercati globali del commercio internazionale. E’ inaccettabile che per un’opera dal valore compreso tra 50 e 100 milioni di euro, per la realizzazione si impieghino in media 11 anni e 6 mesi. Sono dati forniti dal Governo, il Dipartimento Politiche di Sviluppo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ciò significa che allora, in scala e venendo al nostro settore, Darsena Europa a Livorno dovrebbe impiegare 46 anni e 4 mesi per vedere la luce, e una nuova Diga foranea a Genova 117 anni…. In queste condizioni anche il dibattito sulle priorità rischia di diventare surreale”. Roberta Oliaro, Coordinatrice della Commissione Infrastrutture di Confetra, ha seguito nei mesi scorsi gli iter parlamentari di aggiornamento del Contratto di Programma RFI: “Per le opere ferroviarie la situazione va un po’ meglio perché RFI è un soggetto beneficiario particolarmente performante. Ma ovviamente ciò riguarda le fasi di Progettazione e Affidamento, mentre sui lavori concreti poi anche qui si incontrano spesso gli stessi rallentamenti che incontra chiunque si imbarchi nella realizzazione di un’opera pubblica in Italia. E non possiamo permetterci di arrivare con ulteriore ritardo all’appuntamento del Corridoi del Ten T Network europeo”.

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