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SETTEMBRE 2020 PAG. 4 - NEWS DALL'ITALIA


 

SACE, forte contrazione dell’export italiano

Il Rapporto annuale sull’export di SACE vede ancora una volta confermato il ruolo cruciale dei mercati esteri per l’economia nazionale, quale tratto distintivo del fare impresa in Italia. In un contesto d’inedita avversità, in cui alle incertezze ereditate dal 2019 – Pil e commercio internazionale in rallentamento, escalation protezionistica e instabilità geopolitica – si sono aggiunte

nel 2020 le conseguenze della pandemia Covid-19, le esportazioni italiane sono attese in forte contrazione per quest’anno con un -11,3%. Si tratta del ritmo di crescita dell’export più basso dal 2009, anno in cui le nostre vendite oltreconfine avevano registrato un - 20,9% e che riporterà le esportazioni italiane intorno ai 422 miliardi di euro, un livello di poco superiore a quello registrato nel 2016. Nonostante la severità dello shock, SACE prevede una ripresa relativamente rapida già dal 2021 per le esportazioni italiane (+9,3%), caratterizzata anche da una componente di “rimbalzo statistico”, con una crescita media nei due anni successivi del 5,1%: un ritmo non trascurabile se si confronta con il 3% medio annuo registrato tra il 2012 e il 2019 e che permetterà alle nostre vendite di beni all’estero di raggiungere quota 510 miliardi di euro alla fine dell’orizzonte di previsione. Secondo queste previsioni, nel 2021 le esportazioni italiane di beni arriveranno al 97% circa del valore segnato nel 2019, un recupero pressoché totale dopo la caduta nel 2020.

Accordo tra CDP e AdSP del Mar Tirreno Centrale

Cassa Depositi e Prestiti e Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale hanno firmato un protocollo d’intesa volto a rafforzare la loro cooperazione per favorire e accelerare la realizzazione di infrastrutture di sviluppo delle aree portuali. CDP – che ad agosto aveva siglato un accordo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – supporterà l’AdSP del Mar Tirreno Centrale fornendo attività di consulenza tecnico-amministrativa per la progettazione, l’esecuzione e lo sviluppo di opere sia per mezzo di finanziamenti pubblici che con il ricorso al Partenariato Pubblico Privato relativamente alle infrastrutture di diverse aree strategiche nei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Qualora tra i progetti vi fossero interventi inseriti nel Resilience and Recovery Plan per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, CDP potrà supportare l’Autorità di Sistema nell’individuazione e gestione delle modalità di accesso alle risorse europee. I progetti inseriti nell’accordo riguardano, tra gli altri, per il porto di Civitavecchia: interventi sulla viabilità principale e la realizzazione della darsena energetica grandi masse nelle sue tre componenti, compresa quella legata alla catena dell’idrogeno per l’ambientalizzazione dello scalo marittimo. Per il porto di Fiumicino, invece, la collaborazione fra CDP e AdSP si focalizzerà sullo sviluppo del nuovo porto commerciale. A Gaeta gli interventi riguarderanno, invece, il completamento del porto commerciale e la delocalizzazione della cantieristica navale.

BlueMonitorLab, forte accelerazione nell’automatizzazione delle navi

L’effetto Covid – secondo un’analisi comparata dei più recenti studi in materia, condotta da BlueMonitorLab – ha impresso una forte accelerazione alla progettazione non tanto delle unmanned vessels (unità navali senza equipaggio, ndr), quanto alla realizzazione di sale di controllo di terra che siano in grado di definire e “ordinare” alla nave l’adozione dei parametri più convenienti, più sicuri e più sostenibili, nella sua gestione in navigazione. Ciò con effetti particolarmente rilevanti in tema di consumo di carburante, adozione delle rotte più safe e meno impattanti sulla nave, anche attraverso un’analisi costante delle condizioni meteo-marine e quindi un adattamento “in remoto” delle rotte. Con una previsione di incremento dell’interscambio via mare di oltre un terzo entro il 2030 (superando i 74 miliardi di tonnellate miglia), il processo di automazione navale e di conseguente riduzione nel numero dei componenti dell’equipaggio, dovrebbe procedere di pari passo anche per incidere in modo determinante su quella percentuale del 90% degli incidenti e delle collisioni in mare che sono riconducibili all’errore umano e che – secondo le più recenti proiezioni effettuate nel mercato assicurativo – si traducono in claims e danni quantificabili in 1,4 miliardi di dollari all’anno. Il mercato delle navi a forte automazione dovrebbe crescere da 5,5 miliardi del 2018 a 12,5 miliardi nel 2030 per poi registrare una vera e propria impennata, impattando sulla sicurezza, sulla capacità di monitorare le condizioni del carico, di implementare misure di risparmio energetico, garantire la migliore performance dei motori, ridurre l’errore umano e aumentare la capacità di carico delle navi grazie a equipaggi molto ridotti.

Varo tecnico per lo scafo del nuovo traghetto RFI

Si sono svolte a San Giorgio di Nogaro le operazioni per il varo tecnico dello scafo del nuovo traghetto di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Igina che sarà impiegato nello stretto di Messina. La struttura è stata poi trasferita a Genova dove nei prossimi mesi verrà ultimata la costruzione dell’unità presso Genova Industrie Navali (GIN). La nave, un modello ro-ro monodirezionale per il trasporto di carrozze e carri ferroviari, passeggeri, mezzi gommati, è lunga 147 metri, larga 19 metri, ha una portata di 2.500 tonnellate e potrà navigare ad una velocità di 18 nodi.   

Nuovo regolamento sull’equipaggiamento marittimo

Il Consiglio dei ministri ha approvato un regolamento che modifica il decreto del presidente della Repubblica 20 dicembre 2017, n. 239, relativo all’attuazione della direttiva 2014/90/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 sull’equipaggiamento marittimo che abroga la direttiva 96/98/CE. L’atto riguarda la modifica alla disciplina in materia di equipaggiamento marittimo, inteso quale qualsiasi equipaggiamento a bordo di una nave che possa essere fornito al momento della costruzione oppure sistemato successivamente e destinato a garantire una adeguata sicurezza sia per il personale imbarcato che per l'ambiente marino. Nello specifico il cambiamento riguarda i requisiti per il riconoscimento degli organismi per la valutazione della conformità di tale equipaggiamento alle norme di sicurezza previste dagli strumenti internazionali applicabili.

Themis, l’Adriatico Meridionale punta al lusso

Sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività, indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente e rafforzare le connessioni con i porti principali. Sono questi gli obiettivi del Progetto Themis in cui sono coinvolti come partner l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, il Comune di Gallipoli, l’Autorità Portuale di Corfù, la Camera di Commercio di Bari e il Comune di Paxos, in Grecia. Nello specifico, poi, i Comuni di Barletta, Monopoli e Brindisi, e indirettamente anche i comuni di Bari e Manfredonia. L’idea centrale del progetto è quella di promuovere un crocierismo di lusso attraverso pacchetti exclusive che includano località raramente inserite nei convenzionali circuiti turistici. I soggetti coinvolti come partner, dietro la regia dell’ente portuale, attueranno una campagna di marketing territoriale volta a promuovere il brand Themis collegandolo alle peculiarità locali e coinvolgendo le imprese del loro territorio. Unioncamere, invece, ha il compito di supportare le attività di incoming, outgoing e di formazione in capo alla CCIAA di Bari.

Inaugurazione a Taranto della testata del Molo San Cataldo

È stata ufficialmente inaugurata la testata del Molo San Cataldo, I° Sporgente del Porto di Taranto, a valle dell’ultimazione dei lavori di ricostruzione e ripristino dell’infrastruttura. L’opera – il cui costo è stato di poco inferiore ai 12,5 milioni di euro – interessa un’estensione di circa 8500 metri quadri ed è oggi in grado di permettere l’accosto su 200 metri lineari di banchina. I lavori di ricostruzione della testata, facenti parte di un più ampio programma di interventi già avviati, (realizzazione Centro Servizi Polivalente “Falanto”, rettifica della banchina di levante) oltre al rinnovamento e all’adeguamento della infrastruttura, consentiranno di implementare la dotazione di banchine pubbliche dello scalo. Il recupero funzionale completo del Molo S. Cataldo si pone l’obiettivo di integrare l’importante ruolo affidato all’intera Darsena Taranto nell’ambito del complesso di iniziative, intraprese dal Comune di Taranto e dall’AdSP del Mar Ionio, che interesseranno la rigenerazione dell’architettura fisica e dei sistemi di interazione porto-città nel prossimo triennio e che ambiscono ad aprire e connettere il porto al contesto urbano in ottica sostenibile ed inclusiva, al fine di generare ricadute positive per l’economia locale, rafforzando, altresì, la naturale vocazione di Taranto quale ‘Capitale di Mare’ e meta turistica e crocieristica del Mediterraneo.

Optimist aggiunge anche i rischi ambientali

Il progetto Optimist, la prima copertura assicurativa trasporti dedicata alla logistica sostenibile, realizzata in esclusiva dalla collaborazione tra Care e Liberty Specialty Markets, contemplerà anche le coperture rischi ambientali. L’iniziativa, lanciata lo scorso giugno, intende fornire polizze assicurative trasporti, nell’interesse di produttori, fornitori, spedizionieri e operatori logistici, che grazie a condizioni normative ed economiche dedicate sostengono chi punta, ad esempio, sul fluvio-marittimo e sul ferroviario per trasportare le proprie merci, nella convinzione che queste modalità non siano solo a minore impatto ambientale (diretto e indiretto). Gli esclusivi testi di polizza, dunque, terranno conto anche dei rischi ambientali, questione finora sottovalutata. Per Optimist Care ha deciso di collaborare in questo ramo in esclusiva con Chubb, che vanta una particolare specializzazione in questo settore e prodotti assicurativi di alto livello (a copertura di danni a terzi, di interruzione di attività, spese di bonifica e messa in sicurezza, di comunicazione per ripristino della reputazione e altro ancora). Per i clienti di Optimist Chubb proporrà condizioni esclusive e vantaggi particolari, in linea con le tematiche di sostenibilità che promuoviamo con il progetto, declinandole su misura sulla base delle esigenze di ciascuno.

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