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MAGGIO 2019 PAG. 25 - Strategia di presenza capillare sul territorio


Cresce il network di rappresentanza territoriale voluto da Confetra per assicurare sostegno agli associati nei tanti dossier a legislazione concorrente. La competenza condivisa tra Stato e Regioni, e anche in sede comunitaria il ruolo del Comitato delle Regioni e della DG Regioni hanno acquisito un peso crescente e l’obiettivo della Confederazione, come sottolineato dal suo Direttore Generale, Ivano Russo, è la partecipazione “a questo confronto non solo quando esso avviene a livello nazionale, ma anche quando i tavoli di confronto con gli stakeholders sono istituiti e alimentati a livello regionale e locale”. Dopo le costituzioni di Confetra Campania, Confetra Puglia e del coordinamento Confetra Mezzogiorno è stato il turno di Toscana, Emilia Romagna e Sicilia.

Toscana
Costituita dalle associazioni territoriali Assotosca e Spedimar, unitamente ai delegati di Assologistica, Assiterminal, Anasped, Assocad e Ifa, in rappresentanza di spedizionieri, autotrasportatori, corrieri, imprese di logistica, magazzini generali, terminalisti, doganalisti, fumigatori e centri di assistenza doganale, Confetra Toscana sarà guidata nei prossimi due anni da Alberto Bartolozzi. I dossier relativi all’area territoriale di competenze riguardano logistica, infrastrutture, trasporto e movimentazione merci: avvio realizzazione Darsena Europa; rilancio dell’area di crisi di Piombino; progetto per lo “scavalco” ferroviario Calambrone; destinazione dei fondi strutturali europei del POR Toscana per il 2014-2020; misure di incentivo e agevolazioni per le imprese logistiche; funzione strategica degli interporti e dei terminal inland di Prato e Collesalvetti; rafforzamento della funzione cargo degli aeroporti di Firenze e Pisa.

Emilia Romagna
Il neo presidente Danilo Bennetti si confronterà con il rilancio infrastrutturale di una delle aree più dinamiche della penisola. Il porto di Ravenna, i progetti di RFI per le connessioni ferroviarie di questi con la rete nazionale, l’interporto di Bologna, il sistema aeroportuale regionale, le grandi opere pubbliche come Hub Ravenna, i magazzini e le aree logistiche di Piacenza. Sono i nodi di una piattaforma multimodale al centro del Piano Regionale per le Infrastrutture e i Trasporti con cui la Regione Piano regionale dei trasporti stabilisce indirizzi e direttive per la realizzazione delle politiche sulla mobilità. Hanno aderito le Associazioni territoriali Arsi, Assotrasporti, Asamar Emilia Romagna, Ader Emilia Romagna, Trasportounito Piacenza oltre ai delegati di Assologistica, Assoferr, Assocad e Ifa.

Sicilia
Il rilancio logistico dell’isola più grande del Mediterraneo passerà da numerosi temi il cui obiettivo centrale è inserire la logistica isolana nell’ecosistema della supply chain globale. Scali come Catania, Augusta, Messina e Palermo movimentano già volumi significativi di passeggeri, crocieristi, rotabili e rinfuse liquide ma vanno integrati. Tra le priorità indicate dal neopresidente Mauro Nicosia il rilancio degli interporti siciliani, “a partire dal Polo Intermodale di Catania”, lo sviluppo del cargo aereo – sempre a Catania – e quello ferroviario sulla tratta Messina - Palermo. “Il grande tema, poi, del completamento del Corridoio Europeo Scan Med con il collegamento Napoli – Palermo rappresenta una sfida da vincere puntando su soluzioni trasportistiche innovative e multimodali,” spiega Nicosia. “Confetra chiederà al Governo anche di battersi in sede UE per l’estensione del Programma Autostrade del Mare_MOS ai Paesi della Sponda Sud del Bacino Mediterraneo. Area dove transita il 20% del traffico marittimo globale, con volumi complessivi cresciuti del 125% negli ultimi 15 anni”. La territoriale è stata costituita dai rappresenti di Fedespedi, Assologistica, Assiterminal, Anasped, Aiti, Ifa e Trasportounito.
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