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FEBBRAIO 2023 PAG. 38 - Istituto Italiano di Navigazione la cultura dello shipping

 



L’Istituto Italiano di Navigazione ha una lunga tradizione. Istituito con Atto Costitutivo il 4 maggio 1959, ha avuto riconoscimento di personalità giuridica con il DPR nr. 1703 del 12 ottobre 1964 e, in tale occasione, il Consiglio Generale fu ricevuto dal Capo dello Stato, On. Giuseppe Saragat.

Si configura come Associazione non a scopo di lucro di esperti, professionisti e appassionati, inserendosi in un’estesa rete a livello nazionale e internazionale. È, infatti, membro fondatore dell’International Association of Institutes of Navigation (I.A.I.N.) oltre che membro dell’European Group of Institutes of Navigation (E.U.G.I.N.) e della Resilient Navigation and Timing Foundation.

Lo scopo dell’Istituto Italiano di Navigazione è quello di promuovere lo sviluppo delle scienze e delle tecniche nonché il diritto, la giurisprudenza, la gestione e l’economia della navigazione in tutte le sue dimensioni: terrestre, marittima, aerea, spaziale e a cui negli ultimi anni si è aggiunta, in modo particolarmente rilevante e trasversale, quella cibernetica.

Tutte le attività sono svolte con l’obiettivo primario della diffusione della cultura tecnico-scientifica della navigazione in ambito politico, economico e sociale. Gli ambiti d’interesse e ricerca vanno dalle scienze, alle tecniche, all’innovazione, alle pratiche operative, dalla mobilità all’intermodalità, ai temi della sicurezza, sia nell’accezione di safety che di security e, ma non certo in ultima analisi, alla sostenibilità ambientale. Nelle finalità sono poi considerati tutti i mezzi di posizionamento, terrestri, satellitari e autonomi come i loro rapporti con i sistemi di telecomunicazione e nell’interazione uomo-macchina.

Negli anni passati l’Istituto è sempre riuscito a raccogliere una vasta rete di associati anche tra grandi Società ed Enti istituzionali che, tuttavia, nel tempo si è numericamente contratta. Il nucleo centrale ha cercato di mantenere salda la proprio rotta di indipendenza intellettuale grazie ad un novero di Soci storici, Società private e Istituzioni pubbliche – soprattutto appartenenti al cluster marittimo – che non hanno mai mancato di fornire il proprio sostegno e contributo, sia in termini prettamente economici che di supporto alla ricerca e al raggiungimento degli obiettivi dell’Istituto.

Nel corso degli ultimi anni, a seguito di difficoltà organizzative e operative dovute anche alla crisi pandemica che ha dimostrato in generale una diffusa vulnerabilità di molte organizzazioni associative, l’Istituto ha sentito la necessità di rimodulare le attività e il proprio assetto socio/economico.

Nonostante tale difficile contesto, l’Istituto è sempre riuscito a organizzare alcuni importanti eventi e avviare rilevanti progetti volti a realizzare la propria missione di raccordo tecnico, scientifico e di ricerca tra vari soggetti e organismi istituzionali. 

L’anno appena trascorso ha, inoltre, rappresentato un importante momento di transizione dovuto al rinnovo di parte della struttura associativa interna. Dopo il lungo periodo di presidenza della d.ssa Palmira Petrocelli, la quale è riuscita, con grande tenacia, fermezza e rigore nella gestione amministrativa, a mantenere vivo l’interesse verso l’Istituto, lo scorso anno il dott. Luca Sisto è stato nominato Presidente. Conseguentemente è stato rimodulato parte del Comitato di Presidenza e ricomposta la squadra operativa, anche grazie al contributo di nuove risorse giovanili associate.

Particolare impegno è stato, infine, dedicato alla ricerca di nuovi Soci Individuali e di un maggior numero di Soci Collettivi Sostenitori. L’Istituto si sostiene, infatti, grazie all’esclusivo e fondamentale contributo dei propri Associati: solo grazie ad essi è possibile raggiungere considerevoli obiettivi e continuare la tradizione di una Associazione, come si è detto, storica che cerca costantemente di rinnovarsi e affrontare le tematiche più cogenti in tutti i campi dei trasporti. Lo scopo finale rimane quello di contribuire, anche con propri studi e ricerche, oltre che alla diffusione e allo sviluppo di una cultura legata ai temi della navigazione anche alla possibilità di farsi promotori di soluzioni e proposte sia dal punto di vista tecnico che gestionale da portare all’attenzione dei decisori istituzionali. Per il 2023 l’Istituto ha avviato un importante ciclo di iniziative. Il sito web – peraltro visitato da molti soggetti anche internazionali – a breve sarà fruibile in una nuova veste che potrà certamente suscitare maggiore interesse. Il 25 gennaio scorso si è svolto un importante incontro su temi marittimi, che ha riscosso apprezzabile interesse, e sono in calendario altre significative occasioni d‘incontro e iniziative. 

In conclusione, l’Istituto Italiano di Navigazione rimane una concreta realtà sebbene oggi numericamente contenuta, nella quale esperti e professionisti di vari settori, anche molto diversi tra loro, collaborano per un fine comune: divulgare la conoscenza e la cultura della navigazione in tutte le sue forme. Tale scopo obiettivo non può, tuttavia, essere raggiunto senza il supporto di tutti gli Associati e collaboratori che, con grande passione e dedizione, da anni sostengono questa storica risorsa e che non deve essere in alcun modo dispersa. Come sottolineato dal Presidente Luca Sisto, “proprio per tale motivo l’Istituto è alla costante ricerca di una maggiore partecipazione associativa e quindi di contributi che possano sostenerci nello sviluppo di nuovi progetti e opportunità, valorizzando le preziose capacità di cui già dispone, sempre con lo sguardo rivolto all’innovazione e nel costante ricordo di un passato virtuoso”.

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