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OTTOBRE 2022 PAG. 56 - Il futuro del trasporto collettivo in mostra a Rimini

 



IBE Intermobiltity and Bus Expo appuntamento di IEG Italian Exhibition Group si riconferma, in occasione della decima edizione, l’appuntamento di riferimento per tutto il mondo del trasporto collettivo e delle filiere industriali connesse.

MaaS, Intermobilità, Formazione professionale per autisti, manager, e dirigenti di servizio; trasporto su gomma a lunga percorrenza, Turismo Slow e la transizione elettrica sono stati alcuni dei temi più dibattuti della tre giorni riminese.

Il primo Forum Nazionale della nuova mobilità sostenibile collettiva, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di IBE, ha dato ufficialmente il via alla manifestazione confermando il ruolo di catalizzatore di IBE e il suo essere luogo privilegiato per dibattiti e tematiche così attuali. il professor Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibile, ha dichiarato a margine: “Gli incentivi per il rinnovo in senso ecologico dei mezzi pubblici e la maggiore attenzione alla qualità dei servizi per l’utenza, il boom dei bonus per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale, la sharing mobility, destinata a dare un forte contributo in termini di flessibilità degli spostamenti, il fiorire di applicazioni che consentono di monitorare e geolocalizzare i mezzi e garantire servizi integrati efficienti, la sperimentazione nelle grandi città del progetto Mobility as a Service, il rafforzamento del ruolo dei mobility manager, sono tutti elementi innovativi che fanno prevedere un forte cambiamento nell’uso delle diverse modalità di mobilità e dei comportamenti individuali, introducendo un nuovo concetto di mobilità locale integrata.”

Le stelle del trasporto passeggeri

Momento di grande emozione la premiazione delle Stelle del trasporto passeggeri che sono state conferite dalla rivista Tuttotrasporti, media partner di IBE, ad aziende, associazioni e personaggi che si sono distinti per prodotti, servizi o azioni encomiabili nel mondo degli autobus. Hanno ricevuto la stella Irizar, che ha creduto in IBE sin dalla prima edizione, VDL si è distinta per il veicolo più innovativo, Pepper Motion si è aggiudicata il premio per l’idea, il design di Karsan le è valso la stella, il Premio Provider è stato conferito a Golia per la componentistica, Daimler ha brillato con Setra aggiudicandosi la stella Bus di Riviera infine il premio Legend è andato tra mille applausi a Giuseppe Vitullo demo driver di Iveco.

È stato assegnato inoltre al Corriere della Sera e a IVECO BUS, che ha fornito l’autobus Streetway, il premio dei premi per avere realizzato il progetto CampBus, l’innovativo progetto educational RCS dedicato alle scuole superiori.

La tecnologia è il fattore abilitante del sapere e della cittadinanza digitale ed è il presupposto delle nuove professionalità che emergono dal MaaS, Mobility as a Service, dove gli operatori di esercizio del futuro non saranno semplici autisti ma interpreti dei nuovi bisogni di mobilità dei cittadini, dei turisti e antenne sulla strada.

Tra gli eventi della 3 giorni riminese anche l’assegnazione del premio “IBE Bus driver of the Year” realizzato in partnership con Scania e con il supporto tecnico di Infogestweb – Golia, Efficient Driving e la rivista Pullman e assegnato ad Alberto Muscedere. Il contest ha visto una prima fase di selezioni online mentre le finali si sono tenute live nel percorso di gara allestito appositamente nello spazio esterno della fiera, proprio durante le giornate dell’Expo.

L’edizione 2022 di IBE Intermobily and Bus Expo è stata teatro di oltre 30 tra tavole rotonde, workshop e seminari ufficiali che si sono svolge principalmente nelle due nuovissime arene che hanno caratterizzato IBE: La TPL Arena e la BUSiness Arena.

Tra i temi più dibattuti ha sicuramente spiccato il MaaS. È orami evidente a tutti che l’approccio Mobility as a Service richiede la collaborazione e cooperazione tra un numero sempre più ampio e variegato di attori: dai regolatori, agli amministratori pubblici, ai costruttori (hardware: mezzi / bus), agli sviluppatori (software: app, servizi, piattaforme digitali), in un unicum nei confronti del cliente (ex-utente). Tutto questo significherà avere competenze sempre più orientate verso la tecnologia.

Il Consigliere Mauro Bonaretti – Capo Dipartimento Mobilità Sostenibile, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili si è soffermato sull’importanza del MaaS, progetto in cui il Governo crede molto, tassello fondamentale per passare dall’attuale TPL alla Mobilità Integrata (intermobilità).

I Mobility Manager e la formazione

MaaS significa avere anche una nuova formazione professionale dei futuri Mobility Manager, questo uno dei temi portanti della seconda giornata. Oggi in Italia mancano migliaia di figure professionali e in questo senso di inserisce il Progetto “Scuderia” 2022-23 di Start Romagna. Si tratta di un progetto di formazione rivolto alla nuova generazione di autisti con patente D/E CQC di età compresa tra 24 e 35 anni con diploma di scuola superiore che (sulla base dei risultati raggiunti nel 2021 che ha portato a 19 assunzioni) agevola l’incontro tra domanda e offerta a fronte dei grandi cambiamenti portati dalla tecnologia sulla pratica professionale e sui modelli di business. Il progetto (che si rivolge anche ai Tecnici meccatronici di età compresa tra 18 e 24 anni impegnati nella manutenzione dei veicoli) intende valorizzazione il know-how aziendale intergenerazionale e formare risorse adeguate alle sfide che attendono il TPL.

Le ruote del Turismo: i bus a lunga percorrenza

An.bti, Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani, si è soffermata su quanto sia importante per l’Associazione la collaborazione con il Ministero del Turismo sui temi chiave del settore. Tra i temi sui quali l’Associazione attende risposte sono il rinnovo delle flotte, il contenimento delle accise e la formazione dei futuri Bus Manager. La figura dell’autista è infatti superata. Oggi in Italia mancano 7.500 autisti nel solo settore turistico e la situazione non migliorerà se non si investe, a partire da nuovi indirizzi professionali capaci di motivare la generazione dei giovani autisti. In particolare occorre personale professionalmente preparato per rispondere ai nuovi stili di consumo della clientela e alle connesse sfide del MaaS.

La nuova frontiera del turismo slow

Interessanti risultati sono emersi dalla ricerca demoscopica di GPF Inspiring research presentata a IBE, tesa a comprendere che appeal abbia il turismo slow e come l’intermobilità possa supportarlo agendo da facilitatore. È emerso innanzitutto un grande interesse per il turismo con caratteristiche di slow leisure: viene considerato “il tipo ideale di turismo” da circa 3/4 degli italiani. Le dimensioni che risultano più direttamente connesse al turismo slow sono la visita e l’esplorazione di borghi e della natura. Il “turista slow” è un fan e un alleato dell’intermobilità.

A questo proposito, va notato che anche coloro inizialmente più refrattari a un utilizzo del mezzo pubblico per il turismo slow sarebbero propensi a utilizzarlo, a patto che sia più flessibile, capillare e personalizzato.

L’evento ha visto un confronto tra i protagonisti dell’elettrificazione del trasporto locale, con l’obiettivo di promuovere la diffusione della trazione elettrica in occasione del rinnovamento previsto delle flotte finanziate dal PNRR.

Dall’incontro è emerso che elettrificare integralmente i veicoli dedicati al TPL non è facile. Si tratta di un’impresa che dovrà essere affrontata per rispettare i vincoli di decarbonizzazione europei. L’unico modo per ottenere il risultato è la cooperazione tra produttori, le aziende del TPL, oltre all’ecosistema che abilita l’utilizzo di ricarica dei veicoli elettrici. L’Italia è notoriamente in ritardo nella transizione elettrica, il TPL non fa eccezione basti pensare che in EU nel primo semestre dell’anno sono stati venduti quasi 2000 bus elettrici (+27%) e circa il 30% delle flotte sono elettriche contro meno dell’1% in Italia. Cionostante quest’anno potrebbe essere quello del decollo grazie ai finanziamenti del MIMS e del bando di gara che verrà lanciato dalla Consip per l’acquisto di 1000 bus elettrici. 

Altre buone notizie arrivano dall’industria se si pensa che la Industria Italiana Autobus ha appena iniziato la produzione e vendita del bus elettrico City Mood. Mentre Iveco ha riportato in Italia E-way e l’olandese VDL (che ha in Italia una importante base operativa a Modena) e non ha escluso ulteriori investimenti nella penisola in un’ottica di “reshoring” delle produzioni attualmente basate in Asia.

Cosimo Brudetti

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