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NOVEMBRE 2022 PAG. 10 - NEWS DALL'EUROPA

 



Pesca, primi piani di gestione pluriennali nel Mediterraneo

Per la prima volta l’Ue e i paesi confinanti del Mediterraneo hanno adottato una strategia comune sulla pesca costituita da cinque piani di gestione pluriennali. È il risultato che arriva dalla 45esima riunione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo: 21 misure, di cui 19 presentate dall’Ue, per la gestione e il controllo della attività dirette e indirette nel Mediterraneo e nel Mar Nero. I nuovi piani pluriennali riguarderanno le principali sottoregioni mediterranee: il Mare di Alboran nel Mar Mediterraneo occidentale, lo Stretto di Sicilia, il Mar Ionio e il Mare di Levante; essi contribuiranno a intensificare gli sforzi per ridurre la pesca eccessiva e migliorare lo stato degli stock ittici nel bacino marittimo, oltre a rafforzare il quadro giuridico per lo sfruttamento sostenibile degli stock, al fine di garantire la redditività del settore della pesca e condizioni di parità per le flotte del Mediterraneo. L’UE, il Marocco e l’Algeria hanno poi concordato una tabella di marcia per l’istituzione della prima zona di restrizione della pesca condivisa (FRA), la quale contribuirà a sostenere le nuove misure del piano pluriennale di Alboran per la protezione degli stock di occhialone, che si trovano in uno stato critico. Al fine di garantire la corretta attuazione delle misure di gestione e il controllo delle attività di pesca, la CGPM ha adottato due programmi di ispezione internazionali congiunti nel Canale di Sicilia e nel Mar Ionio e ha deciso di vietare il trasbordo in mare quale strumento essenziale nella lotta contro le attività illegali, non dichiarate e non regolamentate (INN). 

Italia, passa il piano da 500 milioni per lo shipping green

La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 500 milioni di euro per aiutare le imprese del trasporto marittimo ad acquistare navi pulite e a zero emissioni e ad ammodernare le navi più inquinanti. Il regime notificato dall’Italia sarà finanziato attraverso il fondo complementare istituito con risorse nazionali per integrare PNRR. L’intervento intende incoraggiare le compagnie di navigazione a sostituire le navi esistenti a basse prestazioni ambientali e a ridurre l’uso di combustibili fossili nel settore del trasporto marittimo. Il piano sosterrà progetti volti ad aumentare le prestazioni ambientali e l’efficienza energetica delle navi che effettuano servizi marittimi a lungo, medio e corto raggio per passeggeri, merci e trasporto combinato e anche di altre navi che operano nei porti italiani. Grazie agli interventi sarà possibile utilizzare o aumentare l’uso di biocarburanti e combustibili sintetici (ad esempio carburanti rinnovabili liquidi o gassosi di origine non biologica) in aggiunta o come alternativa ai combustibili fossili; utilizzare le tecnologie basate sull’eolico come alternativa ad altri sistemi di propulsione. La misura sostiene un'ampia gamma di tecnologie che spaziano dall'installazione di batterie e di celle a combustibile fino a sistemi di propulsione eolica. Il regime sarà aperto alle compagnie di navigazione registrate in Italia che forniscono collegamenti di trasporto marittimo tra un porto italiano e porti europei e/o mediterranei o che operano all'interno di porti italiani. I beneficiari saranno selezionati mediante una procedura aperta, non discriminatoria e trasparente. Gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette. L'importo massimo di aiuto per beneficiario è pari al 40% dei costi ammissibili e può essere aumentato fino al 60% per le piccole e medie imprese e al 45% per i progetti riguardanti navi a emissioni zero.

Feampa, per l’Italia 518 milioni di euro

La Commissione ha adottato il programma del Fondo Europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) per l’Italia per un totale di 987,2 milioni di euro per i prossimi sei anni, di cui 518,2 milioni rappresentano contributi dell’UE. Circa la metà dei fondi sarà destinata alla pesca sostenibile, in particolare per aiutare l’Italia a porre fine alla pratica dei rigetti in mare dei pesci, a ridurre l’eccesso di capacità di alcune flotte e a migliorare il controllo della pesca e la raccolta dei dati. Oltre un terzo sarà investito nell’acquacoltura, nella trasformazione e nella commercializzazione sostenibili, mentre il resto sarà riservato all’economia blu sostenibile e al rafforzamento della governance internazionale degli oceani. Tra i settori chiave del programma vi è anche la digitalizzazione dei settori italiani della pesca, dell’acquacoltura e della trasformazione.

Merce su strada, approvati gli accordi con Ucraina e Moldavia

Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva gli accordi dell’Ue per facilitare il trasporto di merci con l’Ucraina e la Moldavia, parte della risposta europea alle problematiche nel settore dei trasporti causate dall'invasione della Russia in Ucraina (chiusura dello spazio aereo civile, limitazioni alle esportazioni marittime, necessità di individuare vie di transito alternative). I testi legislativi sono stati approvati con 586 voti favorevoli, un voto contrario e 7 astensioni (Ucraina) e con 596 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astensioni (Moldavia). I due accordi faciliteranno temporaneamente il trasporto di merci su strada, e consentiranno agli autotrasportatori ucraini, moldavi e dell’UE di transitare e operare tra i rispettivi territori senza la necessità di ottenere autorizzazioni. Inoltre, l'accordo con l'Ucraina consentirà agli autisti ucraini di continuare a utilizzare le loro patenti di guida nazionali e i certificati di idoneità professionale per guidare nell'UE, senza il bisogno di un permesso di guida internazionale.


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