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MAGGIO 2022 PAG. 52 - NEWS ADSP



 

Procedono i lavori di ripascimento sul litorale a Vado Ligure

Terminata la realizzazione delle due secche soffolte sono attualmente in corso il prelievo di materiale sabbioso, dal tratto costiero più a sud vicino alla foce del torrente Segno, e il trasporto dello stesso, previa vagliatura, nel tratto nord della spiaggia, vicino al pontile Tirreno Power. Questa operazione viene eseguita per contrastare il trasporto solido litoraneo che, a Vado Ligure, tende a spostare la sabbia da nord verso sud, provocando l’erosione del litorale da una parte e insabbiamenti dall’altra. I lavori di ripascimento termineranno entro l’inizio della stagione balneare prevista per i primi giorni di giugno.

I Ports of Genoa verso la decarbonizzazione

Il processo di decarbonizzazione dei Ports of Genoa passa attraverso il DEASP, il Documento Strategico di Pianificazione Energetica e Ambientale del Sistema Portuale, uno strumento flessibile che contiene gli interventi e le misure da attuare nel triennio 2020-2022 per ridurre l’impatto ambientale del sistema portuale sul territorio. Il DEASP – attualmente in fase di aggiornamento per includere gli interventi finanziati dal PNRR Green Port e Next Generation EU – permette di studiare lo scenario delle emissioni del comparto mare, del comparto terra e di quello relativo alla mobilità urbana e di intervenire per mitigare l’indice di impronta ecologica. I progetti principali includono l’installazione di pannelli fotovoltaici su coperture e pensiline e di colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli aziendali, la realizzazione di un impianto di produzione a idrogeno a servizio dei veicoli di rappresentanza e la creazione di una rete “smart grid” portuale. L’obiettivo del Documento Strategico di Pianificazione Energetica e Ambientale è anche quello di contribuire, attraverso future modifiche normative, alla creazione di una comunità energetica che permetterà ai concessionari e ai terminalisti di usufruire dell’energia prodotta grazie agli interventi finanziati dal PNRR Green Port e Next Generation EU.

Savona, riqualificazione Calata Sbarbaro

Concluse le verifiche tecniche approfondite, al via i lavori di rifacimento del punto di ormeggio della piccola pesca nella Vecchia Darsena del porto di Savona. Il progetto prevede due fasi di realizzazione: la prima, attualmente in corso, riguarda la costruzione dei contenitori modulari che consentiranno il deposito del materiale necessario all’esercizio della pesca professionale; il secondo lotto, in programma per il prossimo autunno, durerà circa 2 mesi e permetterà il completamento dell’installazione delle dotazioni di banchina rendendo così Calata Sbarbaro pienamente operativa. All’interno del cronoprogramma delle lavorazioni è prevista l’interruzione dei lavori nei mesi estivi per consentire l’attività di piccola pesca senza interferenze dalle attività di cantiere.

Mou tra AdSP MLO e DP World

È stato siglato a Palazzo San Giorgio un Memorandum of Understanding tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e DP World volto a realizzare la collaborazione per lo sviluppo della filiera trasportistica, logistica e industriale del sistema portuale. Il MoU prevede lo svolgimento di attività a supporto dello sviluppo della rete dei porti e dei terminal retroportuali, di zone logistiche e industriali, di centri servizi e soluzioni per l’autotrasporto, la gestione di magazzini, la condivisione di best practice e l’eventuale istituzione di un corridoio internazionale multimodale logistico, anche attraverso l’analisi comparata di Port Community System.

Presentato l’Autoparco Genova Sestri Ponente

È stato presentato il progetto per il nuovo Autoparco Genova Sestri Ponente. L’assetto finale dell’autoparco prevede complessivamente 178 stalli che sono stati ritracciati di fresco essendo cambiato l’assetto distributivo per migliorare la funzionalità del layout: due file parallele alla pista di atterraggio/decollo della pista aeroportuale separata da 4 corsie da 4 metri cadauna e da relativi percorsi pedonali. Per quanto riguarda la sicurezza, l’autoparco è presidiato H24 dall’Istituto di Vigilanza e l’accesso è protetto da una sbarra automatica. Tutto il comparto è videosorvegliato da telecamere che ne garantisco la visuale complessiva: le riprese video sono visionabili sia in loco che da remoto e, se necessario dalla control room dell’Aeroporto di Genova. L’intero impianto di illuminazione è stato sostituito con proiettori a led, che garantiscono una migliore ed omogena illuminazione riducendo le zone d’ombra pur senza interferire con la pista aeroportuale limitrofa. Tra gli elementi di valore, la qualità del manto e la pavimentazione che ha previsto una stabilizzazione a cemento in situ, ossia il terreno è stato movimentato con appositi macchinari per una profondità di 30-35 cm, e consolidato con l’utilizzo di cemento Portland. Questa tecnologia consente l’incremento delle caratteristiche meccaniche del terreno; le prove su piastra hanno dato ottimi risultati che potrebbero consentire anche la sosta di automezzi carichi. Infine, il progetto ha previsto la realizzazione di una linea di smaltimento acque meteoriche nell’ultimo tratto di strada di accesso all’autoparco per ridurre l’accumulo delle acque che potrebbero creare disagi ai veicoli, inoltre è stata predisposta una vasca di raccolta di prima pioggia per il trattamento delle acque.


Marina di Carrara, accordo per lo sbocco a mare dei natanti 

È stato firmato un protocollo di intesa tra AdSP Mar Ligure Orientale; F2I Holding Portuale S.p.A.; MDC Terminal S.r.l.; CNA e Confartigianato per risolvere in via temporanea l’esigenza dello sbocco a mare manifestata con forza dalle imprese del settore della nautica da diporto. Sbocco a mare che è peraltro previsto dal futuro Piano Regolatore Portuale, mediante la realizzazione nel porto di Marina di Carrara di un travel lift, secondo quanto già approvato all’interno del DPSS. Grazie al protocollo, i due terminalisti si impegnano ad applicare, con decorrenza dal 1 maggio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, tariffe calmierate per l’alaggio ed il varo dei natanti, calcolate sul presupposto di un numero minimo annuo di 140 operazioni che verranno effettuate dai terminalisti con l’ausilio delle gru di banchina.


Civitavecchia, shuttle crociere tornano a Largo della Pace

Il capolinea degli shuttle bus interni al porto di Civitavecchia tornerà a largo della Pace. La predisposizione dell’area, sicuramente più funzionale rispetto all’attuale collocazione accanto a varco Vespucci, è già stata avviata dall’Adsp, in concomitanza con la progressiva ripartenza del traffico croceristico. Al tempo stesso, Largo della Pace sarà oggetto di un intervento molto più incisivo. Come noto, durante il corso della pandemia, l’area è stata messa a disposizione della locale ASL, nell’ambito di un rapporto di trasparente e leale collaborazione istituzionale, per fornire un importante servizio, quello di “drive-in” per tamponi Covid-19, tanto per i cittadini del territorio quanto per le esigenze dei passeggeri delle navi scalanti il porto.  Il sito è rientrato nella disponibilità dell’Autorità dal mese scorso e necessita di interventi in vista della sua riapertura in maniera funzionale alla graduale e sostanziale ripresa dei traffici croceristici. L’AdSP ritiene pertanto importante attuare nell’immediato un progetto di miglioramento che renderà l’area stessa maggiormente fruibile in sicurezza da parte dell’utenza croceristica e degli operatori che avranno titolo ad operarvi. Mediante la sottoscrizione di apposito Decreto del Presidente, saranno avviate le procedure per affidare i lavori in questione, che ricomprenderanno sia la sistemazione della viabilità esterna, con la separazione tra ingresso e uscita dell’area (evitando quindi il congestionamento della viabilità su cui si affaccia l’attuale unico accesso), sia attraverso la predisposizione di apposite postazioni coperte per gli operatori del settore, che potranno svolgere la loro attività in maniera stabile, trasparente e duratura. Nelle more dell’attuazione dei lavori in questione, l’area verrà riaperta, entro il corrente mese di maggio, con un provvedimento di durata limitata e temporanea, al solo fine di effettuare in piena sicurezza la salita e la discesa dei passeggeri croceristici che si avvalgono del navettamento portuale. Al termine dei lavori, la cui ultimazione è prevista in 5/6 mesi, l’uso dell’area andrà a regime e sarà previsto il rilascio di apposita concessione, a seguito di pubblico bando, per l’uso delle postazioni coperte da parte degli operatori che effettueranno attività commerciale di vendita di servizi ai passeggeri.  


Operativa l’Agenzia per il Lavoro portuale di Cagliari

È stato firmato l’atto costitutivo dell’Agenzia per il Lavoro Portuale del Transhipment nel porto di Cagliari. K.A.L.POR.T. s.r.l. arriva a poco più di due mesi dalla seduta del Comitato di Gestione che ne ha deliberato la costituzione – tempi previsti dalla normativa per la valutazione delle Autorità di controllo – e, comunque, con oltre un mese di anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno prevista dai commi 997 e 998 della legge di bilancio 2021. Con la firma dell’atto costitutivo assumono rispettivamente l’incarico di Amministratore Unico e Revisore Legale dei Conti, Roberto Casini, esperto di management e consulente direzionale per aziende ed enti e Carlo Sedda, commercialista, entrambi selezionati con avviso pubblico dell’AdSP per la raccolta di candidature. L’agenzia, con capitale sociale di 20 mila euro, verrà iscritta nei prossimi giorni sul registro delle imprese e avrà la sua sede legale negli uffici del terminal crociere del Molo Ichnusa. Così come deliberato dal Comitato di Gestione del 3 marzo scorso, la Karalis Agenzia per il Lavoro Portuale del Transhipment avrà una durata legale di 36 mesi e sarà finalizzata a garantire il supporto alla collocazione professionale dei lavoratori iscritti. Percorso che passerà attraverso la formazione professionale, finanziata dalla Regione Sardegna con 1 milione e 400 mila euro di fondi europei di adeguamento alla globalizzazione (FEG); la somministrazione di lavoro ad imprese abilitate a svolgere attività nell’ambito di competenza al fine di integrare il proprio organico; la fornitura di lavoro temporaneo, ad integrazione dell’organico esistente, a qualsiasi impresa abilitata a svolgere attività nell’ambito portuale di competenza dell’AdSP tramite il soggetto autorizzato ai sensi dell’articolo 17 della Legge 28 gennaio 1994, n. 84. Ma, soprattutto, garantirà un reddito dignitoso ed un costante aggiornamento a tutti gli ex lavoratori impiegati nel comparto contenitori, nelle more dell’auspicata ripresa dei traffici nel compendio del Porto Canale di Cagliari.  


Concluso il test sardo del progetto Interreg ISIDE

Test positivo per l’evento pubblico del progetto Interreg ISIDE (Innovazione per la SIcurezza DEl mare), organizzato a Cagliari dall’AdSP del Mare di Sardegna e dall’Università degli studi di Cagliari UNICA – CIREM (Capofila del Progetto). Nell’ambito della più ampia esercitazione SaR (Search and Rescue) organizzata dalla Direzione Marittima – Guardia Costiera di Cagliari, sono stati sperimentati i nuovi apparati tecnologici sviluppati dai partner progettuali, basati su una tecnologia accessibile (fruibile da smartphone, tablet e smartwatch) anche per l’utenza non professionale, in grado di dialogare con la terraferma in condizioni di estrema difficoltà e limitatezza di segnale. Nelle fasi esercitative, coordinate dalla sala operativa della Guardia Costiera, e che hanno coinvolto il rimorchiatore “Andrea Onorato” della Moby e il motopesca “Gisella”, è stata simulata una collisione fra le due unità nella rada di Cagliari, con successiva ricerca di un disperso in mare ed evacuazione medica di un passeggero ferito. Contestualmente, all’interno del terminal del molo Ichnusa, l’AdSP ha allestito una vera e propria centrale operativa per lo scambio di informazioni col natante in difficoltà. A tenere il contatto col mare, attraverso un’infrastruttura di comunicazione ICT ad alta disponibilità, gli uomini della Capitaneria di Porto coadiuvati dai tecnici del SIIT, società consortile specializzata in Sistemi Intelligenti Integrati e Tecnologie. Nel corso del test sul golfo di Cagliari è stato possibile valutare l’effetto sul flusso comunicativo dei software innovativi, capaci di ridurre ai minimi termini l’incidenza dell’errore umano nella comprensione e nell’interpretazione dei messaggi. Aspetti fondamentali, questi, per prevenire gli incidenti a mare sia per il diportismo che per il più complesso traffico commerciale. L’esercitazione – che segue un lungo periodo di studi avviato il 1° luglio 2019, finanziato con 1 milione e 955 mila euro di fondi FESR – è la seconda in Italia, dopo quella di Genova del mese di aprile, e vedrà coinvolti nelle prossime settimane anche gli scali di Livorno, Bastia e Tolone, per concludersi il 30 giugno prossimo.  


Gioia Tauro, Mou con Agenzia delle Dogane

L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio e l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli hanno firmato un protocollo d’intesa finalizzato alla istituzione di un tavolo tecnico permanente, funzionale all’implementazione della digitalizzazione, già sottoscritto con l’Associazione dei Porti Italiani e con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili al fine di dare concreta attuazione al rilancio del sistema portuale. Tra le azioni oggetto di interesse, in primo luogo, attraverso il tavolo tecnico si punterà alla incentivazione digitale delle procedure amministrative e di controllo dei due Enti, attraverso anche la condivisione delle comuni risorse. Nello specifico, le attività che saranno avviate riguardano il completamento della digitalizzazione delle procedure del sistema portuale e logistico di Gioia Tauro nell’ambito del PON (Piano Operativo Nazionale) con particolare riguardo all’efficientamento interattivo del Port Community System relativo alle attività di imbarco e sbarco, ingresso e uscita dai nodi e varchi portuali e al pagamento delle tasse, con la verifica della possibile implementazione del monitoraggio informatico degli accessi e dei transiti portuali relativi ai mezzi e alle merci. Particolare attenzione sarà rivolta allo sviluppo delle potenzialità della Zona Economica Speciale della Calabria, presso i porti della circoscrizione dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio (Gioia tauro – Crotone - Corigliano Calabro – Vibo Marina e Taureana di Palmi), mediante anche l’istituzione di Zone Franche Doganali intercluse.


Taranto port days 2022

Si rinnova l’appuntamento annuale con i Taranto Port Days che, dal 7 al 9 ottobre 2022, animeranno il porto di Taranto con nuovi eventi musicali, culturali e sportivi aventi un comune denominatore: la risorsa mare e lo sviluppo sostenibile del territorio, nonché l’apertura del Porto di Taranto alla cittadinanza. In linea con le finalità generali promosse a livello nazionale sotto l’egida degli Italian Port Days – iniziativa promossa dal sistema portuale italiano e rientrante nel novero degli eventi “European Maritime Day (EMD) In My Country” della Commissione Europea – anche l’AdSP del Mar Ionio, in collaborazione con la Fondazione Taranto 25, farà sì che tutti gli eventi rientranti nel cartellone dei Taranto Port Days 2022 siano legati da un unico fil rouge, quello della sostenibilità sociale, attraverso la valorizzazione di tematiche quali la formazione ed il lavoro anche attraverso attività ludiche pensate per i giovani ed i più piccoli. In tale contesto, dopo la prima edizione lanciata nell’ambito dei Taranto Port Days 2020 - l’AdSP del Mar Ionio dà il via alla seconda edizione dell’open call “Taranto: la mia città-porto”, strumento di rinnovata apertura del porto alla città di Taranto e, in particolare, alle giovani e giovanissime generazioni di studenti del capoluogo jonico. La call si rivolge, infatti, alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della città di Taranto e sostiene la materializzazione di una nuova identità basata sulla costruzione di un rapporto emozionale con Taranto port-city, attraverso le arti visive, performative e mediali. Ai giovani spetterà il compito di costruire uno storytelling - attraverso l’attivazione di un’officina/laboratorio collaborativo di un gruppo classe o un gruppo di studenti - caratterizzato dall’impiego delle arti: il disegno o la fotografia, la scrittura ed il video-racconto (cantato o recitato).

La partecipazione degli studenti è libera e gratuita previo invio del modulo di partecipazione entro e non oltre il giorno 30 giugno 2022, a mezzo e-mail, all’indirizzo: tarantoportdays@gmail.com. L’invio degli elaborati sarà consentito entro e non oltre il giorno 23 settembre 2022. La premiazione si svolgerà a Taranto nell’ambito dei Taranto Port Days 2022 in programma presso il Porto di Taranto dal 7 al 9 ottobre 2022.


Mar Ionio, si lavora al report di sostenibilità

L’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ionio, in linea con gli obiettivi sottesi al vigente Piano Operativo Triennale 2020-2022 (cfr. azione n. 9 – revisione 2021), ha avviato le attività connesse alla redazione del primo Report di Sostenibilità dell’AdSP del Mar Ionio, documento in fase di costruzione con il supporto specialistico della società PwC. Già nel corso del 2021, al fine di adempiere all’obiettivo operativo finalizzato alla “Predisposizione del Modello di rendicontazione di sostenibilità dell’Ente” – in ottemperanza alla Direttiva n. 166 in data 21/04/2021 del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) afferente l’individuazione degli obiettivi dei Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale italiane per l’anno 2021 – l’AdSPMI aveva elaborato un modello di rendicontazione di sostenibilità dell’AdSP del Mar Ionio. Il citato modello è stato considerato quale base-ground ai fini della costruzione del Report di sostenibilità, documento che va oggi a consolidare l’approccio dell’Ente orientato verso una condotta istituzionale a sostegno dello sviluppo sostenibile e resiliente del porto di Taranto, in coerenza con i principi dell’Agenda 2030, con le strategie dell’Unione Europea e con i Piani e programmi (es. PNRR) che vedranno l’AdSP quale soggetto beneficiario e attuatore di fondi e progettualità di ampio respiro. La sostenibilità è un concetto complesso che si riferisce alla necessità, centrale ai nostri giorni, di adottare comportamenti e stili di vita sostenibili che possano: “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. In questa direzione, l’ADSP ha sviluppato una serie di azioni con l’obiettivo di raccontare e misurare il proprio impatto e, soprattutto, guidare e promuovere proattivamente il cambiamento. Alla luce delle positive pregresse esperienze di accountability istituzionale tese alla costruzione partecipata dei propri documenti programmatici, l’AdSP intende proseguire tale percorso inclusivo confermando i processi di policy making già sperimentati negli ultimi anni che, anche per la definizione delle tematiche più rilevanti sui temi della sostenibilità, prevedono il più ampio coinvolgimento, a più livelli, degli stakeholder dell’Ente, siano essi interni o esterni all’Autorità. Tali tematiche saranno ciò che guiderà nella stesura e nelle informazioni da rendicontare all’interno del prossimo documento.


Bari, passi avanti per il terminal passeggeri

Il Dipartimento Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha pubblicato il bando di gara per individuare la ditta, o l’ATI, che si occuperà dei lavori di realizzazione di un terminal passeggeri sulla banchina 10 del porto di Bari. Si tratta di una procedura aperta telematica, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. L’appalto, di oltre 9 milioni di euro, consiste nell’esecuzione di lavori, sulla base del progetto esecutivo, per la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri sulla banchina 10 del Molo di Ponente dello scalo adriatico, lavori che, secondo quanto recita lo stesso bando, dovranno essere completati entro 600 giorni, naturali e consecutivi, successivi alla data del verbale di consegna. Il nuovo terminal, il cui cantiere presumibilmente potrebbe avviarsi già a partire dal prossimo settembre, sarà una struttura moderna e funzionale che si svilupperà su una superficie di circa 3.000 mq. La caratteristica principale dell’edificio sarà la sua polifunzionalità, atteso che, oltre ad essere utilizzato meramente per l’accoglienza dei passeggeri, potrà avere, anche, diverse funzioni sociali. L’opera, nelle intenzioni dell’AdSPMAM, potrà ospitare, anche, eventi, conferenze e incontri. L’area di attesa interna al terminal, infatti, potrà essere facilmente trasformata in una sala polivalente. Tale versatilità sarà ulteriormente esaltata dalla superficie di copertura, interamente attrezzata, quasi a divenire una quinta facciata dell’intero edificio. Nel progetto sono stati applicati i più moderni standard di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, i materiali utilizzati e le tecniche scelte saranno in linea con i dettami previsti dall’architettura bioclimatica.


Traffici in trend positivo per il sistema adriatico meridionale

I dati relativi al primo trimestre del 2022, nei porti dell’Adriatico Meridionale (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia), confermano e consolidano il trend di crescita intrapreso e mai fermatosi, nemmeno nel periodo più buio della pandemia. Sia pur con la limitata portata statistica che può essere attribuita solo ai dati di un semestre, si rileva che nei primi tre mesi del nuovo anno, i cinque scali hanno movimentato più di 4,6 milioni di tonnellate di merce, un dato che si traduce in un +17% rispetto allo stesso periodo del 2021 e, addirittura, +25% rispetto al 2019. L’ottimizzazione dei noli, ossia l’utilizzo di un numero inferiore di navi con più carico, e l’immissione in linea delle nuove RO-RO e RO-PAX, capaci di ospitare a bordo un maggior numero di mezzi e di mezzi pesanti, hanno già prodotto gli effetti auspicati, ossia la diminuzione del numero degli accosti complessivi che, finora, sono stati 894. I dati del primo trimestre 2022 sono trainati dalle rinfuse solide con il +30%, seguite dal general cargo (+13%) e dalle rinfuse liquide (+7%). Continua la sua crescita, rapportata agli ultimi tre anni, il traffico dei rotabili che raggiunge le 73.800 unità. In ascesa significativa, anche, il dato relativo al flusso passeggeri. I traghetti hanno portato negli scali del Sistema oltre 167mila persone, un dato che si traduce in +31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante nel trimestre in esame non fosse ancora iniziata la stagione crocieristica il database rileva già i primi accosti di navi da crociera che negli altri due anni, a causa della pandemia, erano azzerati.


Bari, nuova sede logistica per la Capitaneria

Il Dipartimento Tecnico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha avviato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione del Molo S. Cataldo, dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Comitato di Gestione dell’Ente della Variante localizzata del Piano Regolatore Portuale del Porto (PRP) di Bari. Un intervento che ha il duplice obiettivo di potenziare le infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto e, contemporaneamente, realizzare un bacino da destinare alla nautica da diporto. Il bacino portuale, attualmente sottoutilizzato, avrà dunque nuove e strategiche funzioni che si incardinano in un ampio e complessivo progetto predisposto dall’Ente e finalizzato al rilancio infrastrutturale e multimodale di tutto il porto di Bari, per valorizzarne le potenzialità economiche, commerciali e turistiche, attraverso la creazione di una ricucitura funzionale e fisica tra porto e città. Nella Variante adottata è prevista la realizzazione di tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri, e piazzali relativi da destinare a volumi edilizi al servizio del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. La superficie di ingombro è di 11.285 mq, di cui 60.361 mq costituiscono la superficie dello specchio acqueo interno. La conformazione delle banchine determina, infatti, uno specchio acqueo delimitato a sud-ovest ed a sud-est dalle nuove opere, a nord-ovest dal molo esistente mentre a nord-est, a delimitare l’imboccatura dello specchio acqueo, sará realizzato un pennello di protezione dello stesso; le superfici risultanti potranno essere dedicate ad una marina (porto turistico), con anche alcuni ormeggi per mega-yacht sino a 100 m di lunghezza. L’opera è retta da una convenzione in essere tra l’AdSPMAM e il Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera con impegno di quest’ultimo al finanziamento della spesa complessiva prevista di 36 milioni di euro, giusta specifica programmazione di risorse disposte con DPCM 21 luglio 2017.


Porto di Ancona, aggiudicati lavori di elettrificazione banchina 17

L’Autorità di sistema portuale ha scelto l’impresa che realizzerà l’impianto di elettrificazione della banchina 17 del porto di Ancona, destinato alle piccole e medie imbarcazioni in ormeggio per consentire lo spegnimento dei motori dei natanti. La ditta selezionata è la Deco Domus Italia srl di Noci, in provincia di Bari. L’importo del lavoro assegnato è di 233.630 euro. L’intervento di elettrificazione della banchina 17 è stato avviato per dotare l’infrastruttura di un sistema di fornitura di energia elettrica per l’alimentazione da terra delle navi ormeggiate che consentirà loro di allacciarsi, mediante apposite colonnine, alla rete elettrica così da poter spegnere, in fase di sosta in porto, i motori ausiliari dedicati all’alimentazione delle attrezzature e degli impianti di bordo. Un’opportunità che contribuirà a migliorare il rapporto di convivenza fra l’area portuale, luogo produttivo e di lavoro, e la città riducendo l’impatto acustico ed emissivo. Le imbarcazioni ormeggiate alla banchina 17 sono, di solito, ausiliarie a servizio delle piattaforme marittime (Offshore Supply Vessels) per le quali è prevista l’installazione di n. 3 colonnine elettriche. L’intervento prevede anche lo spostamento di una colonnina già presente, utilizzata dalla motonave Dallaporta del Cnr, che compie attività di ricerca. L’impianto di elettrificazione della 17 si aggiunge così a quello già operativo alla banchina 3, dove ormeggiano i rimorchiatori del porto di Ancona, e quello attivo alla banchina di allestimento navi dello stabilimento Fincantieri.


Operativo il Trieste & Monfalcone Blue Agreement

Diventa operativo il “Trieste & Monfalcone Blue Agreement”, l’accordo volontario teso a ridurre sensibilmente le emissioni in atmosfera prodotte dalle navi da crociera e Ro-Ro che scalano i due porti del mare Adriatico Orientale. Dopo la condivisione ad ottobre 2021 e la firma nella cornice del Barcolana Sea Summit, da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, le Capitanerie di Trieste e Monfalcone e l’Associazione degli Agenti Marittimi del Friuli Venezia Giulia, entrano in campo le compagnie armatoriali, partendo proprio da quelle che ormeggiano in aree particolarmente sensibili della città, vicine al centro abitato. Si tratta di Costa Crociere, Msc, Dfds e Ulusoy che a Trieste, alla Torre del Lloyd hanno aderito e sottoscritto l’accordo. Il documento, ispirandosi a un modello già attivato in altri porti italiani, prevede che, volontariamente, le navi già in fase di avvicinamento ai porti, all’ormeggio, e nella fase di allontanamento, utilizzino un combustibile a basso tenore di zolfo. Con questa modalità le emissioni sono minori di quello che sarebbe normalmente ammesso dalla legge. L’iniziativa si prefigge, quindi, di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale generato dal traffico portuale sul tessuto urbano delle città, a beneficio dei cittadini che vi risiedono e della qualità dell’aria in generale.  


Variante localizzata per il PR di Monfalcone

Monfalcone dopo 43 anni avrà lo strumento di programmazione della sua portualità. Si sblocca dal punto di vista pianificatorio l’attività dello scalo isontino. A rendere possibile la svolta e l’apertura di un futuro di sviluppo è la chiusura della procedura amministrativa relativa alla variante localizzata del Piano regolatore portuale di Monfalcone da parte della Regione Friuli Venezia Giulia. Con l’espressione del finale parere favorevole da parte della Giunta regionale, sarà possibile formalizzare la definitiva approvazione del documento nel prossimo comitato di gestione dell’Autorità di Sistema. Un atto atteso da anni che disegna l’orizzonte di crescita dello scalo: con l’approvazione della variante si aggiorna, infatti, il principale strumento di pianificazione del porto risalente al lontano 1979. La variante localizzata prevede nel merito una serie di interventi che consentiranno un significativo salto di qualità al porto, quale l’allungamento della banchina commerciale, l’ampliamento delle aree operative retro banchina, il potenziamento delle opere di difesa foranee, nonché la creazione di nuove casse di colmata per i futuri dragaggi, che una volta completato il riempimento, verranno utilizzate per la realizzazione di un’area con funzione ecologica. Principale impulso al futuro dei traffici arriverà dal futuro terminal multipurpose e delle autostrade del mare, vero perno della variante. L’opera occuperà il nuovo terrapieno a mare e tutta la porzione orientale della vasca di colmata esistente, che verrà convertita agli usi portuali, con un piazzale di circa 630.000 m². Con i lavori complessivi si formerà anche una nuova banchina di 1.430 m, che in prosecuzione a quella esistente (1.400 m), formerà un’unica banchina rettilinea di 2.740 m, con fondali profondi fino a 14,50 m e aree a terra fino a 160 ettari: un unicum nel panorama infrastrutturale portuale italiano. Gli investimenti necessari per la realizzazione totale degli interventi previsti, ammontano a circa 374 milioni di euro, con un’articolazione temporale complessiva di 12 anni, divisa in 3 fasi attuative. Va rilevato che con quest’ultimo atto si completa anche il percorso di aggiornamento dei piani regolatori dell’Autorità di Sistema Portuale, che dispone - per ciascuno dei suoi due porti - di strumenti di pianificazione dedicati allo sviluppo dei traffici portuali ed in linea con la vigente normativa. Il porto di Trieste nel 2016, infatti, aveva già visto approvato, dopo quasi 60 anni, il proprio Piano regolatore.

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