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APRILE 2022 PAG. 52 - NEWS ADSP

 

 

Nuova Diga, adottato parere VIA e il protocollo di legalità

È stato siglato il Protocollo di Legalità per la realizzazione della Nuova Diga foranea del Porto di Genova (P.3062) e l’espansione a mare delle aree dei cantieri navali di Sestri Ponente con conseguente miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza (P.2879 – Fase 2). Grazie all’attivazione di un flusso di informazioni, il Protocollo di Legalità consente di alimentare una banca-dati attraverso la quale monitorare i soggetti che a qualsiasi titolo rientrano nel ciclo di progettazione e di realizzazione dell'opera, i flussi finanziari e le condizioni di sicurezza dei cantieri e il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori impiegati. La firma è arrivata pochi giorni dopo la definizione da parte della Commissione tecnica presso il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) del parere di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) per l’opera; all'adozione con un decreto interministeriale MiTE - Ministero della Cultura della VIA seguirà la conclusione della Conferenza dei Servizi. nell’ambito di quest’ultima sono stati acquisiti tutti gli atti da parte degli Enti coinvolti, prossimo passo la richiesta di approvazione finale del Comitato Speciale in seno al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (ai sensi del comma 6) dell'art. 44 del D.L. 77/21). Successivamente il progetto sarà sottoposto a verifica per poi andare in gara ed essere aggiudicato a fine giugno 2022. Con lo stanziamento dei residui 100 milioni di euro disposto dal decreto n. 1545/2021 a valere sul Fondo Infrastrutture, è stata altresì completata la copertura finanziaria della Fase A della Nuova Diga foranea, stimata in 950 milioni di euro: 500 milioni di euro dal fondo complementare al PNRR confermati con il decreto ministeriale n. 330/21; 57 milioni trasferimenti della Regione Liguria; 302,8 milioni a valere sul mutuo concesso dalla Banca europea per gli investimenti.

Genova all’Italian Business Integrity Day

I Ports of Genoa hanno partecipato alla prima edizione di IBID, l’Italian Business Integrity Day, a Bucarest. L’evento, organizzato dall’Ambasciata Italiana con l’obbiettivo di illustrare le migliori prassi in materia anticorruzione e trasparenza, ha visto la partecipazione di aziende private e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’unico ente pubblico non economico presente ai seminari. La giornata di lavoro si è articolata intorno a due momenti principali: la mattina presso la Residenza d’Italia, nel pomeriggio presso il Palazzo del Parlamento di Romania.

Tagliato il Dente nella darsena nautica di Levante del porto di Genova

L’intervento, che rientra nel più ampio progetto di ripristino e potenziamento della zona cantieristica navale del Waterfront di Levante, ha permesso di migliorare l’accessibilità all’area della Darsena Nautica. Tramite la demolizione di una porzione di testata della banchina ovest e l’approfondimento del fondale è stata aumentata la larghezza del canale di ingresso che consente ora l’arrivo delle imbarcazioni di nuova generazione all’interno dello ship-lift in concessione ad Amico&Co. Il Taglio del Dente è inoltre propedeutico per la realizzazione della Nuova Torre Piloti.

AdSP MLO, misurazione dell’inquinamento in tempo reale

Calcolo in tempo reale delle emissioni inquinanti prodotte dalle navi nei porti della Spezia e di Marina di Carrara. Sarà possibile grazie al software DSFE (Datach Ship Footprint Evaluator) fornito dalla Datach Technologies Srl. La scelta fatta dalla Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (AdSPMLO), prosegue il percorso di dotazione di strumenti innovativi tesi alla riduzione degli impatti ambientali delle attività portuali sui territori circostanti, così come delineato nel Piano Operativo Triennale 2022-24. Il nuovo software lavorerà sulla base dei dati di posizionamento delle navi acquisiti tramite la rete nazionale Ais delle Capitanerie di Porto, ovvero il sistema ufficiale nazionale per la gestione dei dati relativi al posizionamento e alle caratteristiche delle navi, acquisendo i dati aggiornati per ogni nave presente nel porto. In tal modo verrà gestito l’insieme di tutti i dati tecnici, definendo con certezza in tempo reale l’impronta ecologica marittima dei porti governati dalla AdSPMLO.

Terminale del Golfo, accordo AdSP MLO – Tarros

AdSP e Gruppo Tarros hanno presentato l’accordo procedimentale per programmare un ordinato ed efficiente sviluppo del Terminal del Golfo e del territorio circostante. I due soggetti hanno intrapreso un percorso condiviso, con il fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale, perseguendo gli obiettivi di sostenibilità individuati nel “Documento di pianificazione energetica e ambientale”, redatto ed approvato dall’AdSP. Per consentire lo sviluppo futuro delle attività del TDG che è stata rimodulata la concessione (che scade il 30.11.2055), da parte di AdSP, in quanto strumento indispensabile per consentire al Gruppo di avviare investimenti e sperimentare progetti di sviluppo di lungo periodo, ascoltando anche le istanze del territorio anche in termini di sostenibilità ambientale. Grazie alla concessione a TdG anche dell’area di 10.000 metri quadrati di cui all’atto integrativo n. 23/2017, Tarros potrà utilizzare la banchina lato nord sfruttando come punto di sbarco il cosiddetto “solettone”, ubicato dove ora insistono le marine di Fossamastra. Attraverso uno specifico protocollo, con annesso cronoprogramma, AdSP e Tarros si impegnano, anche attraverso Fondi UE, a realizzare, nell’ambito degli investimenti previsti, obiettivi di riduzione delle emissioni, della rumorosità, di aumento della fascia di rispetto fra città e porto. In particolare, Tarros si impegna a partecipare al progetto di elettrificazione dell’operatività portuale secondo il progetto Green Port, nonché ad adottare le migliori pratiche e più avanzate tecnologie al fine di garantire la sostenibilità ambientale dell’intervento, anche introducendo, ove possibile, ogni misura idonea a garantire l’efficienza energica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Civitavecchia e il suo nuovo piano strategico

Il Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha deliberato all’unanimità parere favorevole al piano strategico per il porto di Civitavecchia. Per l’ente laziale si tratta di pianificare in modo organico i lineamenti e la configurazione del porto del futuro, con 2 scansioni temporali: pre e post 2026. Il completamento del layout del porto punta ad una razionale separazione in ambiti omogenei tra i traffici commerciali e quelli passeggeri, secondo una visione organica di quello che sarà il porto di domani, nell'ambito di un piano di sviluppo e coordinamento delle varie aree funzionali, coerente con gli obiettivi già inseriti nel Pot. Il Comitato di Gestione non ha approvato la modifica delle aree assentite in concessione ad Enel Produzione per adeguare il porticciolo esistente con la realizzazione di un pontile e degli arredi di banchina a quanto previsto nel progetto di realizzazione di un impianto di allevamento ittico in gabbie galleggianti a cura della società cooperativa agricola Civita Ittica arl. Alla discussione e al voto non ha partecipato il Presidente dell'AdSP, al fine di non condizionare la discussione ed assorbire in piena neutralità le considerazioni espresse dai rappresentanti degli altri enti in Comitato con le loro dichiarazioni e poi con l'espressione del loro parere, che è stato negativo.

Sardegna, potenziata security nei porti del nord

Controlli più snelli, capillari, efficaci e, soprattutto, a riparo dagli agenti atmosferici. L’AdSP del Mare di Sardegna si prepara al definitivo riallineamento pre-pandemia dei volumi di traffico con nuovi e consistenti investimenti per l’adeguamento degli scali del Nord ai più avanzati standard in materia di Security portuale. Entreranno in funzione le nuove apparecchiature posizionate sotto le tendostrutture mobili recentemente installate nei porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres. Strumentazioni e postazioni per circa 2 milioni e 850 mila euro, che andranno a sostituire ed integrare i sistemi di controllo già operativi negli scali, permettendo una più rapida ed efficace gestione dei controlli, in particolare quelli più approfonditi per i passeggeri con auto al seguito e, soprattutto, la possibilità di più agile rimodulazione dei varchi di accesso, con separazione delle procedure per l’imbarco sui traghetti da quello sulle navi da crociera. Nel caso specifico di Porto Torres, per il quale, data l’ampia estensione, sono stati investiti circa 1 milione e 800 mila euro, l’intervento prevede 13 tendostrutture attrezzate con 11 apparecchi radiogeni per il controllo bagagli, di cui uno mobile montato su furgone; 19 metal detector  (di cui 7 a portale e 12 manuali) per i controlli sui passeggeri; 6 rilevatori di esplosivi; 4 dispositivi con telecamera integrata per il controllo automatico da postazione video dei sottoscocca dei mezzi in imbarco; 6 telecamere sonda portatili ed un impianto ricetrasmittente che gestirà 28 apparecchi radio. Al porto dell’Isola Bianca di Olbia (la cui spesa ammonta a 740 mila euro) sono state installate nuove tendostrutture attrezzate, per un totale di 4 scanner radiogeni ed uno mobile su furgone; i metal detector saranno, invece, 11 (di cui 5 a portale e 6 manuali); 2 rilevatori di esplosivi, una telecamera sonda portatile, un sistema ricetrasmittente per la gestione di 25 apparecchi radio. Infine, a Golfo Aranci, per una spesa pari a 285 mila euro, sono 2 le tendostrutture attrezzate con altrettanti apparecchi radiogeni per il controllo bagagli; 7 metal detector (di cui 3 a portale e 4 manuali); un rilevatore di esplosivi, una telecamera sonda portatile per ispezioni della sottoscocca dei mezzi ed un sistema ricetrasmittente con dotazione di 10 apparecchi radio. Interventi ai quali si aggiungerà, entro l’estate, il riadeguamento delle misure di Security nello scalo di Santa Teresa, per il quale l’AdSP, con un finanziamento di circa 500 mila euro, posizionerà un prefabbricato adibito a control room, area per ispezione bagagli attrezzata con impianti radiogeni, metal detector, ed un nuovo impianto di videosorveglianza supportato da quattro nuove torri faro led.  

Cagliari, protocollo per la riconversione del porto storico

AdSP del Mare di Sardegna, Comando Supporto Logistico della Marina Militare di Cagliari e Agenzia del Demanio hanno firmato il protocollo d’intesa che ridefinisce l’utilizzo delle aree e delle banchine dello scalo del capoluogo. Un atto con il quale la Marina Militare si impegna a rilasciare il proprio nulla osta alla riconsegna, all’Autorità di Sistema Portuale, di una porzione del porto storico che comprende la Banchina Garau (esclusa parte della radice della stessa, che resterà vincolata ad esigenze di security del Comando Supporto Logistico), il Molo Capitaneria e l’intera Banchina Ichnusa. Un’ampia porzione, quella che rientrerà nel possesso dell’AdSP, pari ad oltre 4 mila metri quadri di superficie scoperta, circa 9500 mq di specchi acquei e quasi 450 metri lineari di ormeggio. Di contro, l’AdSP provvederà alla consegna alla Marina Militare delle aree portuali, con altrettanti punti di ormeggio, situate nel lato Ovest e della testata del Molo Sabaudo, che saranno destinate a servizio delle Unità Navali della Marina Militare assegnate alla Sede di Cagliari. In questo caso, gli spazi consegnati saranno pari a 21 mila metri quadri di superficie scoperta, 19 mila di specchi acquei, per un totale di 665 metri lineari di ormeggio. Tali passaggi assumeranno efficacia al termine dei lavori di realizzazione del nuovo Terminal Ro-Ro nell’Avamporto Ovest del Porto Canale di Cagliari ed il conseguente trasferimento di tutto il traffico commerciale dal Porto Storico, così come previsto dal Piano Regolatore Portuale. Con effetto immediato, invece, l’accordo prevede la restituzione all’AdSP del compendio della Marina Militare situato nella zona di Su Siccu, in prossimità del parco dei Magazzini del Sale (cosiddetto Parco Nervi), ed il contestuale trasferimento delle attrezzature del Comando Supporto Logistico in un capannone nel Molo Sabaudo ad oggi occupato dai reperti archeologici subacquei della Soprintendenza che verranno, a loro volta, trasferiti nel più fruibile fabbricato ex Guardia di Finanza a Su Siccu. Con questi necessari adeguamenti, l’intero waterfront cagliaritano sarà definitivamente consacrato a funzioni turistico ricreative, in grado di accogliere anche i maxi yacht, in una marina di grandi dimensioni, moderna e situata in una posizione strategica per l’economia della città.  

Sicilia Occidentale, presentato il documento di programmazione

È stato presentato il Documento di programmazione strategica del Sistema portuale del mare di Sicilia occidentale. Il Comitato tecnico scientifico, costituito in seno all’assessorato Territorio e ambiente della Regione, ha dato parere favorevole al documento che illustra obiettivi, finalità e strategie, che adesso passerà all'esame della giunta per l'approvazione e successivamente sarà presentato in conferenza nazionale dei presidenti delle autorità di Sistema e al ministro Enrico Giovannini. Obiettivo del documento è tracciare la strategia guida per potenziare gli scali in un’ottica di sistema per rinnovare il rapporto tra le aree portuali, le città e i territori e rappresenta anche l’indirizzo per i futuri piani regolatori portuali. 

Gioia Tauro, variazione di bilancio per l’AdSP

Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha approvato la variazione di Bilancio 2022 e la collegata variazione al Piano Operativo Triennale 2022-2024, relativo alla programmazione infrastrutturale dell’ente portuale. Nello specifico, tra le varie misure adottate che hanno concorso a definire la complessiva variazione del documento finanziario, è stata illustrata una variazione di Bilancio, sia in entrata che in uscita, di 10 milioni di euro, derivanti dal PNRR e necessari a finanziare l’intervento relativo al “Completamento dei lavori di urbanizzazione del porto di Gioia Tauro”. Altra modifica è stata adottata a seguito della redazione del progetto esecutivo dei lavori, finanziati dal MISE per il tramite della Regione Calabria, di “Realizzazione degli alloggi di servizio per la Capitaneria di Porto di Gioia Tauro”. È stata, quindi, adottata la variazione in aumento di circa 990 mila euro per finanziare la variazione del quadro economico valutato per 3.559.776 euro di cui 2.570.000 già impegnati. In uscita di Bilancio è stata prevista una variazione per finanziare la redazione del documento di pianificazione strategica di sistema per un valore finanziario pari a 165 mila euro e la redazione del documento di pianificazione energetica ed ambientale dell’intero sistema portuale per un valore economico pari a 80 mila euro. Con l’obiettivo di garantire condizioni igieniche, sanitarie e di distanziamento a tutti gli operatori e al personale che operano nel porto di Gioia Tauro, prima di accedere ai luoghi di lavoro, è stata adottata, tra le voci in uscita del Bilancio 2022, la variazione in aumento di 5 milioni di euro necessari alla “Realizzazione dell’immobile per servizi essenziali all’attività di prevenzione sanitaria e lavorativa”. 

A Taranto primo parco eolico marino offshore

Si è svolta presso il San Cataldo Container Terminal del Porto di Taranto la cerimonia inaugurale di “Beleolico”, il primo parco eolico marino offshore d’Italia e del Mediterraneo sviluppato da Renexia, società del gruppo Toto rappresentata dal Direttore Generale, Riccardo Toto. Infrastruttura costruita nel pieno rispetto dei criteri di sostenibilità Beleolico consta di 10 turbine per una capacità complessiva di 30 Mw che a pieno regime sarà capace di assicurare una produzione di oltre 58 mila MWh pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone, consentendo un risparmio di circa 730mila tonnellate di CO2. Obiettivo sotteso alla installazione di una wind farm nel porto di Taranto è quello di agire come intervento di energia inclusiva, dotando la città di un impianto sostenibile a tutto tondo, sia dal punto di vista ambientale che economico-sociale, sostenendo la creazione a livello territoriale di ulteriori opportunità di crescita capaci di promuovere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale in un regime di “local-content requirement”. L’AdSP del Mar Ionio ha sottoscritto un accordo con la Società Beleolico srl volto a prevedere l’acquisto di una quota pari al 10% dell’energia elettrica che sarà prodotta dall’Impianto “Beleolico” una volta entrato in esercizio commerciale, affinché essa sia destinata al soddisfacimento ed efficientamento dei fabbisogni energetici dell’AdSP stessa. L’ente potrà, in tal modo incrementare i quantitativi di utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, modello di buona pratica per la comunità portuale e tutto il territorio.

Il Port Center virtuale del porto di Taranto è online

Open Port - www.tarantopenport.com - apre il porto di Taranto alla community digitale per rivelare la veste virtuale del suo Port Center e coinvolgere i naviganti in un percorso inedito di scoperta non solo di contenuti ma di esperienze informative, educative ed immersive unite da un obiettivo comune: aprire il porto di Taranto alla città e alla platea nazionale ed internazionale delle port cities, incoraggiando l’interazione in ottica di scambio culturale transnazionale, verso la creazione di una nuova modalità di fruizione del patrimonio portuale. Il progetto museologico digitale di Open Port – promosso dall’AdSP del Mar Ionio, in linea con gli obiettivi sottesi al Piano Operativo Triennale 2020-2022 e presentato in anteprima in occasione dei Taranto Port Days 2021 (link video) - spicca quale progettualità flagship delle azioni intraprese dall’Authority che troverà futura collocazione fisica nell’edificio Falanto che ospiterà il realizzando Exhibition Center del Porto di Taranto, rendendolo polo di attrazione culturale, educativo e turistico di livello internazionale. Pensato come strumento interattivo di divulgazione della cultura marittimo-portuale, il sito web di Open Port è stato sviluppato attraverso un percorso di progettazione dinamica e partecipata attuato grazie al supporto di un team di professionisti esperti in comunicazione museale ed alla preziosa collaborazione di numerosi attori - pubblici e privati, locali, nazionali ed internazionali – che, a vario titolo, hanno contribuito ad arricchire di contenuti inediti il sito web. Il portale – presto disponibile anche in lingua inglese - predilige un linguaggio espositivo originale e moderno per la valorizzazione dello storytelling: la navigazione del port center virtuale si sviluppa, infatti, fra nodi di una rete, ognuno dei quali rimanda ad approfondimenti, ricerche e contatti in una fruizione tutta personale da parte del visitatore.

AdSPMAM, entra in funzione la prima pala eolica

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha collaudato con successo la pala eolica con generatore ad asse verticale di potenza nominale di 30 kilowatt (kw), installata sulla banchina n.18 del primo braccio del Molo Foraneo, cioè nella zona commerciale del porto di Bari. Si tratta del primo progetto pilota realizzato in un porto in Italia, capace di ridurre notevolmente i costi dell’Ente nell’utilizzo di energia elettrica; non solo, aspetto ancora più rilevante, l’impianto è in grado abbattere significativamente le emissioni di anidride carbonica (CO2) in atmosfera. Secondo le previsioni dell’AdSPMAM, infatti, parametrando la potenza del vento in quella zona, si stima una produzione annua, in media, di circa 39 kilowattora (kwh) di energia elettrica. Attraverso il cosiddetto “contatore di scambio”, pertanto, l’energia immessa in rete consente di scalare i costi in bolletta. A fronte di una produzione così significativa di energia elettrica, inoltre, si stima una riduzione, in contemporanea, di circa 18.600 chilogrammi (kg) annui di CO2 annui immessi in atmosfera. La peculiarità dell’impianto consiste nell’essere ad asse di rotazione verticale al suolo (VAWT, in inglese Vertical Axis Wind Turbines) un tipo di macchina eolica contraddistinta da una ridotta quantità di parti mobili nella struttura, aspetto che le conferisce un’alta resistenza alle forti raffiche di vento e la possibilità di sfruttare qualsiasi direzione del vento senza doversi orientare continuamente. Tra i vantaggi, inoltre, il minor ingombro rispetto a turbine ad asse orizzontale, a fronte, invece, di una maggiore produzione in termini di megawatt (una sola turbina soddisfa il fabbisogno elettrico mediamente di circa 1000 case)

Pescara, completato intervento su banchine e per settore pesca

Si sono conclusi i lavori realizzati dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale con un progetto finanziato dal bando Feamp-Regione Abruzzo. Con il progetto Adsp, sostenuto con 444.200 euro, sono stati effettuati la manutenzione ordinaria e straordinaria delle banchine nord e sud del bacino di Pescara, la costruzione di una struttura per i pescatori e di una pensilina per i “retieri”, gli addetti alla riparazione delle reti da pesca. Fra le azioni del progetto ci sono stati anche la fornitura e l’installazione di parabordi d’ormeggio in gomma, la costruzione di due blocchi per i servizi igienici, nella sponda nord e nella sponda sud, e di un impianto per la raccolta, il trattamento e il conferimento nella fognatura delle acque reflue di lavaggio del pescato delle banchine nord e sud. L’Autorità di sistema portuale ha anche curato il rifacimento delle pavimentazioni esistenti, delle asfaltature e dei lastricati in pietra, con il ripristino delle opere accessorie (bitte, cordoli, dissuasori).

Ravenna finalista agli Award 22 della Sostenibilità

Il progetto “PASSport”, al quale partecipa l’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, è stato selezionato dall’International Association of Ports and Harbors (IAPH) per concorrere all’assegnazione dell’Award 2022 della Sostenibilità nella categoria “Digitalizzazione”. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea, ha l’obiettivo di creare una piattaforma operativa per la gestione di una flotta di droni che grazie a innovative tecnologie satellitari saranno in grado di migliorare la sicurezza nelle aree portuali. In pratica, attraverso l’utilizzo di droni aerei e sottomarini, sarà possibile innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza e protezione delle attività portuali, anche a tutela degli aspetti della loro sostenibilità ambientale. In particolare i droni offriranno la possibilità di: monitorare i livelli di inquinamento di aria ed acqua, monitorare lo stato dei fondali e delle infrastrutture subacquee e fornire supporto alla navigazione elettronica. La piattaforma “PASSport” sarà convalidata attraverso cinque casi d’uso appositamente progettati nei porti di Amburgo (Germania), Le Havre (Francia), Kolobrzeg (Polonia), Ravenna (Italia) e Valencia (Spagna). In particolare il caso d’uso che sarà testato a Ravenna riguarderà l’uso di droni subacquei per l’acquisizione di dati batimetrici e l’ispezione delle parti sommerse delle infrastrutture portuali e l’utilizzo di droni aeronautici per l’ispezione di specifiche aree portuali.

PNRR, protocollo AdSP MAO e Guardia di Finanza

Autorità di Sistema Portuale Del Mare Adriatico Orientale e Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste hanno un protocollo di intesa, con l’obiettivo di implementare la reciproca collaborazione e garantire un adeguato presidio di legalità, a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del collegato Piano Nazionale Complementare (PNC). Ai Porti di Trieste e Monfalcone il PNRR e il PNC destinano 416 milioni di euro, da ripartire in interventi infrastrutturali in ambito portuale, che garantiranno ai due scali di rafforzare il loro ruolo di snodo logistico strategico per l’Europa centro-orientale. Il Protocollo muove dalla consapevolezza che un intervento dalla portata epocale, come il PNRR, destinato a essere il volano per il rilancio e la crescita del nostro Paese, richiede la più stretta sinergia tra le Amministrazioni, in linea, peraltro, con quanto richiesto dalla normativa europea. Il Regolamento dell’Unione Europea nr. 241/2021, che ha istituito, a livello europeo, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede, infatti, che gli Stati membri debbano adottare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare i casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’Unione, anche mediante il potenziamento del proprio sistema nazionale antifrode. In tale prospettiva, assume assoluto rilievo l’accordo tra l’Authority giuliana e la Guardia di Finanza di Trieste, che ha, tra le proprie missioni istituzionali, le funzioni di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia di uscite del bilancio dell’Unione europea, di risorse e mezzi finanziari impiegati a fronte di uscite del bilancio pubblico, nonché di programmi pubblici di spesa e di ogni altro interesse economico-finanziario nazionale o dell’Unione europea. La durata del protocollo è prevista fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.

Trieste, nuovo servizio intermodale con l’interporto

È partito il 5 aprile un nuovo servizio intermodale che collega il terminal di Samer Seaports (Molo V) del porto di Trieste con l’interporto. Obiettivo del collegamento è quello di generare un aumento di capacità, puntando a creare un sistema logistico regionale integrato dal punto di vista ferroviario. L’ integrazione di sistema, infatti, aiuta il porto e gli interporti del FVG a crescere quantitativamente e qualitativamente, offrendo servizi e spazi aggiuntivi a quelli disponibili nei terminal. Si tratta di un servizio a corto raggio, con meno di 50 km di distanza, che vede operare in partnership DFDS, quale operatore Ro-Ro che da Trieste collega il Mediterraneo con il Mar del Nord, Interporto di Trieste, come soggetto di connessione con le realtà industriali, e Alpe Adria, nel ruolo di integratore logistico e multimodale di sistema. Inizialmente le circolazioni a/r saranno 2 a settimana, con previsione di raddoppio. Il collegamento ha un duplice ambito di azione. Da un lato permette l’allargamento del network intermodale, in quanto punta ad integrarsi con il crescente sviluppo dei collegamenti nazionali ed internazionali che sta interessando il gateway di Cervignano, come dimostra il nuovo collegamento intermodale con Duisport. Dall’altro facilita l’accesso al porto di Trieste per quei flussi che vanno all’imbarco per la Turchia attraverso la più sostenibile modalità ferroviaria, alternativa a quella attuale che vede l’instradamento camionistico attraverso l‘interporto di Trieste a Fernetti.

Sistema portuale veneto si presenta a Unioncamere

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha presentato alla Giunta di Unioncamere del Veneto le linee strategiche di sviluppo del sistema portuale veneto delineate nel Piano Operativo Triennale 22-24, le ricadute sul contesto regionale, le opportunità future e le possibili sinergie con il territorio. In particolare, dopo aver mostrato i dati relativi all’andamento complessivo dei traffici del 2021, che hanno visto una ripresa del +7,9% con oltre 24.204.000 tonnellate totali movimentale, le dinamiche per settori, con le rinfuse solide a trainare la crescita e in particolare quello siderurgico che ha registrato le performance migliori, e i macro trend logistici e marittimi oggi condizionati dallo scenario economico e marittimo evidenziando i principali driver di mercato per i porti veneti, l’Authority ha presentato gli obiettivi da raggiungere nel prossimo triennio già identificati nel POT: l’adozione di  un muovo modello operativo per l’Ente, la rigenerazione del Sistema Portuale, la transizione energetica del Cluster Portuale, la massimizzazione della Safety e della Security portuale e la valorizzazione della relazione Città – Porto. L’ente ha mostrato anche i piani di investimento e gli interventi che condurranno i porti veneti a diventare hub per la produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili e hub ferroviari grazie, in particolare, alla realizzazione della piattaforma intermodale nella parte sud dell’area Montesyndial e allo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, il sistema di ultimo miglio ferroviario e stradale.

Chioggia, presentate le progettualità per lo sviluppo dello scalo veneto

Tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico, sociale e culturale e dell’identità marittimo portuale: saranno queste le leve per lo sviluppo futuro di Chioggia e soprattutto del suo porto sempre più votato alla funzione turistica (diportistica e crocieristica) e rafforzato nella sua vocazione commerciale. È quanto emerso nel corso del workshop su passato, presente e futuro della portualità clodiense organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e dal Comune di Chioggia - Museo civico della laguna Sud. Nel corso dell’incontro, l’Autorità di Sistema Portuale di Venezia e Chioggia ha presentato una serie di interventi e progettualità che, partendo dalle vocazioni del territorio e in sinergia con le istituzioni locali e il cluster portuale veneto, intende sviluppare. Alcuni di questi progetti rientrano nell’azione pianificatoria dell’Ente subordinata alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma con il Comune di Chioggia (accordo propedeutico al Documento di Pianificazione Strategica di Sistema e al Piano Regolatore Portuale), come quelli riguardanti la valorizzazione della parte portuale relativa all’Isola dei Saloni da destinare alle funzioni crocieristica e diportistica, dell’area dell’Ex Cementificio, delle aree private nella sezione portuale di Val Da Rio con l’obiettivo di integrare le funzioni previste dal vigente Piano Regolatore con quelle logistiche e di diporto e, infine, la rigenerazione del waterfront portuale a partire proprio da Val da Rio. Sul fronte della sostenibilità ambientale sono stati approfonditi gli interventi relativi alla bonifica e al recupero funzionale del Fabbricato demaniale 900 all’Isola dei Saloni e quelli di bonifica e riqualificazione ambientale delle aree per la realizzazione delle banchine A-B del terminal fluvio marittimo in Val da Rio mentre sul fronte culturale sono state citate iniziative e interventi per l’attivazione di nuovi itinerari turistici ed è stata annunciata la fruibilità, a partire dal mese di giugno 2022, del Museo Virtuale dei Porti di Venezia e Chioggia, frutto di un’ampia partnership con attori pubblici e privati del territorio e non solo, fra cui il Museo della Laguna Sud e il Comune di Chioggia.


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