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APRILE 2022 PAG. 28 - Nuove dinamiche per il Porto di Durazzo e il commercio nel Mediterraneo

 



La comunità imprenditoriale internazionale e gli esperti di blue economy discutono, incuriositi, le nuove opportunità logistiche e commerciali provenienti dal Porto di Durazzo, in Albania. Grazie a cospicui finanziamenti internazionali e all’innovativa visione economica e strategica dell’Albania, il progetto portuale, sviluppato in cooperazione con il Governo albanese, trasformerà totalmente l’aspetto attuale del porto. Secondo le analisi degli investitori internazionali e degli esperti di logistica e trasporto marittimo, il porto mercantile verrà definitivamente collocato nell’area di Porto Romano, mentre l’attuale porto, già uno dei più moderni terminal della costa adriatica e ionica, subirà un completo risanamento che lo trasformerà in un porto turistico. Storicamente e geopoliticamente il Porto di Durazzo è sempre stato un importante ponte del mondo per il Mediterraneo. Dopo gli anni Cinquanta, la realtà portuale ha conosciuto un rapidissimo ed elevato sviluppo e oggi rappresenta il più grande porto dell’Albania, uno dei più grandi dell’Adriatico e dello Ionio, nonché un importantissimo hub per il mercato e il traffico merci internazionale. Il Porto di Durazzo è particolarmente importante anche per l’Italia. Nel 2021, il traffico merci sui traghetti di Ancona ha superato la soglia record di 5,6 milioni di tonnellate di merce trasportata, in crescita del 42% rispetto al 2020 e del 20% sul 2019, grazie al potenziamento delle linee per i porti greci di Igoumenitsa e Patrasso e all’andamento del traffico con lo scalo del Porto di Durazzo.

La crescita della realtà portuale di Durazzo è attualità, con l’avviata e sinergica cooperazione con la società immobiliare Emaar Properties, ubicata negli Emirati Arabi Uniti (Eau), che ha deciso di investire 2,5 miliardi di dollari nella ricostruzione del porto. Il progetto, che si sta concretizzando con una vera e concreta cooperazione con il Governo albanese, trasformerà totalmente la capacità di fornire servizi e mobilità nell’attuale porto. Emaar Properties ha investito circa due miliardi di euro solo nel progetto che include anche il rilancio logistico dell’attuale area portuale. Nel 2021, l’Autorità portuale albanese di Durazzo lanciò una gara internazionale di 9,2 milioni di euro per la progettazione dettagliata di un programma economico per la costruzione di un nuovo porto merci a Durazzo e i lavori stanno generando nuove e importanti aspettative. L’Albania vanta una posizione strategica di vicinanza ai mercati dell’Unione Europea e dell’area balcanica, rendendo il Paese estremamente attrattivo dal punto di vista economico e commerciale anche per gli imprenditori italiani. Le recenti metamorfosi commerciali, avutesi con l’aggressione della Russia all’Ucraina, vedono l’Albania tornare nuovamente a rafforzare la sua posizione economica, anche per quegli imprenditori e professionisti che devono abbandonare le proprie opportunità di business e gli interessi con il mercato russo. Dinamiche che accelerano e mutano anche le attuali modalità della logistica commerciale e portuale. I porti di Durazzo e Valona sono porti importanti nei Balcani e i punti d’accesso per il Corridoio VIII tra il Mar Adriatico e il Mar Nero. La vicinanza geografica, la diffusa conoscenza della lingua italiana, le affinità culturali sono condizioni che rendono l’Italia e Albania partner economici naturali, confermando l’Italia primo partner commerciale dell’Albania e primo investitore per numero di imprese. Un vantaggio imprenditoriale che può trovare nuove opportunità anche dalla cooperazione marittima, dallo sviluppo della cantieristica navale alle modalità di cooperazione nei settori prioritari della blue economy.

All’interno del Mediterraneo, la cooperazione tra le portualità significative di Brindisi, Bari, Ancona, Pescara, Ravenna, Venezia, Trieste, Koper, Rijeka, Bar e Durazzo può divenire un aspetto fondamentale e commercialmente importante per la crescita della blue economy in tutto il Mediterraneo, rendendo le merci e i servizi locali più appetibili per tutto il Mediterraneo allargato.

 

Domenico Letizia

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