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Interporto di Parma, incontro con RFI per gli sviluppi futuri

 



Potenziamento del nuovo terminal ferroviario, i cui lavori sono stati avviati nel 2020, implementazione di un nuovo terminal di circa 120.000 mq in grado di ricevere e gestire convogli ferroviari a standard europeo, elettrificazione della linea che consentirà di ridurre tempi e costi relativi alla manovra ferroviaria, fino ad oggi effettuata con l’uso di locomotori diesel. 

Sono i punti al centro dell’incontro tenutosi presso gli uffici di Roma di Rete Ferroviaria Italiana tra il Presidente di CePIM SpA, Gianpaolo Serpagli, e l’Amministratrice Delegata di RFI, Vera Fiorani, per fare il punto delle attività di sviluppo infrastrutturale dell’Interporto di Parma. 

Particolarmente importante per il centro logistico parmigiano il progetto di elettrificazione che prevede la posa per alimentazione di energia elettrica, ma anche tutti gli apparati di segnalamento e governo del traffico che trasformeranno la tratta nella prosecuzione della “linea” Milano-Bologna assegnando all’interporto un proprio codice stazione. 

Questi interventi e l’installazione di tre binari all’interno del fascio base di presa e consegna, consentiranno, alle imprese ferroviarie l’ingresso e la partenza diretta con la locomotiva elettrica, mantenendo il servizio di manovra solo per la terminalizzazione delle merci. 

L’upgrade tecnologico, unito ad un ulteriore potenziamento dell’infrastruttura ed all’adeguamento dell’organizzazione del servizio del comprensorio, avrà come obiettivo quello di aumentare la capacità interportuale attuale allineando l’interporto di Parma alla sempre maggiore richiesta di traffico intermodale.
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