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FEBBRAIO 2022 PAG. 52 - NEWS ADSP

 




Genova, taglio del dente Darsena Nautica
Sono iniziate le lavorazioni di “taglio del dente” relative al lotto 1 del progetto di ripristino e potenziamento della zona della cantieristica navale del Waterfront di Levante. L’intervento prevede la riprofilatura del molo situato tra la darsena nautica e la darsena tecnica che, grazie all’approfondimento e all’ampliamento del canale di accesso, permetterà il transito di imbarcazioni di maggiori dimensioni e renderà totalmente operativo lo ship-lift in concessione a Amico&Co, che sarà quindi capace di accogliere i mega yacht fino a 110 metri di lunghezza. La perizia, inoltre, fa parte di una serie di lavori propedeutici alla realizzazione della nuova torre piloti. Attualmente sono in corso le operazioni di taglio e demolizione della sovrastruttura di banchina e del muro paraonde. La conclusione delle lavorazioni, della durata di 30 giorni, è prevista per la prima settimana di marzo.

Mar Ligure Occidentale, nuovo art.68 per l’AdSP
È entrato in vigore il nuovo Regolamento unico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale per la disciplina delle attività industriali, artigianali e commerciali ai sensi dell’art. 68 del Codice della navigazione. L’art. 68 cod. nav. attribuisce la facoltà all’Autorità competente alla vigilanza di sottoporre all’iscrizione ad apposito Registro l’esercizio delle attività svolte all’interno dei porti e nell’ambito del demanio marittimo. Tale normativa si è resa necessaria per armonizzare le discipline regolamentari vigenti nei porti di competenza dell’Ente (Autorità Portuale di Genova decr. 555/1999 e Autorità Portuale di Savona decr. 56/2005), al fine di evitare possibili disparità di trattamento amministrativo con l’esercizio della medesima funzione. L’armonizzazione è il frutto di approfonditi confronti ed analisi documentali avvenuti tra gli Uffici Territoriali di Genova e Savona. Tra le principali modifiche apportate: Istituzione di un registro unico, seppur in modalità tripartita (iscrizione solo Genova – iscrizione solo Savona, iscrizione Genova e Savona) al fine di evitare che le società siano soggette ad un doppio procedimento di iscrizione qualora intendano svolgere l’attività in entrambi gli ambiti territoriali. In tale ultima ipotesi l’impresa potrà presentare un’unica istanza di iscrizione al registro ex art. 68 cod. nav. per lo svolgimento dell’attività in entrambi gli ambiti territoriali, specificando in quale porto sarà svolta prevalentemente l’attività; previsione della possibilità di presentare in corso d’anno l’istanza integrativa per l’esercizio dell’attività anche nell’altro porto, qualora l’istanza iniziale sia stata limitata all’iscrizione ad un solo ambito territoriale; previsione di impiego obbligatorio dello Sportello Unico Amministrativo, una volta attivo, in conformità al Regolamento dell’Ente in materia; istituzione della disciplina delle attività occasionali che vengono escluse dall’iscrizione al Registro e assoggettate a SCIA ai sensi dell’art. 19 della Legge n. 241/1990 e s.m. e i.; armonizzazione degli importi a titolo di contributo forfettario, distinguendo tra primo rilascio e rinnovo.

Ports of Genoa, 2021 record per i container
Il sistema dei Ports of Genoa ha reagito positivamente alla crisi dei volumi del 2020, causata dalla pandemia di Covid-19, registrando nel 2021 un rimbalzo significativo rispetto all’anno precedente (+10,3%), anche grazie al nuovo set-up infrastrutturale: Vado Gateway ha concluso la fase di start up e Calata Bettolo i primi dodici mesi di piena attività nel porto di Genova. I porti di Genova e Savona/Vado Ligure hanno mantenuto e consolidato il ruolo di leadership nella movimentazione di container segnando nel corso del 2021 il record del sistema portuale con 2.781.112 TEU. Il comparto delle merci convenzionali e RoRo registra una crescita dell’12,4% rispetto al 2020 e ha quasi raggiunto i livelli del 2019 (-2,8%), segnale di ripresa importante per uno dei settori principali del sistema. Nel ramo delle rinfuse solide, rispetto al calo de 2019 (-19%), nel 2020 l’Authority ha segnato un netto recupero raggiungendo quota +16,5%. Le rinfuse liquide – petrolio e oli minerali – sono ancora in ritardo, soprattutto a causa del perdurare di una debolezza della domanda di trasporto (-14% vs 2019; +11,5% vs 2020); sono positivi, invece, gli olii vegetali e le rinfuse liquide alimentari. Per quanto concerne il traffico passeggeri, i traghetti hanno in parte colmato (+41,6% vs 2020) il calo del periodo pandemico (-25% vs 2019); rimane, invece, ancora lontano dai livelli pre-pandemia il settore crociere.

AdSP Mar Ligure Orientale, forte ripresa dei traffici
Per lo scalo di La Spezia, il traffico container conferma le dinamiche di recupero dei volumi persi durante la pandemia, movimentando complessivamente 1.375.626 TEU, in incremento del 17,2% sul 2020. In tale dato, si distingue la crescita del 19% del traffico gateway (1.313.846 TEU) che, compensando il calo di quello di trasbordo, passato a 61.780 TEU (-10,9%), assume maggior valore alla luce dei risultati del trasporto intermodale. Nel 2021 hanno viaggiato su ferro 370.447 TEU (+13,2%) su un totale di 8.497 treni, in aumento dell’11,2% rispetto all’anno precedente, composti con 125mila vagoni ferroviari (+4,6%) che hanno trasportato 3.415.661 t. di merce, in aumento del 4,7%. Nel suo complesso il general cargo ha registrato valori positivi di crescita: 11.842.698 t. di merce in container (+7,2%) e 140.030 t. di altre merci varie, incrementate del 152,3%. In totale, il porto di La Spezia nel 2021 ha movimentato 13.061.658 tonnellate di merce (-2,5% per il calo rinfuse), di cui 5.300.338 t. in import (-14,8%) e 7.761.320 t. in export, in crescita dell’8,1%. Per quanto riguarda il traffico passeggeri, il settore delle crociere ha manifestato importanti segnali di ripresa, rispetto al grave arresto causato dalla pandemia nel 2020, con 53 navi approdate e il transito di 108 mila passeggeri (+99,7%). Per lo scalo di Marina di Carrara, i risultati conseguiti nel 2021 segnano traguardi storici in tutti i settori, con una movimentazione merci complessiva di 3.462.762 t., incrementata sull’anno precedente del +31,6%, e ottenuta anche grazie al potenziamento dei servizi con la Sardegna e a nuovi collegamenti col Nord Africa. In particolare il general cargo, salito a 3.141.867 t. con una crescita del 26,5%, ha visto un considerevole aumento del traffico container, che nel 2021 ha raggiunto nel porto carrarino il record di 101.288 TEU, con crescita del 17,3%. Migliorare l’accessibilità al porto, garantire una maggiore sicurezza e contribuire alla rigenerazione urbana e alla sostenibilità paesaggistica: sono questi gli obiettivi del finanziamento del valore di 21 milioni di euro che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha concesso all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (AdSP MLOR) per la riqualificazione del porto di Marina di Carrara. 

Marina di Carrara, 21 milioni da CDP
Nel dettaglio, le risorse verranno utilizzate per i lavori di riqualificazione funzionale e ambientale del waterfront nel porto carrarino (lotti 1, 2 e 4), che avranno un impatto positivo anche sullo sviluppo dell’indotto commerciale e turistico sul territorio, generando un significativo aumento occupazionale in tutti i settori coinvolti, come ad esempio il manufatturiero e il cantieristico, oltre a consentire alla città di godere di un’ampia passeggiata sul mare in corrispondenza del molo di ponente. Il progetto complessivo prevede anche la valorizzazione della zona attigua al porto, con la realizzazione di una nuova piazza che si affaccerà direttamente sul mare, integrata a percorsi pedonali, caratterizzati da dune, vegetazione mediterranea e scogliere. Il finanziamento sarà inoltre destinato a interventi relativi alla viabilità, consentendo un miglioramento dei collegamenti al porto.  

Livorno, il “Mediterraneo” torna operativo
Si sono conclusi con successo i lavori di ripristino dei supporti di ancoraggio a terra del Bacino Galleggiante “Mediterraneo”. L’infrastruttura è stata saldamente ancorata alla Banchina 76 dopo che le verifiche condotte dai tecnici della Port Authority avevano fatto emergere alcune criticità sul sistema di ancoraggio a terra con particolare riferimento ai tiranti istallati più di 20 anni fa. Il bacino galleggiante è infatti costituito da una struttura in acciaio galleggiante della larghezza di 40 m e lunghezza di oltre 180 m, che presenta sulla fiancata due guide metalliche, all’interno di ciascuna delle quali scorre un martello di acciaio che garantisce l’ancoraggio del bacino alla banchina, permettendone però l’affondamento e la riemersione. I tiranti di ancoraggio, che collegano i martelli ai cassoni di banchina, avevano infatti perso di efficacia a causa delle azioni cicliche dovute al moto ondoso. I lavori sono durati circa 6 mesi e hanno avuto un costo di 1,2 milioni di euro.

Civitavecchia, revocata la concessione Konig
Il Comitato di Gestione del’AdSP MTCS ha deliberato all’unanimità parere favorevole alla decadenza del concessionario Konig per l’area ex Privilege, concludendo così un procedimento amministrativo iniziato lo scorso mese di ottobre. Il Comitato di Gestione, sempre all’unanimità, ha anche deliberato il proprio parere favorevole alla conclusione del procedimento per la revoca della concessione del servizio di navettamento dei croceristi. Dopo un lungo ed approfondito lavoro di valutazione interna da parte degli uffici dell’Adsp, l’amministrazione ha deciso di non procedere con la revoca della concessione a Port Mobility. 

Sardegna, bilancio traffici 2021 positivo
È un bilancio più che positivo, quello registrato nel 2021, con percentuali di ripresa che hanno superato abbondantemente le iniziali previsioni. A partire dai traffici passeggeri che, dalla somma dei volumi movimentati nei principali porti commerciali (Cagliari, Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci), registrano un più 38 per cento rispetto al 2020, passando da circa 2 milioni e 965 mila unità dell’anno precedente, a 4 milioni e 83 mila del 2021. In linea anche il traffico delle rotte inferiori alle 20 miglia (Santa Teresa e Portovesme), che segnano una crescita del 39 per cento (da 492 mila a 684 mila e 500 unità). Un trend che riavvicina le performances degli scali sardi ai numeri record del 2019. Rispetto al periodo pre-covid, infatti, il 2021 segna un – 18 per cento sui traffici passeggeri di linea (il 2020 ha chiuso con – 40 per cento) ed un – 40 su quelli per le isole di Carloforte e Corsica (lo scorso anno, rispetto al 2019, il volume si era ridotto del 57 per cento). Positivo, ma ancora ben al di sotto dei risultati del 2019 (- 87 %), il mercato delle crociere, che ha chiuso il 2021 con un più 731 per cento rispetto al 2020, passando da appena 6 mila e 900 crocieristi, a circa 57 mila e 400 della scorsa stagione. Dato, comunque, incoraggiante, confortato da una programmazione di scali che, per il 2022, avvicina l’industria crocieristica alla definitiva uscita dalla crisi. Forte recupero anche per il settore delle merci che, globalmente, chiude il 2021 con un più 15 per cento rispetto all’anno precedente (da poco più di 38 milioni e 362 mila tonnellate del 2020 a 44 milioni e 136 mila circa dell’annualità appena chiusa). In dettaglio, le rinfuse liquide (principalmente petrolio e raffinati) hanno chiuso con un più 14 per cento. Ad un più 6 per cento ammonta, invece, il risultato della crescita di quelle solide (cereali, carbone e minerali). Più consistente, invece, il rapporto 2020 – 2021 per le merci su gommato, che si attesta al 20 per cento di incremento, passando da circa 11 milioni e 600 mila tonnellate a quasi 14 milioni dell’anno appena chiuso.  

Sardegna, stagione crocieristica con 180 approdi
La stagione crocieristica 2022 nei porti del Sistema Sardegna è partita da Cagliari con il primo approdo annuale dell’AidaBlu. La nave, proveniente da Barcellona, ha ormeggiato al Molo Rinascita, con a bordo circa 800 passeggeri. La toccata prelude ad un già annunciato ritorno alla normalità per l’industria crocieristica nell’isola, dopo un anno, il 2020, di quasi totale azzeramento degli scali ed uno, il 2021, di timidi segnali di ripresa. Sono, infatti, circa 180 le navi programmate per quest’anno (nel 2019 sono state 218), con toccate in quasi tutti i porti di competenza dell’AdSP ed una stagionalità che, dal mese di febbraio, si allungherà fino a dicembre. È il porto di Cagliari a mantenere la sua leadership nel settore, con poco più di 120 approdi ed una previsione di circa 200 mila crocieristi. Numeri in netto recupero rispetto al periodo pre pandemico. Nel 2019, infatti, le toccate sono state poco più di 100 con un totale passeggeri prossimo alle 260 mila unità. Segue il passo Olbia che, rispetto ai 70 scali e 126 mila passeggeri del 2019, prevede un 2022 con 48 approdi (ma di navi più grandi) programmati tra marzo e novembre, e circa 100 mila passeggeri. In leggera ripresa rispetto al 2021 (con 2 toccate registrate), ma ancora lontano dai numeri del 2019, lo scalo di Porto Torres si prepara ad accogliere 5 navi, concentrate nei mesi di giugno e luglio, ed una previsione di circa 6 mila passeggeri (lo scorso anno sono stati in tutto 172). Dopo due anni di blocco, il porto di Golfo Aranci ritorna ai livelli pre pandemia con 4 approdi tra aprile e ottobre delle navi extra lusso della Seabourn Cruise Line ed una proiezione di 2400 passeggeri. Anche Oristano si prepara a riaccogliere le crociere, con 2 prenotazioni ed un graduale ripresa rispetto al record 2019, che aveva fatto registrare 7 scali e 776 passeggeri. Altre due toccate, rispettivamente ad aprile e ad ottobre, interesseranno lo scalo di Arbatax che, dopo l’unico approdo della Clio, nel mese di ottobre 2021, punta a ritagliarsi, forte degli interventi infrastrutturali programmati dall’AdSP, il proprio spazio nel mercato crocieristico. Ripresa dei traffici, quindi, ma anche alcune importanti novità per la destinazione del Sistema Sardegna che, da una parte, apre a nuovi mercati e, dall’altra, rafforza il flusso di traffico tra porti di competenza.

Porti dello Stretto, traffici col vento in poppa
Dopo un 2020 caratterizzato da una significativa contrazione dei traffici i dati a consuntivo dell’anno 2021 segnano una netta ripresa per i Porti dell’AdSP dello Stretto, Messina Milazzo Villa San Giovanni e Reggio Calabria, con segmenti che hanno registrato un forte rimbalzo tornando a valori ben maggiori di quelli del 2019 prima dell’insorgere della emergenza sanitaria da COVID-19. Il dato più significativo è quello delle merci varie in colli trasportate con i traghetti sui mezzi rotabili che assommano a oltre 14.000.000 tonnellate con un aumento di quasi il 17% rispetto al dato 2019 e del 25% rispetto al 2020. Questo aumento delle merci è frutto di un corrispondente incremento del numero dei rotabili trasportati che sono passati da 1.750.000 unità circa del 2019 a 1.650.000 circa del 2020 per superare i 2.000.000 di unità nel 2021. In aumento anche le merci solide alla rinfusa, in particolare semilavorati e prodotti finiti in acciaio, che raggiungono nel 2021 la significativa quantità di 380.000 tonnellate con un aumento di oltre il 90% rispetto al dato del 2019 e del 2020. In leggera flessione, invece, i prodotti petroliferi che si attestano al 2021 a circa 15.200.000 tonnellate con una riduzione di circa il 15% rispetto al dato del 2019. Complessivamente si registra, quindi, un quantitativo di merci trasportate nel 2021, pari a circa 30.000.000 di tonnellate, che ritorna sui valori del 2019 dopo una flessione di circa il 12% registrata nel 2020. Per quanto riguarda i passeggeri l’emergenza sanitaria ha comportato una forte riduzione dei traffici nel 2020, frutto del lungo periodo di lockdown e delle limitazioni allo spostamento tra le regioni, con un numero di passeggeri trasportati passati da 22.500.000 unità circa del 2019 a 13.700.000. Nel 2021 il dato, con un trend di risalita confermato anche nei primi mesi del 2022, si è assestato a 16.500.000 con un incremento del 20% circa rispetto al 2020 ma ancora con una riduzione di circa il 25% rispetto al 2019. Interessante anche il dato del traffico crocieristico che registra nel 2021 un numero di passeggeri pari a circa 160.000 unità in aumento rispetto alle appena 20.000 del 2020 ma ancora fortemente al disotto del numero di passeggeri transitati nel 2019 pari a 423.000 unità. In questo settore appare interessante in numero degli scali di navi da crociera previsti nel 2022, all’attualità pari a 217 navi, a fronte del numero di scali registrati nel 2020, pari a 19 navi, in crescita rispetto al dato del 2019, pari a 170 navi, con un numero previsto di passeggeri pari a circa 605.000 unità.

AdSP MTMI, formazione e regolamento di chiamata per i lavoratori
Formazione e celerità di chiamala al lavoro sono i due capisaldi posti alla base del nuovo iter regolamentare che l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha adottato per assicurare un agevole funzionamento della Gioia Tauro Port Agency. L’obiettivo è quello di assicurare una maggiore possibilità di reperimento dei lavoratori iscritti al suo elenco. A tale proposito l’AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha consegnato il progetto “FormaPort” alla Regione Calabria. Al suo interno è stato definito l’avvio di un articolato processo formativo che punti ad ampliare la professionalità dei 96 iscritti e di assicurarne la completezza delle competenze inerenti tutte le figure professionali necessarie a svolgere l’attività portuale.  Si punta, quindi, a garantire un immediato impiego dei lavoratori dell’Agenzia portuale che, in questo modo, potranno essere chiamati sia dai due Terminalisti (MedCenter Terminal Container e Automar Spa) che dalle imprese portuali (ex art.16 legge 84/94) in base alle necessità lavorative richieste dall’operatività dello scalo portuale. Dal canto suo, la Regione Calabria potrebbe fornire il finanziamento affinché possano celermente essere avviati i relativi corsi di formazione. Nel contempo, per agevolare l’impiego dei lavorati iscritti nell’elenco dell’Agenzia, l’Ufficio legale dell’Ente ha altresì modificato il relativo regolamento di chiamata al lavoro affinché vengano aumentati i margini di reclutamento. Nello specifico, l’Ente, unico azionario della Port Agency, si farà carico dello screening sanitario di base finalizzato alla individuazione di particolari limitazioni degli iscritti nonché dell’acquisto del vestiario da lavoro di tutti gli iscritti all’Agenzia portuale.

Adriatico Meridionale, stagione crocieristica da record
Record storico di toccate nei porti di Brindisi e di Monopoli, nella stagione crocieristica 2022. Sebbene il calendario non sia ancora definitivo e, pertanto, possono essere aggiunte nuove toccate in itinere, il programma crocieristico si propone di battere tutti i primati negli scali dell’Adriatico Meridionale. Nel porto di Brindisi si prevede la migliore performance di sempre: ben 69 approdi di navi da crociera. La stagione inizierà il prossimo 3 aprile e si concluderà il 14 novembre. Oltre alla consolidata presenza di MSC, che torna con MSC Armonia - di cui sono previste 32 toccate -, un’altra compagnia blasonata conferma la propria presenza nello scalo messapico: Costa Crociere che scalerà Brindisi con Costa Luminosa, con 23 approdi. Le restanti toccate saranno effettuate da altre compagnie del settore lusso e maxy yacht, alcune delle quali si affacceranno per la prima volta in città. Numeri record anche a Monopoli. La presenza del terminal, costruito da AdSPMAM attraverso il progetto comunitario Themis e inaugurato lo scorso anno, oltre all’importante azione di promozione attuata dall’Ente ha lanciato definitivamente lo scalo nella rete internazionale delle piccole crociere lusso e dei maxy yacht. Sono già state schedulate, nella stagione che partirà il prossimo 28 marzo con il ritorno di Artemis e si concluderà il 31 ottobre, ben 25 approdi. Il porto di Bari conferma il proprio ruolo di leadership nel settore crocieristico, nazionale e internazionale. Dopo i 200mila crocieristi transitati nel 2021, si affaccia una nuova stagione da  primato nello scalo adriatico, dove sono previste ben 196 toccate. Un trend di crescita esponenziale per il porto del capoluogo di Regione che, secondo la classifica di Risposte Turismo, si colloca al terzo posto della classifica nazionale, dopo Civitavecchia e Genova. Numeri che tenderanno a crescere significativamente a seguito della realizzazione del nuovo terminal sulla banchina 10, il cui cantiere, nelle intenzioni dell’Ente, sarà avviato già nella prossima primavera. Sarà una struttura moderna e funzionale per un’accoglienza avveniristica e confortevole, in ambienti sviluppati secondo politiche di eco-sostenibilità. Negli Uffici AdSPMAM si lavora alacremente per potenziare la presenza dei due scali del Sistema nel mercato crocieristico. La costruzione dei due terminal, inaugurati lo scorso anno e realizzati nell’ambito del progetto comunitario Themis, assieme ai progetti di infrastrutturazione che presto saranno avviati, ossia l’aumento del pescaggio, in entrambi i porti, attraverso il dragaggio dei sedimenti, e, nel porto di Barletta, il prolungamento dei moli finalizzato ad aumentare la sicurezza negli ormeggi, a beneficio di tutta l’attività portuale, sono indirizzati ad attrarre l’interesse delle compagnie che trattano il settore delle piccole navi lusso e dei maxy yacht.

AdSP MAM, operativo il sistema Vega
Diventa operativo il sistema Vega, sviluppato dall’ADSPMAM nell’ambito delle attività previste dal progetto “SUSPORT – SUStainable PORTs” finanziato dal Programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020 con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità energetica del trasporto marittimo e multimodale attraverso lo sviluppo di piani d’azione congiunti volti al coordinamento di tutti i principali attori coinvolti nel settore dei trasporti marittimi. Un’applicazione avveniristica che ha l’obiettivo di migliorare la sostenibilità energetica del trasporto marittimo e multimodale nei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale nonché rafforzare la  sua azione a tutela dell’ambiente nei suoi porti. Nell’ambito del progetto “SUSPORT”, la fase nr. 2 del progetto si è conclusa con l’acquisizione di nuovi dispositivi di monitoraggio ambientale per soddisfare le esigenze di tutti i porti di ADSPMAM. Il sistema, progettato e sviluppato per essere completamente configurabile rispetto alle esigenze di monitoraggio, prevede cruscotti di consultazione avanzati, attraverso i quali possono essere interpolati dati eterogenei, come il fattore di impatto delle opere infrastrutturali sui principali benchmark di monitoraggio ambientale.

Zes Abruzzo, firmato accordo tra AdSP e Struttura Commissariale  
L’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale e il Professor Mauro Miccio, Commissario Zes Abruzzo, hanno firmato l’accordo di collaborazione tra le due strutture per la gestione dei fondi del Pnrr dedicati al porto di Ortona. Due gli investimenti, strategici per lo scalo ortonese, oggetto dell’accordo: la riqualificazione ed il potenziamento della banchina di riva del porto di Ortona, opera che si integra con l’intervento di dragaggio dello specchio acqueo antistante la banchina, e il collegamento ferroviario per lo scalo ortonese, per un totale di 17,8 milioni di euro. Con l’accordo, i due soggetti si impegnano a collaborare per assicurare la corretta esecuzione delle opere e il rispetto delle stringenti tempistiche imposte dal calendario del Pnrr.

Ancona, incremento intermodalità darsena Marche
Il porto di Ancona punta sul trasporto intermodale. Il Comitato di gestione dell’AdSP ha deliberato l’adeguamento tecnico-funzionale all’attuale Piano regolatore portuale per la realizzazione dei lavori di implementazione alle infrastrutture intermodali dello scalo. Il porto dorico nel 2011 è stato dotato di una nuova infrastruttura di raccordo con la rete ferroviaria nazionale destinata ai traffici commerciali. Nella darsena Marche, è presente un fascio di 5 binari di 280 metri di lunghezza utilizzati per le operazioni di scarico e carico dei treni. Nel 2021, sull’infrastruttura sono stati movimentati 419 carri ferroviari per il trasporto di granaglie e materiale ferroso, con una tendenza di crescita nei prossimi periodi. Un trend e una necessità di adeguare la struttura alle attuali esigenze di intermodalità, pena la perdita di competitività dell’infrastruttura, che spingono l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale a prolungare il fascio di binari a raso di appoggio dell’infrastruttura ferroviaria per raggiungere una lunghezza operativa di 650 metri circa in modo che i treni attualmente in circolazione sulla rete ferroviaria nazionale, con convogli di lunghezze di almeno 550 metri, possano accedere alla zona portuale di Ancona, destinata ai traffici mercantili. Il primo stralcio funzionale dell’intervento, parte del Programma triennale dei lavori pubblici dell’Autorità di sistema portuale approvato dal Comitato di gestione lo scorso ottobre, sarà avviato quest’anno con la realizzazione di opere propedeutiche e indispensabili all’allungamento dei binari ossia lo spostamento del varco doganale e la riorganizzazione dell’attuale circolazione viaria nell’area portuale interessata. Entro il 2023 sarà avviato il prolungamento del fascio dei binari. L’investimento complessivo, con fondi Adsp, sarà di 4,3 milioni di euro, compresa una quota di risorse derivate dal fondo comunitario Connecting Europe Facility. Sempre in tema di intermodalità nel porto di Ancona, è in corso di esame la documentazione pervenuta in riscontro al bando di gara per il rilascio della concessione dei servizi ferroviari per il traffico commerciale nel porto di Ancona e la movimentazione dei carri ferroviari sui binari portuali, che si è chiuso il 7 febbraio. 

Ravenna, protocollo AdSP – Guardia di Finanza
E’ stato sottoscritto, presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, un protocollo d’intesa finalizzato ad implementare un tempestivo flusso informativo verso la Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia economico finanziaria specializzata nella tutela della spesa pubblica nazionale ed unionale, avente ad oggetto tutti gli interventi infrastrutturali gestiti dall’Autorità di sistema portuale e sovvenzionati dal programma di investimento comunitario Next Generation EU attraverso il PNRR ed il relativo Fondo Complementare di matrice nazionale, in modo da rafforzare il sistema di monitoraggio e di vigilanza delle opere in corso di realizzazione. Il protocollo intende affinare la collaborazione interistituzionale per rafforzare il presidio di legalità e trasparenza a tutela del corretto impiego delle risorse pubbliche e, più in generale, del rispetto delle procedure e delle tempistiche esecutive. L’accordo prevede la comunicazione periodica al Comando Provinciale della Guardia di Finanza da parte dell’Autorità di Sistema portuale dei dati di sintesi di tutti gli interventi e dei relativi progetti esecutivi, specificando il cronoprogramma realizzativo, l’intera filiera delle imprese interessate al progetto (contraenti generali, appaltatori, sub appaltatori, progettisti e consulenti) e la localizzazione dei cantieri. In aggiunta a queste informazioni la stessa Autorità portuale avrà un canale diretto di collaborazione operativa con i Reparti territoriali della Guardia di Finanza per segnalare anomalie o elementi di rischio meritevoli di analisi e approfondimenti. Una particolare attenzione sarà poi riservata, in stretto coordinamento con la locale Prefettura, anche all’analisi degli assetti proprietari e gestionali delle imprese a vario titolo interessate ai progetti per escludere ogni possibile legame, anche indiretto, con compagini criminali o l’utilizzo nell’attività di impresa di capitali di dubbia provenienza.

Porto Marghera, attivo il terminal Carbones
Con il primo sbarco di rinfuse siderurgiche provenienti dall’Algeria e dirette alle industrie del Nord Italia è iventato operativo il terminal Carbones Italia Srl, insediato a Porto Marghera, lungo il Canale Industriale Nord, riattivando l’attività dell’area ex-Acciaierie Beltrame. Il terminal, di proprietà del Gruppo viennese Carbones Holding Gmbh che commercia materie prime metallurgiche a livello globale da oltre vent’anni, occupa al momento 20 addetti ed entra in esercizio oggi a seguito di un primo slot di investimenti, già completato, per 18 milioni di euro, mentre già altri sono in pipeline anche per l’elettrificazione dell’alimentazione delle gru di banchina. Le previsioni di traffico di merci, gestite “in conto proprio”, sono di circa 120.000 tonnellate nel 2022 con una crescita fino a 600.000 tonnellate nei prossimi anni e con un impiego della modalità ferroviaria del 35%. Il terminal, infatti, è dotato di 4 binari interni che garantiscono nel complesso 3000 metri lineari, delle 5 pese, 2 sono dedicate alla modalità ferroviaria, come pure è stata realizzata una “fossa” per scarico dei vagoni (o dei camion) con ricarico direttamente su nastro per raggiungere i magazzini di stoccaggio. L’estensione complessiva di circa 100.000 mq è già attrezzata con 2 gru semoventi, conta su 22.000 mq di magazzini e 360m di banchina. A regime si prevedono circa 30-35 navi/anno per la movimentazione e lo stoccaggio di prodotti e rinfuse (ghisa, rottami ferrosi e HPI) siderurgici che contribuiranno ad alimentare la crescita del comparto che negli scali di Venezia e Chioggia nel 2021 ha già registrato un +42,7%.

AdSP MAS, nuovo regolamento per le concessioni 
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha approvato il nuovo Regolamento per le Concessioni Demaniali Marittime. Il documento, oltre a recepire pienamente i criteri valutativi voluti dal MIMS per il rilascio di concessioni alle imprese portuali, rappresenta l’elemento in grado di abilitare concretamente l’avvio di una nuova stagione per le concessioni in ambito demaniale identificando in maniera più puntuale i requisiti richiesti e le valutazioni alla base del rilascio delle concessioni stesse; obiettivo del Regolamento, favorire la crescita degli scali veneti e, allo stesso tempo, introdurre elementi di maggiore trasparenza per le imprese, in linea con gli obiettivi previsti nell’ambito della pianificazione strategica dell’Authority. I criteri valutativi per l’ottenimento delle concessioni ai sensi dell’articolo 16 e dell’articolo 18 L. 84/94 e s.m.i. riguardano: gli obiettivi di traffico e di sviluppo della modalità ferroviaria, nonché la capacità di assicurare le più ampie condizioni di accesso al terminal per gli utenti e gli operatori interessati; la sostenibilità e l’impatto ambientale del progetto industriale proposto e livello di innovazione tecnologica; la previsione di iniziative di partenariato con centri di ricerca e istituzioni universitarie; la definizione di investimenti infrastrutturali e sovrastrutturali, attrezzature e tecnologie anche in coerenza con gli strumenti di pianificazione e programmazione nazionale di settore; la capacità di assicurare un’adeguata continuità operativa del porto; un piano occupazionale che comprenda anche indicazioni sull’utilizzo della manodopera temporanea.

Adriatico settentrionale, traffici in recupero
Nel 2021 i porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale recuperano traffici rispetto al primo anno segnato dalla pandemia. Lo scorso anno, il Porto di Venezia ha movimentato oltre 24milioni e 204mila tonnellate segnando un + 7,9% di volumi totali rispetto al 2020, con il settore commerciale a trainare la ripresa (+14,2%), mentre il Porto di Chioggia ha superato 1milione di tonnellate movimentate, segnando un aumento del 16,7% di volumi totali rispetto al 2020.

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