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FEBBRAIO 2022 PAG. 32 - La mobilità e il trasporto dell’Uzbekistan in centro Asia

 


La logistica, il trasporto intermodale e le infrastrutture di collegamento energetico e regionale sono al centro delle riforme dell’Uzbekistan. Negli ultimi cinque anni, la popolazione di Tashkent è aumentata di 300 mila persone e il governo ha deciso di lanciare una nuova progettualità infrastrutturale legata alle moderne logiche dell’urbanizzazione e al trasporto intermodale. Ogni giorno, più di un milione di persone vanno e vengono dalla capitale dell’Uzbekistan e le esigenze legate al trasporto del Paese scatenano il dibattito anche sulla stampa asiatica, con autorevoli esperti di logistica del Pakistan che invitano le istituzioni regionali ad osservare con attenzione le politiche innovative e infrastrutturali intraprese dall’Uzbekistan. Il 19 ottobre 2021, in un incontro con gli elettori a Tashkent, il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev ha dichiarato di concentrare finanziamenti e sostegno economico a progetti per un buon funzionamento del trasporto pubblico, evidenziando alcune misure da intraprendere per regolare il traffico e la mobilità della popolazione locale. Il presidente uzbeko ha dichiarato di star lavorando alla costruzione di dieci stazioni moderne per il trasporto urbano sulle principali strade di accesso alla capitale e alla costruzione di sei nuove stazioni della metropolitana per collegare la capitale e il Paese al resto della regione centro asiatica.

“Il compito principale del Ministero dei Trasporti dell’Uzbekistan e delle istituzioni di Tashkent è aumentare di due volte l’attuale utilizzo dei trasporti pubblici da parte dei cittadini. Grande priorità sarà data all’approccio sistematico e all’agevolazione del traporto pubblico integrato e intermodale, garantendo connessioni e reti tra le varie tipologie di trasporto. Incentivare e sviluppare le linee ferroviarie, le linee metro, nonché le infrastrutture per una mobilità green quali piste ciclabili e piste per pedoni rappresenta una priorità per l’Uzbekistan” si legge  sulla stampa del Pakistan. 

L’idea di voler sviluppare il trasporto nel Paese centro asiatico è un’opportunità importante per tutti gli imprenditori interessati ad implementare le proprie attività economiche nella regione centro asiatica. Il sistema di trasporti uzbeko necessita di inseguire nuove dinamiche infrastrutturale con capacità ingegneristiche importanti. Il Paese non ha sbocco sul mare e si devono attraversare tre stati prima di raggiungere un porto. I più vicini, quelli russi sul Mar Nero, distano 3.000 Km dall’Uzbekistan. Inoltre, nel corso dell’ultimo decennio, la città di Hairaton è diventata il nodo cruciale di transito per oltre il 50% delle importazioni afghane e presto potrebbe costituire un importante sbocco anche per le merci uzbeke. Infatti, grazie alla crescita considerevole del suo settore industriale, l’Uzbekistan è divenuto uno dei maggiori fornitori di prodotti per l’intera Asia Centrale. Il Paese ha la necessità di rivedere le logiche del trasporto anche per il traffico energetico e per nuove le dinamiche commerciali della Via della Seta. Recentemente, grazie a nuovi impianti in costruzione nel sud del Paese, l’Uzbekistan mira a ottimizzare lo sfruttamento delle sue risorse di gas naturale. L’obiettivo è limitare il ricorso alle infrastrutture di altri paesi e procedere alla trasformazione in patria. “La gas-to-liquid technology - ha recentemente dichiarato alla stampa il vicedirettore generale di Uzbekistan GTL, Odiljon Karimov - è un processo che permette la conversione di gas naturale in carburanti finiti. Ci consentirà quindi di processare il gas dei nostri giacimenti, metano in particolare, trasformandolo in carburanti sintetici e traportalo negli altri paesi della regione”. 

Puntare sul trasporto ferroviario delle merci e delle risorse energetiche è una priorità per la crescita economica del Paese. Non è un caso che negli ultimi anni ci siano stati investimenti pari ad oltre sette miliardi di dollari con la costruzione di circa 2.500 chilometri di nuove linee ferroviarie che collegano il Paese a tutto il centro Asia. Recente è la costruzione di una nuova linea ferroviaria per Mazar-i-Sharif, in Afghanistan e, nonostante le problematiche geopolitiche provenienti da Kabul, il governo punta al rafforzamento dei trasporti con il proprio vicino. L’idea e l’importanza del trasporto regionale per le istituzioni dell’Uzbekistan è riscontrabile anche nel discorso del presidente Shavkat Mirziyoyev alle Nazioni Unite ove ha proposto “la creazione di un centro regionale per lo sviluppo di innovativi trasporti e per le comunicazioni”. L’Uzbekistan è in una posizione geograficamente strategica in Asia centrale, crocevia di diverse direttrici: nord-sud, est-ovest. Le attività commerciali del Paese sono legate al mondo del trasporto e l’attrattività economica futura dipenderà da fattori logistici e intermodali, trasporto merci, ma anche produzione di carburanti che rispondano agli standard ambientali internazionali. 

Domenico Letizia

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