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NOVEMBRE 2021 PAG. 66 - LIBRI

 

 

 

La nuova normalità. Innocenzo Cipolletta, Laterza

“Finora abbiamo vissuto con la speranza, o l’illusione, di poter utilizzare razionalmente tutto quello che avevamo a disposizione ed abbiamo contratto debiti, usato tutte le risorse naturali disponibili sulla base delle tecnologie esistenti, portato ai limiti l’utilizzo delle nostre infrastrutture fisiche e sociali, accettato diseguaglianze e tensioni, come se il progredire delle nostre vite fosse lineare, se tutto si potesse aggiustare automaticamente con la crescita economica e che nulla potesse ostacolarne il cammino”. Siamo entrati in un'era di turbolenza in cui le vicende dell'economia si mescolano con quelle della politica, con quelle militari, con le malattie, con i disastri ambientali e tanto altro, per formare una miscela esplosiva di cui è difficile capire sviluppi e conseguenze. Se abbiamo vissuto tre crisi epocali in vent'anni, è molto probabile che ne vivremo altre nei prossimi anni e che il nostro futuro sarà un succedersi di crisi che si sovrapporranno e interromperanno il corso della storia per reindirizzarlo verso nuove tendenze, senza mai raggiungere una fase di equilibrio, ma sempre transitando da un evento a un altro. Non dobbiamo preoccuparci di sapere in anticipo se e quale sarà la prossima crisi. Non lo possiamo sapere, perché tante possono essere le cause scatenanti e molte di esse possono non avere molto a che fare con l'economia. Ma sappiamo per certo che, se avremo rafforzato il nostro paese e se avremo a disposizione servizi pubblici adeguati e di buona qualità, qualunque sarà la prossima crisi, sapremo gestirla meglio e superarla per riprendere a vivere il più rapidamente possibile. È questa la nuova normalità del futuro. “Siamo entrati ormai nell’era dei “cigni neri”, cioè degli eventi eccezionali, imprevedibili e rari che mettono a soqquadro gli andamenti normali delle nostre vite. Cigni neri che però si stanno “sbiancando” (…). Almeno questo è l’auspicio che possiamo formulare e l’indirizzo di azione che devono prendere le nostre istituzioni per ridurre i rischi a cui andiamo continuamente incontro. E sì che nel corso del tempo ci siamo confrontati con molti eventi che ora abbiamo quasi dimenticato, ma che abbiamo vissuto con molte apprensioni e molte paure”.

Fermare Pechino. Federico Rampini, Mondadori

“Questo libro è un viaggio nel grande paradosso di una sfida planetaria. Vi racconto una faccia della Cina troppo nascosta e inquietante, che l’élite occidentale ha deciso di non vedere. Rivelo il gioco dei corsi e ricorsi, tra due superpotenze che si studiano e si copiano a vicenda. E spiego il Nuovo Grande Esperimento Americano, che tenta di invertire il corso della storia prima che sia troppo tardi”. Federico Rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perché alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di Big Tech, dalla crisi ambientale e climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili. Rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della Cina di Xi Jinping, con un viaggio insolito nella cultura etnocentrica e razzista degli Han, le abitudini di vita dei Millennial, l’imperialismo culturale nella saga cinematografica del Guerriero Lupo, la letteratura di fantascienza come stratagemma per aggirare la censura, la riscoperta di Mao, le mire aggressive, il militarismo. Senza sottovalutare il groviglio di sospetti che ancora circondano le origini del Covid. L’Esperimento Biden vuole opporre all’espansionismo aggressivo di Pechino un modello socialdemocratico ispirato a Roosevelt e Kennedy. Si scontra però con le divisioni interne all’America. Il capitalismo americano dei Trenta Tiranni ha stretto un patto diabolico con Pechino. Mezza società americana, inclusa “la meglio gioventù”, denuncia il proprio paese come l’Impero del Male, vede nell’Uomo Bianco un persecutore da processare per tutte le ingiustizie della storia. Per fermare Pechino le democrazie occidentali non possono contare sulla coesione, sul nazionalismo e sull’autostima che animano i cinesi. Il rischio che la competizione degeneri fino allo scontro militare è più alto di quanto crediamo. L’Europa è un terreno di conquista per le due superpotenze, perché questa è un’altra sorpresa: sia l’America che la Cina sono uscite rafforzate dalla pandemia. La resa dei conti diventa ancora più affascinante, inquietante, drammatica. Una grande inchiesta nel cuore delle due nazioni che hanno in mano il nostro futuro, firmata da un giornalista e scrittore “nomade globale”, con una vita condivisa tra Oriente e Occidente.

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