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NOVEMBRE 2021 PAG. 12 - Edison partecipa alla gestione del terminal Gnl di Ravenna

 


Ravenna è il primo porto italiano del TEN-T a dotarsi di una infrastruttura per il GNL. Sono partite infatti le operazioni di Depositi Italiani GNL (DIG) il terminale small scale di gas naturale liquefatto (GNL) realizzato da Petrolifera Italo Rumena (PIR), Edison ed Enagás. Con l’entrata in esercizio di DIG – partecipato al 51% da PIR, al 30% da Edison e al 19% da Scale Gas, controllata di Enagás – l’Italia beneficerà di un approvvigionamento stabile e sicuro per il mercato del GNL nei trasporti: una soluzione concreta e disponibile in grado di contribuire fin da subito alla decarbonizzazione dei trasporti. 


Il deposito, realizzato con un investimento di circa 100 milioni di euro sul territorio, ha una capacità di stoccaggio di 20.000 metri cubi di GNL e una capacità di movimentazione annua di oltre 1 milione di metri cubi di gas liquido, rendendo disponibile il GNL per l’alimentazione di almeno 12.000 camion e fino a 48 traghetti all’anno. Durante il suo esercizio consentirà di evitare l’emissione di 6 milioni di tonnellate di CO2 e di azzerare quelle di particolato e di ossidi di zolfo. 


“Il GNL ha un ruolo cardine di accompagnamento della transizione energetica, in quanto permette di avviare subito il processo di decarbonizzazione dei trasporti marittimi e pesanti, dove altri tipi di soluzioni e tecnologie non sono implementabili su larga scala se non nel lungo termine” sottolinea Nicola Monti, amministratore delegato di Edison. “Grazie a questa nuova infrastruttura, alla posizione unica che Edison ricopre in Italia, quale importatore long-term di GNL, e alla disponibilità di una nave metaniera Small Scale, avviamo un nuovo canale di approvvigionamento sicuro e competitivo, che riduce la dipendenza dalle importazioni via autobotte dall’estero, e potrà favorire la diffusione del GNL nei trasporti anche in zone d’Italia dove ad oggi non risultava accessibile o competitivo”.


L’operazione va incontro alle indicazioni della direttiva europea DAFI che favorisce l’adozione del GNL per il trasporto pesante e in base alla quale l’Italia ha assunto l’impegno (D.Lgs 257 del 16 dicembre 2016) di coprire con il GNL il 50% del consumo marittimo e il 30% di quello stradale entro il 2030, creando una rete di infrastrutture di approvvigionamento lungo la rete trans-europea di trasporto TEN-T.  


Dal punto di vista operativo Edison si occuperà dell’approvvigionamento del deposito tramite la Ravenna Knutsen, una delle prime metaniere al mondo di piccola taglia (30.000 metri cubi) e di estrema flessibilità operativa, fatta realizzare dall’armatore norvegese Knutsen OAS Shipping. La capacità stoccata nel deposito sarà venduta a terzi per il 15% da DIG, mentre Edison disporrà dell’85% da destinare agli usi finali, in quanto operatore integrato dall’approvvigionamento del GNL alla sua vendita. In questo modo, viene completata la prima catena logistica integrata in Italia, garantendo stabilità e competitività delle forniture di GNL del Paese.


La realizzazione del deposito costiero è stata affidata all’ingegneria di Edison che, nonostante la situazione pandemica determinata dal Covid-19, ha consegnato l’impianto nei 28 mesi previsti dalla tabella di marcia del cantiere. Nella fase di costruzione l’impianto ha visto il coinvolgimento di 60 imprese fornitrici locali, oltre 200 operai e 80 ingegneri che hanno disegnato e seguito l’esecuzione di tutti gli elementi del terminale. Per la sua realizzazione sono stati impiegati 30.000 metri cubi di calcestruzzo, 600 tonnellate di acciaio e il terreno è stato consolidato attraverso 2.200 pali in ghiaia e 180 pali in calcestruzzo armato di oltre un metro di diametro e profondi 45 metri. Enagás ha supportato Edison e DIG nella fase di avvio della messa in esercizio del terminal.


Il mercato italiano del GNL per autotrazione è caratterizzato da forti potenzialità di sviluppo e da trend di crescita che saranno accelerati grazie anche alla realizzazione di nuove infrastrutture. In Italia nel 2020 circolavano 2.904 mezzi (2.852 autocarri, 52 autobus) alimentati a GNL, pari a un incremento di circa il 40% rispetto al 2019; inoltre nel 2020 sono stati immatricolati 41 nuovi bus a GNL, confermando il trend di diffusione dei mezzi a GNL anche nel settore del trasporto pubblico locale. Nel primo semestre 2021 le nuove immatricolazioni di camion a GNL sono state 635 (+86,8% dalle 340 immatricolazioni di un anno prima) secondo i dati del ministero dei Trasporti elaborati dall’Anfia, Associazione italiana della filiera automobilistica. Attualmente nel Paese circolano circa 3.500 camion a GNL e si registrano 104 stazioni di rifornimento (erano solo 6 nel 2016).


Per quanto concerne il trasporto marittimo, dal 2010 ad oggi il numero di navi alimentate a GNL è continuamente aumentato, con un ritmo tra il +20% e il +40% all’anno e quelle in ordine ad oggi sono circa 84 unità. Una accelerazione dettata anche dall’introduzione nel 2020 del nuovo regolamento dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), che ha imposto di limitare il contenuto di zolfo nel carburante marittimo dal 3,5% dei carburanti tradizionali allo 0,5% per specifiche aree marine definite SECA (Sulphur Emission Controlled Area). In questo senso, un ulteriore contributo a nuovi ordini di navi a GNL è atteso dal settore croceristico che ha nel Mar Mediterraneo il suo secondo mercato al mondo, preceduto solo dai Caraibi.


Un ruolo centrale nella nuova catena di approvvigionamento ravennate sarà ricoperto, come già accennato, dalla metaniera Ravenna Knutsen.


La nave può trasportare fino a 30.000 mc di GNL tramite 3 serbatoi (b-lobe c-type) in acciaio ad alto contenuto di nichel e opportunamente isolati, capaci di resistere a temperature criogeniche. Con una larghezza di 28,4 metri, un’altezza di 19,4 metri e una lunghezza di 180 metri, la bettolina può raggiungere una velocità di 15 nodi. Inoltre, è dotata di un doppio set di collettori di carico, i manifold (sia bassi che alti), che le conferiscono una maggiore flessibilità operativa. La Knutsen è una delle poche navi al mondo e la prima in Italia a possedere queste caratteristiche fisiche e funzionali.


Nel novembre del 2018, Edison aveva stipulato con l’armatore norvegese Knutsen OAS Shipping il contratto di noleggio esclusivo di una nave di nuova realizzazione per la durata di 12 anni (rinnovabili per altri 8). Realizzata in due anni (10 mesi di lavori ingegneristici e 14 mesi di costruzione) da Hyundai Heavy Industries nel cantiere navale di Mipo in Corea del Sud e consegnata nel febbraio 2021, la metaniera è equipaggiata di un motore dual fuel a due tempi da 7450 kW, alimentato a GNL e diesel marino; di tre generatori dual fuel di circa 1480 kW ciascuno che alimentano le utenze elettriche di bordo, uno shaft generator che ottimizza i consumi interni della nave e un’unità di liquefazione che permette di gestire la pressione all’interno dei serbatoi in maniera più flessibile ed efficiente.


Lo scorso settembre, la Ravenna Knutsen ha effettuato il primo scarico di gas naturale liquefatto nel deposito costiero di Ravenna: dopo aver prelevato il primo carico di GNL presso l’impianto Enagás di Barcellona, ha attraccato alla banchina antistante il deposito costiero di Ravenna, dando avvio alle operazioni controllate di riempimento dei serbatori, propedeutiche alla messa in esercizio dell’impianto.

Red.Mar.

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