Header Ads

LUGLIO 2021 PAG. 46 - NEWS ADSP

 

 

 

 

I Ports of Genoa avviano il primo bilancio di sostenibilità

L’Autorità di Sistema Portuale ha avviato un percorso volontario di rendicontazione di sostenibilità, con l’obiettivo di rafforzare il proprio impegno rispetto ai temi dell’ambiente, della vivibilità e dello sviluppo economico, misurando gli effetti delle azioni intraprese e rendendo pubblici i risultati. L’attività intrapresa è in linea con i principi dell’Agenda 2030 ed i Sustainable Development Goals definiti dall’ONU, con gli indirizzi dell’Unione Europea declinati nell’European Green Deal e con gli obiettivi fissati dal Governo e del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili. Il percorso porterà alla pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale nel corso del 2022. L’obiettivo per gli anni successivi è allargare in maniera progressiva il perimetro della rendicontazione all’intero cluster, per costruire un sistema portuale sempre più consapevole che sviluppo del business e sostenibilità costituiscono un binomio ormai inscindibile per il futuro delle nostre comunità e del nostro pianeta.

 

Nuova viabilità a Vado Ligure

Si è chiusa positivamente la Conferenza dei Servizi-Intesa Stato Regione relativa al progetto della nuova viabilità urbana a Vado Ligure per il collegamento della via Aurelia alla Valle di Vado, secondo l’Accordo di Programma sottoscritto fra AdSP e gli enti territoriali a corredo della realizzazione della piattaforma contenitori. Venti milioni l’investimento previsto dall’Autorità di Sistema Portuale per garantire una migliore viabilità a un’area della città su cui insistono i varchi portuali doganali di Vado Gateway. Il progetto prevede la costruzione di un’arteria in parte a raso e in parte in viadotto che sovrappasserà la linea ferroviaria, correndo parallelamente al centro commerciale Molo 844. Acquisito questo determinante passaggio procedurale, per la fine del mese di luglio è prevista la pubblicazione della gara di aggiudicazione dei lavori mentre la cantierizzazione dell’opera è programmata tra fine dicembre e l'inizio di gennaio 2022.

 

Test in vasca per la nuova diga di Savona

È stata completata presso il dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Padova la simulazione “in vasca” del nuovo muro paraonde per il porto di Savona. L’impresa aggiudicataria del progetto di ripristino delle opere foranee nei bacini di Savona e Vado Ligure ha avviato in ambiente di test lo studio fisico di modellazione idraulica per riprodurre il comportamento del nuovo muro paraonde di Savona e misurare l’effetto delle sollecitazioni del moto ondoso. L’esito della prova è stato positivo e ha confermato i dati elaborati in fase di progetto. Nelle prossime settimane sarà realizzato in ambiente di test il modello per la diga di Vado Ligure. Nel frattempo i lavori stanno procedendo come da cronoprogramma, il completamento dell’allestimento del cantiere verrà concluso entro la fine luglio sia a Savona che a Vado Ligure, nei prossimi giorni partiranno i lavori di sopralzo del muro paraonde a Savona e infine nel mese di settembre inizieranno le opere a mare.

 

Avviati i “fast corridor” per le merci da Prà e Vado

Sono partiti dai Ports of Genoa i corridoi doganali che semplificano il ciclo import/export, con il trasferimento di merci containerizzate secondo percorsi privilegiati e controllati, ad aree logistiche situate nell' entroterra, dove avviene lo sdoganamento. Dal porto di Genova Pra’ è stato avviato un “fast corridor” che, via camion, permette il trasferimento dei container in tempi veloci verso il  magazzino della società Nord Ovest SpA a Mondovì. Questo corridoio si aggiunge a quello inaugurato pochi giorni fa tra la piattaforma di Vado ligure e lo stesso magazzino. Con questi due nuovi corridoi doganali controllati, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha esteso anche al territorio del cuneese la possibilità di essere parte integrante di una catena logistica innovativa e totalmente digitalizzata e di diventare territorio di riferimento per i Ports of Genoa.

 

La Spezia, accordo Adsp - LSCT

Accordo storico quello sottoscritto dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Mario Sommariva e dall’Amministratore Delegato di La Spezia Container Terminal, Alfredo Scalisi. Con questo atto, firmato alla presenza del Sindaco del Comune della Spezia, Pierluigi Peracchini, partirà la prima pedina del domino con il quale, pezzo dopo pezzo, si giungerà alla realizzazione del PRP e del progetto di waterfront. Infatti, grazie alla condivisione di un dettagliato e stringente cronoprogramma, AdSP e LSCT si impegnano a far sì che, dal 1 gennaio 2022, una porzione di cinquemila metri quadrati di Calata Paita vengano restituiti alla città. Dal 1 settembre 2022 LSCT rilascerà ad AdSP un’ulteriore porzione dell’area, 1.500 metri quadrati, per consentire l’avvio dei lavori del nuovo molo triangolare per l’attracco delle navi passeggeri, inserito nel PNRR e, quindi, da terminare entro la data tassativa del 2026. Un altro tassello verrà aggiunto nel settembre 2023, quando LSCT restituirà a ADSP i restanti 41.500 mq per consentire la piena realizzazione del waterfront. Da parte sua, l’AdSP si impegna a completare velocemente lo spostamento delle Marine del Canaletto, a realizzare le opere di dragaggio per portare i fondali di parte del canale di accesso e del terzo bacino a 15 metri, secondo le previsioni del PRP. LSCT, da parte sua, anticiperà la costruzione della banchina e del piazzale previsto in zona Canaletto, mentre i lavori previsti sul Molo Garibaldi verranno avviati in una seconda fase.

 

Waterfront di Marina di Carrara: si parte

Passeggiate, jogging, relax e svago fronte mare. Il lotto 4 del progetto del Waterfront di Marina di Carrara, la nuova passeggiata a mare della cittadina toscana, è stato ufficialmente presentato. Il lungo percorso, che si svilupperà sopra il muro paraonde del molo foraneo, rappresenta la parte più significativa dell’intero progetto del Waterfront, non solo per la dimensione, 870 m di lunghezza per 5 m di larghezza, ma soprattutto per l’aspetto panoramico, con i suoi affacci sul mare aperto e sul porto e con lo sfondo delle Alpi Apuane. L’investimento economico per la realizzazione del progetto, ammonta a 13,870,000 di euro, di cui 8.576.000 garantiti dal PNRR – Fondo complementare (DL 59/2021) ed 5.294.000 dalla Regione Toscana. Per i cittadini del territorio circostante è la realizzazione di un sogno cullato da anni e da oggi realtà grazie all’impegno dei vari presidenti dell’Ente che si sono succeduti dal 2001. La spinta finale, ad opera dell’attuale vertice dell’AdSP, Mario Sommariva, sottolinea l’interesse dell’attuale presidenza per avvicinare sempre di più il porto alla città.

 

AdSP MTS capofila del progetto Mon Acumen

Ridurre l’impatto acustico nei porti commerciali dell’area di cooperazione (Livorno, La Spezia, Cagliari e Bastia) sviluppando una comune metodologia di analisi della descrizione acustica e del rilevamento del rumore. E’ stato questo l’obiettivo del progetto Mon Acumen, che in tre anni di attività, dal 2019 ad oggi, si è proposto di sviluppare una progettazione condivisa dei sistemi di monitoraggio e una raccolta e verifica unitaria dei dati raccolti, necessaria per una efficace pianificazione, così come richiesto dalla Direttiva 2002/49/CE. Finanziato all’interno del Programma di Cooperazione transfrontaliero EU INTERREG Italia Francia Marittimo e coperto all’85% dal FESR, il progetto ha messo a disposizione un budget complessivo di 1,83 milioni di euro per progettare sistemi di rilevamento acustico conformi agli standard nazionali ed europei e per confrontare e classificare i dati in informazioni utili per la politica dei trasporti sia in Italia che in Francia. Per dare conto dei risultati raggiunti in tre anni di attività, l’AdSP ha organizzato su Microsft Teams un evento finale che si terrà il prossimo 21 luglio e a cui parteciperanno tutti i protagonisti del progetto: oltre all’AdSP dell’Alto Tirreno, Mon Acumen coinvolge l’AdSP del Mare di Sardegna, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana, la Camera di Commercio e dell’industria di Bastia e l’Università di Genova.

 

Porti laziali, primo semestre positivo

Prosegue il trend positivo dei Porti di Roma e del Lazio, come dimostrato dai dati di traffico dei primi sei mesi del 2021, in particolare nei porti di Civitavecchia e Gaeta. In generale, per quanto riguarda il dato complessivo del network dei tre porti laziali si evidenzia un traffico merci complessivo pari a circa 6 milioni di tonnellate con una crescita del 13,5% rispetto al primo semestre del 2020 periodo condizionato solo in parte dalla pandemia da Covid-19. Nello specifico, tra le varie tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono il primo semestre dell’anno con un – 6,1%, mentre le merci solide con un + 23,7%. E’ Civitavecchia, il maggior scalo del network regionale, a registrare l’aumento più significativo con un + 20,8%, seguito a poca distanza dal porto di Gaeta con un +19,6%. Il porto di Fiumicino, invece, che movimenta soltanto prodotti petroliferi raffinati destinati al vicino aeroporto, con un calo del 18,2% delle rinfuse liquide movimentate, continua il suo trend negativo legato senza dubbio al crollo dei collegamenti aerei dovuto all’emergenza sanitaria.  Per quanto riguarda Civitavecchia, si evidenzia una significativa crescita con riferimento a tutte le categorie merceologiche.  Le rinfuse liquide, essenzialmente prodotti raffinati, sono aumentate del 7,6% (+26.492 tonnellate) mentre quelle solide di oltre il 25% (+213.002). Tra queste ultime si segnala l’incremento del carbone (+23,1%; +150.655 tonnellate), dei prodotti metallurgici (+41,5%; +47.282), dei minerali grezzi (+211,3; +7.534), dei prodotti chimici (+112,3%; 4.550) e delle “altre rinfuse solide” (+9%; +5.731). Tra la categoria “merci in colli”, per le quali l’incremento è pari al 21,1% (+508.086 tonnellate), si evidenzia la crescita del 23,8% (+470.202 tonnellate per complessive 2.448.549 tonnellate) del traffico Ro/Ro e dell’8,9% (+37.996 tonnellate per complessive 463.930 tonnellate) delle merci in contenitori.  Con riferimento al traffico dei container, i T.E.U. registrano un -9,8% (-5.229), ma il segno negativo è dovuto essenzialmente, e con un’inversione di tendenza, ad una significativa diminuzione dei “vuoti” (-28,7%) mentre quelli “pieni” sono in fase di crescita (+0,2%; +55).  In netta ripresa anche il traffico passeggeri di linea che registra un aumento di oltre il 34% (+70.679) e un totale di 277.241 di passeggeri. Ugualmente in crescita, del 26,3% (+57.855), la categoria “automezzi” all’interno della quale si evidenzia un sostanziale incremento della sottocategoria “mezzi pesanti” (+27,8%; +26.942).  Ancora negativi, e non poteva essere altrimenti visto il perdurare dell’emergenza pandemica, i numeri riguardanti il traffico crocieristico con un totale di 75.133 crocieristi e un -56,6% (-98.023). Per questo dato si attende una inversione di tendenza nella seconda parte dell'anno, Covid permettendo.

 

Civitavecchia, operativa la banchina 30

Il porto di Civitavecchia si dota di una nuova infrastruttura, la banchina 30, che permetterà di avere un ulteriore accosto e di accogliere navi di grande stazza così da supportare la ripresa, anche nel settore commerciale. I lavori di realizzazione della banchina, finanziata dal progetto BClink con il porto di Barcellona, sono iniziati nel 2019 e si sono conclusi a marzo del 2021. Sono costati circa 6,5 milioni di euro, su un progetto complessivo di 21 milioni di euro tra finanziamenti europei e risorse proprie dell’AdSP. La banchina 30 è lunga 243 metri con una profondità di oltre 16 metri e sta ospitando, in questi giorni, la nave da crociera Seven Seas Splendor in sosta inoperosa.

 

Cagliari, nuova passeggiata sul waterfront

La città di Cagliari si riappropria di un’area di altissimo pregio del waterfront. È stato inaugurato il nuovo e suggestivo tratto di passeggiata compreso tra il Pennello Bonaria ed il Molo di Sant’Elmo. Oltre 250 metri di percorso ciclo – pedonale che, a partire dal maggio 2020, sono stati sottoposti ad un importante intervento di radicale riqualificazione, per un importo di 2 milioni e 800 mila euro. Due i lotti dell’appalto. Il primo, consegnato lo scorso 29 gennaio, ha interessato il lato stradale, con il riordino del traffico veicolare, il miglioramento dell’accesso al compendio della Lega navale e delle società sportive, e la definitiva separazione dall’area pedonale e ciclabile. Con il secondo – che ha interessato la parte a ridosso del litorale – è stata, invece, realizzata una passeggiata in granito, affiancata da un percorso ciclabile a doppio senso di marcia, che si conclude, collegandosi al tratto ciclo-pedonale di competenza del Comune, nel nuovo parco attrezzato, realizzato dall’AdSP nell’area antistante al capannone Nervi, che verrà inaugurato nei prossimi giorni. Per la separazione fisica del lato stradale da quello pedonale e ciclabile della nuova passeggiata della Calata dei Trinitari a Su Siccu, l’Autorità di Sistema Portuale ha previsto particolari accorgimenti architettonici e di arredo urbano: manto erboso, panchine, elementi in legno e tre chioschi che, una volta realizzati (la conclusione dei lavori è prevista per il 30 settembre prossimo), saranno adibiti ad attività commerciali e di ristoro, previo bando ad evidenza pubblica per il rilascio della necessaria concessione demaniale. 

 

AdSP dello Stretto, progetto di riforestazione

Sarà finanziato dal Ministero della transizione ecologica l’intervento di riforestazione da eseguire sulterritorio di Pace del Mela presso il nuovo pontile di Giammoro, presentato dall’Autorità di Sistemaportuale dello Stretto d’intesa con la Città Metropolitana di Messina. Fra i primi 14 interventi, su scala nazionale, ritenuti meritori di ottenere i fondi previsti dall’Avviso Pubblico Programma Sperimentale per la Riforestazione Urbana - annualità 2020, l’intervento prevede la realizzazione e la manutenzione per 7 anni di tre aree boschive di pini per circa 24.000 mq e 3 siepi di oleandri e Metrosideros excelsa di circa 2.500 mq ciascuna, specie tipiche delle zone costiere mediterranee scelte per la loro capacità di assorbimento e stoccaggio della CO² e, nel contempo, di rimozione degli inquinanti (PM10). A completamento del progetto è previsto inoltre l’arredo di alcune di queste aree per assicurarne la fruibilità pubblica con panchine, tavolini da pic-nic, giochi per bambini e cestini portarifiuti. L’intervento si caratterizza per le sue finalità di recupero e incremento di aree a verde a tutela della biodiversità e a supporto della funzionalità eco-sistemica delle infrastrutture e, elemento di particolare importanza in una zona in cui insistono attività industriali di notevole rilevanza, le azioni previste assicureranno l’abbattimento di anidride carbonica e di altri inquinanti; ulteriore finalità perseguita è la limitazione dell’impatto visivo ed acustico delle attività che si svolgono in quest’area, grazie alla realizzazione delle siepi. Il quadro economico dei lavori prevede una spesa massima di 500.000 euro di cui 120.000 messi a disposizione dall’AdSP.

 

Gioia Tauro la palazzina dell’AdSP diventa green

Sono partiti i lavori di ristrutturazione, riqualificazione e ampliamento dell’edificio che ospita gli uffici dell’ente portuale. Si punta ad implementare le misure di efficientamento energetico, riduzione dei consumi elettrici e promozione di energie rinnovabili, al fine di assicurare l’ecosostenibilità dell’edificio e una sua maggiore funzionalità. Con i pareri positivi degli Enti coinvolti in Conferenza dei servizi, l’intervento offre all’edificio, inserito all’interno della circoscrizione demaniale del porto di Gioia Tauro, un segno riconoscibile di riqualificazione del territorio circostante, affinché assuma una nuova centralità in riferimento alle politiche istituzionali di rispetto e tutela dell’ambiente. Complessivamente i lavori interesseranno, anche, la ristrutturazione degli impianti di climatizzazione e quelli di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e di scarico. Il progetto prevede, altresì, l’ampliamento dell’edificio con l’implementazione del numero degli uffici, per andare incontro alle nuove esigenze dell’Ente chiamato a gestire i cinque porti all’interno della propria circoscrizione.

 

Approvato il regolamento ferroviario di Gioia Tauro

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha approvato il regolamento del comprensorio ferroviario del porto di Gioia Tauro, adottato dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, autorizzando altresì la gestione unica del raccordo ferroviario ad opera di RFI. Si pone, così, l’ultimo tassello amministrativo finalizzato a dare piena operatività all’attività ferroviaria ed intermodale del porto di Gioia Tauro. Per il garante nazionale dei Trasporti, nulla osta all’istituzione del Gestore Unico nel nuovo comprensorio ferroviario interno allo scalo di Gioia Tauro, organizzato in base al “Regolamento comprensoriale della manovra ferroviaria nel porto di Gioia Tauro” (ReCoMaF). In base a quanto disposto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, il ReCoMaf deve essere adottato laddove vengano istituite nuove realtà ferroviarie come, in questo caso, all’interno dell’area portuale di Gioia Tauro con l’avvio dell’operatività del “Nuovo Terminal Intermodale del Porto di Gioia Tauro”, gestito da Med Center Terminal Container. Nello specifico, il comprensorio ferroviario portuale di Gioia Tauro si rende necessario in quanto vi è la interconnessione tra impianti ferroviari e portuali, interessati al traffico merce che dal mare raggiunge il mercato terrestre.

 

Distripark, l’AdSP del Mar Ionio è il soggetto attuatore unico

È stato sottoscritto l’atto di trasferimento, a titolo gratuito, del progetto "Distripark" all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio. L’AdSP diviene, così, soggetto attuatore unico di un progetto che prevede la promozione, attivazione ed il completamento delle procedure tecnico-amministrative e la realizzazione delle opere necessarie per la costruzione di una piattaforma logistica in area retroportuale, nonché degli interventi connessi alla creazione di una rete di trasporto intermodale in grado di agevolare lo sviluppo della logistica. L’area retroportuale interessata si estende su una superficie di circa 750.000 mq ed ha assunto di recente maggior valore strategico in considerazione dell’inserimento nella perimetrazione della Zona Economica Speciale Interregionale Jonica nonché nell’ambito della Zona Franca Doganale del Porto di Taranto con la possibilità di beneficiare dei relativi vantaggi e delle agevolazioni previste per nuovi insediamenti produttivi. Il progetto presenta piena compatibilità urbanistica ed ambientale con il contesto circostante e l’area - oggi greenfield - offre vantaggi localizzativi per gli investitori interessati al Sud Europa e al Mediterraneo: adeguati collegamenti ferroviari e stradali, vicinanza al porto, al terminal contenitori ed alla nuova piattaforma logistica.

 

ADSP MAM, attivo lo sdoganamento in mare

Sottoscritto a Bari il disciplinare di servizio per l’attivazione della procedura di sdoganamento in mare. La procedura potrà essere applicata anche per le navi commerciali in arrivo nei porti rientranti nella competenza dell’Ufficio delle Dogane di Bari, ossia Barletta e Monopoli. Il sistema consentirà di trasmettere le dichiarazioni di importazione mentre le merci sono ancora in viaggio verso i porti nazionali a bordo di navi provenienti dall’estero, permettendo ad ADM e alle altre amministrazioni coinvolte nello sportello doganale di anticipare l’analisi dei rischi e svincolare, prima dell’arrivo, le merci per le quali non è richiesto un controllo. Gli operatori, pertanto, potranno anticipare la presentazione del manifesto delle merci in arrivo per la convalida e, di conseguenza, delle relative dichiarazioni doganali; inoltre, gli stakeholders in possesso dell’autorizzazione di Operatore Economico Autorizzato (AEO), potranno fruire delle informazioni doganali utili per una gestione più efficiente della componente logistica connessa alla movimentazione delle merci.

 

Brindisi, presentato il progetto “vasca di colmata”

È stato presentato dall’AdSP del Mar Adriatico Meridionale il progetto “vasca di colmata”, a seguito dell’esito positivo della procedura di V.I.A. Dopo un’articolata istruttoria, durata oltre tre anni e mezzo, lo scorso 21 giugno, infatti, con Decreto di compatibilità ambientale n. 254. il Ministero della Transizione Ecologica (MTE), di concerto con il Ministero della Cultura (MIC), ha finalmente licenziato il progetto dei “lavori per il completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il Pontile Petrolchimico e Costa Morena Est”. Si tratta di una svolta fondamentale per il porto di Brindisi che consentirà all’Ente di procedere speditamente con il dragaggio del porto. L’obiettivo è quello di avere fondali più profondi nelle aree maggiormente operative: da circa -8.0 mt (batimetria media attuale) a -12.0 sotto il livello del mare, nell’area di S. Apollinare; da circa -11mt (batimetria media attuale) fino a -14.0 sotto il livello del mare, lungo il canale di accesso al porto interno; da circa -11mt (batimetria media attuale) fino a -14.0 sotto il livello del mare, nell’area di contorno alle calate di Costa Morena. Nel nuovo layout progettuale, oltre alla riduzione in pianta, è stato cercato un sostanziale incremento della superficie permeabile e una conseguente diminuzione del volume della cassa di circa 150.000 m3, la riduzione del fronte di accosto, l’aumento dell’ampiezza del nuovo canale (da 45 mt a 130 mt) e, infine, un diverso trattamento dei confini lato terra e della sponda occidentale del canale sui quali verranno messi a dimora impianti arborei e arbustivi sistemati a “dune”, per proteggere l’area dal traffico veicolare (interventi, questi ultimi, di riqualificazione paesaggistica in coerenza con quanto previsto per l’area dal “Progetto di valorizzazione e riqualificazione integrata dei paesaggi costieri”, di cui al vigente Piano Paesaggistico Territoriale Regionale). Un parco verde sul mare, quindi, che coprirà un’area di circa 50.000m2 e che, oltre a poter ospitare flora e fauna selvatiche, potrà essere fruibile dal pubblico, con un impatto visivo e ambientale rilevante. L’area verde sarà,  infatti, percorsa da una passeggiata pedonale (circa 670 m) di collegamento dell’ingresso carrabile alla nuova foce del Fiume Grande. Nei prossimi mesi, l’Ente portuale avvierà una consultazione popolare per la scelta del nome con cui intitolare il nuovo parco e soprattutto la bellissima baia che verrà realizzata.

 

Adriatico centrale, Giovanni Pettorino è il nuovo commissario

Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha trasmesso l’atto di nomina, firmato dal ministro Enrico Giovannini, del Comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio Giovanni Pettorino, a Commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. L’Adsp del mare Adriatico centrale è stata guidata finora dal presidente Rodolfo Giampieri, attuale presidente Assoporti. Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha anche comunicato che all’Adsp del mare Adriatico centrale sono stati assegnati oltre 1,5 milioni di euro come riparto del fondo 2019 per il finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti. Di queste risorse, 300 mila euro sono destinati al progetto di restauro del muro paraonde del molo nord del porto di San Benedetto del Tronto.

 

Ravenna, crescono i traffici

Il Porto di Ravenna nei primi 5 mesi del 2021 ha movimentato complessivamente 10.594.499 tonnellate, in crescita del 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il progressivo avvicinamento ai volumi del 2019 ante pandemia (- 3,1%) consolida il trend di ripresa che si auspica sia confermato dall’andamento dei prossimi mesi. Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 9.065.871 tonnellate (+20,7% sul 2020 e -4,2% sul 2019) e a 1.528.628 tonnellate (+8,1% sul 2020 e +3,7% sul 2019). Nel periodo in esame il numero di toccate delle navi è stato pari a 1.101, in crescita del 15,4% (147 navi in più) rispetto ai primi cinque mesi del 2020. Il mese di maggio 2021, in particolare, ha movimentato complessivamente 2.403.811 tonnellate, non solo in aumento del 43,0% rispetto al mese di maggio 2020, ma anche del 8,9% rispetto alle 2.206.927 tonnellate del mese di maggio 2019. Le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate), con una movimentazione pari a 8.818.980 tonnellate, sono cresciute del 21,1% sul 2020 (oltre 1,5 milioni di tonnellate in più), in vista del traguardo (-3,1%) dei 9,1 milioni di tonnellate dello stesso periodo del 2019. I prodotti liquidi – con una movimentazione pari a 1.775.519 tonnellate – nei primi cinque mesi del 2021 sono aumentati dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 (-3,4% rispetto ai primi cinque mesi del 2019). Le merci in container, pari a 91.451 TEUs nei primi cinque mesi del 2021, sono in crescita non solo rispetto al 2020 (+12,3%) ma anche rispetto al 2019 (+2,8%). I TEUs pieni sono 71.658 TEUs (il 78% del totale), in crescita del 10,1% rispetto al 2020 e praticamente allineati (-0,4%) a quelli del 2019.

 

Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.