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GIUGNO 2021 PAG. 28 - Gruppo SMET pioniere del trasporto sostenibile

 


Recovery plan, intermodalità marittima, sostenibilità ambientale sono alcuni dei temi di grande attualità nei dibattito di questi giorni: ne parla a PORTO&interporto Domenico De Rosa, Amministratore Delegato del Gruppo SMET.

Recovery plan, mai nessun Governo ha avuto una tale disponibilità finanziaria. In che modo la logistica italiana può recuperare competitività?

Come lo ha correttamente definito il Presidente Draghi, il Recovery Plan è parte essenziale di una strategia più ampia e articolata per l’ammodernamento del paese. In parole più semplici, il Recovery Plan da solo non basta: dovrà essere accompagnato da una visione lungimirante e unitaria, che consenta di avviare le riforme e di attrarre in questo modo gli investimenti privati.

Oggi la progressione della campagna vaccinale ci regala speranza nel futuro e nella ripartenza del Paese, spalancando le porte ad un diffuso sentimento di fiducia, che è da sempre uno dei più importanti indicatori dell’economia. La Commissione Europea ha reso pubblica la previsione di crescita del prodotto interno lordo, che quest’anno in Italia si attesterà intorno al 4,2%, al netto di una corretta pianificazione del Recovery Plan che, dando priorità assoluta alle opere strategiche, modificherebbe al rialzo queste previsioni.

Per la competitività in tutti i comparti economici e produttivi, e in particolare nel settore della logistica e del trasporto, l’ammodernamento della rete infrastrutturale è infatti una priorità assoluta. In Italia le infrastrutture versano da molto tempo in uno stato di cronica arretratezza, soprattutto a causa di un sistema burocratico complesso ed elefantiaco, che rende molto difficoltosa la progettazione e la realizzazione delle opere. Mi auguro che il Recovery Plan possa rappresentare una svolta in tal senso e possa favorire uno snellimento della burocrazia e, di conseguenza, un aumentata capacità del paese nell’attrarre gli investimenti stranieri.

Ho accolto con favore la decisione di destinare 630 milioni agli investimenti infrastrutturali per collegare le aree ZES (Zone Economiche Speciali) con la rete nazionale dei trasporti e in particolare con le reti Trans Europee: le ZES sono una grande opportunità di sviluppo economico per interi distretti logistici e industriali e un impulso concreto per il trasporto intermodale. Per contro devo rilevare l’assenza di misure concrete e realizzabili nel breve a favore dell’Autotrasporto, che erano invece state promesse durante il lockdown.

Vorrei che il Paese potesse sfruttare questa irripetibile opportunità di crescita senza restare vittima di quelle politiche dell’annuncio che troppo spesso, in passato, hanno stentato a produrre il necessario cambio di passo. Per questo confido pienamente nel Governo Draghi e mi auguro che la sua spinta propulsiva non si spenga con l’avvento del semestre bianco.

La sua azienda è una delle più dinamiche del settore, quali progetti e quali azioni portate avanti? Ed in ambito sostenibilità?

Crediamo fermamente nell’importanza della transizione energetica. Nel nostro comparto siamo stati i pionieri della svolta green, nella consapevolezza che l’attenzione all’ambiente sia oggi un valore

imprescindibile. Il trasporto sostenibile è un trasporto più etico, più sicuro e più efficiente: il Gruppo SMET ha iniziato 20 anni fa, con il grande impulso dato all’intermodalità marittima e ferroviaria, che è stata ed è tuttora fortemente strategica per la svolta green del nostro settore.

In tal senso, il nostro principale obiettivo a breve termine è l’affermazione definitiva dell’intermodalità al quadrato, che associa e mette a sistema il trasporto marittimo, in particolare la rete di Autostrade del Mare sulla quale operiamo in partnership esclusiva con il Gruppo Grimaldi, e il trasporto ferroviario. Già oggi, grazie all’intermodalità al quadrato, uniamo paesi europei molto distanti tra di loro in modo efficiente, rapido e sostenibile.

Inoltre, circa 10 anni fa, siamo stati tra i primi ad adottare i mezzi a trazione alternativa, a partire dall’LNG. Oggi guardiamo con grande attenzione alla trazione full electric e all’hydrogen, che rappresentano il futuro del trasporto su strada.

Ritengo di importanza strategica che vengano proposte misure concrete di carattere operativo, che accompagnino gli operatori e li supportino sulla strada della transizione energetica. Per una vera svolta in direzione del trasporto sostenibile, la formazione degli operatori e la parte operativa giocano un ruolo chiave.

In relazione alla suo impegno in Alis, quali saranno le priorità sul medio e lungo periodo?

In ALIS coordino sin dalla fondazione la Commissione sull’Intermodalità Marittima. Il nostro obiettivo come Associazione, che perseguiamo con serietà e pragmatismo, è quello di rendere consapevoli le Istituzioni italiane della strategicità delle Autostrade del Mare, del ruolo di primo piano che queste anno nello sviluppo economico del paese.

Le Autostrade del Mare sono un’eccellenza italiana nel mondo, grazie ad un armatore come il Gruppo Grimaldi di Napoli, che ha saputo interpretare con largo anticipo l’esigenza di un trasporto più sostenibile e che oggi opera sul network delle Autostrade del Mare con una nuova classe di navi in grado di trasportare fino a 500 semirimorchi per ogni viaggio effettuato.

In questo scenario diventa ancora più strategico il ruolo dei porti e dei retroporti italiani, le cui caratteristiche devono essere compatibili con le dimensioni di queste navi e con i volumi di traffico che queste generano, evitando pericolosi effetti di collo di bottiglia

Come ALIS stiamo infine lavorando ad un progetto molto importante. Chiediamo infatti alle Istituzioni di raddoppiare il contributo Marebonus, con l’obiettivo di incentivare ulteriormente l’intermodalità marittima e di conseguenza la svolta green dei trasporti. L’intermodalità marittima è un’attività imprenditoriale capital intensive: per questo motivo auspichiamo misure strutturali, che consentano agli operatori del settore di avere certezze sui contributi e di pianificare adeguatamente gli investimenti.


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