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APRILE 2021 PAG. 38 - Napoli, ascoltare il territorio per lo sviluppo ad est del porto

 

 

Passerà dal documento di pianificazione strategica il futuro assetto del porto di Napoli. Appena redatto dagli uffici di piazzale Pisacane avverrà il passaggio al Comune, prima fase dell’iter burocratico che porterà alla sua piena applicazione. A confermarlo lo stesso presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, nel corso di un incontro con la comunità portuale partenopea organizzato via webinar dal Propeller Club cittadino. 


Il documento per Annunziata rappresenta «uno dei primi esempi di semplificazione», uno strumento messo a disposizione della legga 84/94 su cui puntare per mettere su binari solidi, a cominciare dall’adozione del prossimo Piano regolatore portuale, i progetti e gli interventi per garantire concorrenzialità al principale polo marittimo del sistema portuale regionale. 


L’obiettivo, indicato dal presidente dell’AdSP, è quello di aumentare i traffici del 20-30% passando attraverso una razionalizzazione degli spazi esistenti, garantendo sicurezza e rispetto per l’ambiente: “Napoli serve merce per un raggio massimo di 200-250 chilometri, non ha senso ipotizzare attività di transhipment, piuttosto bisogna ottimizzare l’esistente e guardare alla composizione del corridoio numero cinque che ci vede in posizione baricentrica. Il nostro destino è guardare al Nord Africa”.
Esce confermata anche in quest’occasione la decisione strategica di sospendere qualsiasi ipotesi di ulteriore sviluppo della futura Darsena di Levante nella zona Est del Porto, intervento fin qui considerato prerequisito tecnico per lo sviluppo di collegamenti ferroviari competitivi. «Napoli Est sogna il mare, bonifiche, delocalizzazioni. Se le popolazioni vogliono questo bisogna fare in questo modo: il nostro compito è raccogliere le indicazioni che vengono dal territorio». Per quanto riguarda le ferrovie «l’ente studierà delle soluzioni», compatibilmente con gli impegni finanziari previsti e la possibilità di organizzare treni con standard in linea con il mercato. 


Tra gli argomenti trattati, dal recovery fund, per cui «partiranno a breve le richieste per una serie di riqualificazioni degli immobili portuali», alle ZES: «giusto che non sia il presidente dell’AdSP a  guidare il comitato di gestione delle zone», anche la possibilità di includere nel sistema portuale regionale scali che attualmente ne sono fuori come Torre Annunziata. Un’operazione su cui Annunziata si è detto possibilista, «a patto di dotare l’ente del personale necessario».


Intanto, si completa con la nomina del nuovo segretario generale la squadra amministrativa del sistema portuale della Campania. A Francesco Messineo subentra Giuseppe Grimaldi. Nato a San Giorgio a Cremano nel 1967, architetto, in servizio da circa 34 anni nella PA. Esperto nel settore della trasportistica, mobilità e infrastrutture, con competenze amministrative e contabili. Tra gli altri, ha svolto l’incarico di Segretario Generale dell’ex Autorità di Bacino Regionale Campania Sud, di Commissario Delegato per l’Emergenza idrogeologica nelle province di Benevento e Avellino, di Commissario per l’Emergenza sismica nei Comuni di Casamicciola, Forio, Lacco Ameno. Dal 2019, Direttore Generale dell’Agenzia Campana per la Mobilità, le Infrastrutture e le Reti. Giuseppe Grimaldi ha, inoltre, sviluppato nei diversi incarichi ricoperti competenze nel campo dell’amministrazione contabile (Affari generali, Personale e Finanziaria).

Stefania Vergani


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