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OTTOBRE 2020 PAG. 54 - Flotta unmanned della US Navy Il progetto a Fincantieri


 

 Il Dipartimento della Difesa e la US Navy hanno assegnato alla controllata statunitense di Fincantieri, Marinette Marine (FMM), un contratto del valore di 7 milioni di dollari per sviluppare il progetto e l’ingegnerizzazione delle Large Unmanned Surface Vessel (LUSV), le future navi di superficie di grandi dimensioni “unmanned”, ovvero capaci di operare senza equipaggio a bordo.


Fincantieri Marinette Marine è stata selezionata insieme ad altre cinque società, ciascuna delle quali svilupperà il progetto di base entro agosto 2021. Il contratto prevede l’opzione per un’ulteriore fase di studio per sviluppare l’ingegnerizzazione di dettaglio, che se esercitata estenderebbe la durata del lavoro fino al maggio 2022. Il processo di aggiudicazione seguirà lo schema della gara per le 10 nuove fregate lanciamissili FFG(X) della US Navy, vinta da FMM quattro mesi fa e che, comprese le opzioni, ha un valore complessivo di 5,5 miliardi di dollari.


Con il risultato ottenuto Fincantieri continua a raccogliere i frutti di un lungo lavoro partito 12 anni fa con l’acquisizione dei cantieri in America, che nel frattempo sono stati modernizzati ed efficientati al punto che oggi sono indiscutibilmente riconosciuti come un’eccellenza nel campo delle costruzioni navali.
Oltre al recente traguardo delle fregate il Gruppo sta sviluppando per la Marina americana il programma Littoral Combat Ships, che prevede la costruzione di 16 navi (di cui 10 già consegnate), e la costruzione di 4 unità Multi-Mission Surface Combatants (MMSC), destinate al regno dell’Arabia Saudita, nell’ambito del Foreign Military Sales degli Stati Uniti.


Impostata unità sperimentale Zeus
Si è svolta presso il cantiere di Castellammare di Stabia l’impostazione di ZEUS – Zero Emission Ultimate Ship, un’unità navale sperimentale alimentata tramite fuel cell per la navigazione in mare e prima nel suo genere al mondo. Il completamento dei lavori è previsto per il 2021.
La ricerca alla base di ZEUS riguarda il miglioramento della sostenibilità ambientale di navi cruise, mega-yacht, traghetti, ferry e navi da ricerca oceanografica, attraverso la riduzione delle emissioni di gas effetto serra nonché gli ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx) e particolato. Con una lunghezza di circa 25 metri e una stazza di circa 170 tonnellate, ZEUS sarà infatti un laboratorio galleggiante finalizzato ad acquisire informazioni sul comportamento nell’ambiente reale delle fuel cell, dispositivo elettrochimico che permette di ottenere energia elettrica direttamente dall’idrogeno senza processo di combustione termica.


ZEUS sarà dotata di un apparato ibrido (2 diesel generatori e 2 motori elettrici) da utilizzare come sistema di propulsione convenzionale. A questo si aggiungono un impianto di fuel cell di 130 kW, alimentato da circa 50 kg di idrogeno contenuti in 8 bombole a idruri metallici, secondo tecnologie già in uso sui sommergibili, e un sistema di batterie, che insieme consentiranno un’autonomia di circa 8 ore di navigazione a zero emissioni ad una velocità di circa 7,5 nodi.


Il secondo obiettivo della ricerca è sviluppare un nuovo modello di generazione energetica elettrica e termica a bordo delle navi da crociera. Tale risultato consentirà di aumentare il livello di comfort dei passeggeri, riducendo la rumorosità e le vibrazioni prodotte dai sistemi generativi; di aumentare il rendimento di conversione energetica, mediante l’adozione di sistemi generativi privi di parti meccaniche in movimento; di aumentare la sicurezza della nave, incrementando la ridondanza dei sistemi oggi in uso; di ridurre la taglia dei gruppi diesel generatori imbarcati.
L’iniziativa vede la partecipazione di molteplici realtà del Gruppo, tra cui gli stabilimenti di Castellammare di Stabia e di Palermo, Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori.

Paola Martino

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