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NOVEMBRE 2020 PAG. 56 - LIBRI


 

 La lezione più importante

Gennaro Arma, Mondadori.
“Fulgida, devota, appena sottratta al guardaroba. La divisa ti trasforma: sei un uomo, e per settimane sei stato padre, marito, figlio, amico. La indossi, e d’improvviso una camicia bianca, una cravatta e una giacca scura con delle mostrine dorate fanno di te anche un comandante. Quella divisa dissolve lo spazio di ogni tua debolezza, ti dona il potere di dirigere uomini, e intanto ti spoglia del diritto di esitare”. Uomo di mare, erede di una tradizione marittima importante, Gennaro Arma ha affrontato con rigore e umanità una “tempesta perfetta”. Al comando della Diamond Princess – la nave da crociera rimasta nelle acque del Giappone per quasi un mese nel febbraio 2020, a causa del contagio da Covid-19 di oltre settecento persone fra ospiti e membri dell’equipaggio – Arma ha dimostrato raro coraggio, competenza e saggezza. Scritto con la tensione emotiva di un diario di bordo, la narrazione ripercorre quei lunghissimi giorni di attesa e apprensione – la paura per le prime frammentarie notizie sul contagio, la consapevolezza di trovarsi di fronte a uno scenario nuovo e preoccupante in cui donne e uomini dovranno imparare a proteggersi a vicenda, accettando di separarsi per salvarsi – e attraverso il racconto in prima persona del comandante ci consegna il ritratto di un uomo che di fronte alla sfida più difficile della sua vita non si è arreso. Anzi, con grande sangue freddo e una buona dose di pazienza, dolcezza, perseveranza e determinazione, è riuscito a placare la bufera e a condurre infine in porto la sua nave, grazie anche alla preziosa collaborazione dei suoi “gladiatori”. La sera del 1° marzo, sbarcando per ultimo dalla nave, Arma porterà con sé un insegnamento universale: un buon comandante è tale se conosce i valori del sacrificio, dell’ascolto, del sapersi «trovare dall’altra parte», della solidarietà e della fiducia reciproche. Una lezione senza tempo che viene dal mare, quel mare che è uno «spazio infinito ma anche la strada insospettabile che ti conduce al rispetto e alla comprensione degli altri».

 

Non sprechiamo questa crisi

 Mariana Mazzuccato, Laterza
“Oggi ci si presenta l’occasione di approfittare di questa crisi per capire come fare capitalismo in modo diverso. Occorre ripensare il ruolo dello Stato: anziché limitarsi a correggere i fallimenti del mercato quando si verificano, i governi dovrebbero assumere un ruolo attivo plasmando e creando mercati che offrano una crescita sostenibile e inclusiva, oltre a garantire che le partnership con le imprese in cui confluiscono fondi pubblici siano guidate dall’interesse pubblico, e non dal profitto”. Crollo del Pil mondiale, blocco delle merci e degli scambi, infinite moltitudini precipitate in povertà e senza più un lavoro. Questo è l’effetto della pandemia di Covid-19 da un punto di vista economico. Possiamo uscirne in tempi rapidi? E come? Dobbiamo non solo sperare di tornare quanto prima alla ‘normalità’, ma riuscire a trasformare questa crisi in una opportunità per ripensare il nostro modello di sviluppo. Mariana Mazzucato, una degli economisti più autorevoli e influenti del nostro tempo, ci mostra come l’alternativa non solo è possibile ma quanto mai indispensabile. La sfida cui i governi di tutto il mondo si trovano davanti è enorme: la necessità di attuare misure di sostegno al reddito dei cittadini e di aiuti alle aziende in difficoltà, il rafforzamento delle prestazioni sanitarie dirette agli utenti, un livello di collaborazione senza precedenti fra le nazioni, dalla corsa al vaccino alla gestione dei tamponi e del tracciamento dei contagi. Purtroppo, nell’ultimo mezzo secolo, il messaggio politico prevalente in molti paesi è stato che i governi non possono – e quindi in sostanza non devono – governare. Da tempo politici, dirigenti di imprese ed esperti si lasciano guidare da un’ideologia che si concentra ossessivamente su misure statiche di efficienza per giustificare i tagli alla spesa, le privatizzazioni e le esternalizzazioni. Ecco la ragione per cui i governi hanno ora a disposizione un numero di strumenti più limitato per rispondere alla crisi. Ed è proprio questa la lezione del Covid-19: la capacità di uno Stato di gestire una crisi di grande portata dipende da quanto ha investito nella capacità di governare, fare e gestire, cioè di dare forma a mercati che producano una crescita sostenibile e inclusiva, finalizzata all’interesse pubblico.

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