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NOVEMBRE 2020 PAG. 4 - NEWS DALL'ITALIA


Napoli, nuova gru per Magazzini Generali Silos Frigoriferi

Entro la fine dell’anno Konecrans Gottwald consegnerà per la messa in servizio una nuova gru mobile per la Magazzini Generali Silos Frigoriferi di Napoli. Si tratta in particolare di una Modello 5 nella variante G HMK 5506, con un raggio di lavoro fino a 51 metri (17esima fila di container), in grado di operare con unità post-panamax e una capacità complessiva di 125 tonnellate a 18 metri di altezza. Il nuovo dispositivo sarà integrato alla gru portuale mobile Modello 2 che la società attiva nello scalo partenopeo ha già in funzione e che movimenta carichi più piccoli, sino a 80 tonnellate. Tra le caratteristiche della nuova gru la predisposizione per alimentazione elettrica da esterno.

Consegnati i lavori per il terminal container di Augusta

L’AdSP del Mare di Sicilia Orientale ha consegnato i lavori per la costruzione del nuovo container terminal del porto di Augusta al Consorzio Infrastrutture Scarl del gruppo vicentino ICM. L’intervento, del valore di oltre 50 milioni di euro, prevede la realizzazione di una nuova banchina con oltre 500 metri lineari destinati agli accosti, da utilizzarsi per l’attracco di portacontainer di ultima generazione, oltre alla realizzazione dei piazzali retrostanti, per una superficie complessiva di circa 200.000 metri quadri per le operazioni di movimentazione e stoccaggio dei contenitori. Obiettivo della nuova infrastruttura è quello di intercettare il traffico containerizzato, operando da e verso tutto il Bacino del Mediterraneo e con il resto d’Europa, grazie alla posizione strategica lungo il corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TEN-T delle Autostrade del Mare. 

Finanziamento BEI per le tre navi oceanografiche della Marina Militare

La Banca Europea per gli Investimenti finanzierà con un prestito di 220 milioni di euro la costruzione di tre navi che saranno utilizzate dall’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana di Genova (IIM). Il progetto prevede la realizzazione di una nave grande e due più piccole: sostituiranno quelle attualmente in esercizio (Magnaghi, Aretusa e Galatea), che hanno raggiunto o raggiungeranno a breve la fine della loro vita operativa. Le tre navi svolgeranno attività prevalentemente a favore della collettività: ricerca sul clima in ambiente marino e sicurezza della navigazione grazie all’opera di mappatura dei fondali necessaria per la produzione delle carte nautiche ufficiali delle acque italiane. Delle tre navi, la più grande verrà utilizzata soprattutto per la ricerca idrografica e oceanografica nel Mediterraneo e negli oceani ma anche nelle regioni artiche ed antartiche. Le due più piccole saranno destinate a operare essenzialmente nel Mar Mediterraneo. La costruzione delle tre unità avverrà nel periodo 2021-2027. Sotto il punto di vista finanziario, l’operazione prevede un contratto di prestito tra la BEI e il MEF e un “contratto di progetto” tra la BEI e la Difesa. La durata del finanziamento è di 25 anni, in linea con la vita economica delle navi. Per lo Stato italiano utilizzare i prestiti della BEI ha un duplice vantaggio: durate più lunghe e tassi molto bassi, visto che la BEI raccoglie risorse sui mercati internazionali con l’emissione di obbligazioni tripla A.

Saipem pronta per la fase finale di Payara

Saipem ha di recente ottenuto il via libera a procedere con la fase finale del progetto di sviluppo del giacimento di Payara in Guyana da parte di Esso Exploration and Production Guyana Limited (EEPGL), una controllata di ExxonMobil. L’autorizzazione permetterà di finalizzare le attività di ingegneria di dettaglio e di approvvigionamento e la piena esecuzione dell’opera. Le navi ammiraglie di Saipem, Saipem FDS2 e Saipem Constellation, eseguiranno l’installazione offshore mentre un cantiere di prossima realizzazione in Guyana si occuperà della fabbricazione locale di parte degli item sottomarini. La struttura sarà dotata di un molo per carichi pesanti, la più grande gru per carichi pesanti della Guyana e attrezzature specifiche per la saldatura e il collaudo.

A Castalia il servizio antinquinamento dei mari italiani

Castalia Consorzio Stabile si è aggiudicata la gara europea indetta a giugno dal Ministero dell’Ambiente per lo svolgimento del servizio di antinquinamento marino lungo le coste italiane e per il contenimento del “marine litter”. Il consorzio, cui partecipano 33 soggetti, ha presentato un’offerta di circa 47,5 milioni di euro per l’assegnazione di un contratto biennale con possibilità di proroga per altri 24 mesi. Oltre all’intervento rapido per la riduzione, contenimento e recupero di idrocarburi la procedura prevede per la prima volta il contenimento di marine litter e plastiche  presso le foci dei fiumi e nelle aree marine protette.  

Grendi aumenta i collegamenti con la Sardegna

Il Gruppo Grendi aggiunge una partenza in più al collegamento merci fra Marina di Carrara e Cagliari, che sale a cinque a settimana. E conferma l’investimento avviato con il magazzino di distribuzione merci di Olbia, aperto lo scorso luglio, che si aggiunge ai centri di Cagliari e Sassari. Nel 2019 il gruppo ha trasportato l’11% del totale dei flussi ro-ro su tutte le tratte per la Sardegna. Fra settembre 2019 e settembre 2020 nel terminal di Cagliari ha movimentato oltre 31.800 TEU provenienti/destinati all’estero.

Nasce CSM Italy

Il gruppo armatoriale Premuda ha posto le basi per la costituzione di una joint venture con Columbia Shipmanagement. Grazie all’intesa, Columbia entrerà nel mercato italiano e si occuperà della gestione tecnica dell’intera flotta oggi in gestione a Premuda, costituita attualmente da 28 navi sotto il controllo della società genovese e di Finav, il fondo per la gestione di crediti nel settore dello shipping costituito da Davy Global Fund Management con il supporto di Pillarstone. A sua volta, Premuda sarà azionista della nuova società che prende la denominazione di Csm Italy e avrà sede a Genova. 

Crociere, le proposte di Assiterminal e Confetra

In considerazione del calo dei traffici passeggeri nei porti italiani derivanti dal protrarsi dell’emergenza pandemica e delle ripercussioni particolarmente drammatiche per il settore crocieristico (prevista una contrazione dei traffici del 90%), Assiterminal e Confetra hanno proposto in una lettera al MIT e ai componenti delle Commissioni Trasporti e Bilancio di Camera e Senato due misure di sostegno a favore dei concessionari portuali di Stazioni Marittime e di quelli svolgenti servizio di supporto ai passeggeri. La prima prevede l’istituzione di un fondo con una dotazione iniziale pari a 40 milioni di euro per i soggetti interessati che abbiano subito una riduzione dei ricavi superiore al 60% nel periodo compreso tra l’1 marzo 2020 e il 31 dicembre 2020 rispetto a quanto registrato nei medesimi periodi dell’anno 2019. La seconda l’istituzione di un altro fondo da 40 milioni per le Stazioni marittime che hanno perso traffico passeggeri nel periodo compreso tra il primo marzo 2020 e il 31 dicembre 2020 rispetto a quanto registrato nei medesimi periodi dell’anno 2019. Le misure, hanno spiegato le due associazioni avrebbero effetti meramente compensativi e la finalità di riequilibrare il piano economico finanziario dei concessionari in modo da poter riprendere le relative attività in completa sicurezza anche favorendo gli investimenti di carattere sanitario all’interno dei terminali.  

Indennità INPS per i marittimi

Con la circolare INPS 28 ottobre 2020, n. 125 l’Istituto ha dettato le istruzioni amministrative in materia di indennità COVID-19 a favore dei lavoratori marittimi. L’atto amministrativo precisa i requisiti delle indennità, elenca le attività economiche interessate dal beneficio, analizza l’impatto sulla contribuzione figurativa. Si tratta, in particolare, di 600 euro per ciascuno dei mesi di giugno e luglio 2020. Come spiega l’Istituto i marittimi interessati devono avere cessato involontariamente il contratto di arruolamento (o comunque concessionari di altri servizi di bordo autorizzati dal ministero dei Trasporti) tra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 con un minimo di trenta giornate di lavoro. Infine, non devono essere titolari di contratto di arruolamento o di altro rapporto di lavoro dipendente, di indennità di disoccupazione NASpI o di malattia riconosciute ai lavoratori dipendenti, comprese quelle specifiche della categoria dei lavoratori marittimi, e non devono essere altresì titolari di trattamento pensionistico diretto.

Interporto di Bologna, crescita di traffici e del settore immobiliare

Nonostante il rallentamento imposto dall’emergenza sanitaria continua a crescere lo sviluppo immobiliare dell’Interporto di Bologna. Nel 2020 sono 80mila i metri quadri di nuovi edifici in costruzione ed ampliamenti di strutture già esistenti. Risultato che consolida un’impennata partita nel 2016, anno dal quale si è registrato la costruzione di circa 200 mila mq di nuovi magazzini e uffici. Cresce intanto il traffico intermodale nel terzo trimestre di quest’anno con 1.140 treni e 16.060 carri ferroviari movimentati, con incrementi rispettivamente del +47,9% e +32,7% sullo stesso periodo del 2019. Il traffico camionistico è stato di 439.041 mezzi (+1,5%), di cui 221.470 in entrata (+3,0%) e 217.931 in uscita (0%). Nei primi nove mesi di quest’anno i treni movimentati sono stati 2.788, con una progressione del +20,7% sul corrispondente periodo del 2019, i carri ferroviari 40.660 (+7,2%) e i camion 1.241.672 (-5,3%).

MIT sottoscrive accordi per il trasporto merci pericolose

In tema di Trasporto di Merci Pericolose, nazionale e internazionale, il MIT ha sottoscritto alcuni Accordi Multilaterali ADR promossi in ambito internazionale da diversi Paesi. Alcuni di essi sono volti a fronteggiare le problematiche connesse con pandemia da COVID-19 nel settore dei trasporti. L’Accordo M329, prosecuzione dell’Accordo M287, già sottoscritto dall’Italia nel 2016 e scaduto il 1 agosto 2020, riguarda alcune semplificazioni per il trasporto di rifiuti, in particolare per la classificazione, l’imballaggio, la marcatura e le informazioni sul documento di trasporto. L’accordo M330, quale estensione dell’Accordo M324, già sottoscritto nel mese di aprile scorso, riguarda i certificati di formazione professionale dei conducenti ADR. Con l’Accordo M330 è stata prolungata fino al 28 febbraio 2021 la validità dei certificati di formazione professionale dei conducenti in scadenza tra l’1 marzo e l’1 febbraio 2021 (gli autisti con il certificato scaduto potranno ugualmente circolare in tutti gli stati contraenti l’ADR che hanno siglato questo accordo) nonché la validità dei certificati del Consulente Sicurezza Trasporti Merci Pericolose in scadenza tra l’1 marzo e l’1 febbraio 2021.


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