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NOVEMBRE 2020 PAG. 30 - IMAT e Università Parthenope per formare i marittimi 4.0


 

Il mancato allineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro è riconosciuto come uno dei principali gap del Paese. Il difficile dialogo tra mondo dell’impresa e della scuola si riverbera in modo negativo sulla competitività complessiva del sistema economico. Il percorso post-diploma o post-laurea si tramuta troppo spesso, per chi si affaccia sul mondo del lavoro, in una traversata nel deserto alla ricerca delle competenze richieste e non acquisite. Un discorso che riguarda, in particolare, anche il mondo dello shipping, la cui costante ed esponenziale evoluzione richiede personale costantemente aggiornato sotto il profilo tecnologico, operativo, normativo. Nel vuoto che si crea tra richieste di specializzazioni e mancanze di preparazione idonee il mondo della formazione, in collaborazione con quello accademico, può giocare un ruolo cruciale non solo per annullare le distanze ma anche più propriamente culturale. Va in questa direzione la collaborazione portata avanti da qualche anno tra Università degli studi di Napoli Parthenope e IMAT per la didattica di qualità in una regione come la Campania che rappresenta forse il principale cluster marittimo del Paese, sia sotto l’aspetto armatoriale sia della forza lavoro. Il primo Istituto universitario del Paese specializzato nelle attività del mare e il più grande centro di formazione marittimi della penisola hanno infatti recentemente concluso il primo Corso di formazione permanente e ricorrente in “Conduzione del Mezzo Navale a Livello Direttivo”, percorso sperimentale che permette il conseguimento delle competenze di livello direttivo per gli Ufficiali di coperta e di macchina, per cui l’Ateneo ha un apposito accreditamento da parte del MIT e dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Per erogare tale tipologia di corso la Parthenope ha stipulato, in particolare, una Convenzione con IMAT per la condivisione di equipment (laboratori e simulatori) e competenze didattiche funzionali, nell’ambito del più ampio accordo quadro di cooperazione che vede unite le due istituzioni con l’obiettivo di accrescere il livello complessivo dell’offerta didattica nel settore marittimo. «L’attivazione di questo corso di formazione si inserisce in un più ampio progetto formativo che ci vede attore principale sul territorio nazionale per promuovere un’istruzione di terzo livello in ambito marittimo» sottolineano il Prof. Giorgio Budillon – Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie – ed il Prof. Salvatore Gaglione. «Tale percorso formativo è quindi da considerarsi naturale prosecuzione del Corso di Laurea di I livello in “Conduzione del Mezzo Navale” in grado di assicurare al personale impiegato a bordo delle navi mercantili un processo di formazione continua e duraturo nel tempo». Il consolidamento della collaborazione conferma l’indirizzo seguito da IMAT fin dalla sua fondazione verso il miglioramento del sistema delle competenze dei marittimi italiani, attraverso l’approccio della “formazione continua”. Grazie ad un costante dialogo con le principali compagnie di navigazione e con gli istituti nautici e Istituti Tecnico Superiori, il Centro supporta attivamente la crescita degli allievi ufficiali all’interno di percorsi strutturati che possono garantire il migliore livello di professionalità nella delicata fase di avvio al lavoro. «Non si tratta solo di erogare competenze specifiche ed esperienza operativa» conferma Fabrizio Monticelli, Amministratore unico di IMAT. «In accordo con le esigenze espresse dall’industria marittima si punta a sviluppare un approccio culturale di consuetudine all’apprendimento e all’approfondimento delle relative tematiche lavorative. L’unica strada per poter rispondere in maniera efficace ai sempre più veloci cambiamenti tecnologici e normativi. L’obiettivo è quello di formare il marittimo 4.0: in possesso di tutte le conoscenze specifiche ma, allo stesso tempo, con una predisposizione e una flessibilità spiccata verso l’apprendimento dei nuovi processi operativi». Sotto questo aspetto lo specifico corso di laurea tenuto dalla Parthenope, insieme all’attivazione del nuovo percorso sperimentale, rappresentano un’occasione per l’inserimento in un mercato del lavoro molto più articolato rispetto agli aspetti più tradizionali della carriera, con prospettive di inserimento nella catena manageriale o nelle posizioni “ashore” del cluster marittimo. Una buona pratica che potrebbe costituire un modello replicabile anche in altri ambiti.

Red.Mar.

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