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SETTEMBRE 2020 PAG. 60 - NEWS ADSP


 

Nuova adesione al Genoa Blue Agreement
La compagnia crocieristica Virgin Voyages ha siglato l’accordo volontario “Genoa Blue Agreement” per ridurre l’impatto delle navi passeggeri sull’ambiente negli scali di Genova e Savona. La Virgin Voyages si unisce quindi alle compagnie Costa, Msc, Royal Caribbean, Disney Cruise Line, Majestic Cruises, ma anche Fred Olsen e la compagnia Entmv Algerie Ferries nel settore traghetti, e Rimorchiatori Riuniti del porto di Genova che nel luglio dello scorso anno hanno firmato lo stesso accordo impegnandosi a utilizzare sulle proprie navi gasolio con tenore di zolfo non superiore allo 0,10% anche nelle fasi di entrata e uscita dal porto, per 3 miglia, e non solo 2 ore dopo l’ormeggio come già previsto dalle norme.


Recovery Fund: 1 miliardo per i ports of Genoa
Il Recovery fund permette alle amministrazioni appaltanti di finanziare progetti ambiziosi e di grande respiro che richiedono necessariamente un orizzonte pluriennale, inoltre libera risorse finanziarie nazionali dal bilancio dell’AdSP che possono così essere utilizzate per progetti di immediata spesa. Nello specifico, i Ports of Genoa hanno fatto richiesta al Ministero per: 600 milioni di euro da destinare alla nuova diga foranea del porto di Genova; circa 50 milioni di euro per l’elettrificazione delle banchine del polo passeggeri dei porti di Genova e Savona; circa 400 milioni di euro per opere e progetti necessari al potenziamento dell’ultimo miglio stradale e ferroviario, della sostenibilità ambientale e della accessibilità nautica.


Sistema portuale del Tirreno settentrionale, 39 progetti per il Recovery Fund
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha candidato 39 progetti per il finanziamento del Recovery Fund europeo, istituito a seguito dell’emergenza Covid. Complessivamente sono stati chiesti contributi per un valore di 634 milioni di euro. L’elenco, elaborato dall’ente portuale in stretto contatto con Assoporti e con la Struttura Tecnica di Missione, prende le mosse dall’allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2020 denominato #Italiaveloce e si articola in sette gruppi di intervento. L’analisi per porti evidenzia come, con riferimento al solo scalo labronico, siano stati chiesti al Governo contributi a fondo perduto per un totale di 363 milioni di euro. Tra i progetti inviati alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture rientrano: la riorganizzazione della viabilità portuale di cintura (73 milioni di euro), la resecazione della Calata Orlando e dell’accosto 55 (40 mln di euro), l’intervento di riprofilamento della mantellata esterna della diga curvilinea (32 mln di euro), il secondo lotto del riprofilamento del banchinamento del canale di accesso lato Torre del Marzocco (13 mln di euro) e il nuovo punto di controllo frontaliero (13 milioni di euro). Per lo scalo piombinese sono stati chiesti i contributi per 228 milioni di euro. Rientrano tra questi il completamento degli interventi previsti per la banchina ovest della Darsena Nord (133 mln di euro) e la realizzazione della bretella di collegamento con l’Autostrada Tirrenica A12 (55 mln di euro).


Piombino, parte la ristrutturazione ex edificio Toremar
Via libera ai lavori di ristrutturazione dell’edificio ex biglietterie Toremar del porto di Piombino.   L’appalto consiste nella demolizione dell’attuale edificio, non più adeguato alle nuove normative sismiche, di contenimento energetico ed acustico e nella successiva realizzazione di una nuova struttura da destinare ad attività direzionale. Complessivamente verranno costruiti sei vani ad uso ufficio, tutti dotati di servizi igienici. Il tempo utile per ultimare l’esecuzione dell’intervento è fissato in 240 giorni naturali e consecutivi, successivi dalla data del Verbale di Consegna dei Lavori. L’appalto ha un valore di quasi 440.000 euro.


Si attenua la perdita di traffici in Campania
Lo scorso luglio è diminuito il calo dei traffici movimentato dal sistema portuale della Campania. Nel mese di riferimento sono state movimentate complessivamente 2,86 milioni di tonnellate di merci, con una diminuzione del -4,5% sul luglio dello scorso anno, di cui 1,58 milioni di tonnellate movimentate dal solo porto di Napoli (-9,6%) e 1,23 milioni di tonnellate dal porto di Salerno (+3,1%). A Napoli di registrano 571mila tonnellate di merci in container (-7,7%) per circa 53mila Teu (-14,5%), 488mila tonnellate di rotabili (-12,2%), 431mila tonnellate di rinfuse liquide (-9,6%) e 89mila tonnellate di rinfuse secche (-7,7%). Ancora particolarmente colpito il traffico dei passeggeri, con un azzeramento del traffico crocieristico e un calo dei servizi di linea del 40,3% (565mila persone). Nel porto di Salerno sono state movimentate 834mila tonnellate di rotabili (+10,5%), 372mila tonnellate di merci containerizzate (-11,7%) per circa 30mila Teu (-12,4%) e 21mila tonnellate di rinfuse solide (+52,1%). Anche a Salerno il traffico crocieristico è risultato ancora nullo, mentre quello dei passeggeri di linea è stato di 119mila unità (-15,3%). Nei primi sette mesi del 2020 il sistema portuale campano ha movimentato un totale di 18,54 milioni di tonnellate, con una flessione del -9,7% sullo stesso periodo dello scorso anno.


Porto di Bari, comincia la fase esecutiva per la movimentazione dei sedimenti
Con il bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (GURI) il 2 settembre scorso, entra nella fase esecutiva l’opera di “movimentazione dei sedimenti all’interno del bacino portuale del porto di Bari”, programmata e progettata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Si tratta di un intervento di rilevante strategicità per lo sviluppo dei traffici commerciali dello scalo barese, atteso che configurerà nuove batimetrie nella darsena di levante che così potrà ospitare anche navi di ultima generazione, di stazza e dimensioni superiori rispetto alle attuali; inoltre, verranno notevolmente facilitate le operazioni di allibo / scarico di quelle che già vi transitano. La stessa profondità operativa (-13 mt) è imposta come dato di progetto anche per il passo di accesso all’imboccatura del porto che, a causa di fenomeni di insabbiamento, denuncia allo stato quote significativamente inferiori. A garanzia della massima tutela ambientale, i volumi di escavo saranno movimentati nello stesso ambito portuale – secondo quanto delineato dall’art.2 del DM 173/2016 – pertanto, non saranno creati nuovi bacini di contenimento e tutte le operazioni verranno effettuate in ambiente subacqueo, secondo tecnologia e protocolli ulteriormente affinati in sede di progettazione esecutiva e recependo, tra l’altro, tutte le misure prescrittive dettate in sede di Conferenza di Servizi Decisoria che prevedono l’intensificazione delle analisi e dei controlli da mettere in campo, specialmente in corso d’opera. L’intervento è parte integrante del Programma Operativo Nazione Infrastrutture & Reti 2014 – 2020 finanziato dalla Unione Europea e comporta complessivamente una spesa pari a 3,5 milioni di euro.


AdSP MAM entra nel progetto PROMARES
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale è partner del Progetto PROMARES, finanziato nell’ambito del programma CBC Interreg V-A Italy Croatia e che mira ad affrontare le sfide che ostacolano lo sviluppo del trasporto merci marittimo e multimodale nell’area di programma. Obiettivo principale del progetto è migliorare il trasporto merci marittimo e multimodale transfrontaliero, coinvolgendo i portatori di interesse del settore dei trasporti e i responsabili politici che affrontano le stesse sfide transfrontaliere, tanto da un punto di vista strategico quanto operativo, attraverso una maggiore cooperazione tra di loro.
 Grazie a PROMARES, tutti i porti che generano trasporti merci multimodali e intermodali, nonché i principali nodi logistici intermodali dell’area di programma, potranno condividere buone pratiche e sviluppare metodologie comuni per applicazioni ICT da testare all’interno di azioni pilota concrete volte a migliorare sensibilmente l’efficienza e la competitività del settore dei trasporti marittimi e multimodali transfrontalieri.
 

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