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SETTEMBRE 2020 PAG. 15 - Lo shipping sostegno vitale alla ripresa post-Covid


 

 La pandemia COVID-19 ha colpito tutti noi, con impatti senza precedenti sulle nostre vite, le nostre economie e le nostre società.
I provvedimenti di contenimento dell’epidemia adottati dai Paesi hanno avuto ripercussioni pesanti su tutti i comparti dello shipping mondiale e in particolare sul settore passeggeri con il fermo, parziale o totale, delle navi. Anche il trasporto merci ha subito notevoli ripercussioni per il fermo delle produzioni non essenziali e il generalizzato calo dei traffici con inevitabili riflessi sulle operazioni marittimo-portuali.


In particolare, la gente di mare ha sofferto e soffre ancora per le misure di restrizione che hanno impedito gli avvicendamenti a bordo delle navi in tutto il mondo con conseguenze sia sulla salute dei marittimi sia sulla sicurezza della navigazione.
Del resto, in questi mesi abbiamo imparato che la capacità dei servizi di trasporto marittimo di consegnare beni vitali, comprese forniture mediche e cibo, è stata fondamentale per rispondere alla pandemia garantendo il funzionamento delle catene di approvvigionamento globali con operazioni di trasporto marittimo sicure ed efficienti.


Condivido in pieno il messaggio che l’edizione 2020 della Naples Shipping Week vuole lanciare e che si sintetizza in tre parole: resilienza, prontezza, compattezza. Parole che descrivono egregiamente lo shipping mondiale e quello italiano in particolare.
La pandemia ha dimostrato che lo shipping è la modalità di trasporto internazionale più efficiente ed economica che trasporta oltre l’80% del commercio globale e rimane il principale facilitatore del commercio globale. Per questo, lo shipping sarà al centro della ripresa economica, sia in mare che a terra.


Abbiamo anche imparato che la digitalizzazione e le nuove tecnologie sono fondamentali per consentire sia il recupero post-COVID nel mondo sia per la standardizzazione e il miglioramento dell’efficienza della navigazione. I progressi tecnologici renderanno la navigazione marittima e l’intera catena di approvvigionamento molto più efficienti per gli oltre 11 miliardi di tonnellate di merci che vengono scambiate ogni anno via mare in tutto il mondo.


Anche la cooperazione tra shipping, porti e logistica sarà fondamentale per migliorare l’efficienza e la sostenibilità della navigazione facilitando il commercio e promuovendo la ripresa economica.
Confitarma, nei lunghi e impegnativi primi sei mesi dell’anno, è stata in prima linea e presente in tutte le sedi istituzionali nazionali ed estere per far comprendere quanto sia importante il commercio marittimo per l’economia mondiale e dei singoli paesi, primo fra tutti l’Italia.
Ci siamo battuti anche per far capire che i marittimi devono essere rispettati per il lavoro che svolgono e tutelati dalla pandemia, dando loro accesso alle cure mediche e consentendo loro di poter viaggiare da e verso le loro navi senza ostacoli o discriminazioni.


Dall’inizio dell’anno, le quattro manovre finanziarie correttive hanno impegnato intensamente la Confederazione che alla fine ha potuto raccogliere i frutti di questo grande sforzo raggiungendo i primi obiettivi posti da Confitarma, e cioè, consentire al settore crocieristico nazionale di ripartire con gradualità e responsabilità, dare un sostegno tangibile al primo registro e al settore passeggeri, sbloccare ove possibile la macchina burocratica al fine di non compromettere la competitività della nostra flotta.


Da sottolineare che il Governo, vista la necessità di poter assicurare i rifornimenti indispensabili per la vita quotidiana dei cittadini, ha espressamente riconosciuto che il trasporto marittimo è un servizio essenziale per il Paese.


Sappiamo che non è finita e che dovremo monitorare attentamente l’iter di conversione del Decreto-Legge Agosto ed i relativi decreti attuativi e l’iter di conversione del Decreto c.d. “Semplificazioni”, affinché vengano inserite le prime urgenti misure di de-burocratizzazione di normative e procedure marittime ormai obsolete. 


In ogni caso, anche se nulla sarà più come prima, il trasporto marittimo è e rimarrà un collegamento globale vitale a sostegno del commercio internazionale sostenibile: qualunque altra cosa possa accadere, è certo che la circolazione di materie prime, energia e manufatti e prodotti tra i continenti non sarebbe possibile senza il trasporto marittimo. E queste sono cose dalle quali dipenderanno la ripresa e la crescita sostenibili.


Che cosa cambia con la fine dell’emergenza? Mi piace pensare che si sia rafforzato il senso di appartenenza al nostro Paese e che la ripresa socio-economica e il superamento di questa crisi potrà avvenire solo se agiremo tutti insieme per poter concretamente affrontare le sfide.
Quando si fa sistema, si trova sempre una soluzione, anche in situazioni difficili come quella che stiamo vivendo.

Mario Mattioli
Presidente Confitarma

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