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AGOSTO 2020 PAG. 12 - Fincantieri e Saipem: accordo nel settore deep sea mining






Approvati i risultati 2020 di Fincantieri, nessun ordine cancellato


Fincantieri e Saipem hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per analizzare le potenzialità dello sviluppo del mercato Deep Sea Mining (DSM), ovvero l’utilizzo sostenibile delle risorse dai fondali marini oltre i 3.000 metri di profondità. Vengono così poste le basi per una collaborazione strategica volta a definire la fattibilità sostenibile, lo sviluppo e le opportunità di business nella progettazione, ingegnerizzazione, costruzione e gestione di sistemi di DSM.
I fondali marini profondi sono ricchi di minerali, generalmente suddivisi in solfuri (zolfo), croste di cobalto e noduli polimetallici, che trovano applicazione nei prodotti della moderna economia digitale, ma sono anche alla base dell’ecosistema degli oceani. Al momento non esistono applicazioni industriali che consentono una raccolta adeguata e rispettosa della sostenibilità dell’ambiente marino di tali minerali.

Fincantieri e Saipem hanno deciso di mettere a fattor comune le rispettive competenze ed il comune valore della sostenibilità al fine di identificare soluzioni innovative agli operatori del settore. La collaborazione avrà come primo obiettivo l’elaborazione di un piano industriale che dimostri la fattibilità tecnica ed economica nell’assoluto rispetto della sostenibilità ambientale dei nuovi progetti DSM.

Stefano Cao, Amministratore Delegato di Saipem, ha commentato: “L’accordo siglato con Fincantieri unisce due eccellenze italiane nella promozione del Deep Sea Mining. Saipem possiede tecnologie innovative, competenze distintive, assets e un importante track record nel settore che metterà al servizio del progetto comune con Fincantieri nell’intento di individuare soluzioni ambientalmente compatibili per l’utilizzo sostenibile di fondali marini”.

L’Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha dichiarato: “I minerali presenti nei giacimenti sottomarini si riveleranno imprescindibili se si riuscirà a passare con successo da un’economia basata sui combustibili fossili a un’economia verde. Molte tecnologie rinnovabili, infatti, richiedono grandi quantità di metalli che possono essere reperiti in elevate concentrazioni nelle profondità marine, e questa sarà la direzione da chi sarà pronto a favorirne l’utilizzo”. Bono ha concluso: “Attività di questo genere sono estremamente complesse dal punto di vista tecnologico: l’impegno di grandi gruppi industriali come Saipem e Fincantieri favorirà dunque la preservazione dell’ambiente grazie ad un patrimonio di comprovate capacità progettuali e gestionali”.

Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A. ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 ed ha inoltre deliberato la nomina di Fabio Gallia a Direttore Generale della Società, formulandogli un augurio di buon lavoro. Il Consiglio ha quindi rivolto all’ingegner Alberto Maestrini un caloroso ringraziamento per la professionalità, l’impegno e l’abnegazione con cui ha svolto l’incarico di Direttore Generale dal 2016.

A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono ha commentato: “Abbiamo affrontato questo periodo per molti versi drammatico con il massimo della determinazione perché l’azienda, una volta trascorso, avesse la possibilità di essere più forte rispetto a prima. Questo approccio si è dimostrato vincente e ci ha permesso non solo di evitare la cancellazione di ordini, ma anche di aggiudicarci gare importanti. E così il carico di lavoro ha raggiunto un nuovo record.

Oggi, oltre ad avere la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera, possiamo vantare anche quella per le navi militari di superficie. Abbiamo affrontato l’emergenza del Coronavirus pensando di dover preservare le nostre risorse e quelle dell’indotto, patrimonio fondamentale di Fincantieri e del Paese. Ci siamo riusciti adottando una serie di misure che ha ottenuto il 91% del gradimento dei nostri dipendenti, come testimoniato dai risultati di un sondaggio svolto all’intero dell’azienda. È importante sottolineare che oggi all’interno dei nostri stabilimenti sono presenti circa 30.000 persone”.
                                                                                                                                        Red.Mar.
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