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LUGLIO 2020 pag. 42 - NEWS ADSP








Porti della Liguria Occidentale, crisi di traffico a maggio
Nonostante la graduale riapertura delle attività produttive e l’allentamento delle misure restrittive alla mobilità delle persone, nel corso dell’ultimo mese di maggio gli effetti dell’emergenza Covid-19 si sono manifestati sostanzialmente con la stessa intensità del mese di aprile. Il traffico commerciale ha chiuso a 3.996.561 tonnellate, pari al -28,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Tale dato, rispetto al precedente mese, vede modificarsi il grado di coinvolgimento delle diverse tipologie di traffico. I container registrano una perdita del 26,0%, molto più significativa rispetto al dato di aprile (-12,9%). Di converso il traffico convenzionale contiene i danni (-30,4% contro -44,0%), e altrettanto accade per le rinfuse liquide che chiudono a -26,6% rispetto a -45%. In un quadro generale sempre estremamente negativo si possono leggere dinamiche che dipendono dall’andamento globale dell’epidemia che, mentre rallenta il suo andamento in Italia, continua ancora a produrre effetti intensi a livello globale. Per quanto riguarda il settore dei passeggeri anche maggio rappresenta un mese di fermo globale delle attività, sia per il settore traghetti, che ora sta lentamente riprendendo i propri servizi, sia per le crociere che risultano ancora al palo.

Mar Ligure Occidentale, misure di sostegno dal Comitato di Gestione
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale dopo aver preso atto dell’andamento negativo dei traffici nei porti di Genova e Savona anche nel mese di maggio, generato dalla persistente insicurezza mondiale causata dal Covid-19, ha approvato all’unanimità una serie di provvedimenti a sostegno del cluster marittimo e dell’economia a carico del bilancio AdSP. Tra i provvedimenti approvati rientra il sostegno alle Compagnie portuali di Genova e Savona, che affianca quelli che prevedono la riduzione dei canoni per i terminalisti per i mesi da febbraio a giugno 2020 a partire da un calo del fatturato del 20% e la riduzione sulle tasse di ancoraggio per gli armatori.
A questi provvedimenti si aggiungono il “Marebonus” e il “Ferrobonus”, due misure previste dal Decreto Rilancio a favore dell’intermodalità. A tale proposito, il Comitato di Gestione ha preso atto positivamente dell’importante decisione della Commissione Europea che recentemente si è espressa favorevolmente sulle misure a vantaggio dell’intermodalità ferroviaria previste nel Decreto Genova e predisposte dall’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale. Il Comitato, sul compendio demaniale Hennebique, che sarà ristrutturato e gestito dall’ATI costituita dalle società Vitali e Roncello Capital, ha confermato il rilascio all’occupazione dell’area per consentire di effettuare tutti gli interventi propedeutici all’affinamento dell’idea progettuale necessaria per la redazione della progettazione definitiva. Infine è stata approvata la convenzione per l’Area Crisi Complessa Savona (L.181/89) che aggiorna quella già sottoscritta a maggio di quest’anno relativa al rifinanziamento del plafond complessivo da 20 milioni di euro destinato alla Liguria, con ulteriori 12 milioni di euro.

Nuovo porto per forestali e stazione GNL a Livorno
Il Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Tirreno settentrionale ha espresso parere favorevole, a maggioranza, sul Piano Attuativo di Dettaglio delle Aree Operative “Porto Prodotti Forestali e Cellulosa” dello scalo livornese. Il piano prevede interventi di riorganizzazione dell’assetto della viabilità di accesso e dell’infrastruttura ferroviaria e definisce il layout funzionale delle aree operative del Polo dei prodotti Forestali, che si estendono dalla Darsena Ugione sino al Molo Italia, e di una porzione dell’area energetica della centrale ENEL. Il Pad distingue quattro Zone operative. La n. 1, che comprende anche il Molo Italia, sarà dedicata ai traffici dei prodotti forestali, così come la zona n. 2, comprendente la sponda sud della Calata del Magnale e l’area del terminal ex F.lli Bartoli. La zona operativa n. 3, che comprende le darsene Calafati e Pisa, sarà dedicata alla cantieristica e alle riparazioni navali. La zona operativa n. 4, comprendente parte dell’area ex Enel, manterrà, per ora, la funzione industriale energetica, allo scopo di realizzare impianti di ricezione e distribuzione di energia elettrica per l’insieme del porto e impianti e laboratori dedicati allo sviluppo di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Nel corso della seduta del CDG è stato inoltre aggiornato il Piano Triennale delle Opere dell’AdSP previsto per il triennio 2020-2022, con l’anticipazione al 2020 della realizzazione del pennello in radice della diga nord del porto di Piombino, in adiacenza al futuro porto della Chiusa, per un importo di 2,95 milioni di euro. Il progetto definitivo è già pronto. La previsione delle opere pubbliche verrà quindi anticipata per dare avvio alle procedure di gara per l’affidamento dei lavori entro il 2020. Con riferimento al Porto di Livorno, è stato aggiunto nell’elenco delle opere 2020 un intervento di dragaggio a -13 del fondale marino del canale di accesso alla Darsena Toscana. L’obiettivo è quello di incrementare ulteriormente il volume navigabile del Canale. Il Comitato di Gestione ha infine dato disco verde alla realizzazione di una prima Stazione Mobile di Rifornimento terrestre di Gas Naturale Liquefatto. L’intervento è parte integrante del programma di sviluppo della filiera di GNL che vede nel porto di Livorno un hub importante di riferimento a livello nazionale. L’intervento prevede un investimento di oltre circa 337.000 mila euro: la stazione sarà consegnata e resa operativa nella primavera del 2021. La facility potrà rafforzare i servizi offerti all’autotrasporto dal Sistema Porto-Interporto.

Livorno, Varco Ferrovia Galvani messo in sicurezza
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza, ha messo a punto la procedura per la gestione del Varco Ferrovia Galvani, presso il terminal Lorenzini. La procedura si applica a tutte le operazioni di transito di vagoni ferroviari. Sulla base delle prescrizioni contenute nel documento, il terminalista dovrà realizzare un sistema di video sorveglianza nei pressi del varco ferroviario collegato alle postazioni della Guardia di Finanza (caserma Sgarallino e varco Galvani) e a quella degli uffici dell’AdSP. Il terminalista dovrà inoltre mettere a disposizione dell’Agenzia delle Dogane e della GDF una serie di informazioni utili alle verifiche necessarie. In particolare il terminalista dovrà inviare, almeno due ore prima della manovra, l’elenco dei vagoni e l’elenco dei contenitori in transito comunicando, tra l’altro, il loro numero identificativo. Il documento stabilisce poi la procedura operativa di gestione del cancello, dando passo dopo passo tutte le necessarie indicazioni da seguire dall’inizio al termine della manovra in modo così da rendere il varco operativo h 24.

Civitavecchia, accordo per il potenziamento penultimo miglio ferroviario
Potenziamento delle connessioni ferroviarie tra il porto e la stazione di Civitavecchia necessarie alla realizzazione nel porto della piastra logistica dell’Italia Centrale. Questo l’oggetto dell’Accordo “Sviluppo e sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria nel porto di Civitavecchia” siglato presso la sede della Regione Lazio, dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, e dal Direttore Territoriale Produzione Roma di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (Gruppo FS Italiane), Andrea Telera, con la presa d’atto della Regione Lazio.
Una serie di interventi prioritari finalizzati all’immediata riqualificazione e potenziamento della rete ferroviaria e, conseguentemente, allo sviluppo dei relativi traffici a servizio dei flussi di merci e passeggeri.
Gli interventi previsti riguardano attività di manutenzione straordinaria finalizzate all’incremento della sicurezza del raccordo ferroviario di collegamento tra la stazione e il porto e la realizzazione di una stazione passeggeri in ambito portuale. Gli oneri economici e finanziari dei suddetti interventi, che risultano stimati in circa 11 milioni di euro, saranno a carico dell’AdSP, previo ottenimento dei fondi da parte del MIT.
Come previsto dal Piano Nazionale della Portualità e della Logistica, l’accordo con RFI, individuata quale Soggetto Attuatore del Progetto, mira al miglioramento dei collegamenti ferroviari con il porto e l’integrazione dello stesso con il Sistema Logistico, con particolare riferimento ai collegamenti ferroviari di “penultimo” ed “ultimo miglio”.

Ruota panoramica sul lungomare di Cagliari
Dal 1 agosto il lungomare di Cagliari ospiterà ufficialmente la ruota panoramica. Con la firma del decreto del Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna, è stata aggiudicata la procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento, in concessione demaniale marittima, di un’area, di circa mille e cento metri quadri, compresa tra il Molo Sanità e la Calata via Roma, sulla quale verrà posizionata l’attrazione.
Sarà City Eye Srl ad installare la ruota fino al 31 maggio 2021. La società, con sede a Salerno, ha infatti ottenuto il punteggio complessivo più alto, pari a 70,34 sui 100 fissati dal bando, superando le altre due concorrenti: Emme.Ci.Esse di Taranto e la Ditta Lupetti Roberto di Pistoia.
Poco più di 30 mila euro, l’offerta a rialzo sul canone a base di gara, determinato in 29 mila e 626 euro dal Regolamento d’uso delle aree demaniali marittime ricadenti nella circoscrizione dell’AdSP, dalle disposizioni dell’Agenzia del Demanio e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e fissato nel bando pubblicato lo scorso 11 giugno. La ruota, che verrà installata nei prossimi giorni, corrisponde a pieno ai criteri stabiliti dall’AdSP: dall’età, non superiore ai 20 anni, della struttura; all’assenza di fondazioni per il suo posizionamento e al pieno rispetto delle disposizioni normative che regolano il settore.
Premiante, rispetto alle offerte tecniche delle altre società, l’altezza dell’attrazione, pari a 45 metri, che consentirà una migliore veduta della città e del porto. Le cabine, 36 in tutto, saranno facilmente accessibili ai diversamente abili, dotate di sistema di filodiffusione con audioguida multilingue e sistema di climatizzazione che permetterà la confortevole operatività sia nella stagione estiva che in quella invernale.

Riapre al traffico la Darsena di Olbia
I moli 3 e 4 dell’Isola Bianca possono ritornare ad ospitare traghetti e navi da crociera. Nel pieno rispetto dei tempi fissati dalla gara d’appalto, la ditta Appalti Generali Imag Srl ha concluso l’intervento di livellamento dei fondali e resa operativa, già da oggi, la darsena. Un intervento, quello completato, che ha previsto la movimentazione di circa 3 mila metri cubi di materiale fangoso, livellandolo, come previsto dalla normativa, nelle aree adiacenti.
Meno 9 metri, la quota di profondità media restituita allo specchio acqueo antistante alla stazione marittima, tratto del porto che, proprio per la sua conformazione e la consistente movimentazione di navi – che in un anno, nello scalo olbiese, supera le 6 mila toccate – è costantemente soggetto ad interramento. Fenomeno per contrastare il quale, è partita da tempo la complessa procedura propedeutica al dragaggio che, proprio in questi giorni, vede in corso una campagna di rilevazione geomorfologica con Scan Sonar, commissionata alla Martech Srl, sui fondali del sito di immersione dei residui di escavo. I risultati dell’indagine, una volta elaborati e analizzati, verranno utilizzati per comporre il progetto del dragaggio che porterà il bacino del golfo alle quote di meno 10 metri e meno 11 per la canaletta di accesso.

Porti della Sardegna, presentato il bilancio consuntivo
Circa 58 milioni di euro di entrate, 46 dei quali impegnati per le attività dell’Ente e 12 milioni di avanzo che, con apposita delibera, sono stati destinati a fronteggiare il calo degli introiti derivanti dalla pesante contrazione dei traffici e a supporto del cluster portuale. Sono i numeri essenziali del Bilancio consuntivo approvato nella prima seduta post lockdown dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna.
Diciannove i punti all’ordine del giorno della riunione – anticipata dalla consultazione dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare. Tra questi, appunto, l’approvazione del Rendiconto Consuntivo 2019, i cui numeri consistenti, come ha evidenziato il presidente Massimo Deiana, per quanto riguarda le entrate difficilmente saranno ripetibili nel corso del 2020, in particolare per quelle derivanti dalla riscossione dei diritti e dalle tasse portuali, dimezzate dal calo dei traffici, e dalla ipotizzata diminuzione degli introiti dei canoni demaniali dai concessionari colpiti dalla crisi. Per quanto riguarda, invece, le uscite, nel 2020, per far fronte alla situazione emergenziale, in particolare per i controlli ai passeggeri in arrivo nei porti, si renderanno necessarie ulteriori spese aggiuntive, sia per risorse umane che per attrezzature. Motivi per i quali, il Comitato di Gestione ha deliberato l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione.
Meno entrate e misure di sostegno al cluster, ma, non per questo, un rallentamento dell’attività dell’Ente che, come riportato nella Relazione annuale approvata congiuntamente al bilancio, trova nel 2019 un solido punto di partenza. A partire dalla crescita dei traffici passeggeri che, lo scorso anno, aveva portato i porti sardi in vetta alla classifica italiana, e la sostanziale tenuta del mercato crocieristico; l’attuazione delle linee guida per la redazione del Documento di pianificazione energetico ambientale che proseguirà, con la fase dei monitoraggi, nel corso del 2020; l’armonizzazione delle procedure di Security; la creazione del Portale del Lavoro Portuale; la definizione di un sistema unico di codificazione del flusso statistico; per concludere con un’intensa attività di rilascio di concessioni demaniali e di pianificazione e realizzazione di opere infrastrutturali in tutti e sette gli scali di competenza. Obiettivi, quelli riportati nel documento riepilogativo di attività, il cui raggiungimento ha consentito all’AdSP, anche quest’anno, di ottenere la massima valutazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Gioia Tauro, via libera al bilancio consuntivoCon il parere favorevole dei revisori dei conti, il Comitato portuale di Gioia Tauro ha approvato il Bilancio consuntivo relativo all’esercizio 2019. L’Ente, guidato dal commissario straordinario Andrea Agostinelli, ha chiuso positivamente la sua gestione finanziaria con un avanzo di amministrazione di oltre 120 milioni di euro.
Si tratta di somme, in parte, già vincolate alla valorizzazione infrastrutturale degli scali portuali, che ricadono nella propria circoscrizione, attraverso la realizzazione di opere ritenute strategiche, in base a quanto definito nel Piano Operativo Triennale 2020-2022 dell’Ente, per un valore di 45 milioni di euro.
Tra queste, assumono rilevanza indiscussa il bacino di carenaggio per il porto di Gioia Tauro, l’impianto anti-intrusione e anti-scavalcamento a sostegno delle attività di Security portuale, la realizzazione di una struttura polifunzionale frontaliera (Punto Ped), i lavori di ripristino degli impianti di illuminazione dei moli sottoflutti e foranei del porto di Crotone e la riorganizzazione della viabilità veicolare nel porto di Corigliano Calabro. Nello specifico, tra le pieghe del documento economico, illustrato ai membri del parlamentino portuale dal dirigente di settore Luigi Ventrici, è stata evidenziata la positività della gestione attraverso alcuni elementi oggettivi, che ne definiscono l’attenzione e la ponderatezza con cui è stato amministrato l’Ente, nel rispetto dei limiti di spesa disposti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
 A tale proposito, dalla illustrazione della rendicontazione, l’ammontare delle Entrate, accertate nel corso del 2019, ammonta ad oltre 38 milioni di euro a fronte dei circa 35 milioni di euro destinati alle Uscite. E’ stato, quindi, rilevato l’aumento del valore di cassa che è passato dagli iniziali 129 milioni di euro, relativi alla chiusura del 2018, agli oltre 141 milioni di euro di fine esercizio 2019. Si tratta di somme liquide importanti, che hanno una chiara destinazione d’uso e sono, immediatamente, disponibili per finanziare ulteriori opere infrastrutturali.

Mar Ionio, approvato il rendiconto finanziario 2019
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, preso atto del parere favorevole già espresso dai componenti dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, ha deliberato all’unanimità l’approvazione del rendiconto relativo all’esercizio finanziario 2019. Dal documento contabile approvato si rileva un indice di efficienza gestionale pari a + 21.239.546 di euro; detto indice deriva dal raffronto tra entrate correnti proprie (€ 30.585.171) e spese di funzionamento (€ 9.345.625). Il saldo evidenzia un risultato positivo in termini di autonomia finanziaria ed efficienza gestionale del porto di Taranto e dell’AdSP rispetto all’espletamento delle proprie funzioni istituzionali. Il rendiconto presenta un avanzo di amministrazione pari a € 217.053.660 euro al 31.12.2019.

Ancona. Calo contenuto delle merci, forte diminuzione traffico passeggeri
Nel primo semestre 2020, le merci movimentate nel porto di Ancona hanno registrato un calo contenuto rispetto alle previsioni. Le merci Ro/Ro, trasportate su camion, hanno registrato un calo del -18,7% da gennaio a giugno, rispetto allo stesso semestre del 2019, passando da 2.246.172 a 1.826.622 tonnellate, mentre è praticamente stabile l’andamento delle merci nei container (-0,8%), passato da 613.471 a 608.719 tonnellate.
I Teu sono passati da 82.853 a 78.056 (-5,8%) perché gli armatori stanno continuando ad ottimizzare la gestione dei container vuoti. Il numero dei tir e dei trailer è sceso da 71.082 a 61.106 (-14%). Le toccate nave complessive sono state 610 nel primo semestre 2020 rispetto alle 774 del primo semestre 2019, con una differenza negativa di 164 (-21%), dovuta in prevalenza al calo del numero dei traghetti proprio per il fermo della circolazione dei passeggeri e la conseguente riduzione delle corse da parte degli armatori. Forte, come previsto, è stata la diminuzione del traffico passeggeri, pari a -71,8%, per il blocco totale della mobilità delle persone da marzo a giugno.
I passeggeri complessivi sono stati 97.189 nel primo semestre 2020 rispetto ai 344.476 del primo semestre 2019. Le crociere hanno subìto il fermo totale a livello mondiale ed è veramente arduo che la stagione possa riprendere nel 2020.
Nel primo semestre di quest’anno, i crocieristi nel porto di Ancona sono stati 1.364, per due uniche toccate effettuate nei mesi di gennaio e febbraio, rispetto ai 27.077 dei primi sei mesi del 2019 (-95%).

Bilancio consuntivo approvato per l’AdSP del Mar Adriatico centrale
Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha approvato all’unanimità, con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, il bilancio consuntivo 2019 su cui aveva già espresso parere positivo l’Organismo di partenariato della risorsa mare il 26 giugno.
Dal documento, che rendiconta l’amministrazione dei sei porti di competenza dell’Adsp, Ancona-Falconara Marittima, Pesaro, San Benedetto del Tronto, Pescara, Ortona, emerge un avanzo di gestione di 5,96 milioni di euro. L’Autorità di sistema portuale ha provveduto inoltre, in via prudenziale, ad accantonare risorse per 4,5 milioni di euro per affrontare le minori entrate previste per il 2020 dovute alla contrazione dei traffici per le conseguenze dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Alle entrate del bilancio dell’Adsp hanno contribuito le tasse portuali e di ancoraggio, i canoni demaniali e le autorizzazioni per le operazioni portuali, il traffico passeggeri e automezzi, i progetti europei e i trasferimenti dallo Stato.

Ravenna, via libera al bilancio consuntivo
E’ stato approvato dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale il Bilancio Consuntivo 2019. Le Entrate sono state pari a 44 milioni di euro a fronte dei 28 milioni del 2018, mentre le Spese Correnti si attestano a 6,7 milioni in leggero incremento rispetto al 2018 dovuto ai nuovi inserimenti di personale. Le Spese in Conto Capitale per investimenti ammontano a 55 milioni di euro, raddoppiando i livelli degli investimenti del 2018 e 2017.  Le previsioni del 2020 vedranno, grazie all’avvio del Progetto HUB un ulteriore balzo delle spese previste per investimenti in infrastrutture portuali che si attesteranno a circa 65 milioni. Molto positiva anche la Gestione di Cassa che continua ad evidenziare una buona  disponibilità finanziaria dell’Ente. L’avanzo di amministrazione disponibile ha raggiunto, a fine 2019,l’ammontare di 18 milioni di euro. Tale disponibilità consentirà gli eventuali interventi a sostegno delle imprese portuali qualora previsti dal Decreto Legge n.34 in corso di conversione. Fondamentali i progressi fatti nel corso del 2019 dal Progetto “Hub Portuale di Ravenna”, per il quale, avviata la procedura di acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione delle opere, si è potuto procedere con il bando di gara per l’appalto del Progetto recentemente assegnato al  General Contractor Consorzio Stabile Grandi Lavori Scrl.

AdSP MAM e Comune di Bari, progetti per la riconnessione porto-città
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e il Comune di Bari hanno candidato alla misura di finanziamento al PAC (Piano di Azione e Coesione), complementare al PON “Infrastrutture e Reti” 2014 – 2020 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, una serie di progetti per la digitalizzazione della logistica, per il recupero del Lungomare Imperatore Augusto, nel tratto di connessione tra la città vecchia e il porto, e per il miglioramento della sostenibilità ambientale della zona.  La manifestazione di interesse formalizzata è il frutto di un lungo e complesso iter di studio e di ricerca, che ha visto la costituzione di gruppi interni di lavoro coordinati dai Dipartimenti Tecnici dei due Enti, i quali hanno elaborato tre proposte progettuali, con l’obiettivo di potenziare il rapporto porto-città, migliorare la sostenibilità ambientale in ambito portuale e sviluppare maggiormente l’asset tecnologico dell’Autorità portuale, uniformando i servizi offerti in tutti i porti del sistema. Il PAC si articola in 6 assi strategici: digitalizzazione della logistica, programma recupero waterfront, accessibilità turistica, green ports, progetti infrastrutturali ferroviari e portuali, capacità istituzionale e supporto per l’attuazione.
Di questi, quattro sono stati oggetto di studio e approfondimento così da tarare la proposta di partenariato in maniera più specifica.

In positivo il bilancio dell’AdSP MAM
L’Organismo di Partenariato della Risorsa del Mare e il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale hanno approvato all’unanimità il conto consuntivo 2019 dell’Ente portuale che si chiude con un avanzo di parte corrente che supera i 2,5 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente, si registra un incremento di entrate di oltre 1 milione di euro, a dimostrazione che gli sforzi compiuti dall’Ente per rendere i porti del sistema più competitivi e in grado di attrarre nuovi traffici hanno prodotto gli esiti attesi.
Un risultato positivo reso ancor più significativo se si considera che nell’anno 2019, come del resto nei due anni precedenti, non sono stati adottati provvedimenti di incremento delle tariffe. Il bilancio dà inoltre conto dei costi connessi all’incremento e miglioramento dell’attività di security e di viabilità, in conseguenza dell’aumento dei traffici in tutti i porti e della estensione anche ai porti di Brindisi e Manfredonia degli standard di security già adottati nei porti di Bari, Monopoli e Barletta.
L’avanzo di amministrazione per l’anno 2019 ammonta ad oltre 48 milioni di euro, dei quali 33 milioni sono destinati alla realizzazione delle opere previste dal Programma Triennale delle Opere, approvato in occasione del Bilancio di previsione 2020.

Trieste, accordo di programma per la Ferriera di Servola
E’ stato firmato l’accordo di programma per l’attuazione del progetto di riconversione industriale del complesso siderurgico della Ferriera di Servola, nel quale lo scorso aprile è stato avviato lo smantellamento dell’area a caldo. L’intesa mira a rilanciare il comprensorio industriale dove sorgeva l’altoforno, spento nei mesi scorsi dopo 123 anni di attività. Obiettivo è quello di far nascere al suo posto un polo logistico a servizio del porto di Trieste e dell’economia del territorio. Il nuovo assetto dei terreni sarà formato dal consolidamento dell’investimento del gruppo Arvedi nel laminatoio a freddo per la parte industriale e dallo smantellamento e riconversione dell’area a caldo in un terminal portuale e ferroviario, collegato allo sviluppo della nuova Piattaforma Logistica, guidata dal gruppo Icop-PLT. Si tratta in sostanza di due aree equivalenti: quella privata, gestita attualmente da Arvedi, viene demanializzata e assegnata all’authority giuliana, con successiva concessione dei terreni a Icop-PLT, mentre quella attualmente pubblica viene ceduta ad Arvedi. In un’ottica di sviluppo portuale va rilevato che sull’ex area a caldo si svilupperà il raccordo ferroviario della stazione di Servola, che potrà accogliere treni completi da 750 metri, nonché uno snodo autostradale diretto sulla Grande viabilità, ponendo le basi per il successivo avvio dei lavori del Molo VIII, previsto dal Piano Regolatore Portuale approvato nel 2016.
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