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GIUGNO 2020 PAG. 40 - NEWS OBOR







Diplomazia delle mascherine, gemellaggio Vicenza - Guiyang
Vicenza gemellata con la città cinese di Guiyang, capoluogo della provincia sud-occidentale del Guizhou. Le rispettive autorità municipali hanno avviato le procedure per instaurare un nuovo rapporto per promuovere la cooperazione bilaterale in vari settori. Lo scorso marzo, Vicenza ha ricevuto da Guiyang una serie di spedizioni di materiale sanitario, volte a contribuire al contenimento dell’epidemia di COVID-19, che includevano 40.000 mascherine chirurgiche, 5.000 paia di guanti medici e 1.000 paia di occhiali protettivi. Il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, ha espresso la propria gratitudine a Guiyang con una lettera inviata ad aprile, in cui suggeriva di avviare le procedure necessarie al gemellaggio tra le due città. Guiyang e Vicenza hanno avviato i primi scambi istituzionali nel 2018, con una serie di visite di cortesia, firmando anche un protocollo di cooperazione. Nel maggio dello scorso anno è stato istituito un gruppo di lavoro congiunto in merito agli scambi tra le due città. Le parti prevedono di rafforzare la cooperazione in vari settori quali l’istruzione, la cultura, il turismo e l’industria manifatturiera.

Aumenta il peso delle ZES nella BRI
La municipalità di Tianjin ha ottenuto dal governo di Pechino l’autorizzazione per l’istituzione di tre zone economiche speciali esenti da dazi nella Binhai New Area della città. Tianjin Export Processing Zone, Dongjiang Free Trade Port Zone e Tianjin Bonded Logistics Park saranno gestite da funzionari delle Dogane e portano la superficie delle aree di questo genere a Tiajin a 13,41 chilometri quadrati. Nelle intenzioni dei vertici cinesi le nuove ZES contribuiranno allo sviluppo del commercio estero, all’attrazione di investimenti stranieri e alla promozione della trasformazione e dell’ammodernamento dell’industria. Lo scorso anno, il totale delle importazioni e delle esportazioni in queste aree della Cina ha raggiunto i 407 miliardi di dollari, in aumento dell’11,9%, contribuendo al 30% alla crescita del commercio estero del Paese. Crescono, intanto, gli investimenti di aziende cinesi di stanza nella ZES per antonomasia, Shenzhen, all’estero. Nei primi cinque mesi dell’anno 4,02 miliardi di dollari con una crescita del 61,78%.  Le imprese di Shenzhen hanno investito in 168 compagnie di 28 diversi Paesi e regioni del mondo, attive nei settori del commercio all’ingrosso e al dettaglio, della produzione manifatturiera, dei servizi di leasing e in altri comparti. Tra gennaio e maggio, le aziende con sede in città hanno incrementato gli investimenti lungo la BRI, investendo in altre 38 imprese e istituti di 13 Paesi e regioni aderenti all’iniziativa. Alla fine dello scorso anno, le compagnie di stanza a Shenzhen avevano costituito 7.038 imprese e istituti vari in 141 Paesi e regioni del mondo, impiegando oltre 100.000 dipendenti all’estero.

Servizi ferroviari Cina – Europa, continua la crescita
Il servizio ferroviario di trasporto merci tra la Cina e l’Europa conferma il suo stato di salute nonostante l’impatto economico della pandemia da COVID-19. Tra gli hub più vivaci Xianmen, nella parte orientale del paese, che ha sviluppato una linea diretta con Amburgo per il trasporto di tecnologia di consumo (pannelli Lcd). I dati diffusi dalle dogane di Haicang a Xiamen dimostrano che, tra il 1 gennaio e il 29 maggio, un totale di 112 treni merci sono partiti dalla città cinese per varie destinazioni in Europa, in aumento dell’84% su base annua, trasportando 10.206 TEU di prodotti, in crescita del 119% annuo, per un valore di circa 396 milioni di dollari, pari al 120% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. A livello nazionale secondo China State Railway Group Co. Lt il servizio ferroviario di trasporto merci tra Cina ed Europa ha raggiunto un nuovo massimo a maggio con 1.033 viaggi effettuati, in aumento del 43% su base annua, conseguendo un record di 93.000 TEU di merci. Un trend positivo che si riflette nell’apertura di nuove tratte intercontinentali. È il caso, ad esempio, della provincia dello Shandong che ha annunciato l’inaugurazione di due nuove linee entro la fine di quest’anno, con l’obiettivo di aumentare da 800 a 1.200 il totale dei treni “Qilu”. La provincia, d’altronde, ha ripreso i servizi verso l’Europa già dalla metà di febbraio. Ad oggi oltre 500 treni merci sono partiti dall’area, con una crescita del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le autorità provinciali attualmente gestiscono 33 linee ferroviarie internazionali per il trasporto merci, che collegano le città dello Shandong con più di 40 aree urbane in Europa e in Asia centrale. Partecipa alla partita anche la provincia nord-occidentale del Gansu che ha inaugurato una nuova linea con l’Uzbekistan, prima linea merci integrata ferrovia-autostrada-ferrovia inaugurata dalla Cina lungo la rotta commerciale per l’Europa. Le merci saranno trasportate in treno a Kashgar, nella Regione autonoma dello Xinjiang Uygur, nel nord-ovest della Cina, e da lì caricati su diversi camion diretti in autostrada fino a Osh, in Kirghizistan, da dove infine raggiungeranno la capitale uzbeka Tashkent su rotaie. L’intero percorso è lungo circa 4.380 chilometri e il viaggio dura da sette a dieci giorni, permettendo di risparmiare fino a circa cinque giorni rispetto ad altre tratte.
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