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MAGGIO 2020 PAG. 28 - Trasporti e turismo meritano più attenzione






Il DG Marcello Di Caterina: “Per Alis, sul rilancio del trasporto e del turismo, gli sforzi del Governo non bastano”

 
Da qualche settimana ormai siamo nel vivo della cosiddetta Fase 2, la ripartenza, dopo un lockdown durato quasi tre mesi, scandito da divieti e restrizioni che hanno profondamente cambiato le abitudini e le vite di tutti noi. Eppure, c’è anche chi durante questa emergenza pandemica non si è mai fermato, garantendo l’approvvigionamento di medicinali e beni alimentari e consentendo alle famiglie italiane di poter restare a casa. “Come abbiamo evidenziato più volte – ha affermato il Direttore Generale di ALIS Marcello Di Caterina – sono proprio autisti, marittimi, ferrovieri ed operatori logistici, dopo i medici ed il personale sanitario, i veri eroi di questa crisi che, con grande senso di responsabilità e appartenenza al nostro Paese, hanno permesso all’Italia di non fermarsi, continuando a garantire l’approvvigionamento di merci e beni di prima necessità. Fin dall’inizio della crisi pandemica ALIS si è fatta portavoce delle istanze del popolo del trasporto, non solo intensificando il dialogo con le Istituzioni nazionali e regionali ma anche attraverso l’invio di documenti contenenti misure concrete volte a contenere l’emergenza, che hanno avuto anche un ampio riscontro sui media nazionali. In particolare, nel nostro continuo confronto con il Governo, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed il Ministero dell’Economia e Finanze, abbiamo posto l’attenzione sulle seguenti richieste: a) un credito di imposta per la filiera del trasporto e della logistica pari al 40% dei costi operativi che sono stati e saranno sostenuti dalle aziende di questo settore nel 2020; b) una moratoria bancaria per le grandi imprese per sopperire al fabbisogno di liquidità e poter riorganizzare i processi e pianificare la ripresa; c) misure di sostegno all’industria dell’Automotive per favorire il rinnovo del parco auto con vetture meno inquinanti; d) decrontribuzione e detassazione delle somme erogate dai datori di lavoro che mantengono i livelli occupazionali e delle somme eventualmente erogate a titolo di integrazione degli assegni di cassa integrazione. “Dobbiamo constatare, con rammarico – ha continuato Di Caterina – che le nostre proposte per il momento non sono state valutate come prioritarie e il tanto atteso “Decreto Rilancio” non dà la giusta attenzione verso un comparto essenziale com’è quello del trasporto e della logistica. Le misure del DL Rilancio si sono rivelate purtroppo insufficienti e inadeguate a far fronte alle numerose difficoltà operative e burocratiche che stanno vivendo le imprese del nostro settore”. Mentre in Europa si assiste ad un’operazione di consolidamento delle grandi imprese, favorendo così la nascita di campioni nazionali, in Italia, al contrario, il mancato supporto alle aziende comporta il loro indebolimento rispetto a quelle internazionali, specialmente per l’autotrasporto. Questo rischia di provocare una situazione di concorrenza sleale a livello comunitario tra le aziende di trasporto e logistica italiane e quelle estere, causando una ulteriore perdita di competitività del nostro Paese.

“Purtroppo, dobbiamo constatare, come il nostro Governo, invece, di sostenere le aziende del trasporto e della logistica, favorisce a livello nazionale una concorrenza sleale prorogando inspiegabilmente una convenzione sulla continuità territoriale di 72 milioni di euro nei confronti di un unico operatore, in base all’art. 205 del Decreto Rilancio. Una Convenzione che scadrà il 18 luglio 2020, una data che avrebbe concesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutto il tempo utile per poter preparare una gara pubblica. Proprio in merito a tale questione ALIS ha sempre fatto sentire la propria voce, suggerendo l’inutilità di tali contributi in considerazione della quota di mercato minoritaria pari al 25% che l’operatore sussidiato trasporta, rispetto alla quota delle merci trasportate dal cluster ALIS da e verso la Sardegna pari a ben oltre il 70%, senza ricevere un euro di contributi. Risorse, queste, che pertanto potevano essere molto ridotte, oppure, utilizzate promuovendo un sistema di libera concorrenza, come avviene nel modello spagnolo in base al quale lo Stato distribuisce l’ammontare previsto e stanziato direttamente agli autotrasportatori ed ai cittadini. Ribadiamo e sosteniamo, pertanto, che i soldi debbano essere dati direttamente agli autotrasportatori e ai cittadini, ovvero i beneficiari del servizio. Ma, la cosa che desta maggiore stupore, è il motivo per il quale il Governo non ha ricevuto il pagamento di due rate scadute da 115 milioni di euro e, qualora avesse ritenuto indispensabile e necessaria la proroga della convenzione, ci domandiamo perché non abbia optato per una compensazione”.

ALIS ha focalizzato la propria attenzione anche sul tema della mobilità sostenibile e del trasporto passeggeri, vista la forte interconnessione e soprattutto del ruolo fondamentale che svolge il sistema dei trasporti al fine di favorire il turismo a beneficio delle Isole. ALIS ha avuto incontri anche con AICA – Associazione Italiana Confindustria Alberghi, al fine di trovare in un percorso condiviso tutte le possibili soluzioni da poter proporre al Governo per far ripartire il prima possibile l’intero settore.

“Bisogna agire per salvare il salvabile di una stagione estiva ormai gravemente compromessa. Il turismo infatti rappresenta una quota importante del PIL italiano, circa il 14%, soprattutto per le Isole come Sicilia e Sardegna, in cui la quota aumenta in maniera esponenziale. Mentre alcuni Paesi che si affacciano sulla sponda del Mediterraneo hanno già annunciato la ripresa del turismo, ad esempio la Spagna verso le Isole Baleari e la Grecia verso le Isole maggiori, come Creta, l’Italia si trova a scontare un certo ritardo nella programmazione della ripartenza del settore turistico che deve invece tornare ad essere competitivo ed attrattivo per poter fronteggiare l’inevitabile crisi di domanda generata dalla pandemia nonché le ulteriori conseguenze penalizzanti prodotte ad esempio dalle necessarie regole di distanziamento sociale, che non permetteranno in molte località il consueto turismo di massa”.

“Vorrei cogliere l’occasione ancora una volta – conclude il DG Di Caterina – per ringraziare vivamente tutti gli associati di ALIS, ovvero 172.000 lavoratori, uomini e donne, che con grande senso di responsabilità e appartenenza al nostro Paese hanno lavorato con coraggio e determinazione a fronte di numerose difficoltà operative e burocratiche determinate dalla pandemia, e mentre si dibatteva circa cosa fosse giusto fare, il popolo del trasporto non si è mai fermato, il mio grazie dunque va ancora una volta a loro che, dopo i medici e il personale sanitario, sono stati i veri eroi di questa crisi”.
                                                                                                                                     Antonio Errigo
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