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APRILE 2020 PAG. 62 - Confindustria Nautica: fattivi gli interventi sulle Regioni






Dopo le prime risposte positive arrivate da Liguria, Toscana Marche e Lazio, anche l’Emilia-Romagna ha interpretato le norme governative sulle attività di manutenzione di unità da diporto - che Confindustria Nautica era riuscita a far confermare fra le attività consentite anche dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020 - statuendo che possono ritenervisi incluse quelle di consegna delle unità già prodotte.

Nello specifico, nell’ordinanza, si legge che “sono consentite, nell’ambito delle attività di cantieristica navale, l’attività di “consegna di magazzino” nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio o le attività connesse comunque finalizzate alla consegna, previa comunicazione al Prefetto”.

Confindustria Nautica ha avviato presso tutti i presidenti di Regione un’attività di intervento, inviando loro la sintesi dello studio già presentato a Palazzo Chigi e portato all’attenzione del Governo, della Task Force, del Comitato tecnico-scientifico.
Il dossier, realizzato dopo le tre rilevazioni dello stato dei diversi comparti del settore, illustra le tipologie delle aziende, il numero medio dei dipendenti, i profili di rischio per il personale, le misure di tutela adottate, i flussi di cassa delle imprese, l’andamento del ciclo produttivo, l’impatto economico e occupazionale del protrarsi per singola settimana delle misure di chiusura, sia sul 2020, sia sul 2021. E’ stato allegato un piano per la riapertura sotto controllo sanitario, con annessi i protocolli da adottare con i sindacati o le rappresentanze aziendali.

Le risposte del MIT
Sono pervenuti i chiarimenti da parte del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, richiesti da Confindustria Nautica, inerenti ad alcuni aspetti della gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nell’ambito del settore della nautica da diporto.

Per quanto riguarda la validità delle certificazioni di sicurezza delle unità da diporto, la Direzione del trasporto marittimo conferma che, come disposto dall’art. 103, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, “i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020. Rientrano, pertanto, in tale previsione anche i certificati di sicurezza delle unità da diporto, i certificati di idoneità al noleggio e i certificati di stazza».

Per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, devono avvenire, al momento, esclusivamente nel rispetto delle misure di contenimento del contagio dettate dall’art. 1 del D.P.C.M. 10 aprile 2020, la cui applicazione è competenza delle Autorità di Pubblica Sicurezza e delle Forze di Polizia. Confindustria nautica ritiene quindi che possano essere inoltrate a dette Autorità le richieste per la verifica della sicurezza dell’unità, anche a tutela dei terzi e di profili assicurativi, in tutti i casi in cui i contratti di ormeggio non prevedano la custodia da parte dell’approdo.

Ordinanza Campania, parziale apertura
Regione Campania si allinea parzialmente alla richiesta di apertura delle attività della filiera nautica rispetto a quanto deciso da Toscana, Liguria, Marche, Emilia R. e Lazio.

Con l’ordinanza n.39 si stabilisce che, con “decorrenza dal 27 aprile 2020 e fino al 3 maggio 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti, a parziale modifica delle disposizioni di cui all’Ordinanza n.32 del 12 aprile 2020, su tutto il territorio regionale sono consentite:
a) previa comunicazione al Prefetto competente, ai sensi dell’art.2, comma 12 DPCM 10 aprile 2020, le attività conservative e di manutenzione, di pulizia e sanificazione nei locali ed aree adibiti allo svolgimento di attività commerciali e produttive, ancorché sospese per effetto della vigente disciplina statale e/o regionale, ivi comprese le attività alberghiere e ricettive in genere nonché quelle balnearie quelle relative alla manutenzione, conservazione e lavorazione delle pelli”.

E’ da ritenere che siano ricomprese in tale parziale apertura anche le attività della cantieristica nautica, in accoglimento di alcune delle richieste avanzate da Confindustria Nautica ai presidenti di tutte le Regioni. Poiché, a differenza di altre ordinanze, non si nominano il completamento ai fini della consegna delle unità da diporto, incluse le movimentazioni e le navigazioni tecniche necessarie, Confindustria Nautica ha chiesto alla Regione delucidazioni in merito.
                                                                                                                                       Riccardo Russo

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