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APRILE 2020 PAG. 48 - NEWS OBOR p.1






Ravenna Port Hub, nominata la commissione che valuterà le offerte

Via libera da parte dell’AdSP del Mar Adriatico Centro Settentrionale alla Delibera di nomina della Commissione incaricata di esaminare e valutare le due offerte pervenute relative alla realizzazione degli interventi previsti nel Progetto “Ravenna Port Hub”.
Difficile fare una previsione dei tempi delle future fasi della gara del Progetto HUB, anche in ragione dell’eccezionalità del momento che tutto il Paese sta vivendo e che impone di svolgere ogni attività di questo tipo in modalità “remota”. L’obiettivo resta quello di rispettare il più possibile il cronoprogramma originario e dunque stimare che, dal momento in cui la Commissione inizierà la propria attività, si possa, in un paio di mesi arrivare alla graduatoria che determinerà quale sia l’offerta economicamente più vantaggiosa. Una volta individuata la Società che si aggiudicherà il contratto per la realizzazione dei lavori dell’HUB tra i due concorrenti (Consorzio Stabile SIS Scpa e Consorzio Stabile Grandi Lavori Scrl), si potrà procedere alla progettazione esecutiva e, terminata questa, saranno avviati i cantieri e potranno partire i lavori. Le opere del Progetto “HUB PORTUALE DI RAVENNA”, del valore complessivo di 235 milioni di Euro, vale la pena ricordarlo, consistono in una prima fase, nell’approfondimento dei fondali a -12,5 mt, nell’adeguamento (per oltre 6,5 km) e nel potenziamento delle banchine esistenti. E’ inoltre prevista la realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 mt, e la realizzazione di aree destinate alla logistica in ambito portuale, per circa 200 ettari, aree direttamente collegate alle banchine, ai nuovi scali ferroviari merci e al sistema autostradale, che rappresenteranno un unicum nel panorama della portualità nazionale.

Ravenna rafforza la connessione in fibra ottica

L’AdSP del Mare Adriatico Centro Settentrionale ha siglato una convenzione con Lepida, società in house della Regione Emilia-Romagna, per completare la connessione in fibra ottica (banda ultra larga) nel porto di Ravenna. Nel 2015 la stessa Lepida aveva realizzato sul lato sinistro del Canale Candiano la rete di accesso alla banda ultra larga fra la zona industriale Bassette e il Terminal Crociere di Porto Corsini, dove, grazie a questa rete, è attivo tra l’altro un servizio wi-fi libero e gratuito a favore principalmente dei crocieristi. Il nuovo accordo prevede il completamento del progetto di connessione con fibra ottica di tutto l’ambito portuale tramite la posa di ulteriori 29 chilometri di cavi che formeranno un anello intorno all’area portuale compreso l’attraversamento subacqueo tra Marina di Ravenna e Porto Corsini.

Gioia Tauro, avanzano le misure per il rilancio infrastrutturale

L’Autorità portuale di Gioia Tauro ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di caratterizzazione dei sedimi portuali, prima di procedere al successivo affidamento dei lavori di completamento del dragaggio dell’intero canale. Dai risultati della relativa analisi batimetrica, propedeutica all’adozione del complessivo programma dei lavori, è stato constatato che le dune vengono create principalmente dall’azione dinamica delle eliche delle navi, durante le manovre di partenza ed attracco alle banchine portuali, che spostano masse di sabbia da un punto all’altro del bacino. Come da cronoprogramma, ogni due mesi si procede ad uno specifico intervento, organizzato in base a diverse tipologie di esigenze. Annualmente, il progetto prevede due spianamenti con draga auto-caricante ed auto-refluente ed altri quattro con diversa strumentazione. Tra le altre misure prevista anche la realizzazione di una banchina lungo l’arenile a ponente del porto, lato nord, con profondità di fondali pari a 17 metri. L’obiettivo è quello di completare il banchinamento del canale al fine di migliorare l’accessibilità lungo le sue banchine poste al lato nord dello scalo. Per un valore complessivo dell’opera di 16,5 milioni di euro, l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha appena pubblicato il relativo bando di gara per l’aggiudicazione della direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza nella fase di esecuzione del cantiere. In un’ottica di sviluppo delle politiche di sostenibilità, con l’obiettivo di ridurre i consumi di energia elettrica nel porto di Corigliano Calabro, l’Ente comunica che ha inserito nel proprio Piano operativo triennale 2020 – 2022 la manutenzione dell’impianto di illuminazione e torri faro, per adeguare lo scalo alle nuove esigenze commerciali. Dopo l’approvazione del relativo progetto esecutivo e direzione del cantiere, è stata appena pubblicata la procedura di affidamento dei lavori per i quali è stato previsto un impegno di spesa complessivo di 491 mila euro. Il progetto prevede la sostituzione di tutti gli apparecchi con nuove tipologie di illuminazione, basate su tecnologia led. Gli interventi interesseranno tutta l’area portuale, con particolare attenzione all’illuminazione posta lungo la banchina pescherecci e nei piazzali operativi.

Flessione dei traffici nel porto di Taranto

Nel primo trimestre di quest’anno il porto di Taranto ha movimentato 4,31 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -7,3% sullo stesso periodo dello scorso anno, di cui 2,37 milioni di tonnellate di carichi allo sbarco (-6,1%) e 1,94 milioni di tonnellate all’imbarco (-8,7%). Il volume di traffico delle rinfuse solide ha registrato un incremento del +26,7% arrivando a 2,61 milioni di tonnellate, mentre quello delle rinfuse liquide è diminuito del -28,2% a 777mila tonnellate. Nel settore delle merci convenzionali sono state movimentate 919mila tonnellate (-38,9%). Nel solo mese di marzo di quest’anno il traffico totale è stato di 1,68 milioni di tonnellate, con una flessione del -0,7% sul marzo 2019, di cui 953mila tonnellate di merci allo sbarco (+23,7%) e 723mila tonnellate all’imbarco (-21,3%). Complessivamente le rinfuse solide sono ammontate a 1,09 milioni di tonnellate (+55,5%) e le rinfuse liquide a 284mila tonnellate (-22,7%). Le merci convenzionali sono state pari a 300mila tonnellate (-51,6%).

Manfredonia, convenzione per  la caratterizzazione dei fondali

L’AdSP del Mar Adriatico Meridionale ha firmato una convenzione attuativa con Sogesid SpA, società “in house” dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, per le attività di caratterizzazione ambientale nel porto commerciale di Manfredonia. Si tratta di un’azione prodromica finalizzata alla conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche del materiale stratificato sul fondale del porto, prima di procedere alle successive attività di dragaggio che garantiranno allo scalo sipontino il massimo grado di sicurezza alla navigazione e nuove possibili opportunità di sviluppo. L’accordo tra le parti prevede per la durata di un anno il supporto della Società in una serie di attività tecniche: la progettazione del programma di caratterizzazione, la bonifica degli ordigni bellici e tutti gli adempimenti necessari alla realizzazione della gara d’appalto che dovrà assegnare i lavori di caratterizzazione, ma anche per il corretto svolgimento delle attività. I risultati saranno poi esaminati e interpretati, anche per individuare la migliore soluzione tecnica alla gestione dei sedimenti da dragare. L’obiettivo principale è quello di disporre di fondali adeguati per consentire di proporre lo scalo anche quale destinazione crocieristica.

Trieste lancia il suo sistema integrato intermodale verso l’Austria

Trieste ha avviato un nuovo complesso di servizi intermodali che collegano lo scalo ai principali hub austriaci. Il sistema integrato comprende: un servizio a treno completo, che da Trieste triangola Vienna e Linz con 2 circolazioni a settimana; uno diretto tra Trieste e Vienna che risponde in primis alle esigenze del mercato austriaco della compagnia MSC, con una circolazione a settimana; uno diretto che collega Trieste e Salisburgo, fino a 2 circolazioni settimanali; un sistema di collegamento ad hoc a carro singolo che funge da back up per domanda di volumi aggiuntivi, collegando Wolfurt, Salisburgo, Linz e Vienna. Un ulteriore soluzione logistica adottata è stata la messa a sistema dei volumi marittimi gestiti con un collegamento ferroviario già operativo sulla Repubblica Ceca da DFDS, (gruppo logistico e armatoriale danese attivo nel porto di Trieste), con volumi industriali operati nelle aree portuali che, a causa della chiusura dei confini, non hanno potuto utilizzare il trasporto via gomma. Grazie quindi all’attivazione di una tradotta ferroviaria dedicata all’interno del porto, nata dalla collaborazione tra Adriafer e Alpe Adria, è stato possibile inoltrare tali unità intermodali caricate con i volumi industriali verso la Repubblica Ceca, unitamente ai volumi di semirimorchi e casse mobili provenienti dalle navi Ro-Ro gestita da DFDS.
Va rilevato inoltre che il lockdown, e gli effetti futuri che ne deriveranno, potranno generare sempre di più la necessità di spazi di stoccaggio e di attività logistiche negli hub terrestri di prossimità dei porti. Ed è proprio in tale contesto, che sono state fatte delle proposte a vari soggetti interessati, per soluzioni di collegamento multimodali di breve distanza e di stoccaggio negli interporti di Trieste, Cervignano e dell’area logistica di FREEeste, grazie anche ai vantaggi offerti dal Punto Franco per l’area triestina.

RFI riattiva la linea ferroviaria Transalpina

Nuovo potenziamento del sistema ferroviario al servizio del porto di Trieste. RFI ha restituito all’esercizio delle imprese ferroviarie, la Transalpina nella tratta di collegamento da Villa Opicina a Trieste Campo Marzio e viceversa, lungo un percorso di 14 km, con inoltro dei treni via Rozzol, e una pendenza massima del 25 per mille. La vecchia linea asburgica torna operativa, e costituisce un polmone alternativo per il porto di Trieste, che tanto ha investito sullo sviluppo ed efficientamento delle infrastrutture esistenti. Ad Adriafer, il compito di svolgere il servizio di trazione dei treni merci sulla tratta. La controllata al 100% dell’Authority giuliana ha infatti ottenuto da RFI l’autorizzazione al trasporto di convogli cargo, per container da 40 piedi High Cube (HC) lungo il percorso, con l’ammissione in servizio di due locomotori: Siemens E191 elettrico e Vossloh D 100 diesel. La tratta di Transalpina ripristinata, pur in presenza di qualche limitazione di esercizio, sarà anche un alternativa all’inoltro dei treni merci per Trieste, che oggi privilegiano la linea costiera. Si costituisce così un importante collegamento diretto tra Opicina e la stazione di Campo Marzio, che evita di impegnare la Trieste-Venezia fino a Bivio d’Aurisina.

Alto Adriatico, parte il programma Clean Berth

E’ stato avviato Clean berth “Cooperazione istituzionale transfrontaliera per la sostenibilità ambientale ed efficienza energetica dei porti”. Si tratta di un progetto cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia, con un budget di 880.000 euro, di cui 219.400 a favore del porto di Trieste, e una durata di 24 mesi. Clean berth sarà guidato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, e avrà come partner la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, l’Università del Litorale e Luka Koper. Obiettivo primario sarà quello di migliorare la performance ambientale di tutti i porti dell’area di programma (Trieste, Monfalcone, Porto Nogaro, Venezia, Chioggia e Capodistria). Sulla base dell’analisi della situazione attuale e utilizzando come benchmark le migliori pratiche europee e internazionali nel settore, i partner di progetto elaboreranno dei piani d’azione per il rafforzamento della sostenibilità ambientale ed efficienza energetica dei porti di propria competenza. Ai piani faranno seguito delle concrete azioni pilota, quali la realizzazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici l’installazione di sensori multispettro su droni e radar per individuare la presenza di idrocarburi e inquinanti in mare, la sostituzione di impianti di illuminazione portuale con sistemi a led e l’acquisto di centraline per il monitoraggio dell’inquinamento acustico.

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