Header Ads

MARZO 2020 PAG. 28 - Il Porto di Mantova, piattaforma idrovia per i colli eccezionali



Il traffico fluviale dei carichi eccezionali ovvero dei grandi pezzi industriali ad alta tecnologia che vengono prodotti dal sistema industriale della Valle Padana e che devono raggiungere i porti marittimi caratterizzano il trasporto di questi grandi pezzi provocando degli effetti fortemente negativi sulla viabilità ordinaria sia tramite l’intasamento delle strade ma soprattutto mettendo a dura prova i manufatti come i ponti e sollecitando lì in modo elevato e quindi provocando un’accelerazione significativa dell’usura.

Finalmente i traffici di questi prodotti vengono trasferiti, almeno in parte dalla strada alla via d’acqua, e negli ultimi anni Mantova è diventata il centro più importante di questo trasferimento dalla strada all’acqua per raggiungere il porto di Venezia.
Anche in periodo di coronavirus sono partiti pezzi su chiatte, con le dovute precauzioni, in quanto la programmazione degli imbarchi sulle grandi navi ai porti marittimi devono rispettare le scadenze.
Fino al 2014 il fenomeno era pressoché assente e finalmente dal 2015 ad oggi si è passati da 12 trasbordi ai 170 stimati di quest’anno dal Porto di Mantova Valdaro e con quelli dalle banchine di Bellini, Ostiglia e Roncoferraro si arriva ad un totale al 2019 di oltre 187 e la somma degli ultimi tre anni porta circa 813.

In termini di tonnellate stimate, poiché il dato non è rilevato, ci si deve basare su di un peso medio per collo di 300 tonnellate in quanto si hanno solitamente pezzi da circa 100 ton a oltre 420 tonnellate.
Ciò premesso, la stima delle quantità di tonn. nette trasportate arriva a circa 60mila nel 2019 alle quali vanno aggiunte anche le attrezzature per il loro trasporto via strada, oltre ai tradizionali camion, che si può stimare un ulteriore 40% visto che  il tipo di prodotti impone per la distribuzione del carico concentrato con molti assi sulla strada.

In termini di viaggi con chiatte realizzati con questi pezzi eccezionali, si è passati da circa 6 nel 2015 alle 38 nel 2019. Ciò porta a stimare, mediamente, tre carichi eccezionali per ogni chiatta in quanto queste ultime possono portare fino a 1600 tonnellate.

Per calcolare il vantaggio ambientale prodotto dal trasporto fluviale rispetto alla strada, utilizzando il modello predisposto dalla comunità europea, si calcolano le relative tonnellate moltiplicate per i km di strada o per acqua e su queste si applicano i coefficienti delle cosiddette esternalità negative ovvero (congestione, incidenti, emissioni ambientali  ed usura della strada) in 0,035 per tonkm per la strada ed in euro 0,010 per la via d’acqua.

Il differenziale di costo ambientale che deriva dal calcolo delle due modalità porta alla somma dei vantaggi economici ed ambientali che la via fluviale permette.
Pertanto in termini di euro la modalità della via acqua ha fatto risparmiare ai territori attraversati nel 2018 circa € 713.000 e per il 2019 €338.000. Il totale degli ultimi tre anni porta ad un risparmio di oltre € 1.470.000.

Considerando anche il viaggio di ritorno via strada delle attrezzature si devono aggiungere altre esternalità che la via d’acqua non ha. Il totale dei vantaggi aumenta di altri 512.000 euro per un totale di 1.982.000 euro negli ultimi 3 anni.
Questi risparmi ricadono sulla collettività in modo positivo dal momento in cui c’è meno congestione del traffico, meno usura stradale e meno rischio di incidenti dimostrando quindi come lo sviluppo di questa modalità e l’ulteriore trasferimento di traffici di questo tipo sulla strada permette di incrementare i vantaggi economici ed ambientali.

Gli operatori hanno evidenziato che occorre promuovere ulteriormente il trasferimento dalla strada alla navigazione con evidente beneficio ambientale ed anche al trasporto stradale stesso. I vantaggi ambientali giustificano ulteriormente gli incentivi al trasporto della navigazione interna ed è necessario ottimizzare i servizi portuali al fine di ridurre costi e tempi sia a Mantova che ai porti Marittimi. L’Intesa Interregionale per la Navigazione Interna deve attivare delle politiche e delle azioni per agevolare il trasferimento dalla strada alla via d’acqua risolvendo colli di bottiglia ed inefficienze burocratiche.

Evento storico per Mantova e per la navigazione fluvio-marittima: un convoglio dalla città dei Gonzaga a Ortona (Chieti) via canale MN-Adriatico e fascia costiera marittima per togliere carichi eccezionali dalle strade dal 10 Febbraio 2020.

La chiatta FLORA, operata dalla Caronte Shipping, ha caricato presso il Porto Belleli-Walter Tosto di Mantova 10 pezzi di dimensioni eccezionali (virole dal peso fino a 80-100 tonn. circa) per un complessivo di circa 540 tonn. per poi partire ed essere riconsegnate nel porto di Ortona nella banchina della stessa Tosto, sempre sulla stessa chiatta e senza trasbordi. Inoltre, al Porto di Mantova è stata agganciata un’altra chiatta con altri carichi eccezionali per raggiungere Venezia, dopo la nuova separazione tra le due imbarcazioni da carico in prossimità del mare. Il convoglio nel primo tratto interno ha portato un totale di oltre 1000 tonn. Il trasporto delle virole è avvenuto per via fluviale da Mantova sino alla rada esterna di Porto Levante (Albarella)  con l’utilizzo di un rimorchiatore /spintore PADUA P e di una chiatta autorizzata alla navigazione fluvio - marittima costiera. Alla rada un rimorchiatore marittimo, dopo l’aggancio, ha trasportato l’imbarcazione sino ad Ortona per poi ritornare con la chiatta. Tutto il viaggio è stato organizzato e gestito dalla società Caronte Shipping srl di Marghera, con il supporto tecnico della Ship Service Management sempre di Venezia. Il trasporto innovativo si è concretizzato grazie al fattivo impegno della ditta Walter Tosto/Belleli  che si è resa disponibile ad utilizzare questa nuova modalità di logistica fluvio/marittima per l’approvvigionamento del loro stabilimento principale sito a Chieti. La Tosto ha rafforzato questa strategia varando anche una propria chiatta. Si tratta chiaramente di un primo viaggio sperimentale che apre una nuova importante opportunità per il Porto di Mantova e per la logistica sostenibile: unico esempio, al momento, in Italia.

                                                                                                       A cura di Arch. Giancarlo Leoni
                                                                                                              Consiglio del Propeller Club
                                                                                                                                   Port of Mantua
Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.