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OTTOBRE 2019 PAG. 18 - Alis, la continuità territoriale per le grandi isole





Il Presidente di ALIS Guido Grimaldi propone nuove soluzioni per la sostenibilità del trasporto e per la continuità territoriale per la Sicilia e la Sardegna

Il trasporto sostenibile come chiave di volta per lo sviluppo economico del Paese, l’efficienza energetica, la sensibilità verso i cambiamenti climatici, l’internazionalizzazione e l’attenzione alle regole della concorrenza nel trasporto da e verso le grandi isole italiane. Sono state queste le principali tematiche al centro della XXIII edizione dell’EUROMED CONVENTION, celebratasi nella meravigliosa terra di Sicilia.

Il Presidente di ALIS Guido Grimaldi è intervenuto durante il prestigioso incontro annuale organizzato dal Gruppo Grimaldi che ha visto anche quest’anno centinaia di delegati del settore intermodale provenienti da tutta Europa.

“Anche oggi in Sicilia, luogo a me caro, abbiamo affermato che per il Cluster ALIS la sfida importante che deve affrontare il Paese è quella di fare della mobilità sostenibile il motore di un serio cambiamento affinché l’Italia, con le sue aziende eccellenti, possa competere ad alti livelli nello scenario internazionale. Ritengo che la sostenibilità ambientale vada di pari passo con le opportunità economiche e sociali e ALIS lavora quotidianamente per far comprendere ai propri associati i vantaggi assoluti della conversione modale indispensabile per la crescita di business sostenibili. Oggi il nostro Cluster, attraverso l’intermodalità mare-ferro, ha favorito l’imbarco su direttrici intermodali e di cabotaggio nazionale e internazionale, superiori ai 600 km, di circa 2.700.000 camion sottraendo 70 milioni di tonnellate di merci dalle strade, abbattendo così, le emissioni di Co2 di oltre 2 milioni e 200mila tonnellate. Mi sembra un risultato importantissimo e vogliamo proseguire in questa direzione.

Durante il panel, moderato da Sergio Luciano, Direttore di Economy Magazine, sono intervenuti con il Presidente di ALIS anche Mauro Coletta, Direttore Generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo, Massimo Deiana, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e Pietro Spirito, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale.

“Da più di tre anni – continua Guido Grimaldi – ribadiamo con convinzione che la continuità territoriale con le grandi isole rappresenta uno dei punti cardine della politica dei trasporti nazionale. La Sicilia e la Sardegna sviluppano economie regionali significative che necessitano collegamenti efficienti e sostenibili. Anche oggi, qui ai Giardini Naxos, abbiamo dato evidenza ad alcuni importanti dati elaborati dal centro studi ALIS in collaborazione con tutte le AdSP, che dimostrano come i nostri soci abbiano contribuito allo sviluppo delle grandi isole trasportando oltre l’85 % del totale del mercato siciliano e oltre il 57% del mercato sardo coinvolgendo operatori logistici, aziende di autotrasporto ed armatori che agiscono nel pieno rispetto delle regole della concorrenza e che raggiungono questo importante obiettivo senza alcun sussidio pubblico. Avere riguardo e osservare le norme concorrenziali è una questione cruciale. ALIS, proprio sul tema, auspica che i contributi pubblici, oggi erogati ad operatori privati, vengano invece concessi come avviene nel modello spagnolo. Quest’ultimo prevede che lo Stato distribuisca l’ammontare attraverso sussidi a favore dei trasportatori e dei passeggeri residenti, con l’obiettivo di non alterare i sani equilibri di mercato che oggi vengono violentemente alterati a causa dei 72 milioni di euro di contributi che il nostro Governo eroga ad un solo operatore privato determinando una forte distorsione della concorrenza. È stato inoltre dimostrato che attraverso il modello spagnolo vi è un forte incentivo ai trasporti e ai viaggi anche in periodi di media e bassa stagione, favorendo quindi tutti gli armatori e trasportatori che operano nei mercati insulari. Puntiamo, attraverso il nostro dipartimento ALIS EUROPE, ad affrontare le questioni legate al rispetto delle regole concorrenziali anche e soprattutto in Europa, lì dove siamo presenti per aggregare eccellenze internazionali, rappresentare le istanze degli associati, dialogare con Parlamento Europeo e Commissione Europea e tornare da Bruxelles con un bagaglio informativo utile alle nostre aziende”.

Gli ha fatto eco il Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna Massimo Deiana che ha affermato che “al contrario del settore aereo, nel settore marittimo non c’è una disciplina per regolamentare un sistema efficiente di continuità territoriale.”

Il Presidente Deiana ha continuato sostenendo che “posto che il sistema in corso è in scadenza nel 2020, la convenzione attuale per la continuità territoriale è troppo datata, risale ad ormai 32 anni fa e non risponde più alle esigenze di un mercato in profonda evoluzione e crescita”.

“Ho aderito al progetto ALIS perché non c’era una voce nel settore intermodale e non c’erano politiche in favore della conversione modale”. Ha esordito così il Presidente dell’AdSP del Tirreno Centrale Pietro Spirito. “Non si può affrontare il tema della continuità territoriale – ha proseguito - senza parlare di incentivi all’intermodalità e senza iniziare a parlare di accessibilità sostenibile. Gli incentivi devono andare a chi opera nel trasporto. Occorre combattere le distorsioni forti del mercato e occorre dimostrare che si può operare sulle stesse rotte nel pieno rispetto della concorrenza: non può esserci chi lo fa con contributi statali e chi lo fa senza. Bisogna lavorare per trovare la rotta giusta, la via di uscita verso una politica di accessibilità sostenibile. Ritengo sia questa l’unica strada verso un possibile cambiamento”.

“Oggi vedo numeri importanti ed azioni lodevoli in favore dell’intermodalità sostenibile”, ha dichiarato il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Mauro Coletta. “Ritengo – ha continuato - che sia fondamentale riuscire a connettere l’Italia attraverso collegamenti marittimi e ferroviari efficienti. Ma è altrettanto importante non abbassare l’attenzione verso il c.d. ultimo miglio. Il Ministero sta facendo molto e l’intero comparto, per fortuna, risponde con grande reattività. Le Autorità di Sistema Portuale stanno lavorando intensamente sulla sostenibilità, favorendo sinergie con le aziende e con tutti gli operatori, pubblici e privati, coinvolti nei processi logistici e trasportistici. Grazie ai passi da gigante che stanno compiendo alcune compagnie armatoriali per ridurre le emissioni inquinanti, sono certo che si farà il bene della collettività”.

I porti di Copenhagen e Malmo soci onorari

“Continua a crescere il numero dei porti aderenti ad ALIS come soci onorari: oggi possiamo infatti contarne trentasei tra italiani ed europei, annunciando l’ingresso di Copenhagen e Malmö, tra i più grandi enti portuali del bacino del Mar Baltico”.

Soddisfazione ed orgoglio per la nuova adesione al Cluster, particolarmente significativa sul piano internazionale dal momento che l’autorità Copenhagen Malmö Port - in una posizione strategica come snodo tra Germania, Scandinavia, Paesi Baltici e Nord Europa in generale - gestisce tanto il più grande porto danese, quello appunto della capitale Copenhagen, quanto lo strategico porto della terza città svedese, Malmö.

“È sempre più evidente quanto l’Associazione stia puntando all’internazionalizzazione del settore, attraverso lo sviluppo del trasporto sostenibile e la crescita concorrenziale delle nostre imprese nei mercati europei – prosegue il Presidente di ALIS – Siamo quindi orgogliosi che il nostro Cluster stia diventando sempre più rappresentativo anche nel Nord Europa, grazie ai recenti ingressi dei porti di Helsinki, Loovisa, Hanko, Travemunde, Rostock e, ora, di Copenhagen e Malmö”.
L’autorità portuale Copenhagen-Malmö, che ha unito i due porti dal 2001, conta circa 800.000 passeggeri annui ed è stata insignita di importanti riconoscimenti come miglior porto europeo da crociera e, sul piano del traffico merci, concentra molto la sua attività sul Ro-Ro, dedicandogli ben 5 terminal, e sulle connessioni ferroviarie in porto, prevedendo circa 36 km di binari.
Red.Mar.
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