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OTTOBRE 2019 PAG. 12 - Nel 2020 nuovo record storico per il traffico crocieristico


Un nuovo record storico per il traffico crocieristico negli scali nazionali: 13,07 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti), + 6,2% sulle stime già positive di chiusura 2019.
Si è aperta con questa previsione per il 2020 la nona edizione dell’Italian Cruise Day, il forum annuale di riferimento in Italia per il comparto crocieristico ideato e organizzato da Risposte Turismo che quest’anno, nel suo tour itinerante nei porti del Bel Paese, è sbarcato a Cagliari.

Ad annunciarlo Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo, durante la presentazione del nuovo Italian Cruise Watch, il report di ricerca a cura di Risposte Turismo che analizza i dati di traffico, i trend di mercato e altre informazioni rilevanti per la cruise industry.
Il dato è frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 39 porti crocieristici italiani (rappresentativi del 99% del traffico nazionale in movimento passeggeri e del 97% delle toccate nave sul totale Italia), e tiene conto di altri fattori capaci di incidere sulle stime di traffico nel medio periodo tra cui i possibili cambi nel posizionamento delle navi durante la stagione, le condizioni meteomarine e l’occupazione media attesa delle navi.

Civitavecchia sempre più leader
Nel dettaglio dei singoli porti, Civitavecchia consoliderà la propria leadership in classifica con 2,69 milioni di passeggeri movimentati (+0,5% sulle stime di chiusura 2019), e per la prima volta nella sua storia con oltre un milione di turisti in imbarco o sbarco (2° homeport italiano dopo Venezia).
Alle sue spalle si conferma Venezia con 1,52 milioni di passeggeri movimentati (-1,6% sulle stime di chiusura 2019), un dato che resta stabile negli ultimi anni in attesa di soluzione dell’annosa questione del transito delle navi in laguna. Al terzo posto si posizionerà Napoli che, qualora le previsioni fossero confermate (+3,7%), potrebbe registrare un nuovo record assoluto di crocieristi movimentati, grazie ad ulteriori 20 toccate ed una crescita nei transiti così come negli imbarchi/sbarchi.
Ai piedi del podio, staccata di poche lunghezze, Genova, in virtù di 1,38 milioni di passeggeri movimentati previsti (+2,2%), in ulteriore leggera crescita dopo il +33,5% che si sta registrando in questa stagione e grazie a frequenti operazioni di imbarco e sbarco anche nei mesi invernali.
Al quinto posto Livorno (923 mila passeggeri movimentati, +10,1%), in crescita a doppia cifra grazie ad un calendario accosti distribuito su tutto l’anno, con maggio e ottobre che conteranno il maggior numero di toccate (57 e 60).

Per quanto riguarda la classifica delle toccate nave, secondo le previsioni di Risposte Turismo il 2020 vedrà Civitavecchia guidare questa classifica (827 toccate, +1,7%), al secondo posto Napoli (475, +4,2%) che supera Venezia (470, -6,4%) rispetto alla classifica stimata a fine 2019.
Francesco di Cesare - Presidente di Risposte Turismo - ha dichiarato: “Fino a qualche anno fa la dimensione del traffico crocieristico in Italia galleggiava attorno alla soglia degli 11 milioni di movimenti passeggeri: il trend di crescita sostenuta nel triennio 2018-2020 ha consentito e consentirà di raggiungere prima l’obiettivo dei 12 e poi dei 13 milioni. Traguardi importanti, resi possibili dalle scelte di itinerario delle compagnie così come dagli sforzi compiuti dalle Autorità di Sistema Portuale, dalle società di gestione dei terminal e dai molti altri operatori che completano la necessaria catena di produzione. Si tratta però, ora, di gestire al meglio questi volumi e quelli che verranno – ha proseguito di Cesare - e tale gestione andrà declinata nella pianificazione di interventi e soluzioni a beneficio di una condivisa e responsabile sostenibilità ambientale e sociale, di un ancor più qualificato impatto economico a livello locale, e infine di una lettura complessiva di cosa possa rappresentare per il Paese l’industria crocieristica”.

I porti crocieristici italiani
Italian Cruise Watch ha inoltre analizzato anche quest’anno molti altri aspetti del comparto crocieristico. Un settore che vede l’Italia leader anche in termini occupazionali: l’incrocio delle stime disponibili (fonte CLIA) vede il nostro paese concentrare il 10,7% dei lavoratori nella7 crocieristica mondiale. Per quanto riguarda l’analisi della portualità crocieristica, sono state identificate 39 strutture terminalistiche dedicate alla gestione della movimentazione dei passeggeri. Ed inoltre, sempre secondo l’indagine effettuata da Risposte Turismo, i porti che hanno a disposizione il maggior numero di banchine dedicate al traffico crocieristico sono Civitavecchia e Livorno (9), seguite da Venezia (7). Sono invece Livorno e Genova i porti con il maggior numero di banchine potenzialmente dedicabili alle navi da crociera (rispettivamente 13 e 12).

Con riferimento all’evoluzione del numero di terminal passeggeri dedicati alle navi da crociera, il report di Risposte Turismo evidenzia per il 2020 l’entrata in funzione di 3 nuove strutture (Taranto, Messina e Palermo) che porteranno il numero complessivo a 42.

Per quanto riguarda invece i principali interventi in programma a supporto della crocieristica, emergono lavori in numerosi porti italiani, tra essi quelli in corso a Savona su più fronti - che porteranno lo scalo a riacquisire piena funzionalità proprio nel 2020 - dal dragaggio dei fondali alla ristrutturazione del terminal Ovest a quelli di lungo termine di Ancona e La Spezia, entrambi collegati a nuovi terminal crocieristici ed il riassetto del waterfront cittadino. Poche invece le vere novità relative ad iniziative pensate per e dedicate ai crocieristi.

2019 da record per Msc
MSC Crociere si appresta a chiudere il 2019 superando la soglia dei 4 milioni di crocieristi movimentati grazie a 877 scali in 13 porti Italiani trainando la crescita dell’intero settore. Per il 2020 è attesa un’ulteriore crescita del 7.5% raggiungendo i 4,3 milioni di crocieristi. I dati sono stati presentati all’Italian Cruise Day 2019 a Cagliari. “Si tratta di un vero e proprio record di traffico registrato in Italia, nessun’altra compagnia ha mai fatto tanto - sottolinea Leonardo Massa, Country Manager di MSC Crociere - Un risultato che è frutto del piano di investimenti da 13,5 miliardi di euro che ci consente di aggiungere ogni anno nuove navi in flotta, oggi composta da 16 unità. Tra meno di un mese battezzeremo la nostra nuova ammiraglia MSC Grandiosa ed entro il 2027 arriveremo a dotarci di ben 29 navi che rafforzeranno ulteriormente la nostra presenza in tutti i mari del mondo e anche in Italia dove per il prossimo anno prevediamo di raggiungere i 4,3 milioni di passeggeri”.

Il piano di crescita della compagnia pone al centro la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente. Basti pensare che, nonostante la costante crescita della flotta, negli ultimi 10 anni le emissioni di anidride carbonica sono diminuite del 30% e nei prossimi anni MSC continuerà gli investimenti in tecnologie per l’ambiente con l’obiettivo finale di diventare una compagnia a impatto zero.

Il gruppo Costa Crociere genera
63.000 posti di lavoro in Europa
Costa Crociere conferma il suo contributo positivo per l’economia europea e italiana. In base allo studio realizzato da Deloitte & Touche, Università di Genova e Università di Amburgo, l’impatto economico totale generato dal Gruppo Costa Crociere nel 2018 in Europa è pari a 12,6 miliardi di euro e oltre 63.000 posti di lavoro (Full Time Equivalent). 

Sono l’Italia e la Germania a guidare il gruppo dei Paesi europei nei quali il Gruppo Costa Crociere (di cui fanno parte i marchi Costa Crociere e AIDA Cruises) genera il maggior valore. In particolare l’Italia, casa della compagnia da oltre 70 anni, può contare su un impatto economico di 3,5 miliardi di euro, mentre dal punto di vista occupazionale sono circa 17.000 i posti di lavoro creati, di cui 3.200 diretti, totale che comprende anche il personale di bordo imbarcato sulle navi battenti bandiera italiana della flotta Costa. Significativo è anche il numero dei fornitori e partner italiani con cui la compagnia collabora, oltre 4.700, tra cui Fincantieri e grandi marchi dell’eccellenza italiana nei settori del design e del food&beverage. L’Italia è anche tra le prime destinazioni delle navi del Gruppo Costa Crociere, con 3,2 milioni di passeggeri movimentati e 852 scali in 20 differenti porti nel 2018.

Una delle voci più rilevanti per quanto riguarda l’impatto economico a livello europeo ed italiano del Gruppo Costa è la spesa generata direttamente dagli ospiti nelle varie tappe della crociera, pari ad un valore medio di 74,60 euro a passeggero in ogni porto europeo toccato dalle navi della compagnia. Parallelamente, a conferma dell’importanza del settore nella promozione turistica del territorio, il 60% degli ospiti dichiara di voler tornare nelle destinazioni visitate.

“L’Italia rappresenta un paese strategico per il futuro di Costa Crociere, dove stiamo effettuando importanti investimenti e dove porteremo, da fine novembre, la nostra nuova ammiraglia Costa Smeralda. Una nave che rappresenta un vero punto di svolta per l'intero settore, sia dal punto di vista della sostenibilità, in quanto sarà alimentata a LNG, sia dal punto di vista del prodotto, dal momento che sarà in grado attrarre nuove fasce di pubblico contribuendo alla crescita del mercato delle crociere in Italia” - ha dichiarato Carlo Schiavon, Country Manager Italia di Costa Crociere.

Palermo nella “Top 20”
Sono 9 gli scali Italiani nella “top 20” dei porti crocieristici mediterranei e, tra questi, anche Palermo che, le stime del 2019, collocano al 19° posto con 570,5 mila passeggeri movimentati e 156 toccate nave, in leggera discesa sul 2018 per numero di passeggeri movimentati (-1,29%), in modo più marcato per numero di accosti (-9,30%). Sostanzialmente sono stati mantenuti i numeri del 2018 – la diminuzione delle toccate è dovuto alla maggiore capacità delle navi arrivate - nonostante l’attuale porto-cantiere, passaggio indispensabile per scrivere, in futuro, altri numeri.

Previsioni in aumento per Trapani che a fine 2019 crescerà del 10,6%.
“Siamo felici della nostra crescita e della nostra tabella di marcia - spiega Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale –  e consapevoli che, per migliorare i numeri, bisogna potenziare le infrastrutture. Un’operazione che l’AdSP, rispettando i tempi, sta portando avanti speditamente. Il mercato se ne è accorto e sta apprezzando il nostro lavoro. I numeri in futuro saranno ben diversi: l’appuntamento vero per noi sarà all’Italian Cruise Day del 2021”.

L’Italia è leader per ricadute economiche ed occupazionali: dei 19,7 miliardi di spese dirette in Europa stimate da CLIA, l’associazione degli armatori, nell’ultimo Contribution of Cruise Tourism to the Economies of Europe, 5,46 sono a vantaggio dell’Italia, e dei 403.000 posti di lavoro generati nel continente, 119.000 sono italiani. E guida la classifica anche per numero di compagnie che hanno scelto di scalare nei porti della penisola.

“Gli investimenti e l’impegno degli operatori, e naturalmente la favorevole morfologia nonché la ricchezza storica artistica e paesaggistica, hanno contribuito a determinare la leadership italiana a livello mediterraneo ed europeo”, ha affermato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo. “In un contesto internazionale sempre più competitivo, l’Italia si conferma nazione leader in Europa, e tra le principali nel mondo, nel comparto crocieristico. E’ una leadership di traffico, di ricadute economiche e occupazionali, di coinvolgimento di porti e territori, di partecipazione al business da parte di un’ampia categoria di aziende. Per consolidare questa posizione, e possibilmente farla crescere ulteriormente, è imprescindibile la conoscenza reciproca - in particolare tra compagnie e porti - di priorità, intenti, aree di miglioramento, capendo una volta per tutte che non può esserci crescita strutturale se anche solo uno degli anelli dell’ingranaggio non trovasse le condizioni necessarie per operare e traguardare i propri obiettivi di crescita.

La crocieristica rappresenta un esempio positivo all’interno di una complessiva economia italiana che, come noto, accusa viceversa ritardi e curve recessive su molti altri business. In quanto tale va difesa, potenziata e incentivata”.

                                                                                                                                          Red.Mar.
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