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SETTEMBRE 2019 PAG. 41 - Aumenta la collaborazione economica tra Cina e mondo arabo


Cresce la cooperazione tra Cina e Paesi Arabi nel settore economico. Secondo un rapporto pubblicato in occasione della quarta edizione della China Arab States Expo, tenutasi a Yinchuan, capoluogo della Regione Autonoma di Ningxia Hui, nel nordovest della Cina, lo scorso anno le imprese cinesi hanno firmato 35,6 miliardi di dollari di nuovi contratti per realizzare diversi progetti nei Paesi arabi, in crescita del 9% su base annua. Gli investimenti diretti da parte di imprese cinesi ammontavano a 1,2 miliardi di dollari, circa 3,8 volte rispetto al 2010. In particolare, il rapporto sottolinea l’aumento negli ultimi anni del numero di imprese private cinesi che hanno cooperato con i Paesi arabi in materia di capacità produttiva. Le imprese private rappresentano ad esempio oltre la metà delle 120 società cinesi impegnate in investimenti in Egitto. Secondo il documento inoltre, la cooperazione arabo-cinese si è estesa ad altri e vari settori, oltre a quello petrolifero e dalla petrolchimica, tra cui quello dei trasporti, dell’elettricità, delle telecomunicazioni e dell’energia nucleare. Non ultimo quello del turismo dove si sta puntando con decisione sulla suggestione storico-culturale della Via della Seta. Come parte dell’Expo si è tenuta la China – Arab States Tour Operators Conference cui hanno partecipato più di 100 rappresentanti di 13 Paesi, tra cui l’Egitto, una dozzina di province cinesi, regioni autonome e municipalità. L’evento si è concentrato  sullo sviluppo del turismo lungo il percorso dell’antica Via della Seta con eventi promozionali, presentazioni di progetti ed esplorazioni di itinerari turistici. Parole al miele da parte del rappresentante a Pechino della della Lega Araba, Mahmoud Hussein El Amin, che ha lodato la BRI come iniziativa in grado di creare inclusione e combinare innovazione e sviluppo. “La Lega Araba, come istituzione per un’azione araba comune, continuerà i suoi sforzi per migliorare il dialogo, la cooperazione e la comunicazione per attuare strategie e politiche di sviluppo e per promuovere la cooperazione e il coordinamento tra la BRI e le politiche di sviluppo per entrambe le parti,” ha assicurato.
                                                                                                                                 Giovanni Grande
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