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SETTEMBRE 2019 PAG. 29 - Ferry e avio nel Mar Adriatico: scenari, concorrenza, azioni







Il Mare Adriatico, area a vocazione turistica sulla quale si affacciano oltre 150 destinazioni, è spazio ideale per muoversi per turismo o per esigenze logistiche, e vede il porto di Ancona centrale nella sua geografia con oltre un milione di passeggeri movimentati annualmente. Un traffico che si è dimostrato molto solido nelle dinamiche adriatico-ioniche anche per la posizione del capoluogo nonostante la domanda turistica abbia la possibilità di considerare varie alternative per gli spostamenti, ed è proprio su tali alternative che deve poggiare una corretta analisi strategia sul futuro del porto. Un errore di frequente compiuto, infatti, è pensare che la competizione si giochi unicamente tra realtà assimilate dalle stesse caratteristiche produttive e dalla stessa tipologia di prodotto, con la conseguenza di concentrare i propri sforzi e i propri investimenti per acquisire competitività e difenderla nei confronti di altre aziende appartenenti allo stesso settore.

A partire dalle nuove piattaforme online e dall’abitudine dei turisti a poter confrontare sempre più rapidamente soluzioni molto diverse tra loro oltre che di poter spesso facilmente finalizzare l’acquisto, le opzioni di spostamento e i relativi fornitori sono inseriti in un contesto in continua evoluzione. Tra le alternative possibili per viaggiare nell’area adriatica ne spiccano due, quella via aria e mare, che registrano entrambi cambiamenti sia in termini di player che di rotte: per questa ragione la conoscenza e l’aggiornamento di quanto accade in questi due comparti appare ancor più rilevante.

In questo contesto l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale ha affidato a Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza attiva dal 2001, un lavoro di ricerca volto alla comprensione delle performance del porto di Ancona per quanto riguarda il traffico ferry, in particolar modo dal punto di vista dei volumi di domanda acquisiti e gestiti, con l’obiettivo di approfondire la possibile concorrenza del traffico via mare con quello via aria, aprendo inoltre ad una nuova riflessione estendibile e di interesse per numerosi porti, non solo Adriatici, attivi nel traffico passeggeri.

Se si considerano i quattro aeroporti adriatici di Corfù, Dubrovnik, Spalato e Zara, la media di passeggeri trasportati si attesta attorno ai 2,3 milioni, con l’aeroporto di Corfù in prima posizione con 2,9 milioni di passeggeri, seguito da Spalato (2,8 milioni), Dubrovnik (2,3 milioni) e Zara, che ha movimentato, nel 2017, 589 mila passeggeri. Il volato nell’area ha registrato un +30% passando da 1,4 a 1,9 milioni in soli tre anni. L’area che potrebbe essere analizzata per questo tipologia di traffico è molto estesa e comprende numerosi aeroporti; si è scelto perciò di focalizzare l’attenzione sulle rotte dirette operate nella zona dell’Adriatico. Nella sponda orientale, è Tirana a spiccare per numero di alternative di connessione, mentre dal lato occidentale è necessario spostarsi su Fiumicino per poter contare su una buona varietà di destinazioni collegate. Altro elemento analizzato è stato la potenzialità di carico di traghetti ed aerei rispetto all’effettivo riempimento del mezzo di trasporto.

Prendendo la Croazia come paese di destinazione si sono calcolati i tassi di riempimento medio di alcune rotte aeree e di altre rotte ferry operate dal porto di Ancona verso Spalato e Zara. Emerge come il load factor medio dei mezzi aerei sia decisamente maggiore rispetto a quello dei traghetti: il primo è pari al 77,3%, mentre il secondo si attesta attorno al 25%.

Una differenza imputabile a diverse ragioni tra cui la stagionalità delle connessioni aeree (con gli aeromobili che vengono più facilmente spostati su altre tratte nei mesi invernali, manovra più onerosa nel settore marittimo) ed il riempimento dei traghetti infrasettimanale. Il mantenere tutte le connessioni, anche nei giorni feriali, è però necessario per la movimentazione di merci (problema che è meno sentito per gli spostamenti aerei leisure). All’analisi dei 2 settori di offerta è seguita una parte di studio della domanda e delle sue preferenze. Innanzitutto sono state prese in considerazione le diverse variabili che in genere influiscono sulla scelta di un mezzo di trasporto rispetto ad un altro. Nella realizzazione di questo lavoro sono stati inoltre identificati alcuni gruppi che, in maniera non convenzionale, sfuggono all’approccio vincolato alle più classiche variabili di segmentazione. Oltre ad elaborazioni e riflessioni, si è arrivati a determinare inoltre una serie di obiettivi ritenuti strategici per il futuro del comparto ferry focalizzandosi sul caso specifico del porto di Ancona.

La parte finale dell’analisi realizzata da Risposte Turismo si è focalizzata sul come operare per contribuire a determinare un futuro di crescita o quantomeno di difesa del comparto ferry ad Ancona e dunque sulla opportunità, se non necessità, di provare a determinare un piccolo, ma significativo, cambio culturale passando da trasporto a turismo e da porto a destinazione con una dettagliata esplorazione delle possibili attività e degli strumenti da attivare.
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