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AGOSTO 2019 PAG. 50 - Trasporto combinato, varare misure realmente efficaci



In Italia rallenta il trasporto merci a fronte della crescita registrata da quello passeggeri. L’Indicatore Trasporti Confcommercio registra un aumento del traffico commerciale nel primo semestre 2015 solo dello 0,5% tendenziale rispetto all’1,2% del 2018 e il 3,5% del 2017. Battuta d’arresto che riguarda tutte le modalità di trasporto, ad eccezione della strada (+2,6%). Buone performance per il settore passeggeri (+4% tendenziale nel primo semestre), con la modalità ferro che spicca su tutte le altre (+8,9%). In sostanza il turismo fa da traino per l’economia del Paese mentre persistono i sintomi di un ulteriore allontanamento del Mezzogiorno dal resto della penisola. Questi i principali risultati che emergono dall’Osservatorio Congiunturale Trasporti dell’Ufficio Studi di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Conftrasporto.

La congiuntura negativa si riflette, in particolare, sul peggioramento dei giudizi e delle aspettative degli operatori. Nell’ambito dell’autotrasporto le valutazioni sono al livello più basso degli ultimi tre anni, conseguenza di un brusco peggioramento nella prima parte dell’anno in corso rispetto all’ultimo semestre del 2018. Per il Vice Presidente di Confcommercio e di Conftrasporto, Paolo Uggè, “i segnali contrastanti tra il trasporto merci e passeggeri, anche sul riequilibrio modale, confermano l’urgenza di mettere in campo nuove misure realmente efficaci per la promozione del trasporto combinato di merci via mare e via ferro. Inoltre, mentre nel Canale di Suez si registrano aumenti dei traffici a doppia cifra, il calo di merci registrato nei porti italiani, soprattutto al Sud, suona più di un campanello d’allarme per la competitività del nostro Paese”.

Sulle criticità economiche del Sud Italia l’andamento del traffico passeggeri e delle merci nei porti italiani per il 2018 non lascia dubbi. Alla buona tenuta del settore passeggeri per il Sud e l’Italia nel complesso (+2,3% del 2018 rispetto al 2017) – a conferma dell’impatto dei flussi turistici interni e internazionali – si contrappone una netta dicotomia in quello commerciale. “Se si rileva qualche difficoltà sul piano nazionale, per il Mezzogiorno si è in presenza di una riduzione patologica del traffico merci: cade di 9 punti percentuali il volume di merci movimentate nel 2018 rispetto al 2017, dopo una perdita di un punto e mezzo nel 2017 rispetto al 2016”.

Eppure, dentro un panorama certamente problematico, prosegue la lunga marcia verso l’efficienza e la maggiore capitalizzazione delle imprese del trasporto italiano in generale. Il loro numero si riduce nel complesso, ma aumenta la presenza, in valore assoluto e, quindi, in quota sul totale, delle unità produttive organizzate in forma di società di capitali. In particolare, nell’autotrasporto si passa dal 20,4% del primo semestre del 2017 al 23,3% del 2019. Un dato considerato confortante in prospettiva futura.

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