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MARZO 2019 PAG. 6 - NEWS DAL MONDO


Traffici portuali in grande crescita in Romania
Record degli ultimi trent’anni per i porti della Romania che hanno movimentato nel 2018 61,3 milioni di tonnellate di merci. Il traffico portuale con l’Italia secondo i dati forniti dalla Compagnia di Amministrazione dei Porti Marittimi SA di Costanza è stato di 1,19 milioni di tonnellate, pari ad una quota del 1,94%, in leggero calo rispetto ai livelli registrati nel 2017 (1,33 milioni di tonnellate), ma doppio rispetto a quello del 2016 (645 mila tonnellate). Dal traffico totale registrato nel 2018, quello marittimo è stato di 48,63 milioni di tonnellate (+65), mentre il traffico fluviale è stato di 12,66 milioni di tonnellate. Il numero di navi cha hanno accostato i porti di Costanza, Mangalia e Midia è stato pari a 13.626 unità. Cereali, greggio e minerali ferrosi i settori maggiormente cresciuti.

Finanziamenti internazionali per il porto di Durazzo
L’Albania ha ottenuto investimenti internazionali per 62,4 milioni di euro per la ricostruzione di due calate del Porto di Durazzo, il più grande del paese. Il finanziamento è stato concesso dallo Strumento di investimenti nei Balcani occidentali (Wbif), della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) e della Banca europea per gli investimenti (Bei). Al Wbif, iniziativa del Consiglio europeo nata nel 2009 per sostenere lo sviluppo socio-economico dei Balcani occidentali, si sono unite anche la Banca mondiale e la Banca tedesca allo sviluppo, Kfw. Nel 2018 il Wbif, ha finanziato in Albania tre progetti per poco più di 4 milioni di euro.

Privatizzazione porto di Novi Sad verso la finalizzazione
Il ministero dell’Economia serbo ha reso noto che l’unica offerta per l’acquisto del porto di Novi Sad (prezzo iniziale circa 7,9 milioni di euro) è stata presentata dalla una società P&O Port Dubai con sede negli Emirati Arabi Uniti. Chiuse le ultime verifiche burocratiche la commissione governativa responsabile del procedimento aprirà la fase di validazione per l’offerta finanziaria. L’avvio della procedura di privatizzazione della società che gestisce lo scalo portuale sul Danubio risale al 2007 ed è stata caratterizzata da una lunga serie di rinvii. Il porto registra un sovraccarico di circa un milione di tonnellate di merci all’anno e le sue capacità superano i 2,5 milioni di tonnellate. 

Tunisia, partono i lavori per il porto di Enfidha
Il ministro dei trasporti tunisino ha annunciato (Sousse, Conferenza sul dialogo regionale sui trasporti e marittimi) l’inizio dei lavori per la realizzazione del porto di Enfidha, opera che costerà oltre 730 milioni di euro coinvolgendo oltre 50.000 lavoratori. La “Société Eaux Profondes du Port d’Enfidha”, compagnine pubblica associata al ministero dei Trasporti, si occuperà di sorvegliare lo sviluppo e la manutenzione dello scalo il cui obiettivo è rendere la Tunisia un centro commerciale regionale e internazionale di servizi marittimi integrato con  le zone di attività economica e logistica limitrofe. La realizzazione di Enfidha rientra nelle 33 grandi opere, previste attraverso partenariati pubblici privati, dal valore di 1,7 miliardi di euro, promossi dal Ministero dello Sviluppo, degli Investimenti e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERD) e la Banca Mondiale.

Libano, programmata l’espansione del porto di Tripoli
Nel corso di quest’anno cominceranno i lavori per l’ampliamento del porto di Tripoli, il secondo più grande del Libano dopo Beirut. Il parlamento libanese ha già approvato un prestito di 86 milioni di dollari concesso dalla Banca Islamica di Sviluppo (IDB) e sottoscritto dal Consiglio per lo sviluppo e la ricostruzione (CDR), ente governativo che gestisce le gare internazionali a nome del governo. I lavori previsti dovrebbero consentire di completare gli impianti esistenti rafforzando i servizi a supporto del terminal container – banchina da 600 metri di lunghezza – che opera 2mila container a settimana per CMA-CGM e Hapag Lloyd. L’area portuale di Tripoli-Mina, che si estende su una superficie di 3 chilometri quadrati punta a portare l’attuale capacità di movimentazione da 300 mila container a 1,35 milioni l’anno.

Kiev, un centro modale per il porto sul Dnipro
L’ente gestore del porto fluviale di Kiev costruirà un centro logistico multimodale da 10mila metri quadrati, in grado di movimentare camion e semirimorchi, utilizzando il fiume Dnipro per il trasporto di materiali da costruzione voluminosi, quali sabbia, ghiaia, metallo e cemento. Negli ultimi anni lo scalo ha visto investimenti per 1,5 milioni di dollari per  magazzini, edifici in uso alle dogane e mezzi, compresi un rimorchiatore rompighiaccio e una gru galleggiante. L’obiettivo è rendere sempre più attrattiva l’infrastruttura come punto di arrivo e smistamento delle merci provenienti via fiume dalla Bielorussia, i cui principali scali fluviali sono a 1-2 giorni di navigazione da Kiev.

Annunciata la realizzazione di nuova zona franca a Ben Guerdane
I ministri delle Infrastrutture e del Commercio della Tunisia hanno annunciato l’avvio del progetto della “Zona franca per le attività commerciali e logistiche a Ben Guerdane”. Il piano di sviluppo urbano dell’area interessata era stato già approvato dal Consiglio Comunale e prevede due anni di lavoro per un costo di 9,5 milioni di euro su un’area iniziale di 60 ettari su un totale di 150. L’obiettivo della Zona franca di Ben Guerdane è rafforzare la filiera della logistica e del commercio nella regione. L’area interessata sarà al 70% sotto controllo doganale e destinata a società commerciali internazionali. All’interno della zona sono previsti: servizi logistici e per favorire gli scambi nonché la creazione  di una piattaforma commerciale secondo  standard internazionali, che garantirà  vantaggi in termini di tempi e di costi alle imprese.

Biofuel, CMA CGM lancia la sperimentazione
È partita lo scorso 19 marzo la sperimentazione su una portacontainer della CMA CGM dell’uso di biofuel di seconda generazione nell’ambito di una partnership tra il gruppo francese il porto di Rotterdam, l’Ikea Transport & Logistics Services del gruppo Ikea e GoodShipping Program, iniziativa per promuovere l’utilizzo dei biocombustibili nel settore del trasporto marittimo. Obiettivo del programma è quello di dimostrare che esistono già le soluzioni per accelerare la transizione energetica nello shipping, affrontando il percorso di adeguamento già tracciato dall’IMO. 

Accordo per un corridoio multimodale Mar Nero – Mar Caspio
Azerbaigian, Georgia, Romania e Turkmenistan hanno sottoscritto una dichiarazione che impegna i rispettivi governi a promuovere la creazione di un corridoio multimodale per il trasporto delle merci tra il Mar Nero e il Mar Caspio. L’impegno prevede che i ministeri e le agenzie nazionali delle quattro nazioni istituiscano un gruppo di lavoro di esperti per identificare e risolvere tutte le questioni tecniche. Il progetto per il corridoio merci Mar Nero - Mar Caspio nasce con l’obiettivo di creare una via di trasporto intermodale per il trasporto per via marittima, fluviale, stradale e ferroviaria delle merci tra l’Europa centrale e settentrionale e il Caucaso meridionale e l’Asia centrale, con la prospettiva di connettersi alla regione Asia-Pacifico. Il corridoio si basa sulla contiguità geografica tra Romania, Georgia, Azerbaigian e Turkmenistan e i servizi offerti dai porti di Costanza (Romania), Poti (Georgia), Baku (Azerbaijan) e Turkmenbashi (Turkmenistan), su un collegamento diretto tra il porto di Costanza e il fiume Danubio e sulle vie d’acqua interne europee per l’accesso al Centro e Nord Europa.

Koper punta sulle autostrade del mare
Il porto di Koper costruirà una nuova banchina per navi ro-ro e nuove tracce ferroviarie a servizio dell’area nord-orientale dello scalo, dedicata ai traffici di auto e altri rotabili. L’investimento previsto ammonta ad un totale di 12 milioni di euro e godrà di un cofinanziamento fino al 30% del valore nell’ambito del progetto europeo CarEsmatic che ha lo scopo di incrementare l’utilizzo delle autostrade del mare per il trasporto di auto nuove di fabbrica nel Mediterraneo. Già aggiudicato la gara per la costruzione dei nuovi binari che dovrebbero essere operativi all’inizio del 2020. Il piano prevede la costruzione di quattro binari paralleli della lunghezza di 700-1.000 metri e di rampe di sollevamento idrauliche a ciascuna estremità dei binari per consentire il carico e lo scarico dei veicoli. Avviata anche la procedura di gara per la realizzazione della nuova banchina ro-ro, inclusi lavori di dragaggio dei fondali circostanti. L’approdo dovrebbe essere completato nel primo trimestre del 2020. 

Giappone, provati cavi di ormeggio dotati di sensori
Avviata in Giappone la sperimentazione di cavi di ormeggio dotati di sensori e di un sistema di visualizzazione in tempo reale del loro stato di tensione e resistenza. Il progetto, portato avanti dalla compagnia MOL, da Teijin Limited e Tesac Corporation, nasce dall’esigenza di determinare in modo accurato le condizione di operatività delle attrezzature, fornendo agli equipaggi indicazioni più efficaci per valutare l’effetto di forze esterne più intense del previsto a causa di cattive condizioni meteorologiche e marine e il grado di deterioramento dei cavi. I partner dell’iniziativa hanno sottolineato che la rottura dei cavi di ormeggio può comportare il rischio di gravi incidenti che possono causare situazioni di pericolo per gli equipaggi, gli operatori dei servizi tecnico-nautici e i lavoratori portuali e danni alle strutture portuali e alle navi.

Spagna, primi semirimorchi via treno
Dopo un periodo di sperimentazione effettuato assieme al gruppo ferroviario spagnolo Renfe e a quello francese SNCF, l’operatore elvetico di trasporto combinato Hupac ha lanciato per la prima volta sulla tratta Barcellona – Anversa un treno carico di semirimorchi, tipologia di carico che fa il suo debutto sulla rete ferroviaria iberica. Il servizio ha frequenza giornaliera con transit time giorno A - giorno C. Hupac ha specificato che il treno attraversa la Francia, territorio sul quale sono possibili trasporti con profilo massimo P386, mentre il convoglio in Spagna viaggia su binari a scartamento standard UIC senza bisogno di cambiare carri ferroviari.


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