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MARZO 2019 PAG. 38 - Logistica a Napoli, vinta la scommessa di Na-Polo



La ricetta è sempre la stessa, da trent’anni a questa parte: “etica del lavoro, cura per i minimi dettagli, capacità di interpretare le richieste di un mercato sempre più complesso”. Roberto Anatrella ha mantenuto sempre barra dritta sulla rotta della specializzazione, articolando e arricchendo nel corso degli anni la gamma dei servizi offerti da Euroservice. Vinta l’ambiziosa scommessa del “Na-Polo”, il  polo logistico completo nell’area a Nord di Napoli, sulla direttrice Casoria-Casavatore (“una struttura di 26mila metri quadri complessivi, completamente ristrutturata, a servizio dell’intero ciclo di movimentazione della merce, nata dall’acquisizione di un ex opificio per la produzione di vernici ad acqua destinato alla dismissione) punta nuovi traguardi. “Nonostante un 2018 andato meno bene delle previsioni nutriamo un certo ottimismo per i risultati di quest’anno in virtù di nuovi traffici acquisiti e delle nuove iniziative intraprese”.

Quali sono le novità? 
Abbiamo ampliato l’area adibita a magazzino doganale: ad oggi possiamo contare su superfici coperte da 600, 750 e 1800 metri quadri per ospitare merce in temporanea custodia ed esercitare le operazioni per magazzino fiscale. Una soluzione di grande interesse per il mercato in quanto permette alle aziende di gestire in modo flessibile il deposito della merce. E’ in quest’ottica che è nata la nostra collaborazione con la Eurocaf di Carlo Perone, una realtà di primo piano nell’attività di importazione di caffè crudo che, proveniente dai principali produttori internazionali prende poi la strada dei grandi marchi commerciali del settore.

Oltre ai nuovi traffici quali sono i progetti futuri? 
Abbiamo acquisito nuove competenze nel settore del traffico marittimo: stanno crescendo i nostri servizi in export da Campania, Abruzzo e Calabria attraverso il porto di Napoli. Qualcosa si sta muovendo anche nel traffico aereo. Noi siamo già agenti ATA e stiamo raccogliendo grande interesse per l’attivazione di servizi su Capodichino. Allo studio, poi, abbiamo un’analisi finanziaria per la messa a punto del magazzino doganale esterno. Si tratta di investire in piazzali, strutture e mezzi per mettere a disposizione un’area da almeno 6.500 metri e offrire un’ulteriore servizio a qualità aggiunta al mercato.

Quale è la situazione attuale del mercato?
Non pretendo di avere l’ultima parola in questioni del genere ma credo che la concorrenza alimentata dal circuito dei pallet express abbia contribuito a far crollare i prezzi e a innescare dinamiche distorsive sull’equilibrio complessivo del sistema. I veri ricavi si accumulano nei processi di terminalizzazione della merce mentre i costi finali si scaricano sulle piccole aziende di trasporto. È l’eterno dilemma tra qualità del servizio e massimo ribasso. Noi lo decliniamo puntando sul primo corno del problema. Ad esempio garantiamo il pieno controllo della merce durante tutto il tragitto laddove, a causa della frammentazione dei soggetti coinvolti, nei circuito il contatto tra merce e cliente viene reciso. A peggiorare la condizione c’è la stretta creditizia delle banche che rende ancora più difficile mantenere un equilibrio, specie in tempi di incertezza economica come quelli che stiamo vivendo. 

Con conseguenze anche in termini di sostenibilità?  
Senza dubbio. Tra le prerogative di una azienda come Euroservice, che si sovrappone tra l’erogatore del servizio e la clientela, la qualità dei trasportatori e dei mezzi usati è essenziale. Sia in termini di immagine sia di sicurezza sia economici. In Europa, ma la cosa riguarda anche nel nostro paese, l’uso di mezzi Euro 5 ed Euro 6 determina ormai vantaggi competitivi per la circolazione ma anche per i minori costi garantiti dai gestori autostradali per chi è impegnato in politiche commerciali eco-sostenibili.

G.G.
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