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MARZO 2019 PAG. 29 - DAF Italia, nuove partnership per consolidare la crescita


Tra i principali costruttori di veicoli industriali al mondo, DAF, azienda del gruppo Paccar, ha celebrato l’anno scorso i 90 anni di attività. “Un’annata piena di soddisfazioni – conferma Paolo Starace, Ad di DAF Italia – che ha confermato la nostra posizione di market leader europeo per i trattori stradali, con una quota del 16,6%, consegnandoci anche l’importante riconoscimento di truck of the year”. Risultati positivi che la società punta a superare in questo 2019, anche in virtù della partnership siglata recentemente con Medlog, braccio del trasporto stradale della galassia MSC, Vincenzo Miele Trasporti e Vrent. “Il frutto della rete di rapporti stretta con Vrent, operatore primario nel settore del noleggio di veicoli industriali, che ci permette di partecipare ad una iniziativa inedita, almeno per quanto riguarda il panorama italiano: un accordo che comprende tutta la filiera trasportistica, dal costruttore del veicolo fino alla committenza. Un modello operativo innovativo in cui hanno contato sia il networking, sia la qualità e la varietà della nostra offerta”.

Quali sono i punti qualificanti dell’offerta DAF?
Intanto, la costruzione di prodotti dal basso consumo e dalla grande affidabilità. L’obiettivo, quello di ridurre al massimo i passaggi in officina, è di garantire la massima disponibilità del veicolo al cliente. Anche attraverso una serie di servizi avanzati che vanno dai contratti di riparazione e manutenzione alla diagnosi predittiva. L’opzione rappresentata da DAF Connect permette di interpretare in anticipo i potenziali segnali di allarme anticipando l’insorgere di eventuali problematiche.

Le soluzioni proposte per garantire la sostenibilità?
Il modello Euro 6 di ultima generazione che abbiamo immesso sul mercato è caratterizzato da livelli di emissione tra i più bassi in assoluto. Per il prossimo futuro punteremo sui veicoli elettrici, attraverso un’ampia sperimentazione che ci permetterà di comprendere performance ed adattamento alle esigenze del cliente. È ovvio infatti che l’utilizzo della propulsione elettrica presupponga un cambio di approccio anche da parte del trasportatore. Si pensi solo ai differenti tempi per la ricarica degli apparati rispetto al tradizionale rifornimento alla pompa. Questo ci fornirà una road map verso le soluzioni ottimali su cui puntare nel medio termine.

Quali nello specifico?
Anche per l’incombere dei paletti imposti dall’Ue, a partire dal 2025, l’ibrido è forse la risposta migliore per le esigenze della movimentazione merci. Il full electric è ottimo per le ZTL e in condizioni di minor peso da trasportare, ma su lunghe distanze, o per dare più spinta in determinate condizioni di guida, sarà necessario modulare entrambi i tipi di propulsione. Importanti saranno anche le innovazioni nell’abbattimento del cx, ovvero il coefficiente di penetrazione dell’aria. Con gli attuali frontali piatti non è più possibile andare oltre. La necessità di ricorrere a cabine più aerodinamiche, in tutto simili a quelle delle automobili, dipenderà dagli eventuali adeguamenti al Codice della strada. Non ultimo lo stile di guida. Organizzeremo corsi specifici per aiutare meglio ad usare i nostri veicoli anche nell’ambito della partnership con Medlog.

Novità sui megatir e il platooning?     
Sui Tir da 18 metri non si può prescindere dalla componente normativa. Allungare i semirimorchi, senza adeguare le regole sul peso dei veicoli, potrebbe condurre a effetti contraddittori: si rischierebbe di non poter caricare tutta la merce potenzialmente trasportabile. Più fattibile, perché applicabile in modo generalizzato e su larga scala, la possibilità di viaggiare in convogli. Sotto questo aspetto DAF è in prima linea nella sperimentazione che si sta conducendo nel Regno Unito con risultati molto incoraggianti.
G.G.
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