Header Ads

APRILE PAG.56 - Con 3 mln di euro Venezia lancia la sfida a Genova?


Il Sindaco Brugnaro vara il Comitato di indirizzo del Salone Nautico di Venezia edizione 2019 e alla presentazione coinvolge tra gli altri la Marina Militare con il contrammiraglio Andrea Romani comandante dell’Istituto Studi Militari Marittimi di Venezia, Alberto Galassi a.d. del gruppo  Ferretti, il Prefetto Vittorio Zappalorto, l’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia  Roberto Marcato, il presidente di Confindustria Venezia area metropolitana di Venezia e Rovigo Vincenzo Marinese, il Provveditore Interregionale delle opere pubbliche per Veneto, Trentino A.A. e Friuli Venezia Giulia Roberto Linetti, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico settentrionale Pino Musolino.           
                    
“Venezia sfida Genova con un salone nautico allo storico Arsenale” Boom!!!!
Così la stampa locale per sostenere la rassegna nautica che dal 18 al 25 giugno prossimo dovrebbe animare quell’opera d’arte che è l’Arsenale di Venezia. Per il Sindaco Luigi Brugnaro è “detto fatto” mentre per ora si parla di “scommessa” per quella Città che nel recente passato, in tema di saloni nautici, ha subito il flop di Expovenice che con UCINA ed alcuni enti pubblici veneziani avrebbe dovuto realizzare lo Yacting in Venice purtroppo naufragato ancor prima di nascere come salone diffuso tra la terraferma e la laguna di Venezia.

Oggi si torna alla carica con uno stanziamento pubblico del Comune di ben 3 milioni di euro per armare i bacini dell’arsenale con pontili galleggianti ed altre strutture. Prima della presentazione ufficiale al  BOOT di Dusseldorf, Brugnaro aveva tirato dritto e nella prima riunione del Comitato di Indirizzo del Salone aveva spiegato obiettivi e strategie ad enti, istituzioni, forze dell’ordine e alle principali realtà produttive della Città. “Il Salone Nautico – dichiara il Sindaco che evidentemente vuole seppellire il flop di Expovenice - è una scommessa che nessuno finora ha avuto il coraggio di fare. L’idea è che Venezia debba sposare nuovamente il mare, non solo in termini simbolici, come avviene per la festa della Sensa, (Sposalizio del Doge col mare) ma rimettendolo al centro della sua vita produttiva, a tutti i livelli e in tutti i settori, dall’industria alla cultura, come ai tempi della Serenissima”. E poi nel suo lungo intervento il primo cittadino ricorda i grandi temi che animeranno l’evento: dal tema dell’acqua in tutte le sue principali declinazioni, a quello delle imbarcazioni e dei loro usi ludici e da lavoro nonché dai trasporti locali alle navi cargo e da crociera, fino alle imbarcazioni usate dalle forze dell’ordine.

In questa gigantesca ipotesi progettuale essenziale e concreto, rendering alla mano, è stato il contributo del direttore della comunicazione eventi di Vela s.p.a. Fabrizio D’Oria che ha illustrato come verrà organizzata l’intera area.

“Quattro saranno i punti d’accesso all’Arsenale, il primo dal Museo navale, il secondo dal Giardino delle Vergini, il terzo dai Bacini e il quarto dalla Celestia. Saranno realizzati, su 500 metri di banchine, 100 ormeggi nell’area nord fino ai bacini di carenaggio che saranno riaperti. Complessivamente arriveremo ad avere 10 mila metri quadrati di area espositiva oltre a spazi per eventi e punti ristoro”.

La fiera sarà, ovviamente a pagamento e saranno coinvolte remiere, imbarcazioni storiche, università, Biennale ecc. che, a pioggia, potrebbero coinvolgere siti terrafermieri della gronda lagunare.
Dunque una “megafrittura” in una Città che rifiuta il turismo di massa con la  “tassa di sbarco” che dal 1 maggio potrà variare, a seconda dei flussi, dai 3 fino ai 10 euro, non solo, se si considera che proprio nel nome della “Salvaguardia dell’ambiente” in laguna controlli e sanzioni sono sempre più frequenti fino a richiedere, da parte di alcuni gruppi, norme speciali, obbligo di targa e patente e un limite di potenza dei motori per chi naviga in laguna e, questo va detto, mentre alcune delle maggiori società di trasporto come quella capitanata dal Com.te Piero Tosi, stanno investendo fior di quattrini su innovative imbarcazioni con propulsione completamente elettrica.

Al momento, in mancanza di una lista di espositori, sembra che dopo il grande exploit della flotta Ferretti che festeggiò i suoi 50 proprio all’arsenale con tanto di passaggio a raso delle Frecce Tricolori sul Bacino di San Marco, proprio Ferretti sia stato il primo ad aderire alla Fiera veneziana.
“Questa è un’iniziativa che deve coinvolgere tutta la Città – chiosa il Sindaco – e stavolta tutti remeremo dalla stessa parte”!

Certo che per sfidare il Salone di Genova ci vorrà una bella vogata signor Sindaco. Buon vento comunque ma per cortesia non chiamatelo Salone Nautico di Venezia una manifestazione che nella sua complessità potrebbe comunque rappresentare un nuovo modo sistemico per poter non solo vendere imbarcazioni o far conoscere nuove tecnologie e antiche tradizioni, ma uno strumento utile per rilanciare l’economia di un’area  purtroppo, in mancanza di un vero piano strategico, ancora alla ricerca del proprio futuro. Ma non chiamatelo Saone Nautico!

Massimo Bernardo
Immagini dei temi di Bim. Powered by Blogger.