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APRILE PAG. 22 - Trasporti e logistica: Alis studia l’economia insulare


Sulle direttrici intermodali e di cabotaggio nazionale e internazionale superiori ai 600 chilometri l’anno scorso hanno viaggiato circa 1,5 milioni di camion, con un alleggerimento pari a 40 milioni di tonnellate merci per la rete stradale nazionale e un abbattimento delle emissioni di CO2 che supera 1,2 milioni di tonnellate. È il quadro d’insieme che emerge da uno studio condotto dal centro studi Alis in collaborazione con le AdSP dello Stretto, della Sicilia Orientale ed Occidentale e del Mar di Sardegna. Il report (“Trasporti e logistica: Alis studia l’economia insulare”) analizza i trend evolutivi del trasporto relativamente al mercato delle grandi isole nell’ottica della continuità territoriale ricavando quote di mercato dei soggetti operanti e andamento dei traffici.

“L’analisi delle quote di mercato, proposta per le due più grandi isole italiane, vuole rappresentare un fattore di accelerazione per la comprensione dei flussi di traffico tra il continente e le isole al fine di incentivare l’utilizzo delle autostrade del mare generando nuova occupazione nazionale e in particolar modo insulare, sfruttando le soluzioni più ecocompatibili e sostenibili”.

Tra i risultati più rilevanti, il sostanziale andamento in controtendenza del cluster intermodale rispetto all’economia del paese. “Mentre l’Italia è in recessione, il trasporto intermodale marittimo e il cabotaggio insulare rappresentano uno dei principali volani per il rilancio dell’economia nazionale,” è sottolineato nella ricerca. A conferma i dati del centro studi Rete Autostrade del Mare (RAM) secondo cui “nel quadriennio 2014/2017 il traffico ro-ro (quindi di camion e semirimorchi trasportati a bordo di navi traghetto) ha registrato un incremento del 26,3%, con una stima di crescita per il 2018 del 6,5%”. “Il ro-pax (ovvero passeggeri e auto privati) a sua volta è cresciuto del 21,3% nello stesso quadriennio”.

Dallo studio delle unità movimentate da ciascuna compagnia armatoriale nel 2018 e nel corso del primo trimestre del 2019, con particolare riferimento ai veicoli pesanti suddivisi per tipologia spicca il ruolo crescente del cluster rappresentato da Alis.

Mercato della Sicilia
Nell’ultimo biennio l’economia siciliana ha registrato una ripresa dei maggiori settori produttivi con un importante aumento dell’export, pari al 15,2%. “Il 2018, infatti, ha visto un aumento del traffico marittimo merci siciliano in crescita per il Cluster ALIS con oltre l’81% del mercato totale, pari a circa 1,5 milioni di unità annue considerando anche i mezzi transitati attraverso lo Stretto di Messina operato da Caronte e Blu Ferry”. Trend positivo confermato anche ad inizio 2019 con una percentuale che raggiunge l’84%.

Mercato della Sardegna
In un contesto generale di crescita moderata l’aumento del Pil isolano “è provenuto da un sensibile aumento della domanda per consumi, dagli investimenti delle imprese, aumentati nel corso del 2018, cui si è associata una ripresa delle esportazioni”. Frutto anche delle mutate condizioni operative della logistica. “Fino al 2015, esisteva un solo armatore che dominava il traffico marittimo e insulare. Dal 2015 ad oggi un altro operatore leader mondiale nel mercato dei rotabili ha sviluppato in maniera importante il network di collegamenti verso e dalla Sardegna, offrendo non solo servizi dal continente ma, anche servizi dalla Sardegna verso la Spagna”. Una maggiore concorrenza che si è riverberata su un aumento dei servizi e delle navi a disposizione e in una riduzione dei noli. “In particolare l’autotrasporto a prezzi concorrenziali che ha generato un aumento delle presenze, turistiche e non, facendo aumentare la domanda e di conseguenza anche le importazioni verso l’isola. Si tenga infatti conto che, il flusso di merci che transita via trasporto marittimo, grazie all’ingresso del nuovo player è cresciuto del 13% dal 2015 al 2018”.

In questo scenario ALIS ed il suo cluster hanno movimentato nel corso del 2018 oltre il 37% dei flussi in ingresso ed uscita dalla Sardegna, su un totale di veicoli commerciali movimentati nel corso dell’anno pari ad oltre 0,5 milioni.

Molto migliori i risultati relativi al primo scorcio del 2019: la galassia Alis rappresenta oltre il 55% di tutto il traffico marittimo merci. “Nel 2017 il settore primario regionale ha visto una contrazione. Dai dati dell’Istat risulta una diminuzione della produzione delle principali coltivazioni di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Nel 2018 l’attività dell’industria regionale ha ripreso a crescere leggermente. In base alle informazioni, nei primi sei mesi dell’anno il saldo tra le aziende che hanno registrato un aumento della produzione e degli ordini e quelle che ne hanno indicato un calo si è ridotto rispetto al 2017, rimanendo tuttavia su valori positivi”.

In definitiva, il traffico marittimo di merci via mare dal 2015 al 2018 ha registrato un incremento del 13% quando l’ingresso del nuovo player ha ormai consolidato questa nuova importante crescita su valori costanti.

“Si può affermare che il trasporto intermodale marittimo e cabotaggio insulare sta finalmente conquistando il ruolo che merita a livello regionale e nazionale,” tira le somme la ricerca. Ed Alis si conferma punto di riferimento per tutto il comparto risultando fondamentale “sia sia per la continuità territoriale sia per la vita di tutti i cittadini i quali grazie a trasporti più competitivi hanno la possibilità di poter acquistare beni e servizi a prezzi più bassi”.

“Dal punto di vista economico si è registrato, grazie all’utilizzo dell’intermodalità garantito dal Cluster Alis, un risparmio complessivo per le imprese e per le industrie italiane o straniere con sede in Italia di oltre 500 milioni di euro all’anno in termini di riduzioni del costo del trasporto. La sempre più impellente necessità di sviluppo infrastrutturale nazionale e regionale è controbilanciata da un mercato virtuoso in import/export degli operatori appartenenti al cluster ed è di tutta evidenza che le strategie associative volte alla sostenibilità del trasporto dal punto di vista ambientale, sociale ed economica – mediante forti sinergie pubblico-private tra imprese ed enti portuali – non solo hanno apportato enorme valore aggiunto al territorio siciliano e sardo ma hanno consentito di registrare nel 2018 segni positivi per il traffico ro-ro con un aumento del 3% nonostante un anno non facile dove l’economia italiana ha attraversato grandi difficoltà”.
Cosimo Brudetti

Consiglio Direttivo Alis

Sottoscrivere in tempi rapidi il contratto nazionale trasporto e logistica. Tra gli argomenti affrontati nel corso dell’ultimo Consiglio direttivo di Alis figura uno dei principali obiettivi dell’associazione. “Mi auguro – ha affermato il Presidente Guido Grimaldi – che la più grande associazione del trasporto sia riconosciuta dalle sigle sindacali. Da parte nostra c’è tutta l’intenzione di dare suggerimenti costruttivi e portare le istanze degli imprenditori e fare il bene dei nostri lavoratori”. A tal fine è stata avviata l’istituzione di una specifica Commissione tecnica finalizzata anche alla redazione di un documento unitario dell’Associazione da presentare alle parti sindacali. Sono, inoltre, state istituite, mediante apposita previsione statutaria, tre ulteriori nuove Commissioni tecniche: Formazione, costituita per monitorare e governare i processi di questo settore strategico e per migliorare il modo con cui l’impresa affronta le trasformazioni del mercato del lavoro; Innovazione e Nuove Tecnologie, che si prefigge l’obiettivo di estendere l’attività associativa alle dinamiche proprie della digitalizzazione dei processi produttivi; Trasporto a Temperatura Controllata, la cui costituzione risponde all’esigenza tenere conto delle istanze provenienti da importanti associati che operano in una filiera logistica delicata con normative particolareggiate.
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