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DICEMBRE 2018 PAG. 28 - Sorrentini, per Assoagenti aggiornamento e formazione


Il 2018 ha rappresentato per Assoagenti Campania un tornante storico. L’associazione guidata da Stefano Sorrentini celebra infatti i 70 anni dalla sua fondazione, lasso di tempo in cui è stata testimone e protagonista delle grandi evoluzioni che hanno caratterizzato la vicenda del porto di Napoli, in particolare, e del settore marittimo più in generale. 

Quali elementi di fondo hanno caratterizzato questo lungo arco temporale?
Nel 1948, grazie al contributo di aziende storiche, nasceva la prima associazione di Agenti marittimi napoletani, con il nome di Associazione meridionale Agenti marittimi di Napoli; l’anno successivo, il 7 maggio, l’associazione napoletana confluiva nella Federagenti, risultando tra le prime componenti ad aderire alla realtà nazionale. Tutto ciò testimonia la costante attenzione e l’interesse della comunità marittima napoletana verso le questioni associative e il valore della partecipazione e della condivisione. In tutti questi anni, il ruolo delle nostre aziende e dello scalo napoletano è stato determinante nella storia e nella crescita del settore dello Shipping: l’ottimo lavoro svolto e lo sviluppo delle nostre professionalità ci hanno permesso di assumere un ruolo centrale nel comparto marittimo, soprattutto in una fase come questa, caratterizzata da profonde trasformazioni della nostra professione e del contesto normativo. Ritengo che proprio la capacità dimostrata dalle nostre imprese di reagire e adattarsi nel tempo ai  cambiamenti e di affrontare il futuro con fiducia e determinazione ci ha consentito di raggiungere i 70 anni di attività con solidità, compattezza ed unità di intenti.

Un primo bilancio del 2018, qual è lo stato di salute del cluster marittimo?
Sia per il porto di Napoli, che per gli altri porti della Campania, i dati provvisori del 2018 sono molto positivi e ci aspettiamo un’ulteriore crescita nel 2019. Infatti, gli elementi ufficializzati dall’Autorità di Sistema Portuale confermano il consolidamento del trend positivo iniziato nello scorso anno, in particolare di  alcuni comparti trainanti, che registrano incrementi a doppia cifra rispetto al 2017. Si comincia, quindi, a ragionare non più in termini di inversione di tendenza o previsioni di sviluppo, quanto di entità della crescita. Se a tutto ciò aggiungiamo i segnali incoraggianti provenienti da alcuni comparti globali, come ad esempio il costante progresso della cantieristica, l’assestamento della nautica da diporto, i risultati di rilievo raggiunti in Europa dalla flotta italiana, che risulta ai primi posti, in particolare nel settore dei ro-ro, il quadro di insieme appare confortante.

Come sta cambiando il ruolo associativo e quali indirizzi per il futuro?
In questi anni in cui ho avuto il privilegio di dirigere l’Assoagenti Campania, l’attività è stata caratterizzata da un forte spirito di gruppo e di condivisione. Grazie anche al supporto dei Consiglieri l’Associazione è stata in grado di conseguire numerosi obiettivi che avevamo fissato all’atto dell’individuazione delle linee guida. Infatti, l’Associazione continua a rappresentare un riferimento importante dal punto di vista istituzionale, avendo notevolmente intensificato il dialogo con tutti gli apparati amministrativi, operativi e di gestione; inoltre, il Consiglio Direttivo allargato ha funzionato come previsto: sono state rappresentate tutte le categorie professionali del settore marittimo ed è stata assicurata la presenza di nostri rappresentanti in ogni ambito; nelle attività nazionali e locali siamo stati particolarmente attivi, ottenendo notevoli consensi; abbiamo rafforzato la comunicazione interna ed esterna dell’Associazione, è migliorata la partecipazione alla vita e alle iniziative dell’Associazione; abbiamo realizzato diversi corsi di formazione e di approfondimento su temi specifici riservati ai dipendenti delle aziende associate; siamo intervenuti su questioni di carattere operativo e tariffario; abbiamo implementato servizi aggiuntivi di segreteria e realizzato numerose misure ed iniziative interne ad impatto economico positivo. Posso aggiungere, con grande soddisfazione, che tali risultati sono stati conseguiti con coerenza di comportamento e soprattutto in sintonia con le esigenze dei nostri associati. Ritengo sia opportuno procedere in tale direzione, ma rivolgendo una particolare attenzione a due temi: aggiornamento e formazione, da un lato; revisione della legge professionale, dall’altro. Due argomenti fondamentali per il futuro del settore, poichè costituiscono i presupposti indispensabili per la continuità della professione.
Giovanni Grande
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