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SETTEMBRE2018 PAG. 12 - La Naples Shipping Week dedicata al porto di Genova


“La decisione di dedicare la terza edizione della Naples Shipping Week (24-29 settembre 2018) a Genova, dopo il tragico crollo del ponte Morandi, è stata concordata con Pietro Spirito, il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale, senza esitazioni. Era una domenica di Agosto, eppure le risposte alla mail-circolare inviata al consiglio del Propeller sulla proposta sono arrivate in maniera subitanea”. Per Umberto Masucci, presidente del Propeller Club di Napoli e di quello nazionale, non si tratta solo di un mero gesto simbolico. “Con Genova siamo gemellati e nel corso degli anni si è creato un vincolo robusto grazie all’organizzazione alternata di questa grande vetrina che mette in mostra il meglio del cluster marittimo nazionale. Abbiamo voluto dimostrare vicinanza ma anche disponibilità concreta a trovare spazi, a suscitare occasioni per trovare le soluzioni più idonee alle criticità logistiche che dovrà affrontare il porto. Ospiteremo il presidente dell’AdSP, Paolo Emilio Signorini, e il sindaco, Marco Bucci: la Lanterna troverà momenti per confrontarsi sulla difficile situazione che sta vivendo”.

Cos’altro prevede il cartellone della Shipping Week di Napoli?
Seguiremo la formula che abbiamo consolidato e rodato nel corso delle due precedenti edizioni dedicando le prime due giornate, su un programma complessivo che prevede una cinquantina di eventi, alla cultura portuale e del mare. Novità di quest’anno la collocazione in settembre, periodo di apertura per le scuole e le università, che ci permetterà di puntare al coinvolgimento dei giovani. Non a caso l’inaugurazione del lunedì si terrà presso l’Università Parthenope, cui seguiranno, anche nel giorno successivo, visite ad aree marine protette, con la collaborazione della Capitaneria di porto, presentazioni di libri, iniziative che vedranno protagonisti CNR e Stazione zoologica Anton Dohrn. A metà del guado, il mercoledì, ci sarà la grande giornata dedicata all’Università e alla ricerca con un brainstorming a porte chiuse della Federico II che vedrà confrontarsi una trentina di esperti a livello internazionale sul tema delle ZES. In parallelo si parlerà di economia, a Villa Doria d’Angri, mentre il CoNISMa affronterà gli aspetti delle scienze applicate alle attività marittime.

Dal giovedì sarà la volta del Port&Shipping Tech.
La fiera si svolgerà alla Stazione Marittima con uno spazio espositivo e una fittissima programmazione convegnistica che prevede sessioni scientifiche, economiche, tecniche. Una due giorni in cui i rappresentanti del cluster marittimo della penisola – agenti marittimi, armatori, spedizionieri, capitanerie, la stessa Assoporti – terranno i loro consigli, comitati esecutivi, assemblee fornendo un puntuale stato dell’arte del settore. Sempre giovedì arriverà a Napoli la nave scuola Vespucci che punta a superare le 20mila visite registrate in occasione della scorsa edizione della NSW, oltre ad essere essa stessa teatro di una serie di iniziative. Il clou internazionale il venerdì, con la visita e l’intervento del segretario generale dell’IMO, Kitack Lim, che proietterà tutte le discussioni su uno scenario globale.

Cosa si aspetta da questa NSW 2018?   
Come già detto vorrei un coinvolgimento maggiore dei giovani: abbiamo bisogno di un ricambio generazionale, di una nuova spinta che può essere assicurata solo da energie fresche. Per quanto riguarda le problematiche della portualità italiana spero che la presenza di tante personalità istituzionali, a cominciare dal sottosegretario ai Trasporti Rixi, permetta di rilanciare in modo concreto le questioni ancora in sospeso. In passato sono state fatte cose buone, è il momento di riprendere in mano quello che non ha funzionato come previsto. Due esempi su tutti: le semplificazioni burocratiche e il coordinamento nazionale delle AdSP, momento indispensabile per disegnare una visione strategica dei nostri scali.

Un’occasione di promozione anche per la città?
Fin dall’inizio abbiamo puntato ad un connubio con i nostri luoghi d’arte. È per questo che dopo Castel dell’Ovo e Palazzo Reale la tradizionale Cena Mediterranea del venerdì sarà tenuta a Castel S. Elmo. Sito che sintetizza in pieno il leit motive della serata: cielo, mare e terra. 
                                                                                                                                      Giovanni Grande
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