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SETTEMBRE 2018 PAG. 60 - Standard & Poor’s rivede al rialzo il rating di Eni


Dalle sabbie del deserto ai ghiacci dell’Alaska, nuove acquisizioni per il colosso energetico italiano

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha rivisto al rialzo il rating a lungo termine di Eni portandolo ad ‘A-‘ con outlook Stabile. L’agenzia ha inoltre confermato ad ‘A-2’ il giudizio a breve termine.
La decisione dell’agenzia si basa sul miglioramento degli indicatori finanziari correnti e previsionali, ottenuto grazie alla riduzione dell’indebitamento e alla generazione di cassa.

L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha commentato: “Sono particolarmente soddisfatto di questo riconoscimento che premia quanto fatto in termini di potenziamento del nostro portafoglio upstream, di ristrutturazione dei business mid-downstream e di rafforzamento della nostra situazione patrimoniale. Tali risultati, conseguiti pur in presenza di un ciclo sfavorevole di mercato come quello degli ultimi anni, ci hanno consentito di mantenere un profilo di business solido e di riconquistare un rating di area A non appena il mercato è tornato a mostrare segni di maggiore stabilità”.

Intanto proseguono senza sosta nuove scoperte e acquisizioni di nuove concessioni, specialmente in Egitto dove il Gruppo ha annunciato che le Autorità egiziane hanno approvato una nuova concessione denominata “Nile Delta” che autorizza l’estensione di dieci anni dell’Abu Madi West Development Lease (203 km2), dove si trova il giacimento di Nooros, e l’esecuzione di ulteriori attività di esplorazione all’interno di El Qar’a Exploration Lease (64 km2). Gli asset oggetto dell’estensione sono situati nella “Great Nooros Area”, una delle aree più prolifiche del Delta del Nilo, nell’offshore dell’Egitto.

Inoltre, le Autorità egiziane hanno autorizzato l’estensione della concessione di Ras Qattara per un ulteriore periodo di cinque anni. A seguito di questa estensione, una nuova campagna di perforazione nei campi Zarif e Faras sbloccherà le restanti riserve di idrocarburi e consentirà ulteriori attività d’esplorazione all’interno del bacino del Deserto Occidentale.

L’estensione relativa alla Great Nooros Area rafforza il portafoglio gas di Eni, riaffermando la strategia di Eni di esplorazione “near field” che ha rivitalizzato la produzione operata nell’area del Delta del Nilo, dove il giacimento di Nooros sta attualmente producendo 32 milioni di metri cubi di gas al giorno, corrispondenti a circa 215.000 boed. Eni, attraverso la sua controllata IEOC, detiene una quota di partecipazione del 75% nella concessione, in partnership con BP che possiede una quota del 25%. Nella concessione “Nile Delta” l’operatore è Petrobel, joint venture paritaria tra IEOC e Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC).

Nella concessione Ras Qattara, che copre un’area di 104 km2, Eni detiene una quota del 75%, mentre il suo partner INA detiene una quota del 25%. L’operatore è AGIBA, una joint venture tra la controllata di Eni IEOC e Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC). L’estensione di Ras Qattara rafforzerà la produzione olio di AGIBA nell’area del deserto occidentale.

E’ stata poi approvata, sempre da parte delle Autorità egiziane l’assegnazione alla società di una nuova licenza esplorativa nel prolifico bacino del Delta del Nilo orientale, nell’offshore dell’Egitto.
 La licenza esplorativa, denominata “Nour”, si trova a circa 50 chilometri dalla costa e si estende su un’area di circa 739 chilometri quadrati con una profondità d’acqua che va da 50 a 400 metri. Eni prevede di procedere con la perforazione di un pozzo esplorativo nella seconda metà del 2018.
Questa nuova acquisizione rafforza ulteriormente la posizione di Eni in Egitto, un’area di importanza storica e strategica per la società.

Nour è operato da Eni, attraverso la sua controllata IEOC. Nella concessione, che è in partecipazione con Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS), Eni detiene una quota dell’85%. L’altro partner nella concessione è Tharwa Petroleum Company, con il restante 15%.

Dalle profondità del mare alle sabbie desertiche Eni annuncia una scoperta a gas nel Deserto Occidentale egiziano. Il pozzo è stato perforato sul prospetto esplorativo denominato Faramid S-1X, situato nella concessione di East Obayed nel Deserto Occidentale egiziano, a circa 30 chilometri a nord-ovest della concessione di Melehia. Il pozzo ha raggiunto la profondità di 5.212 metri e ha incontrato numerosi livelli mineralizzati a gas nelle arenarie della formazione Khatatba di età Giurassica. Il pozzo è stato testato con successo alla produzione erogando 700.000 metri cubi di gas al giorno, confermando l’importante potenziale produttivo della concessione di East Obayed.
La società ha avviato gli studi per lo sviluppo commerciale di queste importanti riserve di idrocarburi che, in aggiunta al potenziale a gas della Concessione di Meleiha, potranno dare un nuovo contributo alla produzione di gas per il paese.

Eni, attraverso la compagnia operatrice AGIBA, pariteticamente detenuta con Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), produce attualmente circa 55 mila barili di olio equivalente al giorno dal deserto occidentale egiziano. AGIBA detiene la quota del 100% nella concessione di East Obayed.

Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la sua controllata IEOC. La società è il principale produttore del paese con una produzione equity pari a circa 320 mila barili di olio equivalente al giorno, destinata a salire nell’anno con la progressiva crescita della produzione del giacimento di Zohr.

Area esplorativa nell’onshore dell’Alaska
Nel grande stato nord americano sono state acquisite 124 licenze esplorative, che comprendono un’area totale di circa 1400 kmq, da Caelus Alaska Exploration Company, LLC. Le licenze si trovano nell’Eastern North Slope, in Alaska, e Eni deterrà la quota del 100%.

La “Eastern Exploration Area” (EEA) si trova circa 32 chilometri a sud-est della località di Deadhorse, in prossimità del gigantesco giacimento petrolifero di Prudhoe Bay e vicina a infrastrutture esistenti e al Trans-Alaska Pipeline System (TAPS).

La EEA è considerata un’area ad alto potenziale, con numerosi obiettivi esplorativi già provati nei giacimenti limitrofi e situata tra due delle più grandi scoperte di idrocarburi del Nord America (Prudhoe Bay e Point Thompson). Eni farà leva sul suo modello di business e la sua esperienza per effettuare una esplorazione accelerata e garantire un rapido time-to-market delle potenziali scoperte, al fine di generare valore a lungo termine per gli stakeholder e gli azionisti. Eni ha già raggiunto una posizione di primo piano nel North Slope dell’Alaska e questa nuova acquisizione rafforzerà ulteriormente la sua presenza in una delle aree petrolifere più promettenti degli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti, Eni detiene interessi in 21 campi di petrolio e gas, di cui 11 operati, con una produzione giornaliera netta di circa 60.000 barili di petrolio equivalente al giorno (boed). Nel Golfo del Messico e in Alaska Eni detiene 109 licenze e ha una partecipazione non-operata nel giacimento di Alliance (shale gas, vicino a Fort Worth in Texas). In Alaska, Eni è operatore con il 100% del campo di Nikaitchuq e ha una partecipazione del 30% nel campo di Oooguruk, e detiene una produzione complessiva netta di circa 20.000 boed.
                                                                                                                                   Paola Martino
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