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AGOSTO 2018 PAG 20 - Bari e Brindisi protagonisti nella logistica intermodale

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha concesso in via sperimentale a Mercitalia Shunting & Terminal, società per la produzione e la commercializzazione del trasporto ferroviario di merci controllata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane Spa, l’affidamento del servizio ferroviario in ambito portuale e la movimentazione dei carri ferroviari sui binari portuali, con contestuale messa a disposizione di binari funzionalmente collegati al nuovo raccordo ferroviario presso lo sporgente di Costa Morena Est. L’atto concessorio giunge a valle del verbale di transitabilità dell’impianto infrastrutturale, rilasciato da RFI alcuni giorni fa.

“Dopo i fasti della Valigia delle Indie, il porto di Brindisi torna a recitare un ruolo strategico nel panorama internazionale della logistica integrata – commenta il presidente dell’AdSP MAM Ugo Patroni Griffi - Il nuovo raccordo ferroviario associato ad  una mirata azione volta a sviluppare nuovi collegamenti intermodali, oltre ad agevolare le numerose imprese che operano nella zona industriale, costituiscono la chiave di volta per la consacrazione del scalo quale hub internazionale per lo scambio di merci con l’Europa e con i Paesi che si affacciano nel bacino del Mediterraneo.”

L’atto di concessione prevede, tra l’altro, che Mercitalia si stabilisca a Brindisi con adeguati uffici, mantenendo in efficienza i mezzi impegnati e le infrastrutture assegnate, attraverso un team di manutenzione pronto intervento operante in loco. Alla società competono tutte le operazioni inerenti il servizio di manovra e formazione treni, tutte le prestazioni accessorie al trasporto ferroviario, movimentazione e trazione dei carri e dei convogli ferroviari in arrivo e in  partenza negli ambiti collegati al porto di Brindisi e tutte le relative attività complementari per conto delle imprese che eseguono il trasporto ferroviario, dei terminalisti del porto e degli operatori in generale. È inoltre prevista la realizzazione di uno snodo di composizione e scomposizione dei treni, presso la banchina di riva di Costa Morena Est.

La concessione ha durata triennale e, al fine di agevolare lo sviluppo della nuova tipologia di trasferimento del traffico, l’AdSP MAM ha ottenuto una scontistica per l’avvio della start-up, in base alla quale la tariffa più alta ammonterà a 412,50 € per le manovre di terminalizzazione dai binari di arrivo della stazione di Brindisi ai binari di carico in banchina e viceversa.

L’infrastruttura si collega alla Rete Ferroviaria Nazionale (Stazione di Brindisi Centrale), per il tramite del cosiddetto raccordo ferroviario consortile, di proprietà del Consorzio A.S.I. di Brindisi che ne detiene concessione di esercizio, in virtù di un contratto stipulato con RFI per regolare il mantenimento dell’opera.

Il porto di Bari snodo strategico
Il porto di Bari si conferma snodo intermodale strategico e funzionale al florido comparto della grande industria che opera nell’area. Nuovo Pignone, società del gruppo Baker Hughes, una GE company (BHGE), infatti, farà partire proprio da Bari un importante ordine destinato al Cile.
“La spedizione dei macchinari è composta da due lotti, il primo dei quali partito da Bari pochi giorni fa e costituito da 10 skid pompa per un totale di 300 tonnellate, mentre il secondo lotto, previsto in partenza entro agosto, composto da 16 casse contenenti pompe centrifughe complete di motori e centraline di lubrificazione per un totale di oltre 400 tonnellate.“ Enrico Mangialardo (General Manager BHGE Nuovo Pignone di Bari) rammenta inoltre che  “La commessa è finalizzata ad unirsi al progetto iniziato nel 2014 per la costruzione delle stazioni di pompaggio per acquedotto lungo circa 200km, realizzato per una grande azienda mineraria Cilena.”

“La vitalità e la capacità competitiva della nostra grande industria vengono servite e alimentate dalla funzionalità infrastrutturale dei nostri scali portuali”, commenta il presidente dell’AdSP MAM Ugo Patroni Griffi. “Uno scambio di sinergie proficuo che rinvigorisce l’economia di tutto il territorio. Anche questo imbarco, così come quelli precedentemente effettuati da BHGE Nuovo Pignone, contribuisce notevolmente a dare ulteriore slancio ai traffici commerciali portuali. C’è da aggiungere che quando un’azienda leader come questa utilizza più volte lo scalo per operazioni commerciali rilevanti, l’immagine del porto ne risulta indubbiamente rafforzata. Peraltro, come è noto, la presenza manifatturiera del gruppo General Electric in Puglia non è costituita solo da BHGE Nuovo Pignone di Bari – conclude Patroni Griffi - ma anche dalla grande fabbrica di GE Avio Aero di Brindisi, anch’esso un sito di eccellenza mondiale per la costruzione e manutenzione di motori aerei e marini.”
Non è la prima volta che l’azienda metalmeccanica utilizza il porto di Bari per esportare all’estero le proprie produzioni. Tra le movimentazioni più importanti, si ricorda quella avvenuta nel 2016 quando un carico di 297 tonnellate costituito da sei pompe centrifughe – più ausiliari standard Api 610 – costruite da BHGE Nuovo Pignone furono destinate a una nuova raffineria in Kuwait, per la produzione di carburanti green. Mentre nel 2015 inoltre, lo stabilimento barese fornì poco più di 30 pompe destinate a sollevare elevate quantità di acqua dal livello del mare sino a circa tremila metri di altezza nelle miniere di rame del Cile; in questo specifico segmento, oltre che nelle produzioni “su misura” per raffinerie e petrolchimici, il sito di Bari vanta una notevole specializzazione.

Ferrotramviaria
Ferrotramviaria vuole tornare ad operare nel porto di brindisi: il presidente dell’Adsp MAM ha ricevuto i vertici della storica azienda
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L’AdSP MAM punta sviluppare in maniera significativa collegamenti intermodali a servizio della logistica integrata nel porto di Brindisi. Dopo il recente affidamento a Mercitalia del servizio ferroviario in ambito portuale e la movimentazione dei carri ferroviari sui binari portuali, con contestuale messa a disposizione di binari funzionalmente collegati al nuovo raccordo ferroviario presso lo sporgente di Costa Morena Est, il presidente Ugo Patroni Griffi ha incontrato i vertici di Ferrotramviaria, Tonino Ricco, Massimo Nitti, direttore generale, Conte Enrico Pasquini, dirigente e principale azionista della storica impresa barese attiva nel business passeggeri, trasporto pubblico locale e trasporto merci.

Nel corso del proficuo incontro, Ferrotramviaria, che ha recentemente fatto del traffico cargo il proprio core business con significativi investimenti, ha palesato la volontà di tornare a operare a Brindisi.

“Oggi l’azienda è grado di fornire tutte le componenti di un sistema di trasporto ferroviario – commenta il presidente Patroni Griffi - progettazione dell’infrastruttura e del programma d’esercizio, direzione dei lavori, formazione del personale, manutenzione del materiale rotabile e dell’infrastruttura, e gestione del servizio. Verosimilmente, dopo la pausa estiva, firmeremo un protocollo d’intesa finalizzato a incrementare gli scambi intermodali nel porto di Brindisi, a beneficio degli operatori della logistica che necessitano interconnessioni più efficienti e convenienti che agevolino il trasporto merci ferrovia/mare.”

Quello di Ferrotramviaria sarebbe un ritorno nel porto di Brindisi: nel 2014, infatti, l’azienda garantiva collegamenti tra il porto messapico e Segrate (per il Gruppo Bonatesta con frequenza settimanale). Servizi, questi, che rappresentano un anello della più ampia catena logistica di P&O Ferrymasters che mette in relazione i Balcani e l’Est Mediterraneo con il Centro Europa attraverso gli scali pugliesi e con rilanci da Melzo verso il resto del Nord Italia e del continente.

Cosimo Brudetti
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