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MARZO 2020 PAG. 11 - Dialogare con il Governo per dare soluzioni allo shipping







Il  trasporto marittimo serve il 90% del commercio mondiale: ciò significa che l’integrazione tra le aree del pianeta e il loro sviluppo non sarebbero possibili senza il trasporto marittimo di materie prime, di merci alimentari, di beni semilavorati e finiti. È evidente quindi che la protezione delle linee marittime e del libero commercio ha un’importanza strategica ed è condizione imprescindibile per mantenere vitale lo sviluppo dell’economia e della società.

Particolarmente importante è la navigazione mercantile per l’Italia: la nostra è anzitutto un’economia di trasformazione, dove le materie prime arrivano, per lo più da altri continenti, per essere processate in semilavorati e prodotti finiti e quindi destinate ad altri mercati in Europa e nel mondo. In totale, nei porti italiani le linee di navigazione internazionali e di cabotaggio movimentano oltre 490 milioni di tonnellate complessive.

Ecco perché se le navi dovessero fermarsi sarebbe un problema enorme per tutto il mondo e, in particolare, per il nostro Paese.
Per questo, noi armatori non ci tiriamo indietro davanti all’emergenza e insieme agli equipaggi delle nostre navi continuiamo a trasportare le merci necessarie per la vita quotidiana di tutti. Purtroppo, i problemi non mancano.

Molti Paesi stanno imponendo restrizioni al traffico delle navi italiane e norme d’interdizione anche per le unità di altre bandiere che abbiano fatto scalo in Italia. Tali limitazioni si ripercuotono sul personale navigante e tecnico italiano che deve imbarcare nei porti di questi Paesi, nonché sugli ispettori per rilasciare delle certificazioni obbligatorie. In pratica, da quando è scoppiata l’emergenza è sempre più difficile procedere all’avvicendamento dei marittimi italiani su navi che operano all’estero ed es
iste il concreto pericolo che le navi non possano più operare per mancanza di equipaggi.
Nella lettera che il 12 marzo Confitarma, insieme ad Assarmatori e Federagenti, ha scritto al Governo sono state illustrate le numerose problematiche che riguardano i trasporti marittimi auspicando che vengano urgentemente individuate soluzioni adeguate a garantire l’operatività delle navi e la regolarità dei traffici.

Esprimo quindi forte apprezzamento per l’intervento della pubblica Amministrazione su due problematiche segnalate dall’armamento, dagli agenti e dalle Organizzazioni Sindacali grazie alle quali si possono risolvere una parte delle difficili situazioni che le nostre navi stanno fronteggiando. I Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Salute hanno disposto rispettivamente proroghe dei certificati di competenza (CoC) dei marittimi e della validità dei certificati sanitari biennali. Non meno importante è l’azione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la consistente attività in corso in quei paesi ove, nei porti, sono stati riscontrati problemi per la libertà di attracco delle navi e per la movimentazione di marittimi nazionali.
Sono convinto che dialogare con il Governo sia fondamentale e che dal confronto con le istituzioni possano derivare le soluzioni alle nostre istanze.
                                                                                                Mario Mattioli, Presidente Confitarma
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