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DICEMBRE 2019 PAG. 24 - Confetra Campania, logistica cardine del processo produttivo


“Nell’ultimo triennio siamo stati impegnati a bilanciare in modo ottimale le due anime della nostra associazione. Spedizionieri e corrieri si trovano a confrontarsi quotidianamente con temi specifici e non sempre sovrapponibili. Da qui l’idea di strutturare l’attività su due canali paralleli che si incontrano per fare sintesi e esprimere le nostre posizioni nel confornto istituzionale sia a livello territoriale sia nazionale”. Ermanno Giamberini, presidente di Confetra Campania e ACCSEA, spiega l’articolazione dell’associazione che riunisce corrieri, spedizionieri e autotrsportatori della Campania nell’anno in cui il rinnovo dei vertici ha riconfermato la bonta del modus operandi della compagine.

Come si è evoluta la dinamica della vita associativa nell’ultimo triennio?
La messa a punto di due giunte informali per la trattazione delle problematiche specifiche ci ha permesso di affrontare le criticità attingendo alle svariate competenze dei nostri associati. Il momento della sintesi, inoltre, ci ha fatto crescere a livello di consapevolezza complessiva delle tematiche in gioco. Il risultato diretto è la crescita della partecipazione diretta, frutto anche di un lavoro “porta a porta”, che punta a superare gli approcci “individualistici”.

Quali?
Esistono ancora sacche residue di operatori che, di fronte ad una difficoltà, tentano di risolversi il problema da soli, passando per l’associazionismo solo in seconda battuta. L’esperienza dimostra che la discussione e l’avvio delle iniziative sotto il cappello della rappresentanza comune rende più semplice tutti i processi di soluzione.

Come si sta muovendo ACCSEA a livello nazionale?
Abbiamo istituito rapporti con tutti i soggeti coinvolti nel settore, marcando la nostra presenza anche a livello associativo nazionale dove portiamo avanti il nostro impegno per un approccio più inclusivo, in grado di far dialogare il livello nazionale con quello territoriale. Nostri delegati, come Gino Cotumaccio, siedono già nel board marittimo di Fedespedi mentre Domenico De Crescenzo è stato riconfermato al vertice della commissione doganale della Federazione. Senza dimenticare, e questo è un motivo di orgoglio particolare, la presidenza del Gruppo Giovani Fedespedi, conquistata dal nostro Armando Borriello.

Quali sono i temi principali da affrontare per il settore nel 2020?
L’interesse per un’attività logistica più sostenibile, emersa nel corso di quest’anno, caratterizzerà anche il 2020, tanto che questo tema sarà uno dei principali di un importante evento che abbiamo in programma per la prossima primavera. In generale credo che andremo incontro ad un periodo di incertezza. Bisognerà verificare il reale impatto dei dazi statunitensi, della Brexit, la quale, indipendentemente dall’esito della discussione con l’Ue, porterà comunque delle conseguenze sul comparto, dell’introduzione delle nuove normative sui carburanti green. Preoccupa anche la recente conferma del Block Exempion Regulation in merito alle alleanze delle compagnie, con gli effetti distorsivi che si possono avere sulla logistica di terra.

Cosa auspica per il rilancio della logistica? 
Il settore vive un periodo di fermento. Paradossalmente l’abortito tentativo di tassare i container in fase di redazione delle legge di Finanza dimostra il nostro “peso” a livello economico. Anche se preoccupa proprio l’approccio che ha portato a quest’ipotesi che, se attuata, sarebbe stata un grosso regalo di Natale per tutti i nostri competitor nel Mediterraneo. La logistica, e questo è un discorso che cerchiamo di portare avanti anche nell’ambito di Confetra Campania, non è una commodity ma un segmnento essenziale del processo produttivo. Non capire questo, pensando che un’ulteriore tassazione non avrebbe sortito effetto, significa non capire come funziona l’economia globale. Individuare interlocutori sicuri e competenti mi sembra una delle esigenze più pressanti. Insieme ad un rinnovato impegno per la formazione.

Come vi state muovendo su questo punto?
A livello territoriale abbiamo esteso la nostra partnership con il Nautico di Bagnoli anche all’Istituto Giovanni XXIII di Salerno. Faremo da punto di riferimento per la strutturazione di un nuovo corso triennale di studi incentrato sulla logistica.

                                                                                                                                                     G.G.
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