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OTTOBRE 2018 PAG. 4 - NEWS DALL'ITALIA

Napoli, presentata la ricerca di RT su mega e giga yatch
Sempre più la polarizzazione della ricchezza induce i decisori pubblici ad analizzare le ricadute sul territorio per le attività ad altissimo valore aggiunto. Caratterizzato da beni posizionali per eccellenza il settore dei giga e mega yacht rientra perfettamente nella casistica, rappresentando uno dei segmenti più ricchi di opportunità in un settore per natura variegato come il diporto. E’ a partire da queste considerazione che l’AdSP del Mar Tirreno Centrale ha commissionato a Risposte Turismo uno studio sul campo presentato nel corso del convegno “I Grandi Yacht e i porti della nuova AdSP: le ricadute economiche e le prospettive”. Ricerca condotta specificamente sulle unità con una lunghezza superiore ai 50 metri, considerata dal presidente del’AdSP del Mar Tirreno centrale, Pietro Spirito, “un primo passo verso il completamento della gamma dell’offerta turistica sul territorio campano”. Un mercato poco conosciuto, sostenuto da una crescita robusta ma che deve essere supportato con un segmento di servizi adeguati che non può limitarsi alla mera dotazione infrastrutturale. Grandi, come le imbarcazioni di cui si parla, le cifre del rapporto di Risposte e Turismo: il numero di unità superiori ai 50 metri è raddoppiato negli ultimi 10 anni raggiungendo nel 2017 una quota pari al 13% della flotta mondiale di yacht; quasi 4mila (3.900) le giornate di permanenza nell’area campana con oltre 1.700 giornate di ormeggi in banchina; una spesa diretta complessiva di 30,4 milioni di euro di cui 11.500 euro in spese dirette per ogni accosto, 6,4 milioni per intrattenimento e 4,6 milioni per shopping. “Tenendo conto degli effetti indiretti ed indotti che si estendono sull’intero Paese, l’attività sviluppata nel Golfo genera 54,58 milioni di euro e attiva oltre 400 unità di lavoro (che implicano 9,4 milioni di euro in redditi da lavoro)”.

Angopi, giudizio positivo sul modello di organizzazione del servizio
Il modello organizzativo dei servizi di ormeggio nei porti italiani è ormai saldamente incardinato sulle recenti disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 169 del 4 agosto 2016 sulle Autorità Portuali. In particolare, il comma 1-quinquies stabilisce che “a seguito dell’esercizio dei poteri del comandante del porto previsti dall’art. 81 del Codice della Navigazione e dall’art. 209 del relativo Regolamento di esecuzione, gli ormeggiatori iscritti nel relativo registro, previa specifica procedura concorsuale, si costituiscono in società cooperativa. Il funzionamento e l’organizzazione di tale società sono soggette alla vigilanza e al controllo del comandante del porto e lo statuto e le sue eventuali modifiche sono approvate dal comandante del porto secondo le direttive emanate in materia dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. È quanto ribadito dall’ANGOPI, nel corso del convegno sul tema che l’associazione nazionale degli ormeggiatori e barcaioli ha organizzato a Ravenna. “Resta ora definitivamente stabilito e normativamente codificato – ha spiegato il presidente Cesare Guidi – che esiste solo un ente rappresentato dalla cooperativa”. Per Guidi uno degli aspetti più significativi della norma consiste nell’approvazione dello Statuto in capo al comandante del porto. Una previsione che permette di qualificare il gruppo come operatore interno alla pubblica amministrazione consolidando la nostra funzione di servizio pubblico, legato sempre più intimamente alla difesa dell’interesse generale e della sicurezza portuale”. Guidi si è inoltre augurato che veda presto la luce anche la modifica del regolamento al Codice della navigazione in corso di predisposizione da parte del Ministero. 

Porti sardi attenti allo sviluppo del GNL
AdSP della Sardegna, Regione e Assocostieri hanno firmato un accordo per la promozione nei porti isolani di servizi legati al GNL. L’intesa istituisce un tavolo congiunto e permanente per approfondire l’analisi dei temi di natura strategica e di indirizzo politico, oltre che giuridici e amministrativi e di tutte le iniziative connesse all’utilizzo del Gnl come combustibile marino. Tra gli obiettivi anche l’individuazione di azioni congiunte e coordinate per realizzare un mercato che consenta un uso sempre più ampio del Gnl nel settore marittimo e per alimentare i servizi a bordo delle navi. La Sardegna è candidata a ospitare il primo progetto pilota per l’area di controllo delle emissioni di zolfo, la SECA (Sulphur Emission Controlled Area), in relazione al traffico marittimo.

Augusta, favorire il dialogo sul corridoio Scandinavo - Mediterraneo
Visita di una delegazione svedese proveniente dalle regioni settentrionali di Västerbotten e Norrbotten al porto di Augusta organizzata dall’AdSP del Mare di Sicilia Orientale, di concerto con Widso Public & Management e promossa da Fondazione CS MARE per lo sviluppo del dialogo con il settore nord-europeo della mobilità e delle infrastrutture. Nel corso della missione è stato presentato ufficialmente “Destinazione Europa in Movimento”, il Book che la Fondazione ha dedicato al terzo pacchetto di misure sulla mobilità messo a punto dalla Commissione Europea, quale strumento per promuovere la sinergia tra Nord e Sud Europa tramite il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo. “I tre pacchetti mobilità della Commissione Europea tracciano la destinazione per il futuro dei trasporti in Europa,” ha spiegato Evelin Zubin, Presidente della Fondazione CS MARE. “Tutte le imprese devono avere gli strumenti per raggiungere questa destinazione e per non perdere nessuna delle opportunità che offre. Sfide come la riduzione delle emissioni e la rivoluzione digitale accomunano ogni attore lungo il corridoio che dal Mare Nostrum attraversa il continente fino al Mare del Nord”. Il Book ha inaugurato una collana di pubblicazioni ideate come approfondimenti a disposizione delle imprese per individuare e interpretare le sfide e le opportunità delle nuove sinergie comunitarie. Tra i prossimi titoli in pubblicazione, ci sono Destinazione Low Carbon Mobility, e Destinazione Smart Shipping.

Presentata la piattaforma manutentiva WAMARE
Durante Innotrans 2018 è stata presentata WAMARE, la prima piattaforma manutentiva in Italia in grado di offrire un’unica interfaccia per fornire servizi di manutenzione e revisione dei rotabili ferroviari e realizzata da Interporto di Bologna e Officina Riparazioni Rotabili Srl di Bari. Nel corso della fiera, in un incontro specifico, il progetto è stato condiviso da VTG Rail Europe GmbH, che ha confermato il suo interesse nei confronti delle attività di WAMARE e l’intenzione a proseguire, consolidare ed aumentare ulteriormente la collaborazione in essere oggi con le singole officine parte del network. Entro l’anno verrà infatti stipulato il contratto che formalizzerà la stretta collaborazione tra VTG e WAMARE.

Trieste, si dall’Ue al progetto sul potenziamento ferroviario
La Commissione europea ha confermato il finanziamento del progetto “TriesteRailPort” presentato lo scorso aprile dall’AdSP del Mare Adriatico Orientale che prevede il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie portuali di Campo Marzio a Trieste, con la possibilità di operare contemporaneamente treni da 750 metri provenienti dai diversi terminal portuali. Con una dotazione finanziaria di 32,7 milioni di euro (il 20% a fondo perduto e l’80% in via di finalizzazione con la BEI) il progetto dovrebbe terminare entro il 2023. Nell’ultimo triennio il porto di Trieste ha registrato un aumento del 45% dei traffici per via ferroviaria. L’obiettivo indicato dall’ente portuale per il 2018 è 10mila treni.

Parte la collaborazione tra Assarmatori e Consiglio Nazionale dei Commercialisti
Protocollo d’intesa tra Assarmatori e Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) con lo scopo di promuovere eventi formativi e informativi per i commercialisti specializzati nelle materie che riguardano le attività di impresa nell’ambito dell’economia del mare, nonché l’individuazione e l’analisi di specifiche problematiche tecnico professionali che riguardano il settore. Primo banco di prova della collaborazione sarà il tavolo tecnico sulle agevolazioni fiscali per le imprese marittime genovesi nell’ambito del decreto-legge recante “Disposizioni urgenti per la città di Genova” varato dal governo per affrontare l’emergenza causata dal crollo del viadotto autostradale Morandi.

Dalla BEI 195 milioni per Civitavecchia e Fiumicino
La Banca Europea per gli Investimenti ha approvato un finanziamento di circa 195 milioni di euro a favore dell’AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale per l’ampliamento del porto di Civitavecchia e la costruzione di un terminal traghetti nel porto di Fiumicino, progetto che prevede una spesa complessiva di circa 515 milioni di euro. L’istruttoria per ottenere il finanziamento della BEI era stata riavviata lo scorso anno. Per quanto concerne Civitavecchia, il progetto prevede la realizzazione di grandi opere infrastrutturali tra cui, in particolare, il completamento dei lavori relativi alle darsene servizi e traghetti e il prolungamento della diga foranea, nonché le relative connessioni viabilistiche. A Fiumicino è prevista la costruzione della nuova darsena pescherecci e della prima fase del nuovo porto commerciale a servizio di traghetti passeggeri, navi ro-ro, navi da crociera, grazie alla realizzazione di due nuovi frangiflutti e di un’importante intervento di dragaggio.

Bari è Smart Port of the Year
Al porto di Bari è stato conferito il premio Smart Port of the Year nell’ambito dell’edizione 2018 della fiera RemTech Expo, evento internazionale specializzato sulle bonifiche, rischi ambientali e naturali, sicurezza, manutenzione, riqualificazione, rigenerazione del territorio, cambiamenti climatici e chimica circolare.  Il premio è stato conferito a riconoscimento dell’attività dell’ente portuale che ha puntato molto sulla tecnologia, sviluppando modelli concreti e integrati di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale come la piattaforma telematica GAIA e il progetto ISMAEL (Integrated SysteM for the Assessment of Environmental impacts in transport Logistics), un software innovativo sviluppato per l’AdSP del Mare Adriatico Meridionale dalla DBA Lab che permetterà di effettuare analisi predittive sul livello di emissioni globale nelle aree in esame, consentendo agli attori principali, attraverso l’utilizzo di un DSS (Decision Support System), la programmazione efficace della movimentazione delle merci, la prevenzione dei rischi derivanti dalla congestione del traffico, la riduzione complessiva dell’impatto ambientale rinveniente dalle attività (es. carbon footprint, polveri, radiazioni, ecc).

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